SHALLOW E DEEP ECOLOGY
Utilitarismo contro valore intrinseco 2 maggiori correnti in Etica ambientale. shallow ecology, etica occidentale è sufficiente Deep ecology Ci vuole nuova etica Maggiore difensore shallow ecology è John Passmore et al. (etica delle risorse) Deep ecology Arne Naess, Hans Jonas, per animalisti Singer et al., Termine chiave è valore, per shallow ecology è possibile adattare questo termine a intera natura in una logica utilitaristica poiché solo l’uomo sa dare valore a ogni cosa (per un serpente qual è il valore di un panorama?) Per difensori deep ecology ogni elemento della natura ha un valore intrinseco al di là del giudizio dell’uomo Da valore discende dovere, elementi della natura sono come un bimbo bisognoso di un tutore
Funzioni della natura Per Rollston (1988) Il valore della natura è molteplice: molteplici funzioni Pratico, economico Di ricreazione Di laboratorio Estetico Di diversità genetica Storico Museo di storia naturale Di simbolizzazione culturale Funzione di formazione del carattere degli individui Valore di diversità/unità Valore di stabilità Valore dialettico Inculca rispetto per la vita Valore religioso Occorre allora conformarsi alla natura, la natura conosce meglio (Barry Commoner) ma conformarsi alla natura ha un valore etico? Ha a che vedere con ciò che è giusto e morale? Conformarsi alla natura ha a che fare con il concetto di sostenibilità e di generazioni future (NO al valore intrinseco) o di pari diritti fra tutti uomo compreso?
JOHN PASSMORE LA NOSTRA RESPONSABILITA’ VERSO LA NATURA Testo è del 1974; è il primo testo di etica ambientale, scritto da un filosofo Si riconosce in posizioni shallow ecology perché contrario alla sacralizzazione della natura quindi essenzialmente per allargamento dell’etica occidentale Ripercorre storia delle idee ecologiche, cita Leopold e Lynn ma anche John Ray e Marsh in quanto cooperatori Ricorda religioni orientali ma distingue all’interno di esse, sostiene poi che c’è idea di preservazionismo ma non di miglioramento Secondo Passmore i problemi ecologici sono problemi sociali per questo non c’è unità di vedute Parla di Etica delle risorse e affronta problema della biodiversità, rifiuti, generazioni future, popolazione L’etica occidentale è in grado di risolvere il problema dell’inquinamento? Inquinamento può essere considerato un danno incalcolabile o un prezzo necessario per il benessere, come definire allora se è un problema o no Occorre definire una soglia ma come? Dipende da molteplicità di cause (contributors dilemma) Non è l’elemento che conta ma il contesto: il sale va bene in mare ma non nella irrigazione anche nel senso estetico es; una centrale eletrica va bene ma se è in riva al mare disturba anche il valore estetico E’ stata la tecnologia a creare l’inquinamento ma si ricorre ad essa per risolverlo (es. marmitte catalitiche, ricerca fusione fredda ma la scienza può risolvere un problema di ecologia non un problema ecologico che è sociale quindi presuppone un’etica La scienza può sbagliare ma la natura non è innoqua per uomo: terremoti, sunami, veleno del cobra, bisognerebbe allora non imbrigliare i fiumi? Occorre un principio di responsabilità (Jonas) per un mondo globale ma senza rinunciare a propri ideali
Ogni azione comporta rischi e costi non si può solo non agire Ci dovrebbe essere un approccio interdisciplinare e adottare controlli preventivi (es. VIA), approccio pragmatico ma nella gente c’è troppa diffidenza Nimby, Niaby sì al controllo dei rischi globali, no ai limiti di velocità (rischio soggettivo). Scelte in campo ecologico dovrebbero passare attraverso mediazione ambientale Provvedimenti contro l’inquinamento possono avere anche esternalità negative: portare rifiuti in paesi poveri da qui necessità accordi internazionali In conclusione la lotta contro l’inquinamento è difficile ma nulla nella nostra morale la impedisce CONSERVAZIONE ovvero esaurimento risorse Movimenti conservazionisti sono della metà dell’800; questi pensano che sviluppo deve continuare ma mentre si prende si reintegra; preservazionisti sono per il blocco totale E’ problema morale; alcuni fiduciosi nella tecnica altri no comunque è difficile stabilire il limite di una risorsa Attualmente il nostro codice ci dice che natura va salvaguardata ma non è sempre stato così e può darsi che non sia così nel futuro Il problema è quello della responsabilità verso le generazioni future; è un problema occidentale (vedi Bentham) in altre filosofie e culture non c’è questo concetto Allora si agisce in incertezza poiché non si conosce il futuro, per alcuni noi non ci possiamo impegnare oltre a nostri figli o nipoti perché comunque l’uomo agisce per uno scopo.inoltre c’è problema giustizia distributiva, noi abbiamo distrutto nostre foreste ora vorremmo che i paesi poveri non distruggessero le loro; serve almeno un compenso. Ciò non è sufficiente nemmeno per conservazionisti Ma se per conservare e/o preservare occorre governo antidemocratico, è un bene?
Economisti si pongono problema di come inserire nei modelli di sviluppo concetti come bellezza, generazioni future, sostenibilità (concetto decrescita) In realtà non esiste in natura e in società l’equilibrio Si ha da fare con sistemi economici differenti allora di nuovo problema governo mondiale Si può agire con coscienza, limitando sfruttamento, attuando ad es. riciclaggio, cioè i libri e i giornali vanno fatti ma almeno si ricicli carta Non possiamo decidere per altri cosa è bene o no, la televisione è inutile per me ma piace agli altri, si può proibire e le automobili Preservazionismo può essere teoria per elite ma i poveri vogliono l’acqua e l’elettricità ESTINZIONE SPECIE Due posizioni:valore strumentale, valore intrinseco In primo caso si preserva in quanto utile all’uomo anche in senso svago, bellezza ecc, In 2 caso il valore è in sé Distruggere una specie è qualcosa di irreversibile di cui so conoscono poco le conseguenze. Natura è un laboratorio comunque è essenzialmente un’opera artificiale, savana, pianura padana, è ance indubbio che natura del tutto selvaggia abbia un alto valore morale (ragazzo dell’Aveyron); molto relativo anche il concetto estetico, che selvaggio è bello è idea che si fa strada con romanticismo, non è detto che nostri nipoti apprezzino ancora il selvaggio, per cui argomento forte è che occorre preservare perché natura è utile Attualmente in nostra morale non si può fare male agli animali perché soffrono ma diverso è dire che hanno dei diritti; gli animali fra di loro non si riconoscono diritti, e i virus per cui si ritorna al fatto che non bisogna distruggere nulla senza motivo Se si desse uguale valore a ogni pianta e animale ci proibiremmo di agire, persino di sopravvivere per cui sì a maggiore attenzione no a valore intrinseco
MOLTIPLICAZIONE PERSONE VISTE COME AGENTI INQUINANTI Celula tumorale (Ehrlich) Aumento popolazione dipende da diminuzione mortalità Relazione tra popolazione e inquinamento assai varia secondo sviluppo Per ridurre inquinamento meglio agire su tecnologia che su popolazione Non è popolazione che causa sottosviluppo ma contrario Non è sovrappopolazione che causa devianza Discorso su optimum è vago. Optimum per potenza (mercantilisti) per guerra (demografia strategica), per massimo di libertà individuale? Per cui va bene family planning ma senza ingerenza in cultura, volere individuale Ci sono dei limiti imposti da democrazia, libertà che nessuna politica demografica può superare CONCLUSIONE Misticismo della deep ecology non ci può salvare, non si può tornare indietro (vogliamo distruggere paesaggio toscano?) L’uomo deve per forza per vivere controllare natura che non è mai del tutto controllabile Se l’uomo è un cancro profanatore non ci sarebbe arte, musica, scienza; società tradizionale è violenta, democrazia è una conquista dell’occidente sviluppato Morale utilitaristica non danneggiare il prossimo può essere sufficiente