DDSI Francesca Nardini

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DDSI Francesca Nardini SIMPOSIO INFERMIERISTICO DEL XXIV CONGRESSO NAZIONALE ACOI Montecatini Terme 28 Maggio 2005 L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA PER INTENSITA’ DI CURE IN CHIRURGIA DDSI Francesca Nardini

“L’assistenza infermieristica per intensità di cure in chirurgia” L’Ospedale per intensità di cure 2. L’Attività chirurgica per intensità di cure 3. L’Assistenza Infermieristica nella chirurgia per intensità di cure

L’Ospedale per intensità ospedale per pazienti acuti di cure In linea con gli indirizzi del PSN l’ospedale si va caratterizzando sempre più come ospedale per pazienti acuti

OBIETTIVO LIVELLO DI ASSISTENZA REALMENTE NECESSARIO AL PAZIENTE GARANTIRE L’APPROPRIATEZZA DELL’ASSISTENZA intesa come LIVELLO DI ASSISTENZA REALMENTE NECESSARIO AL PAZIENTE ED ADEGUATO RISPETTO ALLE MIGLIORI CONOSCENZE SCIENTIFICHE E ALLE ABILITA’ TECNICHE  

Modello assistenziale per intensità di cure Strumento operativo per l’appropriatezza delle cure in ambito ospedaliero

Come può essere definito il Modello assistenziale per intensità di cure ? modello organizzativo strutturato per aree/settori dedicati a pazienti omogenei sotto il profilo del fabbisogno assistenziale

Criteri per la costituzione dei gruppi omogenei   per gruppo di patologia / tipologia di paziente (es: chirurgico, medico, pediatrico….) per gradazione clinica del caso (es: bassa, media, alta complessità del paziente) per grado di autosufficienza

Criteri per la costituzione dei gruppi omogenei   per intensità delle cure prestate tenendo conto sia dell’impiego di tecnologie che di personale per l’assistenza alla persona (terapie intensive, deg. ordinarie, riabilitazione,..) per durata della degenza

I PUNTI FOCALI del modello assistenziale per intensità di cure sono: l’appropriatezza del ricovero e delle cure in ambito ospedaliero la programmazione degli accessi la tempestività e la puntualità della dimissione organizzazione orientata ai bisogni e ai diritti del cittadino - utente

2. L’Attività chirurgica per intensità di cure Il modello per intensità di cure in chirurgia può essere articolato in: Settore a medio/alta complessità assistenziale a) CHIRURGIA D’URGENZA b) CHIRURGIA MAGGIORE Settore a medio/bassa complessità assistenziale c) CHIRURGIA MINORE WEEK SURGERY DAY SURGERY / ONE DAY SURGERY

CHIRURGIA D’URGENZA Attività sulle 24 ore per 365 giorni all’anno Rivolta a pazienti provenienti dal territorio inviati in urgenza dal PS che necessitano di un intervento chirurgico immediato o differito (entro le 24 ore) Elevata preparazione ed esperienza dell’équipe multiprofessionale Adeguato supporto da parte dei servizi di diagnostica e sale operatorie dedicate Personale reperibile in pronta disponibilità per garantire la continuità assistenziale

CHIRURGIA MAGGIORE Interventi di chirurgia esofagea, polmonare, mediastinica, cardiovascolare, addominale, oncologica e demolitiva in genere Interventi di chirurgia su pazienti affetti da stati patologici o condizioni che determinano un livello alto di rischio (ASA III e sup.) Competenze tecniche e relazionali Continuità assistenziale dopo la dimissione

WEEK SURGERY Tipologia di ricovero che prevede di accorpare in un unico settore tutti i casi chirurgici che producono di norma una degenza compresa fra i 2 ed i 4 giorni. Questo consente di organizzare l’attività chirurgica e di ricovero dal lunedì al venerdì

DAY SURGERY / ONE DAY SURGERY E’ la possibilità clinica ed organizzativa di effettuare interventi chirurgici in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno (DAY SURGERY), o con eventuale pernottamento (ONE DAY SURGERY)

Week Surgery, Day Surgery e One Day Surgery modello organizzativo mutuato dall’esperienza statunitense permette di diversificare il profilo organizzativo – assistenziale offerto sulla base della maggiore o minore complessità delle patologie da cui sono affetti i pazienti tradizionalmente accolti nel medesimo ambiente del regime a ciclo continuo deve essere garantita un’assistenza chirurgica ed infermieristica di pari efficacia clinica rispetto a quella tradizionale

I principali obiettivi Facilitare i pazienti e le loro famiglie da un punto di vista psicologico e sociale Ridurre le complicanze legate all’ospedalizzazione prolungata Semplificare le procedure di accesso ai servizi, assicurando tempi di risposta sanitaria più rapidi e conseguentemente ridurre le liste di attesa per interventi chirurgici

I principali obiettivi Facilitare la comunicazione e l’integrazione tra ospedale e territorio Ottimizzare l’utilizzo delle risorse; il risparmio di risorse permetterà l’erogazione di un’assistenza migliore ai pazienti affetti da patologie chirurgiche più impegnative

Tra i modelli organizzativi, uno dei più efficaci al raggiungimento degli obiettivi è la Unità autonoma di Week - Day – One Day Surgery personale e spazi dedicati autonomia dal punto di vista strutturale, amministrativo e gestionale I cittadini possono accedere alla struttura per effettuare tutte le fasi del percorso di cura, dagli esami pre-operatori fino alla dimissione

3. L’Assistenza infermieristica nella chirurgia per intensità di cure Quali sono gli elementi fondanti ?

piano di lavoro orientato per obiettivi Centralità del paziente Si traduce nella programmazione accurata dei tempi e delle attività e nella gestione efficace delle informazioni La programmazione delle attività deve avvenire intorno alle necessità e alle aspettative dei pazienti, tenuto conto delle esigenze di sicurezza ed efficacia Pianificazione dell’assistenza infermieristica attraverso la redazione di un piano di lavoro orientato per obiettivi

Equipe assistenziale multidisciplinare La garanzia di prestazioni di alta qualità si ottiene attraverso una stretta integrazione fra tutte le figure dell’équipe assistenziale multidisciplinare, nel rispetto delle singole e specifiche competenze E’ indispensabile formulare e utilizzare strumenti di integrazione (linee guida, procedure, protocolli, piani standard per la pianificazione dell’assistenza rispetto a obiettivi condivisi) allo scopo di omogeneizzare e presidiare le modalità operative

nella chirurgia organizzata per intensità di cure Il ruolo dell’infermiere nella chirurgia organizzata per intensità di cure L’intervento dell’infermiere è previsto in tutte le fasi del percorso L’infermiere pianifica l’assistenza secondo i diversi livelli di complessità assistenziale L’infermiere rimane a disposizione del paziente anche quando è tornato al proprio domicilio, per eventuali richieste di ulteriori spiegazioni e per la gestione del programma di follow-up L’infermiere stabilisce quindi un rapporto peculiare con il paziente agendo le proprie competenze comunicative e relazionali

Il ruolo dell’infermiere nella chirurgia organizzata per intensità di cure E’ connotato da un certo grado di complessità E’ fondato su una preparazione di base teorico-pratica atta a fornire un’assistenza qualitativamente adeguata ad una utenza sempre più informata ed esigente E’ valorizzato da un’attività di formazione e aggiornamento continuo

Conclusioni ….. Riflessione sulla: opportunità che l’organizzazione dell’attività chirurgica per intensità di cure offre alla professione infermieristica in termini di valorizzazione del ruolo organizzativo e clinico di questa figura in ambito ospedaliero

GRAZIE PER L'ATTENZIONE