REDDITI D’IMPRESA.

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REDDITI D’IMPRESA

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ FONTE L’ATTIVITA’ ECONOMICA DI IMPRESA Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ I PROFILI CIVILISTICI (art. 2195 c.c.) I PROFILI TRIBUTARI (art. 55 e ss Tuir) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Norme generali si occupano di tutti i componenti del reddito (es. artt. 55, 109, 110 Tuir) Norme particolari i singoli componenti positivi e negativi (es. art. 85 e art. 101 Tuir) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ norme sulle fonti del reddito d’impresa  art. 55 (Titolo I) b) norme sulla determinazione del reddito d’impresa: i) art. 56, co. 1  rinvio agli artt. 81 e ss (Titolo II) ii) artt. 56-66  regole integrative per imprenditori individuali e soc. persone (Titolo I) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Le fonti del reddito d’impresa: l’esercizio di imprese commerciali L’art. 55, co. 1 così dispone: “per esercizio di imprese commerciali si intende l’esercizio per professione abituale, ancorchè non esclusiva” delle seguenti attività: a) attività di cui all’art. 2195 c.c. b) attività eccedenti i limiti del reddito agrario ex art. 32, co. 2, lett. b) e c) anche se non organizzate in forma d’impresa L’abitualità si contrappone alla occasionalità:  redditi diversi ex art. 67, co. 1, lett. i) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Le fonti del reddito d’impresa (continua): le attività assimilate a quelle commerciali L’art. 55, co. 2, poi, include tra le attività commerciali produttive di reddito d’impresa anche: la prestazione di servizi non rientranti nell’art. 2195 c.c., se organizzate in forma d’impresa; lo sfruttamento di cave, miniere, torbiere, etc…; le attività agricole (anche rientranti nei limiti dell’art. 32) esercitate da s.n.c. e s.a.s. o stabili organizzazioni di persone fisiche non residenti esercenti attività d’impresa Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Chi può produrre reddito d’impresa? I destinatari delle norme sui redditi d’impresa sono: le persone fisiche gli enti non commerciali residenti (artt. 143 e 148) gli enti non commerciali non residenti (artt. 153 e ss.) gli enti commerciali non residenti (artt. 151 e ss) le “stabili organizzazioni” (art. 162) le società commerciali di persone (art. 6, co. 3) e di capitali (art. 73, co. 1; art. 75, co. 2) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ La determinazione del reddito d’impresa Le disposizioni relative alle modalità di determinazione del reddito d’impresa sono contenute:  negli artt. 56-66, per le persone fisiche (imprenditori) e le società di persone comm.li;  nella Sezione I del Capo II del Titolo II (IRES) del Tuir (artt. 81 e ss) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Se l’attività d’impresa è svolta:  in forma collettiva, cioè da una società commerciale (sia di persone che di capitali) il reddito prodotto, da qualunque fonte provenga, è sempre considerato reddito d’impresa  in forma individuale, cioè da un imprenditore individuale (persona fisica) è necessario distinguere l’attività d’impresa dalle altre attività (eventualmente) esercitate Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ La determinazione del reddito d’impresa per gli imprenditori individuali Per le società commerciali di persone (s.n.c./s.a.s.) e per gli imprenditori individuali il reddito d’impresa è determinato combinando le disposizioni contenute nel Titolo II del Tuir (per i soggetti passivi IRES) con le regole specifiche contenute negli artt. 56-66 (Titolo I), pensate per tenere conto della specificità di tali soggetti. Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ La determinazione del reddito d’impresa per gli imprenditori individuali (continua) Alcune regole specifiche riguardano: l’autoconsumo di beni, il cui valore normale è ricompreso tra i ricavi (art. 57); tassazione separata delle plusvalenze derivanti dalla cessione di aziende (art. 58, co. 1) il regime pex, ove l’esenzione è limitata al 50,28% dell’ammontare delle plusvalenze (art. 58, co. 2); il regime dei beni d’impresa, per il quale sono considerati beni relativi all’impresa anche i beni dell’imprenditore indicati nell’inventario ex art. 2217 c.c. (art. 65) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Il regime dei beni d’impresa TUTTI i beni appartenenti a SOCIETA’ COMM.LI REGIME DEI BENI RELATIVI ALL’IMPRESA IMPRENDITORI INDIVIDUALI: beni relativi all’impresa e beni personali Quando un bene entra nel patrimonio aziendale, dando luogo così ad un costo fiscalmente deducibile, la sua “uscita” dal patrimonio dell’impresa stessa, in qualsiasi modo questa avvenga (es. vendita, donazione, assegnazione ai soci, ecc.), può generare un componente positivo imponibile Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 13

Il regime dei beni d’impresa (continua) Beni merce (art. 85) beni alla cui produzione o scambio è diretta l’attività d’impresa, idonei a generare ricavi e iscritti nell’attivo circolante Beni plusvalenti (art. 86) Beni, diversi dai beni merce, iscritti tra le immobilizzazioni e idonei a generare plusvalenze o minusvalenze I beni plusvalenti si distinguono in: beni impiegati in maniera durevole nell’impresa, nell’ambito del ciclo produttivo (es. impianti, macchinari). Sono ammortizzabili. Beni strumentali beni destinati durevolmente al patrimonio d’impresa per finalità d’investimento o integrazione di disponibilità finanziarie. Non sono ammortizzabili. Beni meramente patrimoniali Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Il regime dei beni d’impresa (continua) Il concetto di “valore fiscalmente riconosciuto” dei beni d’impresa  le norme del TUIR attribuiscono un valore fiscale ad ogni singolo componente del patrimonio d’impresa. Questo valore viene chiamato valore fiscalmente riconosciuto” Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 15

REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ La determinazione del reddito d’impresa per le imprese minori Il reddito d’impresa può essere determinato con: Regime ordinario Regime speciale: solo per alcune tipologie di impresa (art. 66 - imprese minori);  solo per alcune fasi dell’impresa (liquidazione, scissione, fusione..) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Determinazione del reddito complessivo (art. 83) “Il reddito d’impresa si determina apportando all’utile o alla perdita risultante dal conto economico relativo all’esercizio chiuso nel periodo d’imposta, le variazioni in aumento o in diminuzione conseguenti all’applicazione delle norme tributarie”. Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

DETERMINAZIONE DEL REDDITO Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ DETERMINAZIONE DEL REDDITO Conto economico  “documento che dimostra con evidenza e verità gli utili conseguiti e le perdite subite” Dipendenza dal reddito d’impresa del conto economico (art. 2217, co. 2, c.c.) verità e correttezza Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Le variazioni in aumento Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Le variazioni in aumento Le variazioni in aumento al risultato del conto economico derivano da: norme tributarie che obbligano ad includere tra i componenti positivi proventi in tutto o in parte non imputati al conto economico (art. 85, co. 2, art. 84, co. 1, lett. c); norme tributarie che obbligano ad escludere dai componenti negativi – perché in tutto o in parte indeducibili, o perché in tutto o in parte deducibili in esercizi successivi – oneri imputati al conto economico (108, co. 2; art. 110, co. 4 (svalutazione crediti); art. 110, co. 10) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Le variazioni in diminuzione Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Le variazioni in diminuzione Le variazioni in diminuzione al risultato del conto economico derivano da: norme tributarie che obbligano o consentono di escludere dai componenti positivi proventi imputati al conto economico (art. 91); norme tributarie che obbligano o consentono di includere tra i componenti negativi oneri non imputati al conto economico, perché non imputabili o perché imputati in precedenti esercizi (art. 108) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ I principi generali in materia di reddito d’impresa Il principio di inerenza Il principio di competenza economica Il principio di correlazione costi-ricavi Il principio di imputazione a conto economico Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 Principio di inerenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ PRINCIPIO DI INERENZA Norma senza disposizione (art. 109, co. 5?) Nella determinazione del reddito d’impresa sono deducibili solo le spese che ineriscono strettamente l’organizzazione d’impresa, cioè quelle spese che sono sostenute in funzione dell’attività d’impresa Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 Principio di inerenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ PRINCIPIO DI INERENZA (continua) Natura qualitativa, e non quantitativa, dell’inerenza (Cass. 1/08/2000, n. 10062; Cass. 27/04/2012, n. 6548) L’onere di dimostrare l’inerenza di un costo spetta al contri-buente (Cass. 25/02/2010, n. 4554; Cass. 21/04/2011, n. 9196) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 Principio di inerenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ PRINCIPIO DI INERENZA (continua) Dal 2004 sono deducibili anche i costi e le spese relative a beni o attività da cui derivano ricavi che non concorrono alla formazione del reddito in quanto “esclusi” (es. dividendi tassati parzialmente). Non concorrono a formare il reddito i costi e le spese relative a beni o attività da cui derivano ricavi che non concorrono alla formazione del reddito in quanto “esenti”. I costi e le spese che si riferiscono “indistintamente” a beni o attività da cui derivano sia ricavi tassati che ricavi non tassati sono deducibili solo in parte. Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 Principio di inerenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ PRINCIPIO DI INERENZA (continua) “costi neri” (ossia costi non imputati ma relativi ai maggiori ricavi “presunti” in sede di rettifica) Costi relativi a comportamenti “antieconomici” Sanzioni Tangenti Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

