Il Quadro Comunitario di Sostegno e il QSN in Italia Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A
Tre sono anche i documenti programmatici attraverso i quali si attuano i fondi strutturali nellattuale periodo di programmazione: QCS: Quadro Comunitario di SostegnoQCS: Quadro Comunitario di SostegnoQCS PON e POR: Programmi Operativi Nazionali e RegionaliPON e POR: Programmi Operativi Nazionali e RegionaliPONPORPONPOR Docup: Documento Unico di ProgrammazioneDocup: Documento Unico di ProgrammazioneDocup Per quanto riguarda lItalia, questo è il prospetto: Obiettivo 1 -> QCS, PON e POR Obiettivo 2 -> Docup Obiettivo 3 -> QCS
QCS per le regioni obiettivo 1 Il Quadro comunitario di sostegno (QCS) è il documento approvato dalla Commissione europea, dintesa con lo Stato membro interessato, sulla base della valutazione del Piano presentato dallo stesso Stato. Il QCS contiene la fotografia della situazione di partenza, la strategia, le priorità dazione, gli obiettivi specifici, la ripartizione delle risorse finanziarie, le condizioni di attuazione. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
QCS per le regioni obiettivo 1 Il percorso che ha portato al QCS In Italia, il processo formativo di tali documenti è stato avviato nel dicembre 1998 con il coordinamento del Ministero dellEconomia e delle Finanze Tesoro. I soggetti coinvolti sono stati: regioni, amministrazioni nazionali, enti locali e parti economiche e sociali il dicembre si svolge a Catania un a presentazione 100 idee per lo sviluppo delle idee- programma delle amministrazioni e parti economiche e sociali Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
QCS per le regioni obiettivo 1 Il percorso che ha portato al QCS Prima fase negoziale 1999 il 14 maggio il CIPE approva gli orientamenti per la programmazione degli investimenti nel periodo per lo sviluppo del Mezzogiorno 1999 il 31 luglio vengono presentati il PSM (Piano di Sviluppo del Mezzogiorno) e POR e PON e trasmessi alla Commissione europea il 6 ottobre 1999 Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
QCS per le regioni obiettivo 1 Il percorso che ha portato al QCS Seconda fase negoziale 2000 da gennaio tra Roma e Bruxelles prime osservazioni critiche sulla genericità del PSR e impossibilità di valutare limpatto sullo sviluppo economico e sociale 2000 primo agosto la Commissione europea approva il QCS e subito dopo i POR delle sette Regioni interessate Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
PON obiettivo 1 I PON italiani per lobiettivo 1 si concentrano su: ricerca, scuola, sicurezza, sviluppo locale, trasporti, pesca, assistenza tecnica. Trattandosi di programmi nazionali, le Autorità di gestione sono i Ministeri di riferimento: Istruzione e Ricerca, Interno, Infrastrutture, Politiche agricole, Economia e Finanza.obiettivo 1 I PON sono organizzati, dal punto di vista dei contenuti, in 6 capitoli: analisi della situazione di partenza, strategia di sviluppo, assi prioritari dintervento, piano finanziario, condizioni di attuazione. PON Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione PON Scuola per lo sviluppo PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno PON Sviluppo imprenditoriale locale PON Trasporti PON Pesca PON Assistenza tecnica e azioni di sistema PON Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione PON Scuola per lo sviluppo PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno PON Sviluppo imprenditoriale locale PON Trasporti PON Pesca PON Assistenza tecnica e azioni di sistema Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Assi prioritari QCS Gli assi prioritari sono le sei aree di intervento del QCS , individuate nel capitolo 3 del documento. Rappresentano le priorità strategiche per le scelte di investimento da realizzare nel periodo di programmazione (regolamento CE n del 1999, articolo 9):QCS regolamento CE n del 1999 Asse I: Valorizzazione delle risorse naturali e ambientali (Risorse naturali) Asse II: Valorizzazione delle risorse culturali e storiche (Risorse culturali) Asse III: Valorizzazione delle risorse umane (Risorse umane) Asse IV: Potenziamento e valorizzazione dei sistemi locali di sviluppo (Sistemi locali di sviluppo) Asse V: Miglioramento della qualità delle città, delle istituzioni locali e della vita associata (Città) Asse VI: Rafforzamento delle reti e nodi di servizio (Reti e nodi di servizio) Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
RISORSE FINANZIARIE QCS Regioni obiettivo 1 Risorse totali Risorse comunita rie* Risorse Nazionali ** Risorse private I. Risorse naturali 9.757,63.844,63.667,02.246,0 II. Risorse culturali 2.760,31.194,51.210,2355,5 III. Risorse umane 7.587,34.509,72.409,7667,8 IV. Sistemi locali ,16.887,36.217,35.478,4 V. Città2.045,5884,4881,9279,2 VI. Reti e nodi di servizio 9.676,04.054,33.734,81.886,9 Assistenza tecnica 415,9263,1152,7- Totale50.826, , , ,9 Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Le risorse comunitarie per le regioni dellobiettivo 1 sono così distribuite 13% per la Calabria 25,4% per la Sicilia 4,89% per la Basilicata 25,18% per la Campania 17,38% per la Puglia 12,8% per la Sardegna 1,19% per il Molise (in sostegno transitorio) Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Un confronto RISORSE FINANZIARIE QCS POM - Programmi operativi nazionali multifondo POP - Programmi operativi regionali plurifondo Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Un confronto RISORSE FINANZIARIE QCS Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Programma di Sviluppo del Mezzogiorno ai sensi del Reg. ce 1260/1999 sui Fondi strutturali Il PSM modella le risorse europee per assi o macrosettori (obiettivi globali) e settori (obiettivi specifici) Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Programma di Sviluppo del Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA E' necessario individuare alcuni principali aspetti della situazione socio-economica del Mezzogiorno, al cui cattivo andamento può essere legata la precedente stagnazione e a cui, al contrario, possono essere ricondotti i cambiamenti positivi già in atto. Tali aspetti assumono nel programma la natura di "punti di rottura" con lesperienza passata e sono identificabili con precisione attraverso un numero limitato di variabili di rottura. Tali variabili assumono il ruolo di obiettivi intermedi dellazione programmatica e possono essere utilizzate quali indicatori dellefficacia dellintervento pubblico nel generare i meccanismi endogeni dello sviluppo. PSM ai sensi del Reg. ce 1260/1999 sui Fondi strutturali Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Programma di Sviluppo del Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Programma di Sviluppo del Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA La scelta degli indicatori statistici per rappresentarle risponde alle stesse esigenze di trasparenza e di misurabilità che sono alla base del PSM; consentono la scomposizione della crescita in obiettivi quantificabili, in indici a forte valenza operativa: di significato chiaro, univoco ed immediato (evitando il ricorso a indici di sintesi nel cui ambito non sia precisamente distinguibile il contributo delle singole variabili) monitorabili con continuità, in quanto disponibili con un buon grado di attendibilità per un lasso temporale ampio, così da consentire di verificare gli scostamenti rispetto al trend del passato; di facile comprensione per i cittadini, così che questi siano posti in grado di verificare con immediatezza i risultati delle politiche di sviluppo e trarre proprie valutazioni. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
LE VARIABILI DI ROTTURA nel POR Sicilia Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
LE VARIABILI DI ROTTURA nel POR Sicilia continua Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
La situazione di partenza: analisi SWOT Dal marketing Strength, Weakness, Opportunities, Threats Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Corso di Politica Regionale e dello Sviluppo- A.A La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Calabria Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
La situazione di partenza: analisi SWOT POR Regione Sicilia
Lattuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1 Il livello di attuazione complessivo al 31/08/2005 degli Interventi comunitari nel Mezzogiorno è pari al 38,4% degli stanziamenti complessivi. In valori assoluti, nelle aree dellObiettivo 1 risultano essere stati spesi al 31/08/2005 circa 17 miliardi e 670 milioni di Euro, a fronte di oltre 29 miliardi e 238 milioni di Euro di impegni giuridicamente vincolanti assunti entro tale data. Gli Assi Prioritari di intervento del Quadro Comunitario di Sostegno che manifestano una migliore performance attuativa al quarto bimestre del 2005 sono il 7 Assistenza Tecnicae il 4 Sistemi locali di sviluppo, con livelli di spesa che rappresentano rispettivamente il 47,8% e il 46,6% del costo totale Per quanto riguarda lattuazione dei Programmi a titolarità regionale (POR), si rileva al 31/08/2005 un livello di spesa complessivo pari al 31,5% del costo totale, con situazioni diversificate in merito ai pagamenti effettuati: il POR Molise mostra la migliore capacità realizzativa, con pagamenti al 31/08/2005 pari al 45,0% del contributo totale Rispetto ai Programmi Operativi Nazionali (PON), al 31/08/2005 il livello di spesa complessivo risulta pari al 53,8% del costo totale. La migliore performance a livello di pagamenti effettuati sul costo programmato risulta essere stata realizzata dal PON Sviluppo Imprenditoriale Locale, che ha utilizzato al 31/08/2005 risorse pari al 82,4% del totale disponibile. Per ciò che concerne lanalisi dellandamento finanziario per Fondo Strutturale, è il FSE (Fondo Sociale Europeo) a mostrare un migliore avanzamento: gli oltre Meuro spesi rappresentano il 39,7% del contributo totale. Va inoltre segnalato il buon stato di attuazione del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), che mostra un livello di spesa complessivo del 