La terza età:visione d’insieme A cura di Graziella Danio 24 novembre 2012 Cairo Montenotte 1 marzo 2010
Invecchiare è forse, più che in tutti gli altri momenti della vita, scegliere. Citare degli esempi, dai sedentari agli anziani attivi, perché sia chiaro cosa vuol dire scegliere
Una persona con una convinzione ha la stessa forza di novantanove con solo degli interessi
Parlare degli anziani è di moda Situazione attuale Parlare degli anziani è di moda Ormai ogni occasione è buona per trattare la questione anziani, la funzione dei media la loro incidenza sul tessuto sociale italiano citare le statistiche istat ecc
Parlare di attività motoria, di esercizio fisico è auspicabile se non indispensabile Perché indispensabile? Perché è noto a tutti i benefici dell’attività motoria che deve essere fatta regolarmente e a tutte le età . Ricordare come incide un quadro armonico tra attività stile di vita alimentazione
“si invecchia più per mancanza d’uso che per usura”
Restituire il piacere del movimento alle persone anziane vuol dire: spronarli ad uscire dall’isolamento nel quale il passaggio alla pensione li conduce a confinarsi
Far loro riscoprire l’uso del proprio corpo per permettere di conservare il più a lungo possibile l’indipendenza sociale
Mantenerle in stato di vigilanza e disponibilità Facilitare loro l’accesso ai nuovi settori nelle attività a carattere sociale Mantenerle in stato di vigilanza e disponibilità
Renderle meno vulnerabili alle prove del tempo e delle malattie
problematiche L’educazione non ci ha abituato a considerare nel nostro futuro la vecchiaia; L’educazione pone in secondo piano la corporeità – convinzione che il bene dello spirito sia comunque di gran lunga superiore a quello del corpo
Ogni persona che invecchia “scopre” il corpo e che questo “pesa”
Qualche volta la vecchiaia è come la nebbia: va e viene
I bisogni dell’anziano ricordando che … La salute è uno stato di completo benessere fisico,mentale e sociale e non solamente assenza di malattia o d’infermità. (O.M.S.)
Desiderare di piacere a se stessi attraverso di piacere agli altri Il bisogno di salute è inteso come “bisogno di pienezza”, di “senso” nei rapporti quotidiani in cui si è immersi Desiderare di piacere a se stessi attraverso di piacere agli altri
Il problema non è aggiungere degli anni alla vita, ma vita agli anni
Potrebbero essere questi i bisogni? Vivere di più e meglio Sentirsi più ottimisti Avere più energia: fisica, mentale, emozionale Vitalità: godersi di più la vita Flessibilità: non sentirsi rigidi, bloccati Immagine: ringiovanirsi Socializzare: nuovi amici
I Bisogni nascosti Comunicare Autostima: coltivare una buona opinione di sé Restare motivati
- Piacere: prima che per l’immagine
Ridere: lasciarsi andare e uscire dal “ruolo” Giocare: divertirsi, tornare bambini
Socializzare: le relazioni nutrono Bisogno di fare nuove amicizie Paura di sentirsi soli Riscoprire il senso della fiducia Tatto innanzi tutto Desiderio di contatto
Perché è importante ridere insieme Sblocca il diaframma Contatta le emozioni Scioglie le corazze emotive
Induce all’ottimismo - È contagioso Distingue gli esseri umani dagli animali
riscoprire l’energia dal di dentro Aiuta a liberare le energie bloccate Scioglie le “corazze emotive” Favorisce il con-tatto con il corpo La gioia delle endorfine è accessibile a tutti! ritornare a “sentirlo” partendo dall’ascolto
Metodologia e strumenti
Affrontare la questione terza età non tanto con l’assistenzialismo e le medicine quanto con una giusta e appropriata prevenzione Citare gli esempi di come prevenire a livello politico funziona meglio che curare. Investiementi mirati per le strutture che producono progetti per la terza età comuni enti ecc.
Sedentario - Consumo di O2: si riduce del 10% a decennio dai 30 anni; - Riduzione della frequenza cardiaca massima; - Riduzione del 50% delle possibilità ventilatorie fra 65 e 70 anni; - Riduzione numero fibre, comparsa di tessuto connettivo e grasso;
- Difetto progressivo della sincronizzazione motoria; - Si riduce il numero dei capillari per tessuto, per fibre e per contatto con fibre; - Amiotrofia per la riduzione della massa muscolare attiva e aumento del sovrappeso; - Difetto progressivo della sincronizzazione motoria; - deficit dell’apparato sensitivo - sensoriale
Praticante di attività fisica -Consumo di O2: si riduce del 5% a decennio dai 30 anni; Frequenza cardiaca maggiore di almeno 10 battiti al minuto; Allenamento e rinforzo dei sistemi che concorrono al trasporto di ossigeno; L’esercizio fisico aumenta il debito ventilatorio e la qualità dell’ematosi;
- Ha una maggiore tonicità muscolare; - Migliora la qualità della contrazione muscolare; - Ha una maggiore tonicità muscolare; - Si ha una migliore esecuzione del coordinamento dei gesti; - Colui che pratica attività motoria mantiene le facoltà percettive.
