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Allegati: (aggiornato A.A. 2006-2007) lo stato di attuazione al 2004 t-government il riuso delle soluzioni applicative come costruire un progetto di e-democracy tecnologie per la partecipazione: una rassegna di esperienze emergenti il portale dei servizi del Comune di Venezia il progetto “People” le Città Digitali in Italia – 9° Rapporto CENSIS

[1] lo stato di attuazione al 2004

lo stato di attuazione dell’egov in Italia punto di partenza: Piano di Azione per l’e-Government (2000) sono previste due fasi I fase (ottobre 2001 – aprile 2003) avviso emesso nell’aprile 2002 selezionati 337 progetti, cofinanziati 134 nel 2003 sono state firmate le convenzioni di attivazione II fase (2004 – 2006) pre-requisto: linee di azione contenute nel documento “L’e-Government per un federalismo efficiente. Una visione condivisa, una realizzazione cooperativa” (luglio 2003) della Conferenza Unificata Stato-Regioni le azioni attuative sono state definite dal documento “L’e-Government nelle Regioni e negli enti locali: II fase di attuazione” (novembre 2003) adotta gli strumenti della programmazione negoziata accordi di Programma Quadro con le Regioni (APQ) tavoli permanenti di concertazione Regione-EE.LL.

nella prima fase sono state privilegiate tre linee di sviluppo i contenuti nella prima fase sono state privilegiate tre linee di sviluppo promozione di progetti volti allo sviluppo di servizi infrastrutturali e finali definizione di un quadro di riferimento tecnico, organizzativo e metodologico per la realizzazione di progetti di e-Government creazione dei Centri Regionali di Competenza nella seconda fase la preoccupazione principale è l’allargamento dei processi di innovazione e della platea di utilizzatori riduzione del digital divide territoriale, almeno dal lato dell’offerta utilizzo di nuove tecnologie, per raggiungere fasce di popolazione altrimenti escluse i due strumenti fondamentali sono, rispettivamente, il riuso delle soluzioni ed il t-government

II fase, linee di attività sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (SPC - Sistema Pubblico di Connettività) diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese tramite il riuso inclusione dei piccoli comuni nell’attuazione dell’e-Government mediate i Centri Servizi Territoriali sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy) promozione dell’utilizzo dei nuovi servizi sviluppo dei servizi di e-Government sulla piattaforma digitale terrestre (inserita nel 2004)

un problema di fondo garantire che i processi innovativi coinvolgano le diverse amministrazioni e tipologie degli Enti Locali è una necessità che deriva dalla natura stessa delle tecnologie per l’e-Government, e che viene sottolineata dalla evoluzione in senso federale della architettura istituzionale del Paese occorre arrivare ad una “governance federata” dei processi di e-Government con la seconda fase si arriva alla fine del ciclo di governance avviato e sperimentato in questi anni

conclusioni nel 2005 il ciclo di sviluppo dell’e-Government e quello della sua governance raggiungono entrambe un punto di discontinuità, e segnalano la necessità di un salto qualitativo negli strumenti di attuazione e di governo dei processi di innovazione la complessità e la rilevanza dei fenomeni da governare non può più essere affrontata con una pluralità di istituti di concertazione, che tendono a moltiplicarsi sono stati avviati molti progetti, con un quadro di riferimento ancora troppo generico per garantire l’eliminazione di ogni incoerenza e sovrapposizione

priorità e obiettivi per il futuro coinvolgere ed includere nell’innovazione tutte le amministrazioni e gli Enti Locali, superando ogni digital divide territoriale completare l’innovazione di servizio con la riorganizzazione e l’integrazione dei back-office (le infrastruttture regionali dovranno aggiungere ai servizi di connettività quelli di cooperazione applicativa) passare dalla realizzazione di progetti all’esercizio ed alla gestione delle soluzioni, per un pieno recupero degli investimenti fatti

[2] t-government

t-government lo sviluppo dei sistemi televisivi verso il broadcasting digitale (T-DVB: Terrestria Digital Video Broadcasting) rende possibile un nuovo tipo di accesso ai servizi di e-Government: con televisore e telecomando il potenziale di copertura di questa tecnologia è altissimo, ed ha consigliato esplicite politiche governative per la sua diffusione “switch-off” con il sistema analogico previsto per la fine del 2006 contributo pubblico per l’acquisto del decoder inserimento del tema nella seconda fase di attuazione del piano per l’e-Government

bando CNIPA per il t-Government il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha istituito presso il CNIPA un Centro di Competenza sul digitale terrestre compiti raccolta dei risultati della sperimentazione controllo dello stato di avanzamento dei progetti locali valutazione dei risultati definizione dei principi base e degli standard per i t-government diffusione dei risultati della sperimentazione il Centro ha individuato le modalità di attivazione di progetti sul t-Government è stato pubblicato il bando per lo sviluppo di servizi di e-Government sulla piattaforma digitale terrestre (giugno 2004)

obiettivi del bando creare una piattaforma sperimentale per la realizzazione di servizi informativi con caratteristiche di semplicità della fruizione alta accessibilità intuitività del colloquio particolare attenzione viene rivolta ai cittadini esclusi da altri canali informativi si richiede una elevata multimedialità ed una bassa interattività remota uso limitato del canale di ritorno

al settembre 2004 risultano presentati 56 progetti, che coinvolgono i progetti presentati al settembre 2004 risultano presentati 56 progetti, che coinvolgono 250 enti di varia natura e dimensione, soli o consorziati fra loro tutte le Regioni, 30 Province, 182 Comuni, anche di grandi dimensioni, 16 Comunità Montane 150 imprese 40 società televisive (RAI, Mediaset, televisioni locali) imprese operanti in campo informatico e della comunicazione gran parte dei servizi proposti sono servizi di informazione al cittadino, per quasi il 90% già fruibili sul Web

una difficoltà di fondo target primario dei progetti anziani, utenti di prestazioni sanitarie, studenti, genitori con figli piccoli, turisti tipologia dei servizi lavoro e occupazione, salute e benessere, assistenza sociale, turismo e attività istituzionali, scuola e università,… l’impossibilità di realizzare interazioni complesse spinge verso un approccio prevalentemente informativo alternativa: re-ingegnerizzare le procedure in modo da offrire servizi più completi senza complicarne l’utilizzo

