GIOVANNI BOCCACCIO
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L’infanzia fiorentina (1313-1327) Giovanni Boccaccio nasce nel 1313 da una famiglia di ricchi mercanti. Figlio illegittimo, viene però riconosciuto dal padre, porta avanti i suoi studi a Firenze, per poi essere iniziato al lavoro di mercante.
La giovinezza napoletana (1327-1340) Nel 1327 Boccaccio si trasferisce a Napoli. Qui impara il mestiere di banchiere. Viene poi però indirizzato allo studio canonico, dove studia la letteratura volgare. In questo periodo Boccaccio frequenta anche la biblioteca reale e compone Filocolo, Filostrato e Teseida.
Primo decennio di attività fiorentina (1341-1350) Nel 1340 Boccaccio rientra a Firenze, dove vive senza un lavoro fisso. In questo periodo compone la Commedia delle Ninfe e l’ Elegia di Madonna Fiammetta. Negli anni successivi alla peste comincia a comporre il Decameron.
Secondo decennio di attività fiorentina (1351-1360) In questo periodo Boccaccio ottiene dal comune di Firenze alcuni incarichi prestigiosi. In questo periodo scrive alcune opere in latino.
Il ritiro a Certaldo (1361-1365) Alla fine del 1360 Boccaccio è sospettato di aver escogitato un amncato colpo di stato. Viene spogliato di ogni incarico conferitogli precedentemente. Si ritira così a Certaldo, dove scrive il Corbaccio.
Ultimo decennio fiorentino-certaldese (1365-1375) Boccaccio torna a Firenze e qui trascrive il Decameron. In questi anni gli viene assegnato l’incarico di leggere e commentare la Divina Commedia in chiesa. Si ritira poi a Certaldo per problemi di salute, dove muore nel 1375.