Angelo Mariano Corpo Forestale dello Stato

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Advertisements

Gli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM)
ACQUA – LEGNO - FORESTE – TERRITORIO ELEMENTI DI UN NUOVO PATTO DI SISTEMA PER LE COMUNITA’ LOCALI UN APPROCCIO INTEGRATO AL GOVERNO DEL TERRITORIO PER.
Paolo De Castro 1 Forum Coldiretti 2005 Europa, Competitività e Agricoltura Paolo DE CASTRO Università di Bologna Cernobbio 21 ottobre 2005.
Dal monitoraggio ambientale alla valorizzazione e tutela delle coste Livorno, 12 marzo 2012 UNIONE EUROPEA UNION EUROPEENNE Indicatori di allerta ambientale.
Gli uomini hanno sempre abitato sia il mondo naturale sia il mondo sociale Ambiente: Circostanze e condizioni che circondano un organismo o un gruppo di.
Rende (CS), 4-7 Ottobre 2011 Relazioni tra densità di cinghiale e produzione di seme in un’area forestale dell’Appennino centro-settentrionale Chianucci.
Lo Sviluppo Sostenibile
1 Il Gruppo Autostrade opera nella convinzione che ladozione di politiche ambientali e sociali responsabili costituisca un investimento strategico per.
Perché un Corso di Impatto Ambientale dei Sistemi Energetici?
Global Agricoltural Safety Forum
rendicontazione delle Aziende Sanitarie
un ambiente più sano per un avvenire migliore Progetto triennale che ha coinvolto, oltre alla nostra scuola, altre 5 scuole europee i cui alunni.
LE RILEVAZIONI NEL SETTORE AGRICOLO (Loretta Lolli)
A scuola di sviluppo umano
Conferenza Economica della Provincia di Ravenna “ L’impresa e il soggetto pubblico per la pianificazione territoriale integrata” Alessandro Lanza PhD,
L'impronta ecologica.
Il Madagascar Introduzione Introduzione La distribuzione della vegetazione.
Bologna 15 Maggio Cambiamenti climatici e variazioni ambientali: dal 1988 UNEP e OMM, Costituzione del IPCC Conferenza di Rio 1992: Convenzione.
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano
Motto Nazioni Unite per AIF 2011 : Celebrating Forests for People altrimenti traducibile in Foreste per la gente REGIONE MARCHE – Assessorato alla Forestazione.
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
Programmazione ……. verso lAccordo di Partenariato VALORIZZAZIONE, GESTIONE E TUTELA DELLAMBIENTE (TAVOLO B) Roma, 12 febbraio
2. Obiettivi, strumenti, effetti e criteri di valutazione Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
RIUNIONE PLENARIA della Rete Ambientale
IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET.
Sviluppo Sostenibile.
IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Primi risultati dello studio generale 2008 a cura di Federico Della Puppa.
Programmazione verso lAccordo di Partenariato Palermo, 20 marzo 2013 Il percorso di confronto partenariale per la redazione della proposta.
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
Politiche per lo sviluppo rurale Lezioni prima settimana 30 settembre, 1 e 2 ottobre In rosso gli argomenti che verranno ripresi.
Caderzone Terme, 16 Novembre 2012Giampiero SAMMURI Servizi ecosistemici: il ruolo strategico dei parchi nella green economy dopo Rio+20 Seminario I valori.
Le risorse XV ed ultima lezione.
La biodiversità La biodiversità è l’insieme di tutti gli organismi geneticamente diversi che interagiscono tra loro all’interno di un ecosistema. Un ecosistema.
NELLE POLITICHE DI SVILUPPO RURALE
