Gestione rifiuti - imballaggi Ambiente Gestione rifiuti - imballaggi
IMBALLAGGI Definizione: prodotto composto di materiali di qualsiasi natura adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o l’utilizzatore, e assicurare la loro presentazione. Altea S.p.A. Strada Cavalli, 42 – 28835 Feriolo di Baveno (VB) - Questo documento non deve essere riprodotto, né reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo. This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
IMBALLAGGI Definizione Rifiuto di imballaggio: ogni imballaggio non più idoneo ad essere utilizzato come tale, rientrante quindi nella definizione di rifiuto (in quanto il detentore ha l’intenzione di disfarsene). In Italia nel 2004 sono state immesse al consumo 11.870.000 t di imballaggi
Normativa comunitaria Prevenzione alla fonte della quantità e pericolosità degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio con particolare riferimento alla riduzione della produzione nonché alla produzione di imballaggi riutilizzabili; Riciclaggio e recupero della materia prima; Promozione dell’utilizzo dei materiali ottenuti da imballaggi riciclati e recuperati Obbiettivi di recupero Totale 60 % in peso Per il vetro 70 % in peso Per la carta Per i metalli 50 % in peso Per la plastica 20 % in peso
Consorzio Nazionale Imballaggi Per il raggiungimento degli obiettivi globali di recupero e di riciclaggio e per garantire il raccordo con la raccolta differenziata effettuata dalle Pubbliche Amministrazioni, i PRODUTTORI e gli UTILIZZATORI costituiscono, in forma paritaria, il CO.NA.I. elabora un Programma generale di prevenzione e gestione degli imballaggi che individua le linee di intervento per raggiungere gli obiettivi definisce i corrispettivi da versare ai Comuni per il servizio di raccolta differenziata di imballaggi
Prevenzione e Gestione Programma Generale per la Prevenzione e la Gestione degli Imballaggi e dei Rifiuti da Imballaggio individuare le misure relative alla prevenzione della formazione dei rifiuti da imballaggio; determinare l'incremento della proporzione della quantità di rifiuti di imballaggio riciclabili e riutilizzabili rispetto alla quantità di imballaggi non riciclabili; indicare miglioramento delle caratteristiche dell'imballaggio allo scopo di permettergli di sopportare più tragitti o rotazioni nelle condizioni di utilizzo normalmente prevedibili; dare seguito alla realizzazione degli obiettivi di recupero e di riciclaggio.
Il Contributo Ambientale SONO A CARICO DEI PRODUTTORI E DEGLI UTILIZZATORI I COSTI: per la raccolta degli imballaggi usati, dei rifiuti di imballaggio secondari e terziari, raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio comunque conferiti al servizio pubblico per il riutilizzo di imballaggi usati, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggio per lo smaltimento dei rifiuti di imballaggio secondari e terziari. Il CONAI addebita, a seconda della tipologia di materiale, a produttori e utilizzatori gli oneri della gestione degli imballaggi tramite l’applicazione del CONTRIBUTO AMBIENTALE al momento della prima cessione dell’imballaggio dal produttore all’utilizzatore. Il CONAI riconosce ai Comuni un CORRISPETTIVO economico per la raccolta differenziata degli imballaggi Migliore è la qualità dei materiali raccolti Maggiore è il contributo
I Consorzi di filiera La norma prevede la costituzione di sei Consorzi di filiera riferiti alle singole categorie merceologiche
La gestione dei rifiuti d’imballaggio, ovvero maggiore responsabilità…
La direttiva imballaggi Obiettivi Direttiva 94/62/CE (obiettivi al 2001) Direttiva 2004/12/CE(obiettivi da raggiungere al 31/12/2008 per 12 Paesi) Recupero globale compreso tra il 50 e il 65% 60% minimo di recupero globale (senza obiettivo max) Riciclo globale compreso tra il 25 e il 45% Riciclo globale compreso tra il 55 e l'80% Obiettivo di riciclo minimo del 15% per ciascun materiale Obiettivi minimi di riciclo differenziati per materiale: 60% in peso per il vetro; 60% in peso per la carta; 50% in peso per i metalli; 22,5% in peso per la plastica (26% in Italia ai sensi del DLGS 152/06) ; 15% in peso per il legno (35% in Italia ai sensi del DLGS 152/06)
La gestione dei rifiuti di imballaggio La norma definisce una gerarchia di gestione dei rifiuti di imballaggio: al primo posto troviamo la PREVENZIONE; al secondo il RICICLO e l’utilizzazione dei materiali ottenuti da imballaggi riciclati con il relativo sviluppo della raccolta differenziata; al terzo la riduzione del flusso dei rifiuti di imballaggi destinati allo smaltimento finale attraverso le altre forme di RECUPERO dei rifiuti di imballaggi.
IL SISTEMA DI GESTIONE DEGLI IMBALLAGGI IN ITALIA
Riduzione della produzione dei rifiuti Un obiettivo possibile?
E’ possibile ragionare in termini di obiettivi di prevenzione? Gli imballaggi: sono percepiti in modo consapevole dal consumatore finale? hanno una presenza pervasiva e trasversale a tutti i settori economici; Pianificare il consumo degli imballaggi vuol dire pianificare i consumi
Innovare per prevenire D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 art.218 prevenzione: riduzione, in particolare attraverso lo sviluppo di prodotti e di tecnologie non inquinanti, della quantità e della nocività per l'ambiente sia delle materie e delle sostanze utilizzate negli imballaggi e nei rifiuti di imballaggio, sia degli imballaggi e rifiuti di imballaggio nella fase del processo di produzione, nonché in quella della commercializzazione, della distribuzione, dell'utilizzazione e della gestione post-consumo;
Innovare per prevenire Non è possibile ragionare sull’imballaggio “migliore” ma sull’imballaggio “migliore per quel tipo di prodotto” Per questo non è stato possibile indicare per legge azioni e obiettivi di prevenzione.
Imballaggio “su misura” Bisogna considerare ad esempio: il peso del contenuto, come è disposto il prodotto all'interno, se ha un imballo primario e di quale consistenza, bisogna sapere come viene introdotto il prodotto (se manualmente o meccanicamente), come viene impilato in magazzino e a quale altezza, se su scaffalature o bancali a fondo piano o a listelli, quanto dura la sosta in magazzino, come viene spedito e a quale distanza, se va direttamente al consumo o ai grossisti, se si prevedono variazioni igrometriche ambientali, .......
Non un solo imballaggio ma un “sistema di imballaggi”
Conseguenza Modificando l’unita’ di vendita vengono modificati anche gli imballaggi secondari e terziari; Deve essere considerato il valore complessivo, ovvero il rapporto tra il peso d’imballaggio e il peso del prodotto.
Soluzioni possibili Attività di formazione e sensibilizzazione degli operatori sul sistema di gestione degli imballaggi e sulla prevenzione in sinergia con diversi attori del sistema; Ricerche mirate a livello nazionale e internazionale; Monitoraggio delle best practices a livello nazionale ed europeo.
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