Situazione normativa attuale italiana per idrogeno autotrazione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il ruolo degli OIV nella valutazione dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego IL MONITORAGGIO SUI PEG E SUI PIANI DELLA PERFORMANCE NELLE PROVINCE:
Advertisements

(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Prof. Bertolami Salvatore
Università di Padova – Incontro del 21 novembre 2011
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Organizzazione pubblica e attività amministrativa del turismo
L'elevamento dell'obbligo di istruzione Dall'a.s l'obbligo di istruzione è elevato da otto a dieci anni. L'istruzione obbligatoria è gratuita.
2° PROJECT CONSULTATION BOARD ITALIA Firenze 11 luglio 2013.
Approfondimento sul fotovoltaico XXVII Assemblea Annuale ANCI Fiera di Padova,11 novembre 2010 Novità normative FER.
Le Novità nel settore della Vigilanza
Giornata di studi CULTURA DELLA TECNICA E CULTURA DEL PROGETTO: IL QUARTIERE SPINE BIANCHE A MATERA - Matera 27/01/2011 Vincoli e possibilità per la riqualificazione.
Città Metropolitana di Venezia D.L. 95 del 6 Luglio 2012 Rodolfo Viola.
1 La fonte regionale il ruolo di Giunta e Consiglio.
Claudia Gistri Area Ambiente e Sicurezza CERTIQUALITY S.R.L. IL SISTEMA DI EMISSION TRADING PER I GAS AD EFFETTO SERRA Milano, 8 Marzo 2005 La verifica.
Comma All'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, recante istituzione di una addizionale comunale all'IRPEF, a norma dell'articolo.
NORMATIVA SULLA PREVENZIONE DEGLI INCENDI
Città di Torino Sportello Unico Attività Produttive.
Idoneità dell’alloggio e autonomie locali
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
La tutela delle lavoratrici madri in stato di gravidanza
PREVENZIONE E MANUTENZIONE
Attuazione normativa IPPC Tariffario per istruttorie e controlli programmati E. LANZI Le spese per il rilascio dellAutorizzazione Integrata Ambientale.
Autorizzazione integrata ambientale Stato al 31/12/2008 in Provincia di Reggio Emilia AttivitàDomandeConcluse Energetiche22 Acciaierie e fonderie109 Trattamenti.
Riconoscimento delle qualifiche professionali PROFESSIONE DOCENTE
Legge 28 marzo 2003, n. 53 (in GU 2 aprile 2003, n. 77) Strumenti normativi e tempi di attuazione decreti legislativi (24 mesi da entrata in vigore) Legge.
La regionalizzazione del Patto di stabilità interno: novità e prospettive I^ Consulta Finanza, istituzione, personale ANCI Piemonte Torino, 31 maggio 2011.
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
Unità Operativa Dissesti Idrogeologici e Protezione Civile
Wireless LAN La Normativa Fino al 2001 il riferimento legislativo per lutilizzo delle apparecchiature operanti nelle bande di frequenza comunemente.
Impianti GPL e GNL per autotrazione
PROCEDURE DI FORMAZIONE E APPROVAZIONE DEGLI STRUMENTI URBANISTICI LEGGE REGIONALE n. 20 del (BURP n. 128 del ; DRAG PUG Delibera.
Art. 1. (Finalità). 1. La presente legge promuove l'agricoltura sociale, nel rispetto dei princìpi previsti dall'articolo 117, secondo comma, lettera m),
Le linee guida nazionali per l’autorizzazione degli impianti FER
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:AGENTE.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:AFFITTACAMERE.
CODICE DELL’URBANISTICA E DELL’EDILIZIA
Il Piano Urbanistico Comunale (P. U. C
DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Decreto-Legge.
La normativa di settore. D.L. n. 377 del , Convertito, con modificazioni, in legge , nr. 377 Disposizioni urgenti per contrastare.
Energia Rinnovabile Provincia di Genova Direzione Ambiente ed Energia Ufficio Energia, Elettromagnetismo e Rumore Arenzano - 6 aprile 2009 Impianti fotovoltaici.
Interventi legislativi in materia di istruzione del primo ciclo.
IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire”
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire: SERVIZI.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire: PROMOTORE.
Potere sostitutivo: le origini Sent. 142/1972 trasferimento delegazione …ogni distribuzione dei poteri di applicazione delle norme comunitarie che si effettui.
IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire”
La sicurezza nei laboratori scolastici
Interreg IIIB- MEDOC ENPLAN ITALIA Regione Autonoma Valle d’Aosta
Il Contratto di Commissione per la rete carburanti
Incentivi Inail alla prevenzione Direzione Regionale Inail Campania.
Dal contratto di rete di imprese alla rete soggetto
Manifestazioni, trattenimenti, spettacoli: sicurezza a 360°
01/12/2002 Presentazione D. Lgs. 198/ Sportello Unico Attività Produttive Oleggio1 Decreto Legislativo 4 settembre 2002, n. 198 "Disposizioni volte.
Castellamonte, 18 febbraio 2003 Servizio Protezione Civile Area Territorio, Trasporti e Protezione Civile G.E.V. e Protezione Civile Argomenti trattati:
Andrew Pindar Gruppo di ricerca sull'efficienza negli usi finali dell'energia (eERG) Politecnico di Milano DM 24/04/2001 per la promozione dell'efficienza.
Relatore: ing. Francesco Italia
NELLE SOCIETÀ CHE NON FANNO RICORSO AL MERCATO DEL CAPITALE DI RISCHIO
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire” IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire” Licenze e Autorizzazioni per aprire:“COMMERCIO.
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE FUTURE PER PATRIMONIO STRADALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. Torino, 13 luglio 2015.
Amministrazione trasparente
Norme e procedure per la gestione del territorio
LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Camera del Lavoro di Alessandria 1 LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO I CONTROLLI A DISTANZA Ottobre 2015.
Legge regionale 1 marzo 1995, n Art. 70, decreto
Il Contesto: Norme, obiettivi e caratteristiche 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Formazione UCC Prefettura di Vibo Valentia.
La prevenzione incendi delle strutture turistiche alberghiere
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
Proposte per la riorganizzazione dell’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in termini di Internal Auditing. Incontro con.
La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza - Milano, 20 Maggio 2005 La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Il D. Lgs. 35/11: dal recepimento della Direttiva ai prossimi adempimenti Barbara Marinali Direttore Generale.
Transcript della presentazione:

