Fra interesse archeologico e collezionismo L’ETÀ NEOCLASSICA Fra interesse archeologico e collezionismo
IL CONTESTO ARTISTICO Gli interessi per la conoscenza delle architetture classiche, iniziati con i viaggi e gli studi rinascimentali, proseguono con ulteriori studiosi e trattatisti in età barocca, trovano nuovi stimoli, nella prima metà del XVIII secolo, nel diffondersi di importanti campagne archeologiche.
Il 14 giugno del 1740 sir Horace Walpole, visitando Ercolano si incontra con «qualcosa che non si è mai letto e forse mai udito… un’intera città romana conservata sottoterra con tutti i suoi edifici». Nel 1748, vengono iniziati gli scavi di Pompei. Nel 1761 Winckelmann, da Roma, scrive a Gian Ludovico Bianconi di «…lauri piantati da Domiziano e forse dal Magnifico Lucullo» e si dichiara «ai piè del sepolcro del gran Pompeo e di quello preteso degli Orazi e Curiazi».
La presenza tangibile della rovina crea una contiguità tra l’antichità ed il presente. Intorno al 1760 s’individua nell’antichità classica il culmine di un percorso artistico, assunto come modello ideale (ma ora anche reale) verso cui tendere.
Il confronto con il passato apre due vie: In ottica razionale, il passato rappresenta un possibile strumento di educazione ed ispirazione per il presente. Con visione romantica, la gloria del passato rappresenta una ricchezza perduta ed irrecuperabile contrapposta alla miseria dell’epoca attuale.
Ispirazione etica ed estetica L’ottica razionale: Ispirazione etica ed estetica Ingres, Apoteosi di Omero Canova, Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice Ingres, La grande odalisca Canova, Amore e Psiche Educazione civile e politica David, Incoronazione di Napoleone David, Napoleone al passo del San Bernardo David, Giuramento degli Orazi David, Morte di Marat
L’ottica razionale (ispirazione etica ed estetica) Jean-Auguste-Dominique Ingres, Apoteosi di Omero, 1827, olio su tela, 515x386 cm, Parigi, Musée du Louvre Antonio Canova, Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice, 1804-08, marmo, Roma, Galleria Borghese
L’ottica razionale (ispirazione etica ed estetica) Jean-Auguste-Dominique Ingres, La grande Odalisca, 1814, olio su tela, 162x91 cm, Parigi, Musée du Louvre Antonio Canova, Amore e Psiche (part.), 1793, marmo, 155x168 cm, Cadenabbio (Como), Villa Carlotta.
Antonio Canova, Amore e Psiche, una lettura della composizione dell’opera.
L’ottica razionale (educazione civile e politica) Jacques-Louis David, Incoronazione di Napoleone e Giuseppina, 1805-07, olio su tela, 931x610 cm, Parigi, Musée du Louvre. Jacques-Louis David, Napoleone al Passo del San Gran Bernardo, 1800, olio su tela, 221x260 cm, Parigi, Malmaison.
L’ottica razionale (educazione civile e politica) 1827. I promessi Sposi. La storia d’amore e gli Spagnoli oppressori inducono un sentimento di rivalsa e di liberazione dall’Austriaco Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, 1784, olio su tela, 427x330 cm, Parigi, Musée du Louvre. Jacques-Louis David, Morte di Marat, 1793, olio su tela, 125x162 cm, Bruxelles, Musée des Beaux-Arts.
La visione romantica: Intonazione “drammatica”: La sproporzione tra l’uomo ed il suo passato evidenzia la ricchezza perduta ed irrecuperabile di questo a fronte della miseria dell’epoca attuale. L’intonazione “eroica”: Emerge la grandiosità della rovina, della cui gloria l’uomo del presente è comunque compartecipe.
J. Heinrich Füssli, La disperazione dell’artista davanti all’imponenza dei frammenti antichi, 1778-80, matita e acquerello, Zurigo, Kunsthaus.
Giovan Battista Piranesi, Fondamenta del Mausoleo di Adriano, 1756, incisione
Le descrizioni di Winckelmann (…lauri piantati da Domiziano Le descrizioni di Winckelmann (…lauri piantati da Domiziano ... sepolcro del gran Pompeo …) sono emblematiche di un’idea di continuità tra passato e presente. Il passato è tangibilmente presente. È possibile instaurare un legame tra il passato e la sua proiezione nel presente.
Intorno al 1800 gli interessi per le antichità, inizialmente riservati agli eruditi, dilagano fino a coinvolgere masse più ampie, magari facoltose, ma meno colte e sensibili. Nasce il collezionismo, ormai divenuto moda. Nessun viaggiatore rinuncia al possesso di un “frammento” antico, sia anche una copia o un falso.
Johann Joseph Zoffany, Charles Townley nella sua biblioteca in Park Street a Londra, 1781-83, olio su tela, Burnley, Townley Hall Museum and Art Gallery.
Giovanni Paolo Pannini, Galleria immaginaria con le vedute di Roma antica, 1756, olio su tela Stoccarda, Staatsgalerie