Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ICF – Children and Young ICF-CY
Advertisements

Classi quarta sez. A - F Anno Scolastico
LO STUDIO INIZIA A SCUOLA
Cantieri per il restauro Programma Alessandra Maniaci.
Miniere e Borghi del Fluminese
APPARATO TEGUMENTARIO IC Mongibello Ragalna (Catania)
Implementazione di piattaforme di misura per il miglioramento della qualità di processo nel settore tessile e calzaturiero Staff 2 professori ordinari;
CAPO II – USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ART
IL CORPO CHE FUNZIONA UN PERCORSO TRA IMMAGINAZIONE E FISIOLOGIA
1 Non solo look: labbigliamento alla ricerca del comfort Giorgio Mazzuchetti CNR-Istituto per lo Studio delle Macromolecole Sezione di Biella.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Fenomeni Termici.

Calore Due corpi messi a contatto si portano alla stessa temperatura
ASL Viterbo Servizio Prevenzione e Protezione
STORIE DI FILATI E TESSUTI
IL CALORE DUE IPOTESI SULLA NATURA DEL CALORE: E’ UN FLUIDO
TRASMISSIONE DEL CALORE
Concetti relativi alla disabilità
Vibrazioni meccaniche Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche
I cibi che mangiamo sono sicuri?
Vestire naturale abbigliamento a tutela della salute di Carrozzo Simona
ENERGIA e le sue FORME.
Tratta-mento della materia
Dryarn una fibra innovativa al servizio del comfort
OMEOSTASI.
ASSOCIAZIONE TAGESMUTTER CRI-CRI
IL MICROCLIMA.
La Pelle.
Gli stati della materia
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
CLASSIFICAZIONE E PROPRIETÀ DEI MATERIALI
Le Fonti del RISCHIO CORSO LAVORATORI ART.37 - NORMATIVA 129
Pelle e concia OPTICA 1 CAMPIONE LA STORIA DEL MATERIALE
CONOSCIAMO MEGLIO LA SIGNORA GIUSEPPINA
La classe 1°a presenta WComputer
CONTENZIONE E ASSISTENZA
L’ENERGIA Lavoro Energia Conservazione dell’energia totale
IL MICROCLIMA Fra i diversi fattori che incidono sulla qualità degli ambienti in cui si vive e si lavora,il microclima ovvero il complesso dei parametri.
Aree problematiche Profilo utenze Caratteristiche del contesto Risorse ambientali scarsità sostenibilità responsabilizzazione dell’utente Aspetti sociologici.
28, 29 Aprile 2009 Tecnologie e applicazioni nel settore dei tessili tecnici Sulmona, Roseto degli Abruzzi 28, 29 aprile 2009 Solitario Nesti.
Stati di aggregazione della materia
GREEN SCHOOL Progetto di ricerca
a cura della Commissione Centrale Medica
TITOLO II LUOGHI DI LAVORO
Aspetti progettuali e localizzativi delle costruzioni per l’industria agroalimentare.
COMUNE DI VIAGEGGIO Settore Pubblica Istruzione CENTRO RISORSE EDUCATIVE E DIDATTICHE 22 Ottobre 2010 LIFE DESIGN Un paradigma per la costruzione della.
3. Energia, lavoro e calore
Le caratteristiche di qualità e comfort delle calzature
Il laboratorio di CHIMICA
1 Know-how per tessuti funzionali Laminati Hygro-active interno: tessuti idrofili per ottimizzare l‘assorbenza ed il trasporto del sudore alla membrana.
Le fibre Taglialavore jessica.
Le fibre tessili Una fibra è un elemento in forma allungata, flessibile e sottile che, per queste sue caratteristiche, si presta a essere filato. Alcune.
Materiali *.
Materiali *.
Gli stati condensati I liquidi e i solidi.
7-11. La propagazione del calore
XVIII un secolo di grandi rivoluzioni
IL LAVORO Per lavoro si intende qualsiasi tipo di attività che implichi uno sforzo fisico o mentale. L=Fxs Il lavoro è il prodotto della forza impiegata.
STORIE DI FILATI E TESSUTI
Tecnica del controllo ambientale: Il benessere Termoigrometrico (Parte I) Marco Dell’isola.
Lo Stato Liquido Lo stato liquido è uno stato di aggregazione con caratteristiche intermedie tra quelle dello stato gassoso (altamente disordinato) e quelle.
CONFRONTO TRA I VANTAGGI DEI CAPANNONI PREFABBRICATI IN
BIOARCHITETTURA Bioarchitettura è un termine coniato da Ugo Sasso. La bioarchitettura comprende tutte quelle conoscenze che permettono la realizzazione.
Tecnica del controllo ambientale: Il benessere Termoigrometrico Parte II – Gli ambienti moderati Marco Dell’isola.
Abbandonate le pelli di animali come indumenti, l’uomo passò all’uso di intrecci vegetali, per produrre tessuti. Il sistema primitivo di filatura rimase.
Psicrometria.
Transcript della presentazione:

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Maria Monica Polenghi Specialista in dermatologia Medico psicoterapeuta

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle  Dentro alla pelle c’è un CORPO con delle sue caratteristiche e dei suoi bisogni biologici specifici…  C’è una PERSONA con una sensibilità  Inserita in una data epoca, in un dato ambiente e in un dato contesto sociale…

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle …questa persona interagiva con un tessuto…

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Il concetto di modellizzazione biologica per categorie era insufficiente per adattarsi alla interazione pelle-tessuto che obbliga, invece, ad un concetto di modellizzazione flessibile in grado di rispondere in modo vivace e dinamico alla rapidissima evoluzione sia delle conoscenze biologiche che delle tecniche di produzione, che delle esigenze sociali della pelle fruitrice del tessuto.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Esaminiamo insieme come nasce l’attuale CULTURA del corpo e della sua CURA con le relative problematiche per capire in quale contesto socio-culturale si inserisce TESSILE e SALUTE.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Nel mondo medioevale il VESTIARIO acquista particolare importanza in quanto difende dal contatto e per la prima volta viene data una funzione sanitaria ad un oggetto che prende contatto con il corpo.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Nel corso del XIV Jacopo Soldi scrive: «I corpi i cui pori restano aperti sono i più adatti a subire infezioni».

