FEDRO Vita e opere.

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V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
Transcript della presentazione:

FEDRO Vita e opere

Vita Nacque sotto il principato di Augusto, intorno al 15 a.C. E' uno dei pochissimi autori di nascita non libera nella letteratura della prima età imperiale. Nei manoscritti e nelle sue opere è citato come liberto di Augusto (sembra, quindi, che fosse stato liberato proprio dall'imperatore). Il poeta sarebbe stato inoltre perseguitato da Seiano, il braccio destro di Tiberio, rimasto offeso da allusioni colte in alcuni scritti. Dopo la condanna, Fedro soffrì umiliazioni e morì in povertà nel 50 d.C.

Opere Scrisse cinque libri di favole che lui stesso chiamò “esopiche”, perché sono, per lo più, traduzioni o rifacimenti di favole greche attribuite ad Esopo. Le favole sono ambientate nella natura, in cui vengono introdotti aneddoti storici, scenette sentimentali ed epigrammatiche, quadri simbolici. Come poeta non si può definire veramente un virtuoso: pratica un genere letterario ritenuto minore, anch'esso marginale rispetto alle grandi concorrenze e dell'età imperiale. Come narratore, invece, le sue favole sono poco originali, indebitate con la tradizione esopica e con una raccolta di favole di età ellenica.

Il lupo e l’agnello Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello. Ed ecco che il predone, stimolato dalla sua gola maledetta, tirò fuori un pretesto per litigare. "Perché", disse, "mi hai intorbidato l'acqua proprio mentre bevevo?". E il batuffolo di lana, pieno di paura, risponde: "Scusa, lupo, come posso fare quello che recrimini? È da te che scorre giù l'acqua fino alle mie labbra". Respinto dalla forza della verità, il lupo esclama: "Sei mesi fa hai sparlato di me". L'agnello ribatte: "Io? Io non ero ancora nato". "Perdio", lui dice, "è stato tuo padre a sparlare di me". E così lo abbranca e lo sbrana, uccidendolo ingiustamente. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.

Analisi del testo Personaggi: Spazio e tempo: semplici, statici e realistici con caratteristiche fantastiche (sanno parlare) -lupo:protagonista cattivo, mangia l'agnello -agnello: protagonista buono, è la vittima innocente Spazio e tempo: - esterno (foresta) - indeterminato Tecniche narrative: linguaggio semplice, strutturato sulla fabula. Sono presenti discorsi diretti e i fatti vengono raccontati al presente. Analisi del testo Narratore: -esterno, con focalizzazzione interna Messaggio (morale): Anche chi è dalla parte del giusto talvolta non può nulla contro chi è più forte Argomento: Un agnello si imbatte in un lupo affamato,che cerca ogni pretesto per mangiarlo.

Analisi lessicale Aggettivi Nomi 1° declinazione: -acqua, ae - fabula, ae -causa, ae Pronomi - ego, mei - ille, illa, illud - tu, tui 2° declinazione: -agnus, i -laniger, i -lupus,i -rivum -iurgium, i Verbi Stabat imperfetto, 3a p.s., I coniug. Possum: indicativo, presente 3a p.s. Eram: imperfetto 1a p.s. Opprimunt: indicativo presente 3 p.p 3 coniug. Lacerat: indicativo presente 3a p.s. 1 coniug. Facere: infinto Analisi lessicale Aggettivi Qualificativi: Possessivi: - improbus, a, um meus, a, um - inferus, a, um tuus, a, um - superus, a, um - turbulentus, a, um

Il lupo e il cane Un giorno un lupo stremato dalla fame incontrò un cane di bell'aspetto e ben nutrito. Il lupo chiese stupito: "Come hai potuto, o cane, diventare così forte e robusto, mentre io che sono un lupo muoio di fame? ". Il cane rispose: "anche tu potresti godere degli stessi benefici, rendendo ad un padrone un servizio identico al mio". “Quale ? " chiese il lupo. Allora il cane rispose: "Di giorno faccio la guardia alla sua porta e di notte difendo la casa dai ladri" . "Patisco neve e pioggia nei boschi”, disse il lupo, “dunque, volentieri ti seguirò per avere una vita più comoda". Cammin facendo il lupo si accorse che il cane aveva il collo segnato e malconcio, allora, gli chiese quale ne era la causa. Il cane rispose che il padrone lo legava spesso ad una catena perché si abitui a dormire di giorno per vegliare di notte, ma spiega che in cambio ha cibo a sufficienza, bocconcini prelibati e riparo sicuro. ”Benone” rispose il lupo, " ma se ti salta in mente di andare in qualche posto, puoi farlo?". “Assolutamente no”, disse il cane. “In queste condizioni”, rispose il lupo, "goditi pure i tuoi privilegi: al cibo preferisco la libertà”.

Analisi del testo Messaggio (morale): la libertà è il bene più prezioso Personaggi: Semplici, statici e realistici ma con caratteristiche fantastiche (sanno parlare) - Cane (ha un padrone ed è ben nutrito) - Lupo (malconcio e affamato) Tecniche narrative: i fatti sono narrati seguendo l'ordine della fabula, con discorsi diretti e indiretti espressi con un linguaggio semplice. Analisi del testo Spazio e tempo: - esterno -indeterminato Argomento: Un lupo affamato invidia la comoda vita di un cane, ma preferisce la libertà al cibo. Narratore: - esterno (la focalizzazzione è esterna)

Commento - La favola, che di solito è considerata narrativa minore e riservata ai bambini, è in realtà uno dei generi letterari più antichi ed è stata usata fin dai primordi dell’umanità per raccontare per via indiretta debolezze, vizi e difetti degli esseri umani. Queste caratteristiche, naturalmente, sono tutte presenti nel “Lupo e il cane” di Fedro. Una favola che, pur con i suoi oltre 2500 anni di età (la prima versione fu infatti composta dal favolista greco Esopo nel VI sec. a. C e fu poi ripresa e riscritta in latino da Fedro nel I secolo d.C.) è più attuale che mai e mette in rilievo uno degli eterni dilemmi dell’essere umano: il benessere materiale vale la perdita della libertà, dell’autonomia e dell’indipendenza? -

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Il lupo e l’agnello

Il lupo e il cane