[3] il riuso delle soluzioni

il riuso delle soluzioni è la condizione per realizzare una completa diffusione territoriale dei servizi a cittadini e imprese consente il superamento (parziale!) del digital divide territoriale cos’è una “soluzione”? un insieme organico di servizi organizzati per fornire risposta ad esigenze di cittadini ed imprese (servizi finali) il concetto di soluzione sopra definito implica tre aspetti i servizi che devono essere forniti le tecnologie da utilizzare nei sistemi di erogazione l’organizzazione che deve assicurare la “delivery” del servizio (esercizio e manutenzione dei sistemi) non pensare che il riuso si limiti al solo software!

due sono le fasi principali: il processo di riuso il riuso è sempre il risultato di un processo, che si rende necessario perché, per un dato servizio o per un gruppo di servizi, esistono soluzioni diverse due sono le fasi principali: la formazione del catalogo delle soluzioni riusabili l’attivazione di progetti per applicare una soluzione scelta al nuovo contesto classificazione validazione convergenza fra soluzioni coerenza con specifiche orientamento su soluzioni specifiche concertazione territoriale valutazione di fattibilità da parte di una apposita commissione progetti e servizi disponibili catalogo progetti di riuso proposti progetti di riuso finanziati

nella proposta di progetti di riuso intervengono il processo di riuso classificazione validazione convergenza fra soluzioni coerenza con specifiche orientamento su soluzioni specifiche concertazione territoriale valutazione di fattibilità da parte di una apposita commissione progetti e servizi disponibili catalogo progetti di riuso proposti progetti di riuso finanziati i progetti e servizi disponibili sono quelli realizzati con il primo avviso (fase I, 134 progetti), che si sono candidati per il riuso nella proposta di progetti di riuso intervengono i coordinatori dei progetti di fase I le Amministrazioni Locali riusanti i progetti devono coprire tutti i tre aspetti del riuso: servizio, tecnologie e organizzazione

perché riusare? (le motivazioni del riuso) valorizzare e diffondere i risultati della prima fase di attuazione dell’e-Government aumentare l’impatto delle soluzioni finanziate coprire aree territoriali in cui il rapporto costi/benefici di soluzioni ex-novo sarebbero improponibili aumentare la cooperazione fra Amministrazioni diverse oltre ai benefici strettamente economici, il processo di riuso consente la standardizzazione del servizio, delle tecnologie impiegate e degli apparati organizzativi una maggiore interoperabilità e cooperazione fra Pubbliche Amministrazioni

il primo avviso per il riuso l’avviso per la realizzazione del catalogo (10/2004) si è chiuso lo scorso gennaio hanno offerto soluzioni per il catalogo del riuso 84 dei 134 progetti della fase I sono circa 270 le soluzioni presentate è in corso di preparazione un secondo avviso, per il lancio dei progetti – sono in corso di definizione: formato di progetto (quali attività) linee guida per la progettazione criteri di valutazione di un progetto di riuso

[4] come costruire un progetto di e-democracy

come costruire un progetto di e-democracy analisi del contesto definizione della politica locale e dei soggetti da coinvolgere definizione del percorso partecipativo integrazione della partecipazione on-line e off-line preparare, promuovere, valutare la partecipazione

prendere coscienza dei vincoli e delle risorse per la partecipazione analisi del contesto prendere coscienza dei vincoli e delle risorse per la partecipazione redigere un quadro sulla diffusione delle ICT nei territori interessati redigere un profilo socio-demografico sintetico dell’area descrivere le azione pregresse/parallele relative alla promozione delle nuove tecnologie della partecipazione dei cittadini a livello locale descrivere le risorse organizzative e le capacità formative degli Enti coinvolti individuare gli attori istituzionali e sociali coinvolti nel processo decisionale oggetto dell’iniziativa

definizione della politica locale il fulcro di ogni progetto di e-democracy è costituito dai processi che producono le decisioni descrivere questi processi in termini di ciclo di vita di una politica locale analizzare il processo politico, delle sue specificità e dei punti critici, prevedendo il raccordo fra percorso partecipativo ed iter tecnico istituzionale su quali ambiti delle politiche locali concentrarsi per sperimentare l’e-democracy? Tre requisiti centralità del tema per la comunità locale competenza decisionale e responsabilità politica degli attori istituzionali tempestività del coinvolgimento dei cittadini

ciclo di vita di una politica locale comprende varie macro-fasi emersione e definizione dei problemi e dell’arena degli attori individuazione delle soluzioni alternative definizione delle soluzioni praticabili scelta della soluzione attuazione della soluzione prescelta (implementazione, gestione, monitoraggio, valutazione) queste macro fasi si intrecciano con l’iter tecnico-istituzionale previsto dalla normativa

definizione dei soggetti da coinvolgere ruolo chiave degli enti locali per aprire i processi decisionali ai cittadini fondare parnership istituzionali, secondo vari criteri prossimità territoriale (network territoriale) scala di intervento (network dimensionale) specificità dalla politica locale (network tematico) promuovere la partecipazione di tutti i cittadini, valorizzandone contributi, esperienze, saperi valorizzare il patrimonio delle esperienze pregresse