L’attività fisica allunga la vita Aumento del colesterolo buono (HDL) Diminuzione del colesterolo totale Diminuzione delle riserve del grasso corporeo Aumento della capacità aerobica Diminuzione della mortalità nei soggetti che hanno subito un infarto miocardico Aumento della funzione cardiaca Aumento della densità capillare e circolazione sanguigna nei muscoli attivati Diminuzione dei sintomi clinici legati all’ansietà, alla tensione e alla depressione
L’ATTIVITA’ MOTORIA AGISCE SU: - Mobilità articolare - Coscienza respiratoria - Tono generale - Capacità di equilibrio
- Precisione e coordinazione - Prontezza di reazione -Presa di coscienza del proprio corpo, delle sue funzioni e capacità residue
BENEFICI DELL’ATTIVITA’MOTORIA A LIVELLO MUSCOLARE Aumento del volume delle fibre muscolare Aumento della forza contrattile del muscolo Aumento della densità ossea Aumento della forza tensile dei tendini e dei legamenti
Obiettivi relativi all’attività fisica Miglioramento della capacità globale di lavoro muscolare ( recupero della massima potenza aerobica) Miglioramento della funzione cardiaca e di quella respiratoria Sviluppo della forza muscolare Sviluppo della capacità di resistenza
-Regressione delle alterazioni muscolo scheletriche -Miglioramento della flessibilità articolare e della coordinazione neuromotoria -Regressione delle alterazioni muscolo scheletriche -Riduzione dell’obesità -Riapprendimento di capacità motorie
-Miglioramento dello stato psico-emotivo -Riacquisto di fiducia nelle proprie capacità psico-fisiche -Miglioramento dello stato psico-emotivo -Miglioramento di abitudini di vita( fumo, alcool, etc…) -socializzazione
Cenni metodologici Lavorare in piscine inizialmente poco profonde ( 80 – 120 cm) Lavorare con temperature dai 30 ai 32 gradi Lavorare senza l’aiuto di tavolette, salvagenti o del bordo Lavorare con gruppi eterogenei
Potenziare gli aspetti relazionali e di aiuto reciproco piuttosto che quelli strettamente tecnici Lavorare in rilassamento rispettando i tempi di apprendimento Disincentivare la prestazione motoria per favorire la distensione muscolare
- Lavorare con il gruppo - Individuare gli obiettivi con precisione - Scandire il percorso - Misurare e valutare
Ruolo dell’operatore: Estremamente delicato - Deve rispettare alcune successioni di tipo tecnico e relazionale
Sa raccogliere le osservazioni degli anziani così da : favorire e maturare la presa di coscienza dell’ambiente acqua, la fiducia nelle loro possibilità, la crescita della loro autostima
A livello relazionale Ha la capacità di ascoltare Sa dedurre i bisogni Sa sdrammatizzare le ansie
Sa coinvolgere favorendo la partecipazione - Sa favorire la socializzazione trasversale
I primi incontri con i gruppi in acqua sono suddivisi in tre momenti importanti: Lavori in acqua sulla respirazione Lavori sulla percezione dell’equilibrio Esercizi di rilassamento
Successioni tecniche: Essere sempre con lo sguardo in comunicazione con l’anziano di fronte, poi allontanarsi progressivamente ( mani sulle spalle, mani sulle mani, con una mano)
Attenzione alla persona Conoscere Usare il nome proprio Accettare i limiti Aspettare i tempi attivamente - Rispettare sentimenti ed emozioni
Lavorare in gruppo Il gruppo è ricchezza Una strada comune Sedimentare è meglio che correre -Aspettarsi e aiutarsi - La classe è una comunità
Creare l’interesse, la curiosità, la voglia di provare Sul clima affettivo Creare l’interesse, la curiosità, la voglia di provare Invertire il rapporto tradizionale ( capire per riuscire) apprendere per capire
Mettere in atto una “incitazione “multiforme Riconoscere al praticante la capacità di gestire il suo percorso
Introdurre il diritto di sbagliare Adottare le soluzioni migliori Creare un clima di riuscita, banalizzare l’insuccesso Introdurre il diritto di sbagliare
Perché andare non è vedere cose nuove, è lasciarsene altre indietro, con la consapevolezza che l’obiettivo non è la meta ma la direzione