TIROIDE e PARATIROIDI 11 Novembre 2011
TIROIDE
Asse ipotalamo-ipofisi-tiroide TRH IPOTALAMO IPOFISI T4 T3 TSH TIROIDE T4 - T3 TESSUTI PERIFERICI T4 T3 desiodasi
Altri fattori regolatori
TSH Stimola la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei Sostiene il trofismo della ghiandola tiroide
Gli ormoni tiroidei T4 = tetra iodo tironina = tiroxina T3 = tri MIT = mono tirosina DIT = di
Il ciclo dello iodio
Metabolismo dello iodio 120 µg I - 500 µg I - POOL IODURI 250 µg I - TIROIDE 8000 µg I 48 µg I - 60 µg (T4+T3) I TUBO GASTROENTERICO 60 µg (T4+T3) I TESSUTI POOL T4 + T3 600 µg I - 12 µg I organico
Fabbisogno giornaliero di iodio Neonato 40 µg/die Bambini 1-3 anni 70 4-6 90 7-10 120 Adulto 150 Gravidanza ed allattamento 200
Contenuto iodico in una dieta tipo (1500 cal) ALIMENTO g I (ug) Latte parz. Scremato 200 6 - 20 Pane 300 18 - 33 Pasta 70 8 - 10 Carne 150 1.5 - 4 Verdura 3 - 15 Frutta 2 - 4 Formaggio 60 6 TOTALE 44-90 SALE IODATO!
Contenuto iodico nelle acque (μg/L) e negli alimenti (μg/100g) Acqua di mare 60 Acqua di Salsomaggiore 50.000 Acqua di sorgente-acquedotto 1-10 Carni, polpa 1-2 Fegato 14 Uova 10 Latte 3-10 Formaggio Verdure 1-40 Patate 4 Pane 6-11 Farina Riso 25 Frutta Pesce di mare 50 Crostacei 130
Biosintesi degli ormoni tiroidei PLASMA CELLULA TIROIDEA COLLOIDE IODIO I - 2 perossidasi IODAZIONE TIREOGLOBULINA MIT - DIT CONDENSAZIONE DEPOSITO DELLA T4 - T3
Biosintesi degli ormoni tiroidei
Struttura della tiroide capillare cellula C parafollicolare cellula follicolare colloide Membrana basale
Metabolismo periferico desiodativo degli ormoni tiroidei
Conversione periferica della T4 in T3
Metabolismo periferico degli ormoni tiroidei ed esercizio fisico Soggetto normale Digiuno Esercizio strenuo T3 rT3 T4
Alterazione della funzione tiroidea in corso di esercizio fisico A differenza di altri assi endocrini l’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide viene influenzato in modo relativamente marginale dall’esercizio fisico Condizioni estreme (ambientali/termiche: sforzo strenuo, diete particolari) possono talora determinare: ↓ della T3 circolante ↑ della rT3 circolante “sindrome con bassa T3”
Principali effetti biologici degli ormoni tiroidei
Azione degli ormoni tiroidei a livello del muscolo scheletrico Effetti sull’espressione di proteine muscolo-specifiche (catene pesanti miosina): ↑efficienza contrattile Effetti sul metabolismo energetico muscolare: ↑ATPasi
Ormoni tiroidei e metabolismo glucidico Modulazione azione di insulina e catecolamine facilitano l'assorbimento intestinale di glucosio e galattosio favoriscono la captazione di glucosio e galattosio da parte del tessuto adiposo e muscolare a basse concentrazioni stimolano la sintesi del glicogeno ad alte concentrazioni stimolano il catabolismo del glicogeno
Ormoni tiroidei e metabolismo lipidico Azione indiretta Modulazione azione di insulina, catecolamine, glicocorticoidi, glucagone incremento della lipolisi Azione diretta stimolano i processi di sintesi: aumento della sintesi dei trigliceridi stimolano i processi di mobilitazione: riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo sia aumentandone l'eliminazione con le feci sia incrementando la sua conversione in acidi biliari
Ormoni tiroidei e metabolismo proteico incremento del trasporto di Na+ e K+ attraverso le membrane cellulari (azione ATPasi Na + e K + -dipendente) aumentato consumo energetico effetto calorigenico a livelli fisiologici favoriscono i processi anabolici (ormoni proteici, enzimi) in eccesso svolgono un'azione di tipo prevalentemente catabolico.