definizione del percorso partecipativo nelle varie fasi del ciclo di vita di una politica locale, non basta informare, ma è necessario adottare forme di consultazione, anche aprendo canali per l’iniziativa diretta dei cittadini è utile tener conto di tre dimensioni della partecipazione dimensione discorsiva e progettuale (far emergere istanze, proposte, progetti) dimensione inclusiva (presa di parola di singoli, gruppi informali, soggetti culturali emergenti, comunità professionali, ecc.) dimensione processuale (partecipazione al ciclo di vita della decisione pubblica)

integrazione della partecipazione on line e off line per ovviare al sottoutilizzo delle opportunità offerte dalle ICT per rinforzare la motivazione a partecipare ed i contenuti della partecipazione … è necessario un approccio intersettoriale che integri le competenze sui processi politici implicati con quelle comunicative e tecnologiche esplicitare e motivare le regole della partecipazione grado di apertura (criteri di ammissione/esclusione) come comunicare standard e tempestività nella pubblicazione dei documenti standard di comportamento richiesto agli attori pubblici policy di trattamento dei dati personali tutela dell’anonimato

preparare, promuovere, valutare la partecipazione i cittadini sono partner nel progetto, al pari delle istituzioni coinvolte importanza della promozione su entrambe i versanti comunicazione costante, su più canali diffusione di informazioni sul progetto adeguata visibilità del progetto presso le strutture informative locali (URP, sportelli unici, strutture del decentramento, ecc.) massima visibilità sui siti web di istituzioni ed associazioni coinvolte promozione all’accesso e servizi di accoglienza (help desk)

esalogo dell’e-democracy il progetto partecipativo deve stare al centro dell’attenzione, tecnologia come fattore abilitante trovare motivi di attrattività per incoraggiare l’uso della rete considerare il progetto di e-democracy come processo incrementale e non come applicazione informatica tradizionale sviluppare un approccio partecipativo nella progettazione della soluzione tecnologica dare regole concrete di partecipazione tener conto del ruolo cruciale rappresentato dall’interfaccia utente

[5] tecnologie per la partecipazione

caratteristica distintiva tecnologie per la partecipazione una rassegna delle esperienze emergenti(*) lo studio citato identifica le iniziative classificabili come progetti di partecipazione caratteristica distintiva i cittadini non sono semplici utenti di applicazioni informatiche o clienti dei servizi interattivi, ma soggetti che esercitano il proprio diritto di sovranità superamento del concetto di rete come canale di erogazione dei servizi inclusione di soluzioni tecnologicamente consolidate accanto ad applicazioni ancora sperimentali (*) Freschi, De Cindio, De Pietro - E-democracy: modelli e strumenti delle forme di partecipazione emergenti nel panorama italiano FORMEZ - Progetto CRC, 2004

vengono proposti tre gruppi di tecnologie… una classificazione le tecnologie per la partecipazione sono state classificate secondo l’orientamento delle esperienze verso l’e-democracy, piuttosto che da un rigoroso punto di vista informatico vengono proposti tre gruppi di tecnologie… per l’informazione per il dialogo a supporto della consultazione …più altre opzioni tecnologiche, utilizzate solo sperimentalmente

tecnologie e regole per la partecipazione le tecnologie devono incorporare alcune regole base per disciplinare il loro uso a fini partecipativi codice di comportamento in rete, che superi la semplice censura dei contenuti offensivi moderazione come servizio per chi vuole usare la rete per un confronto civile regole e garanzie per il voto on line

tecnologie per l’informazione top-down distribuzione di informazioni istituzionali in alcuni casi è un prerequisito per l’avvio di spazi di interazione con il cittadino esempio: newsletter a tema bottom-up tutti gli spazi messi a disposizione dalla PAL a cittadini e associazioni per la segnalazione di eventi e/o la pubblicazione dei contenuti esempio: information/content provider

tecnologie per il dialogo soluzioni che sostengono il ruolo attivo-propositivo dei cittadini e la rilevazione qualitativa di opinioni ed esperienze comunicazione non strutturata l’interazione avviene attraverso applicazioni di rete basate sullo scambio di messaggi di testo scritto, in modo asincrono (e-mail, forum on web), in modo sincrono (chat), con combinazione di messaggi in thread di discussione (conversazione) esempi: domande in mailbox private con risposte pubbliche mailing list forum pubblici weblog chat a tema con amministratori locali

tecnologie per la consultazione sono le principali tecnologie per il voto on line tipologie di voto e relative opzioni tecnologiche votazioni con valore istituzionale che coinvolgono tutti i cittadini di un dato territorio (voto a partecipazione universale: elezioni, referendum) voti a partecipazione universale con valore consultivo, con esito definito caso per caso dopo atto di un organo istituzionale raccolta delle opinioni dei cittadini su un campione selezionato (sondaggi) voto elettronico (e-vote) voto on line

due opzioni tecnologiche automazione degli uffici elettorali, degli elenchi dei votanti e della fase di conteggio (e-vote) varie applicazioni per la rilevazione di informazioni e di opinioni via internet (voto on line)

altre opzioni tecnologiche Content Management System (CMS) Knowledge Management System (KMS) terminali mobili e tecnologie multimediali Internet-based Complex Decision Support trattamento del linguaggio naturale newsletter a tema information/content provider domande in mailbox private con risposte pubbliche mailing list forum pubblici weblog chat a tema con amministratori locali voto on-line

Content Management System (CMS) strumenti integrati che guidano la pubblicazione di contenuti sul web la pubblicazione è svincolata dai dettagli informatici tecnologia a portata di tutti

Knowledge Management System (KMS) strumenti volti a facilitare il reperimento, la raccolta e la condivisione di informazioni provenienti da varie fonti facilitano l’organizzazione e la strutturazione delle informazioni, superando l’eterogeneità delle fonti Communities of Practice, create intorno a mailing list e forum di discussione la raccolta di conoscenza avviene in forma dialogica tra persone che condividono interessi ed esperienze

Terminali mobili e tecnologie multimediali offrono interfacce utente alla portata di tutti aspetto fondamentale nella progettazione di soluzioni tecnologiche a supporto della partecipazione ubiquitous computing e ambienti grafici multimediali possibilità di utilizzo di computer in ambienti non chiusi ed in situazioni di mobilità utilizzo di strumenti di largo consumo (es. telefoni cellulari) attenzione ad effetti indesiderati di esclusione, se si utilizzano tecnologie non alla portata di tutti!

