Sismicità e Pericolosità Sismica

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Transcript della presentazione:

Sismicità e Pericolosità Sismica MATERIALE ad USO INTERNO Sismicità e Pericolosità Sismica Modulo 2b

Materiali sulla sismicità della Regione Abruzzo

La sismicità dal 2000 al 2007

La sismicità recente: 1981-2002 [CSI, 2005]

I terremoti storici dell’Appennino Meridionale [CPTI]

I terremoti del 9 settembre 1349 E' uno dei più importanti terremoti dell'Appennino centro-meridionale, costituito forse da 2 o 3 eventi contemporanei. I danni più gravi e le vittime si ebbero in due aree distinte: al confine tra Aquilano e Valle del Salto e nella zona tra Isernia e Cassino. 7

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 5 dicembre 1456 E' il terremoto più forte dell'ltalia centro-meridionale. L'evento principale si ebbe nella notte del 5 dicembre, e fu seguito da numerose repliche. L'area gravemente danneggiata, compresa tra l'Abruzzo, il Molise, la Basilicata e la Campania, è vasta tanto da far pensare all'attivazione contemporanea di più strutture sismogenetiche. Le vittime furono almeno 12.000. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Il terremoto del 26 novembre 1461 Il 16 novembre 1461 a L’Aquila si sentì una scossa di terremoto che non causò danni. La notte tra il 26 e il 27 novembre dello stesso anno, due violente scosse a due ore di distanza l’una dall’altra danneggiarono gravemente alcuni villaggi nella zona sud-est della conca aquilana. A L’Aquila i danni furono gravissimi. Le vittime furono circa 150, di cui una settantina a L’Aquila e il resto nei dintorni. Il periodo sismico terminò nel febbraio 1462. 9

Il terremoto del 14 gennaio 1703 Tra il gennaio e il febbraio 1703 una serie di terremoti colpì un'ampia area dell'Italia centrale; molte località dell'area compresa tra Norcia, Cittareale e L'Aquila furono danneggiate in modo gravissimo. Le vittime furono circa 10.000.

Il terremoto del 2 febbraio 1703 Il 2 febbraio una fortissima scossa colpì una zona in parte sovrapposta a quella del 14 gennaio. Gli effetti più distruttivi si ebbero fra l’Aquilano e il Reatino: una decina di località tra Leonessa e L’Aquila furono quasi completamente distrutte, mentre un’altra quarantina riportarono danni gravi. Tra queste la città dell’Aquila, il cui abitato era stato già danneggiato dagli eventi precedenti e che in questa occasione fu semidistrutto. Le repliche, molto forti e numerose nei primi mesi, si susseguirono per circa 2 anni. 11

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 3 novembre 1706 Nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1706 due fortissime scosse colpirono un vasto territorio al confine tra Abruzzo e Molise comprendente parte delle province di L’Aquila, Pescara, Chieti e Isernia. Alcune località sui versanti del massiccio della Maiella, furono pressoché distrutte. Danni meno gravi si verificarono in un’area estesa fino a L’Aquila, Chieti e Isernia. Le vittime furono circa 2.400 di cui un migliaio nella sola Sulmona. Questo dipende sia dal fatto che l’evento si verificò in piena notte sia dall’assenza di scosse precedenti. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

"Nota de' Nomi delli luoghi più principali, parte rovinati, e parte disfatti in tutto dal Terremoto accaduto a' 3 Novembre 1706 ... : Fara di S. Martino in tutto disfatto. La Sama ancora diroccata affatto. Popoli in parte rovinato. Pariano ancora in buona parte distrutto. La Rocchetta affatto rovinata. Castiglione disfatto intiero. La Torre delli Passari rovinata in tutto. Caramanico in parte caduto. Palena rovinata affatto. Rocca cinque miglia non ve sono rimaste vestigia. Pettorano quasi disfatto. Sulmona destrutta intiera ...” [Narrazione et orazione divotissima, contro Terremoti, Tuoni, e Saette. Con una breve notizia de' nomi più principali dell'Apruzzo, rovinati dal Terremoto accaduto a' 3 Novembre del presente Anno 1706, Napoli]. "Venetia 27 novembre 1706. [...] e particolarmente in Abruzzo, ove havendo il terremoto durato un quarto d’hora danneggiò varie città e molte terre, e Castelli ma la città di Sulmona, è restata un manto di sassi, e tra le rovine rimanendo sepolta la maggior parte degl’habitanti, e lo stesso essendo successo in altri luoghi rovinati e danneggiati, né potendosi supplire a darsi sepoltura si pensava darli al fuoco per prevenire ogni pericolo". [Gazzetta di Napoli, novembre 1706]

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 12 maggio 1730 E' uno dei terremoti più significativi della Val Nerina e del territorio di Norcia. I suoi effetti furono probabilmente aggravati dalle cattive condizioni degli edifici colpiti dal catastrofico terremoto del 1703. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 6 ottobre 1762 Nel primo pomeriggio del 6 ottobre 1762 un forte terremoto colpì Castelnuovo e Poggio Picenze, causando il crollo di molte case; altri edifici furono lesionati gravemente, tanto da risultare inabitabili. Il terremoto fu fortissimo anche a Barisciano e San Demetrio ne’ Vestini. A l’Aquila produsse danni diffusi, ma leggeri. La scossa fu avvertita anche a Roma. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 31 luglio 1786 Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 6 dicembre 1874 L’area maggiormente colpita fu la zona immediatamente a sud di Sora. I centri abitati interessati dai danni più consistenti furono Alvito, Posta Fibreno e Villa Santa Lucia, mentre varie altre località dell'area (Arpino, Atina, Gallinaro) subirono danni generalmente leggeri Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 10 settembre 1881 Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 25 agosto 1905 Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Il terremoto del 13 gennaio 1915 Terremoto della Marsica; circa 30.000 morti. Distruzioni e vittime interessarono tutti i paesi della zona del Fucino; L'evento fu avvertito dalla Basilicata al Veneto. A L’Aquila e nella Valle dell’Aterno gli effetti furono gravi, ma non distruttivi. 20

