ESERCIZIO DELLA MEDICINA

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ESERCIZIO DELLA MEDICINA Area etica Area deontologica Area giuridica Area tecnica professionale

RAPPORTI TRA ETICA, DEONTOLOGIA E DIRITTO AREA ETICA ETICA: giustificazione razionale delle valutazioni morali (che presuppone la ricerca e l’individuazione di valori e principi per discernere il bene e il male). BIOETICA: etica applicata alla biomedicina. “studio sistematico della condotta umana, nell’ambito delle scienze della vita e della salute, esaminata alla luce di valori e principi morali” (Reich, 1978). “studio sistematico delle dimensioni morali – inclusa la visione morale, le decisioni, la condotta, le linee guida – delle scienze della vita e della salute, con l’impiego di una varietà di metodologie etiche in una impostazione interdisciplinare.

FONDAMENTO DEL GIUDIZIO ETICO La Bioetica si fonda sull’unanime riconoscimento della necessità di porre la questione morale riguardo alle scienze della vita. Panorama diversificato di modelli etici di riferimento e di teorie sulla fondazione del giudizio etico (pluralismo etico) GLI ORIENTAMENTI ETICI O TEORIE ETICHE 1.PLURALISMO ETICO Bioetica emotivista: criterio esclusivo è quello del desiderio del soggetto; ricerca spasmodica di una vita di qualità. Bioetica utilitarista: il criterio che determina la scelta è il profitto (parametri di tipo economico). Bioetica sociologista: il criterio è quello dell’ opinione dominante (maggioranza). Bioetica personalista: criterio del rispetto della dignità e della sacralità della vita.

GLI ORIENTAMENTI ETICI O TEORIE ETICHE 2.PLURALISMO ETICO Accettazione e tolleranza Le soluzioni Ricerca dei principi e valori oggettivi, capaci di raccogliere il consenso di tutti Spesso fondazioni etiche diverse producono valori analoghi (giustificazione e gerarchia di valori): per vie diverse la filosofia morale fa emergere i valori umani da difendere. Tesi: BIOETICA come ricerca di un MINIMO COMUNE DENOMINATORE MORALE nell’impossibilità di stabilire la “VERITA’ MORALE”.

TEORIE ETICHE E MODELLI IN BIOETICA MODELLO SOCIO – BIOLOGISTA (descrittivismo) Variante socio – storicista: è etico ciò che in un certo contesto storico è ritenuto tale Variante biologista: è etico tutto ciò che è tecnicamente possibile MODELLO LIBERAL - RADICALE (soggettivismo): è lecito ciò che è liberamente voluto, accettato e che non lede la libertà altrui (ricorso al principio di tolleranza e assenza di danno rilevante all’altro. Verità parziale sull’uomo; la libertà solo per alcuni: chi può farla valere; difficoltà di stabilire una norma sociale. MODELLO PRAGMATICO - UTILITARISTA (intersoggetivismo): ricerca di valori condivisi Promozione del benessere; massimizzazione del bene e minimizzazione del male. Utilitarismo della norma (non dell’atto): sistema di regole finalizzato alla massimizzazione dell’utilità sociale. Persona: chi è capace di sentire piacere e dolore. Formule di valutazione (basate sull’analisi di fattori biologici o economici): ACB (analisi costi benefici) ACE (analisi costi/efficacia) QUALY (qualità / adjusted life years) Valido solo se riferito ad uno stesso valore.

TEORIE ETICHE E MODELLI IN BIOETICA MODELLO DEL CONTRATTUALISMO (H.T. Engelhardt) Accordo intersoggettivo stipulato dalla comunità etica (coloro che hanno capacità e facoltà di decidere anche per color che non ne sono capaci). Rapporto medico – paziente:fiducia reciproca, fedeltà alle promesse, lealtà, giustizia, veridicità, divieto di uccidere. Non è affrontato il concetto di bene o verità TEORIA DEONTOLOGICA (Kant) Vi è un dovere che va rispettato senza riserve; l’obbligo morale è fondato sul valore intrinseco dell’azione (è una legge formale, priva di contenuto). Formulazione: agisci in modo che la massima della tua azione possa valere come principio universale; rispetta l’umanità, in te e negli altri, come un fine e non servirtene come un mezzo (in caso di conflitto, cogliere il dovere o il principio prevalente nella data situazione). I 4 principi della bioetica sono fondati sulle teorie etiche deontologia e utilitaristica