Internet-based Complex Decision Support software di “Partecipative Decision Making” ambiente che aiuta gli attori in gioco a considerare i molteplici aspetti di un problema a dialogare tra loro ad arrivare ad una decisione condivisa è l’evoluzione dei “Decision Support System” per sfruttare le caratteristiche del web

trattamento del linguaggio naturale uso del linguaggio corrente per interagire con le applicazioni informatiche di norma queste applicazioni richiedono una interazione secondo standard predefiniti e regole spesso poco flessibili e contro intuitive questa tecnica che può avvicinare all’uso della rete anche persone che hanno difficoltà a seguire indicazioni formali più o meno complesse

costituisce un modo per distribuire informazioni “on demand” newsletter a tema costituisce un modo per distribuire informazioni “on demand” un soggetto (la redazione) invia messaggi agli utenti registrati, iscritti alla mailing list della newsletter rappresenta la specializzazione delle mailing list mailing list: tutti gli utenti registrati possono sia ricevere che inviare messaggi usato come strumento di trasparenza amministrativa divulgazione degli atti delle assemblee, di nuovi bandi, di eventi patrocinati dalla PA, ecc.

newsletter e CRM (Custom Relationship Management) l’iscrizione ad una newsletter a tema personalizzabile può essere interpretata come un feedback indiretto sui temi più sentiti possibilità di essere ricontattati direttamente in mailbox, per somministrare questionari o per raccogliere opinioni diventa un primo tentativo di aprire uno spazio di interazione con i cittadini

implementare una newsletter grande varietà di implementazioni: in ordine di complessità crescente mailing list di un client di posta elettronica (aggiornamento manuale della lista) programmi di gestione automatica, presenti in ambienti di Content Management System o sviluppati ad hoc strumenti di gestione di mailing list

valutazioni punti di forza punti di debolezza permette di raggiungere anche utenti non particolarmente attivi comodità nella ricezione delle informazioni buona continuità del servizio il meccanismo di iscrizione (volontaria) rappresenta un valore aggiunto della comunicazione punti di debolezza quantità e frequenza delle informazioni inviate possono dar luogo a spamming preferire newsletter selettive, dove gli argomenti possono essere scelti dall’utente

per approfondire www.consiglio.regione.lombardia.it www.comune.pieveemanuele.mi.it www.comune.modena.it www.crumbria.it (senso @lternato)

information/content provider integrazione, all’interno di un sito PAL, dei contenuti forniti da cittadini o da loro aggregazioni la disponibilità alla condivisione di informazioni e conoscenze è il primo passo verso la partecipazione del cittadino alla vita della comunità locale oltre il puro e semplice hosting

la segnalazione degli eventi è il servizio più diffuso, che consente ai cittadini, singoli o in gruppi organizzati, di dare visibilità agli eventi di pubblico interesse accompagnato dagli strumenti per la raccolta, classificazione, pubblicazione e ricerca necessità di un filtro garanzia di qualità delle segnalazioni necessità di regole esplicite

valutazioni punti di forza punti di debolezza possibilità per i cittadini di inserire informazioni in modo semplice, veloce e intuitivo occasione per insegnare un uso non passivo della rete interazione con i cittadini come valore aggiunto ai siti PAL punti di debolezza è solo il punto di partenza per la partecipazione: rischio che resti tale rischio che le iniziative restino a livello di semplice “vetrina” per il cittadino o l’associazione spesso manca l’impegno continuativo da parte della PAL

per approfondire segnalazione eventi www.eventilombardia.it www.provincia.bergamo.it www.voli.bs.it www.e-cremona.it www.appuntamentimetropolitani.milano.it www.retecivica.milano.it www.sestosg.net www.recsando.it segnalazione progetti www.comune.torino.it www.onde.net www.comune.como.it www.comune.sp.it www.scuolaer.it www.chiamamilano.it www.po-net.prato.it www.comune.san-giorgio-a-cremano.na.it

domande in mailbox private con risposte pubbliche la posta elettronica è stato il primo strumento di comunicazione in rete è l’applicazione più utilizzata in ambito PAL comunicazione uno-a-uno, di carattere privato non è uno strumento indicato per realizzare la partecipazione in alcuni casi, alle domande private si dà risposta pubblica pubblicazione delle risposte più significative (FAQ - Frequently Asked Questions) pubblicazione di domande e risposte in pagine HTML archivio sistematico di facile consultazione, basato sulla catalogazione di domande e risposte

valutazioni punti di forza punti di debolezza dialogo familiare, riproduce le abituali modalità di interazione punti di debolezza mancanza di trasparenza sia sul tipo che sul numero di domande inviate: il criterio di selezione è affidato alla redazione impossibilità di valutare i tempi di risposta consolidamento dell’approccio “a domanda rispondo”, che trascura la condivisione pubblica dei problemi

per approfondire www.comune.novara.it www.casalmaggiore.it www.comune.trento.it www.presidenterrani.it www.comune.fe.it www.comune.modena.it www.comune.piacenza.it www.comune.firenze.it www.provincia.lc.it

mailing list (lista di distribuzione) utilizza la mailbox privata di chi invia e riceve il messaggio strumento di comunicazione, per condividere informazioni e condurre discussioni a tema i mittenti non conoscono l’indirizzo dei destinatari: il messaggio è indirizzato all’indirizzo della mailing list il server si incarica di girarlo nelle mailbox degli iscritti è un canale di comunicazione pubblico, molti-a-molti utilizzate dalla PAL come strumento di trasparenza quando esiste una redazione che gestisce la mailing list, diventa un canale uno-a-molti

valutazioni punti di forza punti di debolezza permette di raggiungere anche gli utenti più “distratti” strumento utile ed efficace per informare con tempestività e regolarità, ma anche capace di innescare meccanismi di collaborazione e condivisione delle conoscenze punti di debolezza richiede una gestione rigorosa, coerente con gli obiettivi, e regole prefissate ruolo chiave del moderatore liste non moderate sono di difficile gestione

mailing list all’interno della PA per approfondire mailing list all’interno della PA forumtributi.sistemapiemonte.it/mailman/listinfo/forumtributi www.intpa.it/servizi/mailinglist.htm mailing list tra funzionari pubblici ed interlocutori esterni www.urp.it/DATABASE/URPDEGLIURP/URP.NSF/PAGINE/323F42B8B23887D7C1256935003181D1?OPENDOCUMENT&LNG=ITA WWW.provincia.modena.it

forum pubblici forum e newsgroup sono tra gli strumenti di discussione e di condivisione che in rete hanno avuto il maggior successo a livello concettuale possono essere considerati il medesimo strumento, implementato con soluzioni tecnologiche differenti newsgroup: contenitore di messaggi di discussione, scaricabile e leggibile off-line forum: area di dialogo virtuale integrata in un sito analoghe funzionalità: possibilità di inviare messaggi al forum e di replicare a messaggi inviati varie tipologie moderati/non moderati; aperti/chiusi; temporanei/perenni

forum di dialogo tra cittadini e PAL due situazioni forum tra cittadini luoghi di discussione on line in cui i cittadini si confrontano su temi di interesse comune può esserci o meno partecipazione da parte della PAL (se c’è, solo ascolto!) forum di dialogo tra cittadini e PAL il cittadino può dialogare con la PAL, su questioni di interesse personale o di rilievo per la comunità locale interesse a partecipare se vi è una ricaduta reale di quanto discusso on line

valutazioni (forum tra cittadini) punti di forza vantaggi del dialogo in rete rispetto a quello tradizionale vantaggi delle discussioni scritte e non verbali rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità locale punti di debolezza il semplice ascolto da parte della PAL può condurre a discussioni sterili e prive di ricadute reali

valutazioni (forum di dialogo tra cittadini e PAL) punti di forza risposte pubbliche a problemi individuali possono essere di stimolo per altri cittadini mezzo per avvicinare il cittadino alle istituzioni, fino alla co-progettazione del cambiamento punti di debolezza difficoltà della comunicazione in rete, specie quando si tratta di questioni delicate e complesse necessità di regole per la comunicazione in rete resistenza a causa delle abitudini consolidate della PAL e degli utenti

forum on line di soli cittadini per approfondire forum on line di soli cittadini www.comune.bologna.it web.tiscali.it/tecla forum on line di soli cittadini, ma seguiti dalla PAL www.onde.net www.retecivica.milano.it www.recsando.it www.stradanove.it www.comune.jesi.an.it forum di dialogo tra cittadini e PAL (continua)

per approfondire (continua) forum di dialogo tra cittadini e PAL europa.eu.int/yourvoice/discussions/index_it.htm www.demos-project.org e www.bologna.demos-project.org www.comune.alessandria.it www.provincia.milano.it www.provinz.bz.it www.comune.genova.it www.comune.argenta.fe.it

weblog (blog) è un sito che tiene traccia (log) di quello che vi accade forma emergente di comunicazione in rete varie implementazioni, con la caratteristica comune di essere basate su strumenti di pubblicazione automatica dei contenuti i singoli o le organizzazioni diventano editori in rete, ed il pubblico può inserire commenti su quanto pubblicato chiara distinzione fra l’autore (blogger) ed il suo pubblico forse un regresso rispetto ai forum, ma senz’altro si tratta di una forma di comunicazione più utilizzabile (ed utilizzata)

valutazioni punti di forza punti di debolezza distinzione di ruoli fra PAL e cittadino, viene garantita la funzione istituzionale della prima il blog deve essere associato ad una precisa definizione di come sono valorizzati i commenti dei cittadini punti di debolezza maggior impegno per la PAL: la gestione di un blog è più impegnativa rispetto ad un forum molti software di blog consentono solo la moderazione a posteriori, meno sicura

per approfondire www.edublogit.org e articolo1.blog.excite.it www.urp.it/weblog www.altrove.it

chat a tema con amministratori locali tutti gli strumenti considerati finora (e-mail, mailing list, forum, blog) riguardano forme di comunicazione asincrona non contemporaneo collegamento in rete di lettore e scrivente liberano dal vincolo della contemporanea disponibilità a comunicare la chat è invece uno strumento per la comunicazione sincrona uno dei più utilizzati: Internet Relay Chat (IRC) network di IRC server, che consentono la connessione con un apposito programma (client) dopo la connessione, è possibile entrare in uno o più canali, ognuno con un proprio argomento (topic) e uno o più moderatori, e quindi conversare con i presenti

chat private (uno-a-uno) e pubbliche (uno-a-molti) caratteristiche chat private (uno-a-uno) e pubbliche (uno-a-molti) funzione “salva testo” memorizza la chat appena conclusa influisce sul livello di cautela del moderatore un canale di comunicazione più diretto maggior senso di presenza ed immediatezza richiede capacità non ovvie di comunicazione veloce in rete riproduce l’abitudine di amministratori, politici, uffici di essere disponibili al dialogo aperto con i cittadini, per un tempo prefissato analogie con l’intervento diretto del pubblico, via telefono, negli incontri televisivi