Situazione normativa attuale italiana per idrogeno autotrazione

Normative "commerciali" LEGGI NAZIONALI RECEPIMENTO REGIONI ED EMISSIONE NORMATIVA REGOLAMENTI DI ATTUAZIONE REGIONALI REGOLAMENTI COMUNALI

Normativa nazionale (1) Il D.Lgs. N° 32 del 11 febbraio 1998 è il decreto base su cui effettuare la “Razionalizzazione del sistema di distribuzione carburanti “ Art. 1 comma 2: L’attività (di distribuzione carburanti – n.d.t.) è soggetta all’ autorizzazione del sindaco del comune in cui essa è esercitata. L’autorizzazione è subordinata esclusivamente alla verifica della conformità alle disposizioni del P.R.G., alle prescrizioni fiscali e a quelle concernenti la sicurezza sanitaria, ambientale, e stradale e alle disposizioni per la tutela dei beni storici e artistici nonché alle norme di indirizzo programmatico delle regioni Art. 2 comma 1 I comuni……individuano i criteri requisiti e caratteristiche delle aree sulle quali possono essere installati detti impianti

Normativa nazionale(2) Successivi D.Lgs e leggi modificano e integrano il D.Lgs. N° 32/98 quali: il D.Lgs. 8 settembre 1999, n. 346 "Modifiche ed integrazione al D.Lgs. 13 febbraio 1998, n. 32, concernente razionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti, a norma dell'art. 4, comma 4 della Legge 15 marzo 1997, n. 59"; la Legge 28 dicembre 1999, n. 496 "Conversione in legge, con modificazioni, del DL 29 ottobre 1999, n. 383, recante disposizioni urgenti in materia di accise sui prodotti petroliferi e di accelerazione del processo di liberalizzazione del relativo settore";  la Legge 5 marzo 2001, n. 57 "Disposizioni in materia di apertura e regolazione dei mercati“ rilevato che l'art. 19 "Norme per l'ammodernamento della rete distributiva dei carburanti" della Legge 57/01 stabilisce che le Regioni, in coerenza con il Piano nazionale, nell'ambito dei poteri programmatici loro attribuiti, provvedano a redigere i Piani regionali sulla base degli indirizzi contenuti nel medesimo;

Normativa nazionale(3) Decreto del Ministero delle Attività produttive 31 ottobre 2001 "Approvazione del Piano nazionale contenente le linee guida per l'ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2001 stabilisce che le Regioni devono adottare o adeguare la propria programmazione regionale entro sei mesi dall'emanazione del Piano.