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 26 settembre 1933 Un forte terremoto, accompagnato da repliche per alcuni mesi, causò gravi danni, crolli e circa 10 morti, in alcuni paesi alle falde della Maiella. Danni gravi anche in molte altre località delle provincie di Chieti, Pescara e l'Aquila. Danni minori a Chieti. Il terremoto fu avvertito a Pescara, L'Aquila, Teramo, Ascoli Piceno, Ancona, Roma, Isernia, Benevento e Foggia. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Il terremoto del 5 settembre 1950 Il terremoto produsse danni, con alcuni crolli parziali, ad Arischia, Isola del Gran Sasso, Montereale, Pizzoli. Danni moderati a L’Aquila e in alcune località dell’aquilano tra cui Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio.

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 8 agosto 1951 Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Il terremoto del 24 giugno 1958 Il terremoto produsse danni moderati, ma diffusi (con isolati crolli parziali), a L’Aquila e in alcune località dell’aquilano (Bazzano, Fossa, Onna, Paganica, Poggio Picenze, San Demetrio, ecc.). Fu seguito, nelle ore successive, da alcune repliche minori.

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 31 ottobre 1961 Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 7 maggio 1984 Due forti scosse di terremoto causaro gravi danni in una vasta area comprendente la Marsica, i Monti della Meta e le alte valli dei fiumi Sangro e Volturno, a cavallo tra le provincie di Isernia e dell'Aquila (Marsica). I danni maggiori si verficarono ad Alfedena, Villetta Barrea, Roccasicura, Colli a Volturno e altre località vicine. Danni moderati e leggeri in numerose località delle provincie de l'Aquila, Chieti, Pescara, Isernia, Campobasso e Frosinone. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: Il terremoto del 6 maggio 1976 Il terremoto del 23 novembre 1980 Terremoti a confronto Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: I terremoti del 26 settembre 1997 I terremoti del 31 ottobre -1 novembre 2002 Terremoti a confronto Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: La storia sismica osservata, e cioè l’insieme degli effetti di risentimento o danneggiamento documentati per una determinata località, ci dice che caratteristiche ha la sismicità di quell’area e, intuitivamente, quanto rappresentativa è la storia che conosciamo. Storia sismica di CHIETI Storia sismica di TERAMO Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: La storia sismica osservata di L’AQUILA è ben documentata a partire dal XIV secolo. In tre casi (1349, 1461, 1703) la città ha subito danni gravissimi. Relativamente frequenti sono gli episodi di danneggiamento moderato. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

anche quella di Magliano de’ Marsi La storia sismica osservata di Avezzano è scarsamente documentata, ed è sostanzialmente limitata all’ultimo secolo. anche quella di Magliano de’ Marsi

Dati e mappe interrogabili: La storia sismica osservata di Tagliacozzo è scarsamente documentata, ed è sostanzialmente limitata all’ultimo secolo. anche quella di Cerchio Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Dati e mappe interrogabili: La storia sismica osservata di SULMONA presenta una evidente incompletezza fra metà ‘400 e l’inizio del ‘700. Gli effetti massimi sono raggiunti in occasione del terremoto del 3 novembre 1706, quando la città subì danni gravissimi. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Database Macrosismico Italiano Riferimenti bibliografici e selezione di pagine web di riferimento Baratta M., 1901. I terremoti d'Italia. Saggio di storia geografia e bibliografia sismica italiana, Torino 1901 (Rista. FORNI, Sala Bolognese), 951 pp. Camassi R. and Stucchi M., 1997. NT4.1.1, un catalogo parametrico di terremoti di area italiana al di sopra della soglia del danno, GNDT, Milano, 95 pp. InterNet: http://emidius.mi.ingv.it/NT/home.html. Monachesi G. and Stucchi M., 1997. DOM4.1, un database di osservazioni macrosismiche di terremoti di area italiana al di sopra della soglia del danno, GNDT, Rapporto interno, Milano-Macerata InterNet: http://emidius.mi.ingv.it/DOM/home.html Postpischl D. , 1985. Catalogo dei terremoti italiani dall'anno 1000 al 1980, Quaderni della Ricerca Scientifica, 114, 2B, Bologna 1985, 239 pp. Boschi, E., Guidoboni, M., Ferrari, G., Mariotti, D., Valensise, G. and Gasperini, P. (Eds) [2000] Catalogue of strong Italian Earthquakes from 461 B.C. to 1997. Ann. Geof., 43 (4), 609-858. Working Group CPTI; 2004. Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 (CPTI04), INGV, Bologna. InterNet: http://emidius.mi.ingv.it/CPTI/ Cataloghi sismici online: http://emidius.mi.ingv.it/NT/home.html http://emidius.mi.ingv.it/CPTI/home.html Lista di links sismologici di tutto il mondo: http://www.geophys.washington.edu/seismosurfing.html Carta di pericolosità del territorio nazionale http://emidius.mi.ingv.it/GNDT/PS.html Carta delle Intensità massime osservate sul territorio nazionale http://emidius.mi.ingv.it/GNDT/IMAX/max_int_oss.html Home Page INGV: http://www.ingv.it MAPPE E DATI CONSULTABILI E SCARICABILI: Database Macrosismico Italiano http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/