LA DIAGNOSI FUNZIONALE Descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell’alunno in situazione di handicap, al momento in cui accede alla struttura sanitaria Funzionale a un intervento educativo e didattico adeguato Tiene conto delle potenzialità relative alle area: cognitiva affettiva-relazionale linguistica sensoriale motorio-prassica neuropsicologica autonomia personale e sociale Alla sua definizione provvedono gli operatori sanitari
IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE E’ un documento successivo alla diagnosi funzionale e a un primo periodo di inserimento scolastico Indica il prevedibile livello di sviluppo dell’alunno nei tempi brevi (6 mesi) e medi (2 anni). Alle aree della DF si aggiunge quella dell’apprendimento E’ redatto dagli operatori sanitari, dai docenti curricolari e specializzati, con la collaborazione dei familiari Fornisce il quadro globale dell’evoluzione e del percorso che operatori e insegnanti compiono Costituisce una guida per la progettazione dell’intervento, evidenziando i bisogni dell’alunno e le sue risorse e indicando le strategie utili per attivarle e valorizzarle Viene aggiornato a conclusione della scuola materna, elementare e media e durante il corso di istruzione secondaria Momenti di valutazione degli interventi alla fine della II e IV elementare, della II media, del biennio delle superiori e della IV della scuola secondaria
IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E’ il documento in cui vengono descritti gli interventi predisposti in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione E’ redatto dagli operatori sanitari, dai docenti curricolari e di sostegno, in collaborazione con i genitori Ogni componente propone, ciascuno in base alla propria esperienza, alla diagnosi funzionale e al profilo dinamico funzionale, gli interventi maggiormente funzionali, che vengono integrati fra di loro per giungere alla redazione di un PEI correlato alle disabilità, difficoltà e potenzialità dell’alunno Viene verificato preferibilmente in modo correlato alla ripartizione dell’anno scolastico