valutazioni punti di forza punti di debolezza richiede un impegno temporale definito, invece che costante e continuativo impressione di maggiore immediatezza, sensazione di “trovare qualcuno” dietro lo strumento tecnologico per gli uffici può essere un modo rapido ed efficace per risolvere problemi che altrimenti richiederebbero una lunga corrispondenza e-mail senza la funzione “salva testo” si evita la documentazione del dibattito punti di debolezza uso limitato agli ambiti che prevedono interazioni veloci, senza la necessità di consultare altri funzionari o uffici se salvata, rende impegnativo rispondere in tempi brevi

per approfondire europa.eu.int/comm/chat/index_it.htm www.provincia.brescia.it e www.bresciaurp.it/urp-ufficio-comunica.html

voto on line: le tecnologie soluzioni di voto on line semplice utilizzano tecnologie esistenti, non molto sicure soluzioni di voto on line certificato in genere sviluppate all’interno di progetti finanziati dall’Unione Europea, nel contesto del quinto Programma Quadro per lo sviluppo della società dell’informazione

soluzioni di voto on line semplice: i cookies scritti sul pc del votante, quando questo si collega alla pagina della votazione evita di accettare un altro voto da parte dello stesso pc il tempo di permanenza del cookie è stabilito dal server tecnica molto debole per fronteggiare frodi si possono utilizzare diversi browser sullo stesso pc si può rifiutare la scrittura dei cookies … … o rimuoverli manualmente utilizzati nei sondaggi senza valenza ufficiale, dove è accettato un basso livello di attendibilità

soluzioni di voto on line semplice: l’indirizzo IP controllo dell’indirizzo IP del pc che si collega per votare il secondo voto con lo stesso indirizzo IP viene scartato numerosi inconvenienti non si può votare da postazioni pubbliche, nè da pc in rete che accedono al server con un unico indirizzo IP l’indirizzo IP cambia ad ogni collegamento segretezza del voto non sempre garantita

soluzioni di voto on line semplice: il voto tramite login/registrazione l’accesso al voto on line è consentito solo a chi si è registrato sul sito della votazione l’unicità del voto è demandata al meccanismo di registrazione, che in genere non garantisce dalle registrazioni multiple di una stessa persona una maggior quantità di dati richiesti in registrazione può ledere la privacy del votante, senza dare una garanzia assoluta il voto non è più segreto, almeno per l’amministratore del server soluzione comunque diffusa, dove il votante accetta (coscientamente?) le limitazioni implicite in questa tecnica

viene inviato un codice univoco di voto nella mailbox del votante soluzioni di voto on line semplice: il codice di voto nella mailbox del votante viene inviato un codice univoco di voto nella mailbox del votante ogni account di posta elettronica può votare una volta sola una persona può avere diversi account, per cui è necessario costruire un database anagrafico tecnica utilizzata da vari istituti di ricerche di mercato, per effettuare sondaggi on line conosciuta anche come CAWI (Computer Aided Web Interview)

soluzioni di voto on line certificato supporti e dispositivi per l’autenticazione univoca di un individuo smart card, CIE e CNS e lettori biometrici permettono l’autenticazione univoca di una persona possono essere utilizzati per l’identificazione dei votanti e per garantire l’unicità del voto garanzia di segretezza del voto attraverso algoritmi crittografici il voto espresso viene reso illeggibile modello organizzativo da adottare deve integrare gli strumenti tecnologici, per evitare lacune di sicurezza o comportamenti scorretti da parte dei gestori della procedura di voto soluzione più ovvia: affidare la gestione delle diverse fasi del voto a soggetti differenti

voto on line certificato per approfondire voto on line semplice www.consiglio.regione.lombardia.it www.recsando.it www.comune.modena.it voto on line certificato www.eucybervote.org www.true-vote.net www.e-voting.at

[6] il portale dei servizi del Comune di Venezia

è il punto di accesso per interagire on-line con la P.A. il portale dei servizi è il punto di accesso per interagire on-line con la P.A. implica la cooperazione applicativa fra gli Enti che offrono i loro servizi sul portale semplifica i rapporti fra i cittadini e l’Amministrazione numerosi i benefici, su entrambe i versanti del portale (Enti e cittadini) snellimento e trasparenza delle procedure riduzione dei vincoli di tempo (rapidità) e di spazio (mobilità) crescita culturale e miglioramento organizzativo riduzione del digital divide

il portale del Comune di Venezia www.egov.comune.venezia.it a chi si rivolge alcuni dei servizi offerti metafora di comunicazione: gli eventi della vita

i servizi offerti dal portale una vasta gamma di servizi, in continua espansione Visura e pagamento contravvenzioni Visura e pagamento COSAP e CIMP Accesso alle pratiche di edilizia e commercio Calcolo e pagamento ICI Iter per l’avvio delle pratiche di sportello unico SUAP e SUER Pagamento Oneri Pratiche Edilizie Pagamento Matrimoni Servizio di alerting per eventi di interesse pubblico Comunicazione via SMS sullo stato delle pratiche Comunicazione ed autocertificazione ICI online Visure Anagrafiche (solo per utenti interni) Pagamento parcheggi strisce blu (TelePago)

metodi di autenticazione il portale prevede diversi metodi di autenticazione dell’accesso carta d’identità elettronica carta nazionale dei servizi firma digitale in attesa della diffusione di questi strumenti, sono stati sperimentati incrocio associato di dati rilascio di codice PIN autenticazione tramite cellulare

sono state seguite le linee guida proposte da MIT, CNIPA e DFP la realizzazione sono state seguite le linee guida proposte da MIT, CNIPA e DFP metafora di comunicazione “gli eventi della vita” accessibilità secondo gli standard del Word Wide Web Consortium (W3C) interoperabilità infrastruttura che dialoga con i servizi applicativi, senza replicarli tecnologia dei web services e delle porte di dominio presenta caratteristiche di alta sicurezza ed affidabilità realizzazione curata da Venis S.p.A.

