Canali e Multiplazione

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Transcript della presentazione:

Canali e Multiplazione (da materiale preparato da Antonio Capone- Politecnico di Milano) Corso di Reti Canali e Multiplazione

Canali punto-punto collegamenti permanenti tra un trasmettitore ed un ricevitore il ricevitore può essere ottimizzato sulla base dell’unico segnale da ricevere trasmissione continua o in trame (può cambiare il sincronismo) trasmettitore ricevitore

Cenno sul sincronismo se gli orologi non sono allineati: ritmo di trasm. 1 1 1 1 1 1 ritmo di ricezione 1 1 1 1 1 1 1

Metodi per garantire il sincronismo sincronismo continuo: grazie a della ridondanza della codifica è possibile derivare direttamente l’informazione di sincronismo: 1 T

Sincronismo mediante preambolo prima della trasmissione vera e propria si trasmette un preambolo di sincronismo che consente al ricevitore di agganciarsi preambolo di sincronismo informazione 1 T

Canali broadcast sono canali nei quali più stazioni possono accedere in parallelo il segnale emesso da una stazione raggiunge tutte le altre

Canali broadcast Il ricevitore può ricevere molti segnali diversi in livello e sincronismo e deve essere in grado di adattarsi le trasmissioni sono sempre precedute da un preambolo di sincronismo esempi: reti locali ethernet, sistemi cellulari

La multiplazione la capacita’ dei mezzi trasmissivi fisici può essere divisa per ottenere più canali di velocità più bassa

La multiplazione fisica la distinzione tra i flussi avviene solo sulla base di parametri del livello fisico come frequenza, tempo, codice, lunghezza d’onda, ecc. livello fisico sotto-livello multiplazione trasporto bit nodo 1 nodo 2 multiplatore

Multiplazione a divisione di frequenza FDM (Frequency Division Multiplexing) Il mezzo trasmissivo può essere caratterizzato da una banda di frequenze utilizzabili la banda complessiva può essere divisa in sotto-bande cui associare un canale fmin fmax fmin fmax

Multiplazione a divisione di frequenza FDM (Frequency Division Multiplexing) il segnale relativo ad un canale viene trattato mediante tecniche di modulazione in modo da associarlo a ciascuna sotto banda mod. f fmin fmax

Multiplazione a divisione di frequenza FDM (Frequency Division Multiplexing) modulatore AM SSB + canale 1 canale n f f1 f2 fn bs B bg n=B/( bs.+ bg)

FDM telefonico in passato l’FDM veniva come tecnica di multiplazione dei canali vocali tra centrali telefoniche banda segnale vocale: circa 4 kHz 300 Hz 3600 Hz multiplazione di 12 canali da 4 kHz su una banda di 48 kHz multiplazione successiva del segnale multiplo di 48 kHz con altri segnali multipli (multiplazione a livelli gerarchici)

Multiplazione a divisione di tempo TDM (Time Division Multiplexing) E’ una tecnica usata per segnali digitali (…) Dato un canale numerico a velocità C (bit/s) si costruiscono intervalli di tempo di canale costituiti da multipli del tempo di bit tb=1/C intervallo di canale o slot ... ... t tempo di bit

TDM (Time Division Multiplexing) Un canale può usare un intervallo di canale (slot) ogni N si definisce una struttura a trame consecutive costituite da N slot consecutivi se si numerano ciclicamente gli slot delle trame, un canale è associato a un numero di slot slot ... 1 2 3 4 5 trama ...

TDM (Time Division Multiplexing) durata di trama T=N ni /C numero di bit: ni durata interv.: Ti=ni/C ... numero di intervalli N trama intervallo di canale velocità di ciascun canale c=C/N (bit/s)

TDM (Time Division Multiplexing) Scelta della durata di slot: ni numero di bit per slot Ti durata di uno slot (Ti=ni/C) la velocità del canale c non dipende da Ti ma solo da N (c=C/N) tempo di adattamento: Ta= ni /c c (bit/s) C (bit/s)

Esercizio Si consideri un canale di velocità C=2,048 Mbit/s si vogliano ricavare canali di velocità c=64 kbit/s con un ritardo di adattamento massimo di 10 ms si calcoli: il numero di canali ottenibili la durata massima di slot il numero di bit per slot N = C/c = 2048/64 = 32 Ta = ni /c = 10 ms; ni = Ta c = 0,01 64000=640; Ti = ni/C = 0,3125 ms

da fare a casa Esercizio Si consideri un canale di velocità C=900 kbit/s si vogliano ricavare 4 canali di velocità c=200 kbit/s e un canale di velocità 100 kbit/s si definisca allo scopo una struttura di trama TDM da fare a casa

Multiplazione a divisione di codice CDM (Code Division Multiplexing) La tecnica CDM consiste nel miscelare N flussi di bit previa moltiplicazione di ciascuno di questi con una parola di codice Ci scelta fra le N parole di un codice ortogonale le parole del codice sono costituite da N simboli binari, chiamati chip per distinguerli dai bit di informazione, di durata N volte inferiore al bit di informazione

Codici ortogonali segnali ortogonali: sequenze ortogonali: C1(t) C2(t)