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Nel XV secolo per la cura di sé, l’interesse si sposta  sui meccanismi,  sui funzionamenti concreti del corpo,  oltre alle tecniche. Il corpo viene visto come una macchina.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Nella seconda metà del XVII secolo viene fatto un uso più frequente della BIANCHERIA..

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Alle SILHOUETTE dell’epoca precedente, ricoperte da abiti in pelle o in tessuto finemente intrecciato nel XVIII secolo, cominciano a sostituirsi SILHOUETTE diverse, poiché la protezione è interna al corpo.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle La PELLE comincia a diventare oggetto di attenzione nella cura del corpo. Gradualmente inizia una TRASFORMAZIONE della cultura del corpo, vista in un contesto anche sociale. Il termine COMFORT ricorre sempre più frequentemente e prende in considerazione aria, flussi d’acqua e calore.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Nel XX secolo SALUTE non è più soltanto compiere delle pratiche di cura del corpo per combattere il male, ma ricercare il BENESSERE. Il benessere diventa una nuova schiavitù.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Per BENESSERE si intende un buono stato di salute fisica e psicologica in relazione ad una determinata situazione ambientale. Dal punto di vista tecnico esso dipende *dall’isolamento termico, * dal tempo di asciugatura, *dalla velocità di trasporto del vapor d’acqua, * dalla capillarità, * dalla capacità di tamponare il vapor acqueo per brevi periodi di un tessuto. Ma dipende anche da caratteristiche sensoriali come l’indice bagnato aderenza e i punti di contatto tra tessuti e pelle.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Arredamento interni: Ecologico, Contro il fuoco, Prezzo competitivo, Ecc.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Abbigliamento: aspetto estetico, tessuti modellabili e personalizzabili, peso del tessuto, morbidezza o mano, trattenere o cedere calore, tollerabilità allergica, lavabilità, tingibilità con prodotti atossici, stirabilità, asciugatura, aderenza o meno ecc., prezzo proporzionale al target e all’uso cui ci si rivolge.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Biancheria e materassi: aspetto estetico, morbidezza, freschezza, rilassamento e buona qualità del sonno, lasciar traspirare la pelle, garantire igiene attraverso la lavabilità e in particolare per i MATERASSI buon supporto alla colonna vertebrale, antiacari, flessibili, plasmabili, assenza memoria elastica ed effetto molla, ma per la BIANCHERIA INTIMA ancora indeformabilità per le calze, modellabilità per la lingerie.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Lavoro: tessuti che permettano l’omeotermia, antifuoco, protettivi, elastici, comodi e tali da permettere i movimenti con facilità, protettivi nei confronti dei raggi UV e delle radiazioni elettromagnetiche, tali da permettere una rapida eliminazione del sudore liquido e da creare un microclima stabile tra la pelle e gli indumenti.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Usi medicali: pannolini con effetto barriera, superassorbenti, tollerabili, privi di sostanze profumate e di elastici stretti ecc. Medicazioni e piaghe da decubito: antibatterici, antifungini, non assorbenti, confortevoli, antifiamma, antistatici, autodeodoranti, con manutenzione semplificata, di lunga durata, di costo contenuto, eventualmente a perdere.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Arredamento: evitare l’uso delle fibre minerali in edilizia che sono cancerogene, evitare l’uso di formaldeide, piretroide, amianto e fibre minerali per la protezione del legno. Le fibre naturali, invece, offrono in questo settore notevoli vantaggi.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Tessuti tecnici con chip e sensori. Tessuto per federe e lenzuola che combatte i microrganismi di cui si nutrono gli acari. Vesto-terapia.

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Il benessere cutaneo ha bisogno essenzialmente di: - mantenimento della fisiologia della termoregolazione attraverso il meccanismo del sudore e della evaporazione del sudore; - mantenimento delle corrette condizioni elettriche della pelle; - mantenimento del benessere termoigrometrico; - tollerabilità allergica; - mano gradevole al tatto; - induzione di bassi livello di tensione muscolare (rilassanti).

Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Strumenti per valutare Uno strumento che può permettere la valutazione di alcuni di questi parametri utili in contemporanea è il BIOFEEDBACK.

Per quanto riguarda, invece, la valutazione TATTILE e MECCANICA Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Strumenti per valutare Per quanto riguarda, invece, la valutazione TATTILE e MECCANICA essa può essere indagata con precisione attraverso il sistema KES messo a punto presso il CNR di Biella.

Una modalità più completa e dinamica poi potrebbe Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Strumenti per valutare Una modalità più completa e dinamica poi potrebbe essere quella dell’immersione in ambienti di REALTA’ VIRTUALE.

per progettare una prima MAPPA dei settori di utilizzo dei tessuti Tecniche e metodologia di studio delle variabili presenti nella pelle Prospettiva futura Vorrei invitare tutti voi a metterci intorno ad un tavolo per progettare una prima MAPPA dei settori di utilizzo dei tessuti cui affiancare un ELENCO delle tecniche esistenti per lo studio del rapporto pelle-tessuto-benessere e della rispondenza o meno di tali tecniche alla richiesta.