[7] il progetto “PEOPLE”

rappresenta un esempio di riuso delle soluzioni il progetto “PEOPLE” progetto presentato in risposta all’avviso di attuazione del primo Piano di Azione per l’e-Government (21.6.2000) risultato primo dei 134 (su circa 400) progetti ammessi a finanziamento cofinanziato da fondi e-Government aggrega 55 enti appartenenti a 12 regioni, e riguarda circa 7,5 milioni di cittadini (13% della popolazione totale) rappresenta un esempio di riuso delle soluzioni

scopo e caratteristiche semplificare/innovare i rapporti fra P.A. locali e cittadino attraverso un sistema telematico multicanale offerta di circa 200 servizi tipici della P.A. locale, corrispondenti a 95% degli accessi di cittadini ed imprese ad uffici pubblici Internet è una delle principali – ma non l’unica – modalità di erogazione di questi servizi modello aggregazione federato scambio, integrazione e condivisione di risorse fra gli enti partecipanti modello di compartecipazione paritaria, pur mantenendo le diversità tecniche e culturali esistenti ampiezza e completezza dell’offerta di servizi

due punti di attenzione il progetto ha dovuto affrontare due rischi opposti sviluppare soluzioni eccessivamente complesse cadere nella superficialità delle soluzioni rischi evitati grazie alla qualità dei soci ed alla originale modellazione tecnico-architetturale e gestionale molti partecipanti sono titolari di “best practices” a livello nazionale

architettura di riferimento è stata adottata la soluzione dei sistemi distribuiti ogni ente mantiene la responsabilità della gestione dei servizi ai cittadini al tempo stesso, adotta il modello di interazione con gli altri enti tipico del sistema distribuito, basato sulla reciproca offerta e fruizione di servizi il modello architetturale accettato è quello composto da sistemi autonomi (i domini ) che interagiscono con altri domini attraverso la coppia “porta applicativa – porta delegata” esiste un modello generale di architettura di sistema, che permette di descrivere in maniera più completa i componenti di tali domini.

per gli Enti partecipanti benefici per il cittadino, sono quelli ottenuti con i portali delle singole amministrazioni (vedi Venezia) in più, la grande offerta di servizi del progetto “PEOPLE”… …e la sua grande diffusione territoriale per gli Enti partecipanti sviluppo di nuovi servizi riuso delle soluzioni più avanzate, adottate dagli altri partecipanti economie di scala migliore qualità dei servizi on-line maggior diffusione della cultura tecnica ed organizzativa governo della complessità dell’e-Government

[8] le Città Digitali in Italia – 9° Rapporto CENSIS

lo stato di attuazione dell’e-Government nel 2005 l’annuale rapporto CENSIS sulle Città digitali in Italia fornisce validi indicatori sull’evoluzione dell’e-Government il rapporto si basa su rilevazioni effettuate direttamente sui siti istituzionali della PA locale metodo ARPA-L analizza circa 500 siti istituzionali degli enti locali regioni, provincie, comuni capoluogo, comuni non capoluogo con più di 40000 abitanti, campione di comuni con 500 – 40000 abitanti elabora sei indici settoriali, costruiti in relazione alle dimensioni più importanti che caratterizzano la qualità di un sito internet di un ente locale, … …più un indicatore di stabilità

contenuti istituzionali e trasparenza amministrativa gli indici settoriali contenuti istituzionali e trasparenza amministrativa possibilità di utilizzo del sito come efficace strumento di rappresentanza istituzionale e di trasparenza amministrativa qualità ed interattività dei servizi disponibilità di informazioni o di transazioni per i servizi on-line usabilità ed accessibilità facilità di accesso e di reperibilità delle informazioni cooperazione, relazionalità e communities livello di collaborazione in rete tra i diversi soggetti delle comunità locali marketing territoriale promozione del territorio, sotto l’aspetto sia turistico che economico qualità tecnologica rilevazioni effettuate direttamente sui server (es.: tempi di caricamento)

indicatore di stabilità la possibilità di effettuare confronti su una serie di rilevazioni ha permesso di valutare i siti delle PA locali rispetto alla loro stabilità nel rating la metodologia ARPA è stata introdotta nel 2000 la stabilità o il miglioramento del rating è un sintomo di buona pianificazione e di interesse verso l’esercizio delle proprie funzioni attraverso tecnologie di rete

come si arriva agli indici settoriali per ogni indice settoriale, viene effettuata una valutazione degli aspetti più importanti che caratterizzano la qualità di un sito internet di un Ente Locale valutazione effettuata tramite analisi diretta del sito, da parte di esperti, sulla base di criteri definiti per ciascun indice vediamo ora, per ciascun indice settoriale, quali sono i criteri presi in considerazione

contenuti istituzionali e trasparenza amministrativa tempestività del’informazione immediatezza del contatto prontezza di risposta (FAQ) ricerca di quanto è possibile fare on-line

qualità ed interattività dei servizi chiarire ai cittadini obiettivi e competenze dei diversi uffici amministrativa possibilità di comunicare con gli uffici via posta elettronica URP on-line multicanalità e multilinguismo

usabilità ed accessibilità conformità alle disposizioni della legge sull’accessibilità del 2004 scelte stilistiche nella organizzazione delle pagine download dei documenti percorsi di navigazione secondo gli eventi della vita orientamento, riconoscibilità, leggibilità del sito

cooperazione, relazionalità e communities forme di partecipazione on line all’attività politica dell’Ente territoriale pubblicazione delle delibere di giunta esistenza di una procedura di registrazione utente discussione in rete tipo forum o chat pubblicazione di newsletter e/o mailing list presenza di un sistema di raccolta di consigli, valutazioni, suggerimenti (forme di CRM – Citizen Relationship Management)

marketing territoriale presenza di contenuti riferiti all’offerta turistica ed alle possibilità di investimento sul territorio servizi erogati sul web attraverso le sezioni degli sportelli unici per le attività produttive

