Integrazione assimilazione e multiculturalismo: una falsa alternativa ”
Dalla assimilazione al melting pot Esperienza degli Stati Uniti: gli immigrati sono più o meno assimilabili a seconda della loro “vicinanza” al modelo Wasp (white anglo saxon protestant): ANGLOCONFORMITY Nasce il movimento nativista in primis contro gli irlandesi (cattolici) Nativismo quindi preoccupato idee socialiste anarchiche della new immigration Terza fase nativismo improntato a eugenetica: razze inferiori non assimilabili
IL “NUOVO” AMERICANO A fine ‘700 Crevecouer parla del “nuovo americano” forgiato dallo spirito del pionerismo Concetto riappare con idea “melting pot”, nome che deriva da un’opera teatrale di Zangwill (1909), Amnerica è un crogiolo in cui le varie etnie si fondono Social workers puntano su Acculturazione Per scuola di Chicago Acculturazione è necessaria alla Assimilazione intesa cone dovere da parte americani verso gli immigrati
L’ASSIMILAZIONE SECONDO GORDON Milton Gordon (1964) distingue 7 livelli per raggiungere Assimilazione 1 Assimilazione culturale o acculturazione 2 Assimilazione strutturale 3 Amalgamazione (matrimoni misti) 4 Assimilazione identificatoria 5 Assenza di pregiudizio 6 Assenza di discriminazione 7 Assimilazione civica o assenza di conflitti
Le sorti della Assimilazione Dopo affermazione della melting pot e della new ethnicity (inizi anni’60) l’assimilazione entra in crisi. Glazer (1993) dichiara in un articolo: assimilation is dead Recuperata a fine secolo nel senso di rendere simili (2001) Oggi si parla di Assimilazione segmentata (Portes, Rumbaut 2001) cioè la differenza nei traguardi raggiunti dai diversi gruppi etnici per l’influsso dei network e del capitale sociale
Il concetto di integrazione Accezione classica: integrazione come sinonimo di assimilazione Integrazione come compito e dovere degli immigrati Integrazione intesa (di fatto) come sottomissione (integrazione subalterna) Integrazione come concetto compatto,univoco, lineare
Prima critica: l’impossibilità dell’integrazione L’immigrazione vista come attacco all’identità nazionale (fondata sul suolo, sulla lingua, sul sangue…) “non possono integrarsi” Idea delle culture come essenze non modificabili Paura del meticciato Orizzonte dello scontro di civiltà: “caso mussulmano” (caso “ispanico” in America)
Seconda critica: l’iniquità dell’integrazione “non è giusto sollecitare l’integrazione” Influenza dei movimenti sociali delle minoranze (“black is beautiful) e delle lotte anticoloniali Suggestioni multiculturali, difesa delle culture nella loro pluralità e diversità Opposizione al rischio di imperialismo e quindi all’assimilazionismo Preferenza per altri termini: inclusione, incorporazione… Accento sulla responsabilità della società ricevente Il ricorso al termine interazione
Un revival: le tendenze neo-assimilazioniste Le critiche al multiculturalismo “spensierato” e i nuovi scenari internazionali A livello scientifico: l’assimilazione come processo spontaneo e ineluttabile Nelle politiche “progressiste”: il “diritto alla somiglianza” Assimilare come “trattare come simili” Il ritorno dell’assimilazionismo politico: il caso del velo e quello della lingua spagnola Una posizione diversa: l’idea di assimilazione “segmentata” (Portes e C.)
Assimilazione culturale e integrazione economica - + - Assimilazione culturale + Downward assimilation Integrazione selettiva Integrazione anomica o illusoria Integrazione lineare classica
Perché e come parlare di integrazione (e studiarla) Integrazione come reciproca co-inclusione Integrazione come processo Integrazione come fenomeno composito, pluridimensionale e variabile Diversi percorsi di integrazione: il caso delle minoranze di successo Assimilazione (riveduta) e rispetto delle identità minoritarie non sono in opposizione
Le politiche nazionali: il nodo della cittadinanza Il codice della cittadinanza italiano: la centralità del diritto di sangue Quasi il 90% degli acquisti di cittadinanza avvengono per matrimonio Uno sguardo rivolto all’indietro Una concezione etnica della nazione? Perché il voto e la cittadinanza sono importanti: la vicenda dell’immigrazione interna Le differenze con gli altri paesi Una condizione necessaria, anche se non sufficiente
Politiche locali per l’integrazione degli immigrati (F.Campomori) Differenziazione territoriale: localismo dei diritti La dimensione cognitiva: il problem setting e la definizione di immigrato: potenziale deviante; povero; produttore La dimensione organizzativa: il ruolo degli esperti e la funzione di mediazione La dimensione politica: le relazioni con la società civile La differenza tra politiche dichiarate e politiche in uso Il ruolo degli operatori: interpretazione, mediazione, attivazione
Invece di una conclusione: il ruolo della religione Un’antica questione che ritorna attuale: la religione come baluardo dell’identità “Quando gli irlandesi divennero bianchi” (e gli italiani dopo di loro): l’America dell’800 e i cattolici considerati “non integrabili” La faticosa costruzione del pluralismo americano: ritrovare e rinegoziare un’identità culturale attraverso la religione Rifugio, rispetto, risorse: come le religioni hanno integrato gli immigrati