PRINCIPI DELL’ETICA BIOMEDICA AUTONOMIA Rispetto delle preferenze del malato, libero e informato; promozione della sua partecipazione decisionale; rispetto della sua riservatezza Tradizione giuridica BENEFICITA’ II NON MALEFICENZA Promozione del bene del soggetto, prevenzione della malattia, rimozione o attenuazione del patimento e, in genere, massimizzazione dei benefici rispetto ai danni. Non venga arrecato danno al paziente (PRIMUM NON NOCERE) Tradizione medica III GIUSTIZIA Non discriminazione in ordine al diritto alla vita e alla salute delle persone;oneri e benefici delle decisioni biomediche equamente ripartiti nella collettività. Tradizione politica IV INTEGRITA’ MORALE DELLA PROFESSIONE (Hastings Center, N.Y.) Diritto del medico di agire secondo scienza e coscienza (di rimanere fedele al proprio credo e di agire responsabilmente secondo il mandato etico della propria professione, seguendo i dettami della scienza medica). Tradizione professionale  Valgono in genere (prima facie), sino a quando entrano in conflitto fra loro: allora i principi vanno reinterpretati e comparati alla luce di una TEORIA ETICA di riferimento.  La migliore sintesi dei principi: BENEFICITA’ NELLA FIDUCIA (Pellegrino e Thomas) sulla base di una corrispondenza ottenuta tra bene biomedico e bene percepito dal paziente.

TEORIE ETICHE E MODELLI IN BIOETICA TEORIA NEOCASISTICA (Jonsen e Toulmin) Non criteri e principi astratti, ma confronto con il caso paradigmatico, esemplare e modello, in positivo o in negativo. ETICA DELLE VIRTÚ Attenzione non all’atto in sé ma alla personalità morale di chi agisce. Le virtù sono quei “tratti di carattere” (abilità) che rendono “buono l’agente, che lo aiutano a realizzare il fine dell’azione, che lo dispongono ad agire bene (se il medico cura e guarisce è virtuoso professionista, perché il suo agire realizza il fine specifico e intrinseco della sua attività.

TEORIE ETICHE E MODELLI IN BIOETICA MODELLO PERSONALISTA (oggettivista): La dignità dell’uomo sta nella sua semplice condizione di uomo. La persona umana come valore supremo da tutelare; promozione del bene integrale della persona. Ma che cos’è la persona? Visione funzionalistico – attualistica: Individualità Attività unificante del SNC Aspetto umano Capacità di provare dolore Caratteri biologici Caratteri psicosociali (teorie mono o plurifattoriali) Razionalità Relazionalità Intenzionalità procreativa … Visione ontologica o sostanzialistica Persona = essere umano, nella globalità delle sue dimensioni (fisica, politica, spirituale); non un insieme di funzioni; struttura ontologica (sempre identica a sé), dal concepimento alla morte, trascendente; non c’è differenza tra individua umano e persona.

TEORIE ETICHE E MODELLI IN BIOETICA Principi: Difesa della vita fisica: valore fondamentale, preliminare al diritto alla salute e agli altri diritti Principio terapeutico e della totalità Principio della libertà e responsabilità: capacità di autodeterminarsi nel debito conto degli altri valori su cui la stessa libertà si fonda (vita personale e altrui, significato delle scelte) Principio di socialità e sussidiarietà: impegno della comunità a garantire tutti i mezzi per accedere alle cure necessarie. Principio del duplice effetto (o volontario indiretto) Diritti umani= radicati nella natura umana  filone giuridico – normativo della bioetica Diritti del malato come espressione particolare dei diritti dell’uomo