PA.S.SO - Patto per lo Sviluppo Sostenibile 2020 e oltre intende fornire indicazioni e impegni su strategie sostenibili di lungo periodo PA.S.SO - Patto.
C ONVEGNO Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile. Palermo - 17 dicembre 2012 L AGRICOLTURA E LA DIFESA DEL SUOLO : UNA FUNZIONE STRATEGICA.
Forum Economia e Sviluppo II° Incontro Ravenna, 11 giugno 2008.
ASSOCOSTIERI - Roma, 26 Maggio 2009 Forum delle imprese per lo sviluppo sostenibile 2° workshop gruppo di lavoro biomasse Proposte concrete per lo sviluppo.
I COSTI ESTERNI DELL’ENERGIA
Modelli.
La politica forestale relativa a EURIS EURIS – Europeans Using Roundwood Innovatively & Sustainably.
PARTE PRIMA Pil a prezzi costanti. Confronto principali paesi. Anni (1992=100) Fonte: Ns. elaborazioni su dati FMI.
Fondazione Lombardia per lAmbiente Agenda 21 Locale: uno sguardo al presente e al futuro delle nostre città Agenda 21 Locale: uno sguardo al.
- Secondo quanto previsto nel Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000, a cura del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Le foreste italiane Luca & Tommaso. La superficie forestale italiana è di circa 10 milioni di ettari (9,98 milioni), pari ad un terzo del territorio.
Promuove: educazione progetti formazione Associazione di Cooperazione
Dott.ssa Benedetta Dell'Anno
Verso l’Investimento Territoriale Integrato della Val di Vara Incontro pubblico Rocchetta di Vara, 13 settembre 2014 L’evoluzione della valle e delle competenze.
Le tre dimensioni della biodiversità:
GIANNI SILVESTRINI PRESIDENTE GREEN BUILDING COUNCIL ITALIA, DIRETTORE SC. KYOTO CLUB ROMA 30 MARZO 2015 Sicurezza, ambiente, efficienza e mercato Aprire.
L’esperienza attuale delle Aree Ecologicamente Attrezzate in provincia di Ferrara e ipotesi di sviluppo Ferrara, 27 Giugno 2008 Gabriele Ghetti.
Sostenibilità ambientale e il 7° obiettivo del Millennio
L’esperienza acquisita da BIOTEC Il futuro (VII PQ e PNR) Come si raccorda l’attività di BIOTEC con i nuovi programmi Agricoltura ed Ambiente.
“La filiera corta e la produzione di energia rinnovabile da biomasse”
Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle
Singolare, femminile, rurale Maria Carmela Macrì – Manuela Scornaienghi Women’s week – EXPO 2015 Milano, 10 luglio 2015.
IL RAPPORTO 1.LA RILEVANZA DELLA COOPERAZIONE NELL’ECONOMIA ITALIANA 2.LE COOPERATIVE NEGLI ANNI DELLA CRISI 3.L’ECONOMIA COOPERATIVA IN PROVINCIA DI.
Le ricadute economiche del PV in Italia
Progetto di acquisizione. * Crescita media del PIL superiore alla media europea * Bassa inflazione media e valuta vincolata all'Euro, 80% di economia.
LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA TUTELA DELL’AMBIENTE
Energia e Clima nell’Unione Europea 25 novembre 2014 Bruxelles, Giuseppe Guerrera.
Azione n°: ENT/CIP/09/B/N06S00 “Reti della Conoscenza per la Competitività e la Sostenibilità del Turismo Europeo” Presentazione di Massimo Canalicchio.
LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL’INIZIATIVA CONFEDERALE Area Politiche Industriali - Confindustria Confindustria.
Presentazione dello stato di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana della Regione Toscana.
Fondamenti di Geografia Modulo B A.a. 2015/2016 Dottoressa Lydia Postiglione.
Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.
Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria.
Transcript della presentazione:

Angelo Mariano Corpo Forestale dello Stato Indicatori statistici per il reporting internazionale: Criticità informative

Gestione Forestale Sostenibile “La gestione e l’uso delle risorse forestali effettuati in modo da mantenere la loro biodiversità, produttività, rinnovazione, vitalità e capacità di svolgere, ora e in futuro, rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali. Ciò da intendersi a livello locale, nazionale e globale, nel rispetto degli altri ecosistemi”. Definizione MCPFE (Helsinky 1993), condivisa dalla FAO. La Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Foreste in Europa - MCPFE (45 paesi membri, rappresentati dai ministri responsabili delle Politiche Forestali) dal 1990 fissa impegni comuni per proteggere le foreste in ambito “pan-europeo”. La FAO è la più importante Organizzazioni delle Nazioni Unite ad occuparsi di foreste.

Argomenti trattati in questa presentazione Questionario delle Nazioni Unite e della Commissione europea sul mercato dei prodotti forestali (JFQ). Indagine sull’impiego di prodotti legnosi a fini energetici. Rapporto sullo stato delle risorse forestali globali (Forest Resources Assessment della FAO). Indicatori di Gestione Forestale Sostenibile adottati dalla MCPFE.

   

Principali risultati del FRA 2005 La superficie forestale globale è pari a circa 4 miliardi di ha, corrispondenti al 30% delle terre emerse. La quota media di foresta pro capite è di 0,62 ha. La ripartizione non è equa: i 2/3 delle foreste si trovano in soli dieci paesi. Nel mondo, la deforestazione prosegue in modo allarmante: circa 13 milioni di ettari l’anno, in parte compensati da nuove piantagioni e dalla (ri)forestazione naturale. Il cambiamento netto di superficie forestale relativo al periodo 2000-2005 è pari a 7.3 milioni di ettari l’anno (8.9 milioni nel periodo 1990-2000). In Europa le foreste si espandono con un ritmo di circa 600.000 ha/anno (periodo 2000-2005) e coprono circa 1 miliardo di ettari (pari al 44% della superficie del continente). La boscosità europea varia dall’1.1% di Malta al 74% della Finlandia. l’Italia si colloca a metà strada con circa il 35%.

A livello globale la necessità di terre agricole è ancora la prima causa di deforestazione Decremento annuo > 0,5% Incremento annuo > 0,5% Tasso annuo di cambiamento dell’uso del suolo compreso tra –0,5 e +0,5%

Le Risorse Forestali “FORESTA” La FAO dal 2000 adotta le seguenti definizioni universali: “FORESTA” Superficie minima = 0,5 ha (5.000 mq) Larghezza minima = 20 m Copertura minima delle chiome = 10% Altezza minima degli alberi al raggiungimento della loro maturità = 5 m

Aree tematiche del FRA 2005 e Criticità Estensione delle Risorse Forestali Forme di proprietà Funzioni designate Caratteristiche Provvigione Biomasse Carbonio Danni alla salute e alla vitalità delle risorse forestali

Aree tematiche del FRA 2005 e Criticità 9. Diversità specifica della componente arborea 10. Ripartizione della provvigione per specie arboree 11. Prelievo legnoso 12. Valore dei prodotti legnosi 13. Prelievo di prodotti non legnosi 14. Valore dei prodotti non legnosi 15. Occupazione nel settore forestale Il rapporto italiano è stato curato da una equipe inter-istituzionale.

Per monitorare lo stato della GFS in Europa, la MCPFE adotta: 6 criteri. 35 indicatori quantitativi. Indagine sugli aspetti qualitativi. La prossima edizione verrà presentata in novembre a Varsavia in occasione della quinta conferenza ministeriale. Come nel caso del FRA 2005, l’edizione del rapporto italiano è stata possibile grazie al lavoro di una qualificata equipe di esperti.

I Criteri di GFS della MCPFE Mantenimento e miglioramento delle risorse forestali e loro contributo al ciclo globale del carbonio; Mantenimento della salute e vitalità degli ecosistemi forestali; Mantenimento e potenziamento delle funzioni produttive; Conservazione e miglioramento della diversità biologica degli ecosistemi forestali; Mantenimento e potenziamento delle funzioni protettive previste dalla gestione forestale (con particolare riferimento alle risorse idriche ed ai suoli); Mantenimento delle funzioni socio-economiche.

