Teoria delle stringhe Ricerca di tecnologia Di Alex Dichirico.

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Teoria delle stringhe Ricerca di tecnologia Di Alex Dichirico

Introduzione La Teoria delle Stringhe è un modello fisico (in realtà non è considerata una vera a propria teoria) che descrive la realtà fisica in maniera diversa dalle teorie fisiche più largamente accettate. Essa si basa sul concetto di Stringa. La Teoria delle Stringhe è un modello fisico (in realtà non è considerata una vera a propria teoria) che descrive la realtà fisica in maniera diversa dalle teorie fisiche più largamente accettate. Essa si basa sul concetto di Stringa. Quindi le particelle, come ad esempio gli elettroni, i protoni e i neutroni, non sarebbero più descritti come degli oggetti puntiformi, come ci hanno sempre insegnato ad immaginarli, ma come delle sottilissime corde che vibrano e, a seconda di come vibrano, danno luogo alle diverse particelle subatomiche e alle forze che le governano. Quindi le particelle, come ad esempio gli elettroni, i protoni e i neutroni, non sarebbero più descritti come degli oggetti puntiformi, come ci hanno sempre insegnato ad immaginarli, ma come delle sottilissime corde che vibrano e, a seconda di come vibrano, danno luogo alle diverse particelle subatomiche e alle forze che le governano.

Domanda! Quale sarebbe il vantaggio di tale descrizione? Quale sarebbe il vantaggio di tale descrizione? Risposta Risposta l vantaggio consisterebbe che potrebbe essere una sorta di Teoria del Tutto, in grado di unificare le grandi leggi della Fisica. l vantaggio consisterebbe che potrebbe essere una sorta di Teoria del Tutto, in grado di unificare le grandi leggi della Fisica.

Forme di grandezza I diversi ordini di grandezza della materia: 1. Materia (macroscopico) 2. Struttura molecolare (atomi) 3. Atomi (neutroni, protoni, elettroni) 4. Elettroni 5. Quark 6. Stringhe I diversi ordini di grandezza della materia: 1. Materia (macroscopico) 2. Struttura molecolare (atomi) 3. Atomi (neutroni, protoni, elettroni) 4. Elettroni 5. Quark 6. Stringhe

La storia La teoria delle stringhe prende le mosse da un articolo del fisico teorico Gabriele Veneziano per spiegare le peculiarità del comportamento degli adroni. Durante gli esperimenti condotti negli acceleratori di particelle, i fisici avevano osservato che lo spin di un adrone non è mai maggiore di un certo multiplo della radice della sua energia. Nessun semplice modello adronico, come quello di renderli composti da un serie di particelle più piccole legate insieme da un qualche tipo di forza, era in grado di spiegare tali relazioni. Nel 1968 Veneziano trovò che una funzione a variabili complesse creata dal matematico svizzero Leonhard Euler, la funzione beta, si adattava perfettamente ai dati sull'interazione forte. Veneziano applicò la Funzione Beta di Eulero La teoria delle stringhe prende le mosse da un articolo del fisico teorico Gabriele Veneziano per spiegare le peculiarità del comportamento degli adroni. Durante gli esperimenti condotti negli acceleratori di particelle, i fisici avevano osservato che lo spin di un adrone non è mai maggiore di un certo multiplo della radice della sua energia. Nessun semplice modello adronico, come quello di renderli composti da un serie di particelle più piccole legate insieme da un qualche tipo di forza, era in grado di spiegare tali relazioni. Nel 1968 Veneziano trovò che una funzione a variabili complesse creata dal matematico svizzero Leonhard Euler, la funzione beta, si adattava perfettamente ai dati sull'interazione forte. Veneziano applicò la Funzione Beta di Eulero

Test possibili L'uomo non possiede la tecnologia per osservare le stringhe, in quanto dai modelli matematici dovrebbero avere dimensioni intorno alla lunghezza di Planck, circa metri. Le concentrazioni di energia richieste a tali dimensioni sembrano definitivamente fuori dalla portata di qualsiasi strumento attuale o futuro. L'uomo non possiede la tecnologia per osservare le stringhe, in quanto dai modelli matematici dovrebbero avere dimensioni intorno alla lunghezza di Planck, circa metri. Le concentrazioni di energia richieste a tali dimensioni sembrano definitivamente fuori dalla portata di qualsiasi strumento attuale o futuro.

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