FASI DELL’ETICA MEDICA Premoderna: etica medica tradizionale Atto medico “artigianale”, prevale il principio della beneficienza, il medico agisce in “scienza e coscienza” (paternalismo benefico), il paziente obbedisce (stabilendo un’alleanza terapeutica) e guarda ad ottenere la guarigione. Moderna (bioetica) Atto medico meccanicistico e oggettivante, prevale il rispetto dell’autonomia, l’autorità del medico è condivisa dal paziente e guarda al rispetto dei suoi diritti e delle procedure. Post – moderna: etica dell’organizzazione. Atto medico funzionale – organizzativo nella struttura, rileva il principio dell’ottimizzazione delle risorse e della soddisfazione del cittadino; il medico ha la leadership morale, scientifica e organizzativa (manager); il paziente è cliente che deve essere giustamente soddisfatto e consolidato sulla base di un contratto di assistenza (Azienda – popolazione); la qualità è vista come raggiungimento del bene comune e dell’equità sociale.

AREA DEONTOLOGICA CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (1998) DEONTOLOGIA= norme di comportamento professionale specifiche delle professioni sanitarie Codici scritti Mira a preservare l’ordine e la reputazione della categoria Principi generali: Correttezza professionale Riservatezza Informativa e veridicità Colleganza Dignità e decoro professionale CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (1998)

DIRITTO INTERNAZIONALE AREA GIURIDICA DIRITTO: insieme di norme giuridiche che disciplinano i rapporti in un determinato contesto storico - politico. Dalla Bioetica (relativismo) al Biodiritto (certezza). Principi giuridici: traduzione in forma generale dei diritti dell’uomo, come diritti della persona. DIRITTO INTERNAZIONALE Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (ONU, 1948). Riconoscimento della dignità e di diritti uguali e inalienabili, come fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Diritto alla vita; all’integrità fisica e conseguente divieto della tortura e dei trattamenti degradanti; alla sicurezza; alla libertà; alla giustizia; all’autonomia della vita privata; di proprietà; di libertà religiosa e di pensiero; di riunione e associazione; di partecipazione alla vita pubblica; al lavoro; ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il proprio benessere (alimentazione, vestiario, alloggio, cure mediche); alla protezione della maternità e dell’infanzia; all’istruzione. Dichiarazione sui diritti dei portatori di handicap (ONU, 1975). Dichiarazione di Alma Ata (OMS, 1978): conferenza internazionale sull’assistenza sanitaria di base. Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione della donna (ONU, 1989). Dichiarazione universale sul genoma umano e i Diritti dell’Uomo (UNESCO, 1997).

DIRITTO COMUNITARIO Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e della libertà fondamentali (Consiglio d’Europa, Roma 1950). Carta sociale europea (1961) Raccomandazione sui Diritti dei malati e dei morenti (n. 779/76) Carta del malato in Ospedale (Comitato ospedaliero della CEE,1979), che recepisce la direttiva 779/76: “Diritto di accedere ai servizi ospedalieri; di essere curato nel rispetto della propria dignità; di rifiutare o accettare le prestazioni proposte; di essere informato su benefici e rischi delle cure; di dare o ritirare in qualsiasi momento il consenso; di esigere segretezza; di esigere rispetto delle proprie convinzioni religiose e filosofiche; di poter inoltrare reclami, vederli esaminati ed essere informato sui loro risultati.” Carta europea dei diritti del paziente (1982) Convenzione contro la tortura e i trattamenti discriminizzanti (1987) Dichiarazione di Amsterdam (Ufficio Regionale Europeo dell’OMS, 1994) sulla promozione dei rdiritti dei pazienti in Europa. Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina o Convenzione europea di Bioetica (Com. Min. Cons. Europa, 1996; Legge italianan n.145/2001). Argomenti affrontati: disposizioni generali, consenso, vita privata e informazione, genoma umano, ricerca scientifica, prelievo e donazione di organi e tessuti….

DIRITTO IN ITALIA  COSTITUZIONE  Affermazione dei diritti umani che sono parte integrante dell’ordinamento Art.2 – La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art.13 – La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa alcuna forma di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione delle libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge… Art.15 – La libertà e la segretezza .. Di ogni … forma di comunicazione sono inviolabili … Art.19 – tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa … Art.20 – tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero … Art.29 – La Repubblica riconosce i diritti della famiglia … Art.32 – La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Art.33 – L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento …. Art.34 – La scuola è aperta a tutti … Art.38. – Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale …