Riforestazione naturale: analisi di cronosequenze in ambiente montano Giorgio Alberti
Gestione forestale: aboveground Incremento corrente: 4.1 m-3 ha-1 a-1 NPP legno: 1.0 tC ha-1 a-1 ~32,900,000 tCO2 eq. anno-1 Fonte: IFN (2008); tabella 1.4.1, modificata
Gestione forestale: suolo ?
Gestione forestale: aboveground e suolo Anni Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2007 (ISPRA, pag. 164; tab. 7.9): Soil C = 0.9843 * Cabo + 5.0746 Misurato (marrone): variazione non significativa Aumento C nel suolo secondo curva logistica (verde) Alberti et al., in prep.
Gestione forestale: aboveground e suolo Anni Misurato: Variazione non significativa (marrone) Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2007 (pag. 164; tab. 7.9): Soil C = 0.4041 * Cabo + 57.874 Alberti et al., in prep.
Gestione forestale: suolo Nessun significativo cambiamento dovuto alla gestione attuale (selvicoltura naturalistica) contrariamente a quanto stimato con modelli regressivi Probabile difficoltà nel misurare il cambiamento per differenza di inventario nel periodo 2008-2012 Maggiore importanza del suolo nel caso delle ri-colonizzazioni di ex-agricoli (prati, pascoli, coltivi) o delle piantagioni di pianura
Entità del fenomeno LUC: evoluzione superficie forestale in Italia Escluse altre terre boscate SUPERFICIE TOTALE: 1950-1990: +17.5% (ISTAT) 1990-2004: +1.6% (ISTAT) 1985-2005: +1.0% (IFN) SUPERFICIE BOSCO (escluso piantagioni): 1985-2005: +1.0% (IFN) Piantagioni: 0.01%
Entità del fenomeno LUC: variazioni superficie 1985-2005 a livello Regionale +685,981 ha Se si considerano solo le Regioni con un aumento di superficie il tasso di crescita medio è stato del 14% rispetto al 1985 (+685,981 ha) -582,380 ha Fonte dati: IFN, 1985 e IFNC, 2005
PRINCIPALI TIPI FORESTALI ALTRE TIPOLOGIE MINORI BOSCHI DI NEOFORMAZIONE: “I boschi di neoformazione sono quelle formazioni che si sono recentemente insediate nelle aree abbandonate dall’attività agricola” (Del Favero et al., 2000) PRINCIPALI TIPI FORESTALI ACERI-TIGLIO-FRASSINETI Acero-tiglio-frassineto d’invasione BOSCAGLIE D’INVASIONE Betuleto planiziale di brughiera Betuleto montano Corileto d’invasione Pioppeto d’invasione a P. tremolo Boscaglia d’invasione (olmo, ciliegio, ailanto, sorbi, maggiociondoli, saliconi,larice, a. rosso.) ALTRE TIPOLOGIE MINORI Querco-carpineto d’alta pianura ad elevate precipitazioni (var. frassino o farnia) Pineta di brughiera su morene e terrazzi fluvio-glaciali Pineta di pino silvestre dei rilievi collinari interni Alneto di ontano verde (st. d’invasione) Arbusteti vari (prunus spinosa, berberis vulgaris, buxus sempervirens, cornus sanguinea, etc..)
Studi Uniud su successioni Alberti et al., Forestry, 2008 Leronni & Alberti, in prep. Ferlan & Alberti, in prep. Diminuzione del C nel suolo Aumento del C nella biomassa Aumento del C a livello complessivo
Suolo (0-30 cm) 0,71 tC ha-1 a-1 (-30%) Alberti et al., Forestry, 2008 Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2007: Soil C = 0.9843 * Cabove + 5.0746 Soil C grassland: 70.8 tC ha-1 + 0,81 tC ha-1 a-1
Cambiamenti d’uso del suolo e soil C Guo & Gifford, GCB, 2002
Il comportamento è influenzato dal clima Aumento Cambiamento nel C del suolo (0-3 m) passando da grassland a foresta Decremento Stimato: -43% Misurato -30% 2,500 Taipana Precipitazione annua (mm) Jackson et al., Nature, 2002
Conclusioni Se consideriamo il suolo, le successioni meritano un approfondimento (aumento o diminuzione ??) rispetto alla gestione forestale Differenze legate al clima (precipitazioni) ed al passato uso del suolo Possibilità di appoggiarsi all’INFC (punti terza fase), ma necessità del doppio campionamento (prato-bosco) Sovrastima del tasso di accumulo di C nel suolo con il metodo attualmente impiegato Problemi relativi alla determinazione dell’età (Alberti et al., Dendrochronologia, 2009) Possibile contributo (685,000 ha): 2,5-3,3 Mt CO2equ. anno-1