La patologia da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori Utilità delle indagini di tipo epidemiologico ai fini dellinquadramento del rischio lavorativo.

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La patologia da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori Utilità delle indagini di tipo epidemiologico ai fini dellinquadramento del rischio lavorativo. SOD COMPLESSA DI MEDICINA DEL LAVORO AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA CAREGGI (Direttore: Prof. Vincenzo Cupelli)

Patologie muscoloscheletriche dellarto superiore -correlate con il lavoro- più importanti e frequenti tendinite della cuffia dei rotatori epicondiliti cisti gangliare dito a scatto sindrome del tunnnel carpale sindrome di de Quervain sindrome di Dupuytren sindrome dello stretto toracico radicolopatia cervicale sindrome tensiva del collo

Dati epidemiologici negli ultimi anni sempre più numerosi studi epidemiologici stanno confermando limportanza delleziologia professionale la diffusione notevole delle UE WMSDs in numerosi settori sia dellindustria che del terziario

Relazione causa-effetto - criteri epidemiologici- SEQUENZA TEMPORALE: lesposizione al fattore di rischio deve necessariamente essere presente prima della manifestazione del danno FORZA DELLASSOCIAZIONE: maggiore è la associazione tra fattori di rischio e danno meno probabile è la presenza di fattori di confondimento PLAUSIBILITÀ BIOLOGICA: la conoscenza di un già noto o comunque ragionevole meccanismo di sviluppo del danno rinforza il riconoscimento della causalità COERENZA CON ALTRE RICERCHE: risultati simili (frutto di studi indipendenti) -soprattutto se vengono utilizzate tecniche di misura diverse- rafforzano lipotesi causale RELAZIONE DOSE-RISPOSTA (GRADIENTE BIOLOGICO) : con laumentare del livello di esposizione deve corrispondere un aumento del danno

Specificità dellassociazione a causa delleziologia multifattoriale delle patologie muscoloscheletriche dellarto superiore la specificità dellassociazione (comparsa di un ben preciso danno sempre associato ad un ben preciso fattore di rischio) è molto bassa

Fattori di rischio PRINCIPALI Forza Postura Ripetitività Vibrazioni sono ritenuti dalla maggior parte dei ricercatori cause o concause delle patologie MODIFICANTI Intensità Durata Tempo di recupero Esposizione a freddo rappresentano le caratteristiche di una esposizione specifica ad un fattore di rischio principale

Fattori di rischio Nel 1997 il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health) ha evidenziato le associazioni possibili tra malattie dellarto superiore e fattori di rischio come si evidenzia dalle tabelle 1-6

Tabella 1 Collo/spalla- collo Forte evidenza di associazione Evidenza di associazione Insufficiente evidenza di associazione Ripetitività X Forza X Postura incongrua X Vibrazioni X

Tabella 2 Spalla Forte evidenza di associazione Evidenza di associazione Insufficiente evidenza di associazione Ripetitività X Forza X Postura incongrua X Vibrazioni X

Tabella 3 Gomito Forte evidenza di associazione Evidenza di associazione Insufficiente evidenza di associazione Ripetitività X Forza X Postura incongrua X Combinazione dei vari fattori X

Tabella 4 Mano-polso, sd del tunnel carpale Forte evidenza di associazione Evidenza di associazione Insufficiente evidenza di associazione Ripetitività X Forza X Postura incongrua X Vibrazioni X Combinazione dei vari fattori X

Tabella 5 Mano-polso, tendinite Forte evidenza di associazione Evidenza di associazione Insufficiente evidenza di associazione Ripetitività X Forza X Postura incongrua X Combinazione dei vari fattori X

Tabella 6 Mano-polso, sd da vibrazioni Forte evidenza di associazione Evidenza di associazione Insufficiente evidenza di associazione Vibrazioni X

Dati epidemiologici - sulla base dei criteri adottati - l evidenza dellassociazione con lattività lavorativa è buona relativamente a : tendiniti della spalla/del polso/mano sindrome del tunnel carpale sindrome tensiva del collo contraddittoria relativamente a: l epicondilite laterale la sindrome dello stretto toracico la radicolopatia cervicale

Contributo personale epidemiologico con lintento di portare un utile contributo e con la certezza di disporre di casi diagnosticati correttamente -in quanto selezionati dopo il relativo intervento chirurgico- abbiamo effettuato un indagine epidemiologica per accertare una possibile correlazione causale tra UE WMSDs e categorie lavorative

Campione selezionato i soggetti reclutati per lo studio sono stati selezionati presso : la U.O. di Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva la 1° Clinica Ortopedica dellAzienda Ospedaliera CTO di Firenze da una casistica di pazienti operati per UE WMSDs nel periodo dal 01/01/96 al 21/09/99 il campione è costituito da 581 soggetti : 400 femmine (età min. 21 anni, età max 65 anni, media di 54.5 anni) 181 maschi (età min. 27 anni, età max 66 anni, media di 51.5 anni) con suddivisione in tre fasce di età : minore di 40 anni (150 soggetti) tra 41 e 50 anni (199 soggetti) superiore a 51 anni (232 soggetti)

Campione selezionato nello studio sono stati inclusi solo soggetti in attività lavorativa con esclusione di coloro che presentavano la stessa patologia bilateralmente tutti coloro che presentavano più patologie coesistenti di ognuna delle patologie degli arti superiori è stata analizzata lincidenza per sesso / classe di età / localizzazione anatomica

Distribuzione di UE WMSDs nel campione esaminato suddiviso per sesso, classi di età e localizzazione anatomica agli arti superiori (ds o sn)

Distribuzione percentuale delle UE WMSDs nellintero campione esaminato (581 SOGGETTI) in ordine decrescente: S. del tunnel carpale 64,7 % (maschi 45,8 % ; femmine 72,8 % ) Dito a scatto 9,4 % (maschi 12,6 % ; femmine 7,9 % ) Malattia di Dupuytren 8,6 % (maschi 24,7 % ; femmine 1,6 %) Epicondilite 6,0 % (maschi 5,8 % ; femmine 6,1 % ) Les. cuffia dei rotatori 5,5 % (maschi 8,4 % ; femmine 4,3 % ) M. di De Quervain 5,0 % (maschi 1,6 % ; femmine 6,6 % ) Epitrocleite 0,8 % (maschi 1,1 % ; femmine 0,7 % )

Distribuzione percentuale delle UE WMSDS relativamente alla localizzazione anatomica in tutte le classi di età il lato ds è risultato maggiormente colpito rispetto al sn nel sesso maschile 132 ds versus 58 sn con un rapporto medio di 2,3:1 nel sesso femminile 337 ds versus 105 sn con un rapporto medio di 3,2:1

Distribuzione percentuale delle UE WMSDs per classi di età tendenza generale incidenza maggiore delle UE WMSDs nelle classi di età superiori

Distribuzione percentuale delle UE WMSds nelle varie categorie lavorative

Conclusioni (1) sulla base dello studio sulla prevalenza delle varie UE WMSDs nelle varie attività lavorative viene confermata limportanza dei elevata ripetitività dei movimenti forza intensa posture incongrue dellarto superiore fattori di rischio biomeccanici

Conclusioni (2) tra i sicuramente determinanti sono : Età (percentuale elevata di soggetti ultracinquantenni) Sesso (elevato rapporto femmine/maschi) -alta prevalenza di manodopera femminile nei settori produttivi riscontrati a rischio -caratteristiche antropometriche -attività domestiche ? fattori di rischio extralavorativi