PRINCIPIO DI COMPETENZA Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ PRINCIPIO DI COMPETENZA (art. 109, co. 1) Periodo d’imposta individuato tenendo conto del momento in cui si perfeziona la fattispecie da cui i componenti negativi o positivi di reddito traggono giuridicamente origine a prescindere dal momento di pagamento o percezione Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Principio di competenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ECCEZIONI AL PRINCIPIO DI COMPETENZA In relazione ad alcuni componenti del reddito di impresa individuati tassativamente il legislatore adotta il “principio di cassa”: in forza di tale principio il periodo di imposta deve essere identificato facendo riferimento al momento dell’ “incasso” del corrispettivo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizio e a quello del “pagamento” del corrispettivo degli acquisti di beni e servizi. L’adozione del principio di cassa rispetto al principio di competenza è riferito al momento della “percezione” o dell’ “incasso” in luogo di quello del “conseguimento” e del “pagamento/sostenimento”. Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 Principio di competenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IPOTESI TASSATIVE Le deroghe al principio di competenza sono tassative e riguardano: Utili da partecipazioni in società ed enti soggetti a IRES (artt. 59, 89) Interessi di mora sia attivi sia passivi (art. 109, co. 7) Imposte - pagate nell’anno – diverse da quelle sui redditi e da quelle per le quali è prevista la rivalsa (art. 99, comma 1, es. imposta di registro; imposte sulla pubblicità e pubbliche affissioni; tasse di concessione governativa; imposte di bollo; dazi doganali; etc..); per quanto concerne l’Iva, tale imposta quando rappresenta un costo (perché non detraibile) è deducibile per competenza; Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 Principio di competenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IPOTESI TASSATIVE (continua) Contributi ad associazioni sindacali o di categoria (art. 99, co. 3) Contributi in conto capitale e in conto impianti (art. 88, co. 3, lett. b) Compensi agli amministratori, ai promotori, ai soci fondatori (art. 99, co. 5) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Principio di competenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ PRINCIPIO DI CORRELAZIONE COSTI - RICAVI I componenti negativi vanno “correlati” ai componenti positivi, con imputazione al periodo in cui i fattori della produzione contribuiscono alla produzione di componenti positivi (art. 109) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Principio di competenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ NORME GENERALI SUI COMPONENTI DEL REDDITO D’IMPRESA (art. 109, co. 1) I ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell’esercizio di competenza non sia ancora certa l’esistenza o determinabile l’ammontare, concorrono a formarlo nell’esercizio in cui si verificano tali condizioni. Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

CESSIONE E ACQUISTI DI BENI Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013 Principio di competenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ CESSIONE E ACQUISTI DI BENI I corrispettivi delle cessioni si considerano conseguiti e le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute alla data della consegna o della spedizione per i beni mobili e della stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende o se diversa dalla data di stipula dell’atto definitivo Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013

Principio di competenza REDDITI DI IMPRESA ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ CORRISPETTIVI E SPESE DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZIO I corrispettivi delle prestazioni di servizio si considerano conseguiti e le spese di acquisto dei servizi si considerano sostenute alla data in cui le prestazioni sono ultimate o alla data di maturazione dei corrispettivi (locazione, mutuo, assicurazione) Mario Miscali - Diritto Tributario - 2013