Le malattie della tiroide
Classificazione del gozzo Funzionale semplice tossico ipotiroideo Epidemiologica endemico sporadico Morfologica diffuso nodulare
GOZZO
Classificazione del nodulo tiroideo Non neoplastici Neoplastici Iperplastici Infiammatori: Tiroidite autoimmune, subacuta, batterica Degenerativi Benigni: Cisti e Adenomi Maligni: Differenziati Indifferenziati Linfomi Metastasi
Cause di ipotiroidismo primario 1. ipotiroidismo congenito 2. tiroidite subacuta 3. carenza iodica 4. tiroidite di Hashimoto 5. ipotiroidismo iatrogeno - terapia radiante per M. di Basedow - tiroidectomia subtotale - terapia antidepressiva (sali di litio)
Ipotiroidismo congenito
Ipotiroidismo congenito Quadro sintomatologico bassa statura turbe neurologiche ritardo mentale sordità
Ipotiroidismo (cretinismo!)
Ipotiroidismo acquisito segni - cute secca e fredda - colorito cereo - gonfiore a volto e mani - ritenzione idrica - voce bassa e roca - bradilalia - iporeflessia - bradicardia - aumento dei diametri cardiaci - respiro superficiale e lento - anemia
Ipotiroidismo sintomi - facile stancabilità - senso di freddo - aumento ponderale - stipsi - irregolarità mestruali - crampi muscolari
Ipotiroidismo
Effetti dell’ipotiroidismo sull’attività muscolare
Ipertiroidismo e tireotossicosi
Malattia di Graves Basedow Ipertiroidismo Malattia di Graves Basedow FATTORI “COSTITUZIONALI” predisposizione all’autoimmunità sesso femminile FATTORI AMBIENTALI iodio fumo stress agenti infettivi
Malattia di Graves Basedow segni SEGNO PREVALENZA tremore +++ cute calda, umida gozzo tachicardia ipercinesi ipertensione sistolica ++ segni oculari fremito tiroideo debolezza muscolare + onicolisi edema malleolare fibrillazione atriale
Malattia di Graves Basedow sintomi SINTOMO PREVALENZA +++ ++ calo ponderale astenia intolleranza al caldo ansia, irritabilità sudorazione aumento dell’appetito sete cardiopalmo prurito diarrea
Oftalmopatia di Graves
Effetti dell’ipertiroidismo sull’esercizio fisico CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALL’ESERCIZIO FISICO
Procedure diagnostiche Patologia tiroidea Procedure diagnostiche TESTS FUNZIONALI TSH, fT4, fT3 TESTS DI PATOLOGIA AUTOIMMUNE TPO Ab, TG Ab, TR Ab TESTS MORFO-FUNZIONALI Ecografia Scintigrafia
Patologia tiroidea Terapia Ipotiroidismo: terapia ormonale sostitutiva con T4 Ipertiroidismo: Terapia radiometabolica Terapia farmacologica con tireostatici (metimazolo) Chirurgia
Nodulo tiroideo
PARATIROIDI
PTH e calcio
Apporto di calcio con la dieta Questo minerale, oltre ad essere il principale costituente delle ossa e dei denti, permette la contrazione muscolare, la trasmissione degli impulsi nervosi, la coagulazione del sangue ed il normale svolgimento di numerose reazioni metaboliche. E' quindi fondamentale che la concentrazione rimanga relativamente costante durante tutto l'arco della giornata.
Vitamina D
Effetti Biologici della Vitamina DD Aumenta l’assorbimento di Ca2+ intestinale (aumenta la trascrizione di geni coinvolti nell’uptake di calcio nell’enterocita) Aumenta debolmente il riassorbimento renale di Ca2+ Stimola il rimodellamento osseo: e’ necessaria per la normale mineralizzazione ossea, perchè provvede a fornire adeguati livelli di calcio e fosforo a livello del fronte di mineralizzazione Sopprime l’espressione del gene del PTH
Il concetto di normalità della 25-OH-vitamina D > 30 ng/ml (70-90 nmol/l) = Normale 12-30 ng/ml (40-70 nmol/l) = Insufficiente 5-12 ng/ml (20-40 nmol/l) = Deficit-Carenza <5 ng/ml (<20 nmol/l) = Severa carenza
PTH ed esercizio fisico La funzione paratiroidea non viene influenzata in maniera diretta dall’esercizio fisico L’esercizio fisico stimola la deposizione ed inibisce il riassorbimento dell’osso
PTH e metabolismo energetico
Patologia delle paratiroidi Iperparatiroidismo: primitivo (adenoma, iperplasia, carcinoma) secondario (insufficienza renale) Ipoparatiroidismo: congenito (sindrome di DiGeorge, agenesia) acquisito (post-chirurgico) autoimmune (sindrome polighiandolare autoimmune) secondario (emocromatosi, M di Wilson, ipomagnesemia)
Iperparatiroidismo primitivo incidenza 0.2 % anno IPP sintomatico (10-20%) Segni e sintomi si manifestano per Ca > 11 mg/dL Crisi ipercalcemica (calcemia > 13mg/dL) IPP asintomatico (80-90%)
Iperparatiroidismo primitivo segni e sintomi
Iperparatiroidismo primitivo segni Altro: Atrofia muscolare Mialgie Riflessi tendinei: Aumentati Fascicolazioni
Iperparatiroidismo secondario segni e sintomi Debolezza Prossimale Simmetrica Altro sistemico Pruriti Dolore osseo Calcinosi
Iperparatiroidismo diagnosi e terapia La diagnosi è innanzitutto clinica. Il laboratorio evidenzia alti valori di paratormone (PTH) in presenza di calcio alto (ipercalcemia) e fosforo basso (ipofosforemia). L’eliminazione di calcio nelle urine (calciuria) può essere alta se la calcemia è molto alta. TERAPIA: terapia medica (idratazione, diuresi calcica, acidificazione delle urine, antiriassorbitivi ossei, calciomimetici) Terapia chirurgica
Ipoparatiroidismo sintomi Muscoli: Dolore muscolare, parestesie, intorpidimento periorale e distale Spasmi carpali e podalici, tetania (ipereccitabilità 2° a riduzione della soglia dei potenziali di azione Sindrome del tunnel carpale, iporeflessia debolezza (prossimale, simmetrica e lieve) crampi, fascicolazioni CPK spesso elevata Sistemico: cataratte, perdita di capelli, anomalie dentarie, cardiomiopatia (rara) Sistema nervoso: tetania e spasmo dei muscoli lisci atassia, attacchi epilettici, labilità emotiva, psicosi lentezza, ritardo mentale, demenza, calcificazione dei gangli basali La gravità dei sintomi dipende dalla severità e dalla cronicità dell’ipocalcemia.
Ipoparatiroidismo segni La tetania può essere messa in evidenza con la ricerca del: segno di Chvostek (rapida contrazione dei muscoli dell’emivolto in risposta alla percussione del nervo facciale) segno di Trousseau (comparsa di mano ad ostetrico dopo pochi minuti di compressione sul braccio mediante sfigmomanometro). La cute può presentarsi secca e predisposta alle infezioni da candida. Le unghie sono fragili e deformate con striature trasversali.
Ipoparatiroidismo segni L’ipocalcemia cronica, inoltre, determina: sofferenza del sistema nervoso centrale (visibili con l’elettroencefalogramma) alterazioni elettrocardiografiche specifiche (allungamento del QT). Infine va ricordato che l’iperventilazione da disturbi emotivi può causare alcalosi e precipitare un’ipocalcemia.
Ipoparatiroidismo diagnosi e terapia La diagnosi è innanzitutto clinica anche se la sintomatologia può essere sfumata. Il laboratorio evidenzia bassi valori di paratormone (PTH) in presenza di calcio basso (ipocalcemia) e fosforo alto (iperfosforemia). TERAPIA: La terapia consiste nella somministrazione di calcio (calcio carbonato) e vitamina D (calcifediolo o calcitriolo). Le crisi tetaniche, invece, richiedono un intervento immediato con somministrazione di calcio per via endovenosa