Normative regionali (1) Le Regioni recepiscono il D.Lgs. N° 32/98 e successive modifiche e redigono norme in riferimento alle proprie problematiche regionali. In generale le normative regionali indicano: Definizioni; Bacini per la realizzazione di nuovi impianti; Distanze tra le varie tipologie di impianti; Profili di incompatibilità; Indice di edificabilità; Iter burocratico di approvazione (Autorizzazione Petrolifera)

Normative regionali (2) Da una prima analisi delle normative regionali si è potuto verificare che ogni Regione ha deliberato in modo differente in merito alla possibilità o meno di realizzare un impianto di autotrazione a idrogeno o multi – fuel. Inoltre poiché la “Autorizzazione Petrolifera”, di cui al D.Lgs. 32/98, deve essere richiesta ed emessa dal Comune ove è sito l’impianto si aggiungono ulteriori normative da rispettare. La maggior parte delle Regioni ha deliberato adeguandosi al D.M. del 31/10/2001, attualmente cinque risultano ancora in fase di studio.

Normative comunali (1) Vengono emesse e redatte in base alle indicazioni regionali e adattate alla effettiva realtà comunale (P.R.G. vigente, regolamenti comunali esistenti, ecc.). I contenuti sono ovviamente diversi, anche se nella sostanza simili, per ogni comune interno alla stessa Regione. Tale differenza scaturisce spesso dalla organizzazione del comune di riferimento e in particolare se lo stesso ha istituito un “Ufficio Carburanti” o meno. Questi uffici esistono, per esigenze logistiche e strutturali, per lo più nei comuni capoluogo di provincia e determinano, pur rimanendo ovviamente all’interno della normativa regionale, nuovi regolamenti che spesso “restringono” ulteriormente la possibilità di realizzazione degli impianti. Punto a favore è che solitamente in questi comuni esiste una maggiore sensibilità ecologica. I comuni “minori”, al contrario, riportano solitamente quanto indicato nelle normative regionali di riferimento.

Normative comunali (2) Inoltre come previsto dal D.Lgs. 32/98 la “Autorizzazione petrolifera” viene rilasciata a seguito della “…verifica della conformità alle disposizioni del P.R.G., alle prescrizioni fiscali e a quelle concernenti la sicurezza sanitaria, ambientale, e stradale e alle disposizioni per la tutela dei beni storici e artistici nonché alle norme di indirizzo programmatico delle regioni.” Quindi il comune richiede le autorizzazioni dei seguenti Enti: Comando provinciale Vigili del Fuoco; A.S.L.; A.R.P.A.; Regione; U.T.F.; Eventuali: ANAS o Provincia

Normative altri Enti Comandi provinciali Vigili del Fuoco. A seguito dell’inoltro della bozza relativa alle “Norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione” si sta attendendo l’emanazione del relativo decreto ministeriale; A.S.L. e A.R.P.A. sono “dipendenti” dalle Regioni; U.T.F. entra nel merito, nel nostro caso specifico, dei carburanti in vendita al pubblico; A.N.A.S. e Provincia (nel caso l’impianto carburanti sia attestato su strade nazionali o provinciali) con le emissioni di loro regolamenti o circolari determinano distanze per i manufatti dai confini stradali, distanze degli accessi da incroci, ecc..

Conclusioni (1) Da quanto precedentemente esposto si evince chiaramente che le regioni hanno un ruolo di assoluto rilievo nel determinare il futuro assetto della rete carburanti e quindi, nel nostro caso specifico, dello sviluppo dell’idrogeno per autotrazione come fonte energetica alternativa. Il loro contributo è e sarà determinante. Infatti, per quanto riguarda Vigili del Fuoco (con la futura approvazione della bozza menzionata), U.T.F. (una volta approvato un nuovo prodotto a livello nazionale non esistono particolari limitazioni all’impiego) e ANAS/Provincia, le problematiche risulteranno identiche alla realizzazione di un impianto carburanti tradizionale. Le Regioni dovrebbero quindi redarre regolamenti molto simili tra loro, pur adeguandoli alle peculiarità del proprio territorio, in maniera da fornire ai comuni uno strumento semplice e lineare per l’implementazione dell’idrogeno autotrazione e nel contempo tracciare linee guida per e con A.S.L. e A.R.P.A. al fine di snellire le procedure e di creare un “canale preferenziale”.

Conclusioni (2) Tale obiettivo è possibile esclusivamente attraverso l’analisi sistematica di tutte le normative regionali attualmente in essere al fine di determinare una strategia comune che possa consentire lo sviluppo dell’idrogeno autotrazione fornendo agli operatori uno strumento semplice di attuazione e implementazione per una rete di distribuzione autotrazione da fonti di energia alternativa.