qualità tecnologica peso complessivo e carico di immagini dell’home page tempo di caricamento completo della pagina principale. con connessione analogica (56kb) e con connessione ADSL (2 Mbps) numero di errori nel codice HTML della home page tipologia di web server e sistema operativo per la pubblicazione del sito

il 9° rapporto sulle Città Digitali linee evolutive generali dell’e-Government aumenta la disponibilità di prestazioni telematiche da parte delle PA aumenta il numero dei soggetti interessati ad offrire servizi on-line il rapporto segnala anche due contraddizioni in questa evoluzione livello dell’impegno delle PA locali nella realizzazione dei servizi on-line vs reale offerta, per molti versi ancora “sperimentale” forti aspettative e largo consenso da parte degli utenti vs debole fruizione dei servizi, in particolare di quelli transattivi efficacia dell’innovazione aumenta quando tutti gli attori sono in mutua relazione e quando i progetti coprono l’intero ambito territoriale il valore della rete e l’approccio multicanale riconosciuti dalla direttiva MIT del luglio 2005

dall’e-Government (progetti della PA) all’e-Governance città digitale insieme di servizi e di relazioni a distanza risultante dalla interconnessione di tutti gli attori presenti sul territorio importanza dell’offerta multicanale e della disponibilità di accessi non condizionati dalla rete fisica (internet e collegamenti wi-fi) dall’e-Government (progetti della PA) all’e-Governance strumenti di governo basati sulle ICT e capaci di integrare progetti ed azioni di tutti gli attori presenti in un dato scenario “città digitale” in quanto connessa in rete

direttiva sui servizi on-line (MIT, luglio 2005) indica gli elementi strategici per favorire la diffusione e l’efficacia dei servizi on-line multicanalità misurazione della soddisfazione degli utenti riconosce la necessità di completare la digitalizzazione dei servizi e di aumentare il numero dei cittadini coinvolti esitazione da parte delle PA a proporre nuovi servizi, se gli utenti dimostrano scarsa motivazione (ad es.: per il costo dei pagamenti on-line) diffidenza all’uso di servizi on-line (dubbi sulla effettiva sicurezza) poca abitudine e bassa connettività

offerta complessiva di servizi nei siti istituzionali alcuni indicatori offerta complessiva di servizi nei siti istituzionali ritardo nei progetti del Primo Avviso (2002) mancano i passi finali, quelli che danno visibilità ai risultati Comuni capoluogo 36,9 Province 16,7 Regioni 13 Altri comuni +40000 6,6 Altri comuni 5000-40000 1,2 servizi rilasciati 1692 su 4280 previsti stato di avanzamento 87% ritardo medio 15 mesi

sviluppo dei servizi transattivi alcuni indicatori sviluppo dei servizi transattivi Regioni Province Comuni capoluogo Altri comuni + 40000 Altri comuni 5000 - 40000 imposizione fiscale 23,3% 5,5% trasporti e mobilità 5/20 7,7% sanità e-procurement 3/20 7,8% 15% servizi culturali 13,6% 4,4% autocertificazione 8,7% formazione profess. 2% sistema lavoro locale 2/20 2,9%

la “Città Digitale” come rete di servizi regioni ed enti locali sono solo alcuni dei soggetti che possono erogare servizi telematici presenza delle cosiddette “autonomie funzionali” aziende di servizio (acqua gas trasporti) aziende sanitarie locali (vedi oltre) Camere di Commercio (vedi oltre) utilizzo di portali specializzati di servizio, realizzati in collaborazione fra amministrazioni comunali ed aziende l’aumento di questi portali pone il problema della loro integrazione nel sito istituzionale e quindi della loro visibilità

aziende sanitarie locali offrono servizi veicolati da portali specializzati, non sempre ben collegati ai siti regionali precedenza data ai servizi per l’accesso alle prestazioni e per la scelta del medico di famiglia, ma generalmente limitati allo stadio informativo alcuni progetti innovativi Carta Regionale dei Servizi (Lombardia) prenotazioni a distanza da sportelli comunali (Provincia di Catanzaro) accesso prestazioni ê cambio medico ê certif./autorizz. ê nessuna informazione solo informazioni modulistica scaricabile pronotazione on-line 35,7 38,3 56,8 56,2 59,9 21,0 1,9 1,2 22,0 4,3 0,6

progetto Telemaco per l’invio di pratiche Camere di Commercio progetto Telemaco per l’invio di pratiche dal 2002 le società depositano gli atti e si iscrivono al Registro delle Imprese per via telematica firma digitale, con distribuzione di quasi un milione di smart card portale impresa.gov.it in collaborazione tra Ministero Attività Produttive, MIT, UnionCamere, INPS, INAIL accesso con smart card integrazione con gli strumenti di Telemaco

portali territoriali il concetto di “città digitale” non può esaurirsi con i servizi erogati da istituzioni, autonomie locali e funzionali molte domande riguardano soggetti esterni alla PA, spesso privati (es.: offerta culturale, ricettività turistica) esistenza di molti siti che offrono informazioni specializzate e settoriali il portale territoriale integra i contenuti specializzati e settoriali, che rappresentano gli ambiti di “consumo” della città frutto della collaborazione fra più enti, istituzioni e privati fornisce orientamento nei servizi di una città o di un territorio aumenta l’attendibilità dei contenuti informativi importante strumento di marketing territoriale

il rating delle città digitali ogni sito web viene valutato sulla base delle sei dimensioni di analisi (indici settoriali) contenuti istituzionali e trasparenza amministrativa qualità ed interattività dei servizi usabilità ed accessibilità cooperazione, relazionalità e communities marketing territoriale qualità tecnologica queste valutazioni, più l’indicatore di stabilità, contribuiscono a formare il punteggio finale del rating la classifica del 2005 conferma sostanzialmente le posizioni degli anni precedenti