Indicatori MCPFE - principali criticità 1.1 Superficie forestale 1.2 Provvigione 1.3 Struttura in classi di età e/o distribuzione in classi di diametro 1.4 Contenuto in carbonio della biomassa legnosa e dei suoli forestali 2.1 Deposizione di inquinanti atmosferici 2.2 Condizioni del suolo 2.3 Defogliazione di una o più specie arboree principali 2.4 Danni alle foreste 3.1 Incremento e utilizzazioni 3.2 Produzione legnosa 3.3 Prodotti non legnosi 3.4 Servizi forestali 3.5 Foreste sottoposte a piani di gestione 4.1 Composizione di specie arboree 4.2 Rinnovazione 4.3 Naturalità 4.4 Specie arboree introdotte 4.5 Necromassa

Indicatori MCPFE - principali criticità 4.6 Risorse genetiche 4.7 Struttura del paesaggio 4.8 Specie forestali minacciate 4.9 Foreste protette 5.1 Boschi di protezione - suolo, acqua e altre funzioni ecosistemiche 5.2 Boschi di protezione - infrastrutture e risorse naturali 6.1 Proprietà forestali 6.2 Contributo del settore forestale al PIL 6.3 Guadagno netto delle imprese forestali; 6.4 Investimenti nel settore delle attività forestali 6.5 Forza lavoro nel settore forestale 6.6 Sicurezza occupazionale e salute 6.7 Consumo di legno pro capite 6.9 Energia da risorse legnose 6.10 Accessibilità per la ricreazione 6.11 Valori culturali e spirituali

Esempio – l’indicatore 6.1 Numero di proprietà forestali, classificate per forma di proprietà e classi di ampiezza. Per l’Italia le informazioni disponibili derivano dal censimento dell’agricoltura, ma non è stato possibile utilizzarne i dati a causa della inconsistenza tra queste e le fonti di riferimento per la proprietà forestale. Ad aggravare la criticità è subentrato il lancio da parte dell’UN/ECE di una dettagliatissima indagine riguardante le foreste private. L’Italia non ha potuto rispondere a causa della mancanza di informazioni spendibili in tema di caratteristiche dei conduttori (genere, formazione, età, tempo pieno o parziale, ecc.) e delle aziende (superficie di foresta e altre terre boscate, ubicazione, indirizzo produttivo, protettivo e altri obiettivi gestionali, ecc.).

Esempio - l’indicatore 6.11 Numero di siti forestali, che rivestono valori culturali o spirituali. (L’indicatore comprende anche paesaggi forestali e alberi designati “monumenti naturali”). In mancanza di dati raccolti ad hoc riguardo ai siti forestali di interesse archeologico, storico e culturale, e ai monumenti naturali designati ufficialmente, la compilazione è risultata particolarmente difficoltosa. Sebbene l’analisi dei singoli dati nazionali non rientri fra gli obiettivi degli Indicatori Pan-europei, incuriosiscono i dati della Svezia che riporta 1.000.000 siti di interesse archeologico in aree forestali e 820.000 alberi monumentali.

Impegni a breve termine In vista di Biodiversity Target 2010, International Year of Forest 2011 e Global Objectives on Forests (UNFF-2010), la FAO attiverà nuove aree tematiche da affrontare nella redazione del FRA 2010: Deforestazione e (ri/af)forestazione, espansione naturale e rivegetazione. Degrado delle cenosi Forestali. Stato della certificazione forestale. Approfondimenti sulla Biodiversità (specie aliene, impronta ecologica, frammentazione e connettività degli ecosistemi forestali). Attuazione della Gestione Forestale Sostenibile e relativi aspetti istituzionali, giuridici e di politica forestale nazionale e locale. Approfondimenti socio-economici (occupazione, genere, formazione degli addetti al settore forestale, ecc.).

Conclusioni Per soddisfare la sempre crescente richiesta di conoscenza sullo stato dell’ambiente e sull’uso sostenibile delle risorse naturali, è necessario potenziare le fonti di informazione forestale attualmente a disposizione di tecnici, politici e dell’intera società civile.

Conclusioni Purtroppo la repentina evoluzione dei fabbisogni conoscitivi, i costi e le altre difficoltà insite nella realizzazione di accurate indagini statistiche, limitano la disponibilità di informazioni prontamente utilizzabili per la compilazione dei diversi indicatori forestali in uso.

Conclusioni Pertanto, si prevede che la capacità di stimare fenomeni complessi rimarrà una caratteristica fondamentale del reporting internazionale. Allo stesso tempo è bene sottolineare che l’aggiornamento regolare dell’Inventario Forestale e delle altre indagini statistiche di settore rappresenta il punto di partenza per la redazione di rapporti armonizzati sulle Risorse Forestali.