Codici ortogonali matrici di Hadamart: Esempio N=4

CDM (Code Division Multiplexing) + s1 sN s2 N sN N s2 N s1 C1 C2 CN

Multiplazione a divisione di lunghezza d’onda WDM (Wavelength Division Multiplexing) è la stessa cosa che FDM, si chiama WDM per ragioni storiche legate allo sviluppo della fibra ottica le diverse portanti ottiche alle diverse lunghezze d’onda sono gestite con dispositivi ottici ciascuna portante ottica viene modulata ai limiti delle velocità elettroniche (5-10 Gbit/s) il limite tecnologico è dovuto alla stabilità dei laser in frequenza e alla scarsa risoluzione dei filtri ottici dispositivi commerciali con 16 lunghezze d’onda, ma presto avremo 128 lunghezze d’onda ad esempio la capacità dei cavi trasoceanici viene moltiplicata dal numero di lunghezze d’onda

Accesso Multiplo E’ l’analogo della multiplazione ma per canali broadcast le stazioni che accedono sono distanti e devono coordinarsi per accedere al canale broadcast canale 3 canale 2 canale 1

Accesso multiplo fisico livello fisico sotto-livello di accesso multiplo sotto-livello di trasporto bit nodo 1 nodo 2 nodo 3 nodo 4

FDMA Frequency Division Multiple Access E’ analogo a FDM la necessità del coordinamento delle stazioni non crea problemi nel caso di divisione di frequenza esempi: trasmissioni radiofoniche e televisive sistema cellulare TACS (Total Access Cellular System) utilizza una portante modulata FM con banda 25 kHz per ciascun canale

TDMA Time Division Multiple Access è l’analogo del TDM è necessario un coordinamento per trovare una base temporale comune alle stazioni (sincronismo di trama) il sincronismo non può essere perfetto: tempi di guardia

Sincronismo di trama canali broadcast centrali canali broadcast non-centrali

Canali broadcast centrali il punto centrale può essere di riferimento per il sincronismo le sue trasmissioni regolari possono sincronizzare le trasmissioni delle altre (ad es. una trasm. ogni trama, o ad intervalli multipli) 2t tempo di propagazione t = d v d - distanza v - velocità della luce riferimento temporale

Canali broadcast centrali tempo di guardia:

Canali broadcast centrali Timing Advance: noti i tempi di propagazione le stazioni possono compensarli con una trasmissione anticipata necessità di stimare i t (possono essere variabili) errore di stima: tempi di guardia tecnica usata in GSM 2) stima ritardo 4) trasmissioni successive 1) prima trasmissione 3) invio stima ritardo

Canali broadcast non centrali non c’è il riferimento trasmissioni diverse possono combaciare in un punto ed essere distanti in un altro Tg = 2 max[ij]

Efficienza dipende dal rapporto Tg/Ti l’efficienza scende: all’aumentare delle distanze (aumenta Tg) all’aumentare della velocità del canale al diminuire della durata dello slot

CDMA Code Division Multiple Access non è possibile avere trasmissioni sincrone e quindi non si riesce a conservare l’ortogonalità dei codici si usano codici a bassa correlazione per qualunque sfasamento temporale usato nel sistema UMTS (telefonini di 3a generazione)

Sistemi radiomobili uplink BS downlink MS cella

Accesso radio Il problema dell’accesso radio è relativo al modo con il quale gli utenti della stessa cella condividono le risorse radio uplink: accesso multiplo delle stazioni mobili downlink: multiplazione dei canali verso gli utenti

Accesso radio Sistemi di prima generazione: TACS (Europa) AMPS (Stati Uniti) FDM/FDMA (downlink/uplink) Sistemi di seconda gen.: GSM (Europa) D-AMPS (Stati Uniti) multi-carrier TDM/TDMA Sistemi di terza gen.: UMTS (Europa e ???) CDM/CDMA

Riuso di frequenza I canali disponibili non bastano per tutti gli utenti soluzione: usare più volte gli stessi canali in celle diverse il riuso degli stessi canali genera interferenza co-canale il riuso è possibile in celle sufficientemente distanti da far si che l’interferenza sia tollerabile (buona qualità del collegamento)

Riuso di frequenza l’interferenza è la caratteristica fondamentale dei sistemi cellulari Di solito si assume che la la qualità sia buona se il rapporto tra potenza del segnale e potenza dell’interferenza SIR (Signal-to-Noise Ratio) sia maggiore di una soglia SIRmin 1 1 1 1 2 2 2 3 3 3 3 1 1 1 2 2 2 2 3 3 3 1 1 1 1 2 2 2 3 3 3 3 1 1 1 2 2

Cluster L’insieme delle portanti disponibili viene diviso in K gruppi ad ogni cella viene assegnato un gruppo in modo tale da massimizzare la distanza tra celle che usano lo stesso gruppo efficienza di riuso = 1/K K=1,3,4,7,9,12,13, … 3 2 1 5 6 7 4 K = 7 K = 3

Cluster dato il valore di SIRmin è possibile stimare l’efficienza massima del sistema, ovvero il K minimo potenza ricevuta:

Cluster stesse antenne e stessa potenza caso peggiore d = r approssimazione di = D

Cluster Il SIR dipende solo dal rapporto di riuso R=D/r e non dalla potenza assoluta trasmessa e dal raggio della cella fissato SIRmin si può calcolare Rmin noto Rmin si può ottenere K osservando che: quindi:

Esercizio Si dimensioni il cluster di un sistema che tollera SIRmin = 18 dB nel caso i cui l’esponente di attenuazione della distanza  sia pari a 3.9

Ripasso dB scala logaritmica potenze

Ripasso al prodotto in scala lineare corrisponde la somma in dB al rapporto la differenza

Ripasso valori notevoli