38,9%. Lattuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1 Il livello di attuazione complessivo al 31/08/2005 degli Interventi comunitari nel Mezzogiorno è pari al 38,4% degli stanziamenti complessivi. In valori assoluti, nelle aree dellObiettivo 1 risultano essere stati spesi al 31/08/2005 circa 17 miliardi e 670 milioni di Euro, a fronte di oltre 29 miliardi e 238 milioni di Euro di impegni giuridicamente vincolanti assunti entro tale data. Gli Assi Prioritari di intervento del Quadro Comunitario di Sostegno che manifestano una migliore performance attuativa al quarto bimestre del 2005 sono il 7 Assistenza Tecnicae il 4 Sistemi locali di sviluppo, con livelli di spesa che rappresentano rispettivamente il 47,8% e il 46,6% del costo totale Per quanto riguarda lattuazione dei Programmi a titolarità regionale (POR), si rileva al 31/08/2005 un livello di spesa complessivo pari al 31,5% del costo totale, con situazioni diversificate in merito ai pagamenti effettuati: il POR Molise mostra la migliore capacità realizzativa, con pagamenti al 31/08/2005 pari al 45,0% del contributo totale Rispetto ai Programmi Operativi Nazionali (PON), al 31/08/2005 il livello di spesa complessivo risulta pari al 53,8% del costo totale. La migliore performance a livello di pagamenti effettuati sul costo programmato risulta essere stata realizzata dal PON Sviluppo Imprenditoriale Locale, che ha utilizzato al 31/08/2005 risorse pari al 82,4% del totale disponibile. Per ciò che concerne lanalisi dellandamento finanziario per Fondo Strutturale, è il FSE (Fondo Sociale Europeo) a mostrare un migliore avanzamento: gli oltre Meuro spesi rappresentano il 39,7% del contributo totale. Va inoltre segnalato il buon stato di attuazione del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), che mostra un livello di spesa complessivo del 38,9%.
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Lattuazione finanziaria dell Obiettivo 2 La dotazione finanziaria totale dei 14 Documenti Unici di Programmazione (Docup) dellObiettivo 2 (in Italia uno per ogni regione del Centro-Nord), nel presente periodo di programmazione è pari a oltre Meuro. Le Regioni a cui risulta destinata una quota maggiore di fondi sono il Piemonte (17,9% del totale), la Toscana (17,1%) e il Lazio (12,3%). Lanalisi dei dati di avanzamento dei pagamenti per gli Interventi Obiettivo 2 al 30/06/2005, rappresentata nella tabella di sintesi, evidenzia spese per circa Meuro ed impegni per oltre Meuro, con una performance di realizzazione complessiva (pagamenti/contributo totale) del 40,2% e una capacità di impegno (impegni/contributo) che si attesta al 69,3%. Relativamente ai dati di monitoraggio finanziario al 30/06/2005, lIntervento che risulta aver impegnato e speso di più rispetto al contributo totale è il Docup Valle dAosta, con una capacità di impegno del 127,8% (un livello di attuazione ben superiore rispetto al già citato 69,3% complessivo) e unefficienza realizzativa del 88,1%: 47,9 punti percentuali sopra il valore medio dellObiettivo 2. Livelli di avanzamento significativi sono stati altresì raggiunti dai Docup Bolzano e Veneto con pagamenti pari, rispettivamente, al 51,6% e al 47,8% delle risorse stanziate. Lattuazione finanziaria dell Obiettivo 2 La dotazione finanziaria totale dei 14 Documenti Unici di Programmazione (Docup) dellObiettivo 2 (in Italia uno per ogni regione del Centro-Nord), nel presente periodo di programmazione è pari a oltre Meuro. Le Regioni a cui risulta destinata una quota maggiore di fondi sono il Piemonte (17,9% del totale), la Toscana (17,1%) e il Lazio (12,3%). Lanalisi dei dati di avanzamento dei pagamenti per gli Interventi Obiettivo 2 al 30/06/2005, rappresentata nella tabella di sintesi, evidenzia spese per circa Meuro ed impegni per oltre Meuro, con una performance di realizzazione complessiva (pagamenti/contributo totale) del 40,2% e una capacità di impegno (impegni/contributo) che si attesta al 69,3%. Relativamente ai dati di monitoraggio finanziario al 30/06/2005, lIntervento che risulta aver impegnato e speso di più rispetto al contributo totale è il Docup Valle dAosta, con una capacità di impegno del 127,8% (un livello di attuazione ben superiore rispetto al già citato 69,3% complessivo) e unefficienza realizzativa del 88,1%: 47,9 punti percentuali sopra il valore medio dellObiettivo 2. Livelli di avanzamento significativi sono stati altresì raggiunti dai Docup Bolzano e Veneto con pagamenti pari, rispettivamente, al 51,6% e al 47,8% delle risorse stanziate.
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Lattuazione finanziaria del QCS Obiettivo 3 I dati di attuazione finanziaria del Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo 3 al 30/06/2005 mostrano livelli di impegno e di spesa che si attestano rispettivamente al 77,4% e al 54,3% del costo programmato, pur con situazioni diversificate in relazione ai singoli Programmi Operativi e ai diversi Assi prioritari, che individuano gli obiettivi strategici del QCS Obiettivo 3. Per quanto riguarda lattuazione finanziaria degli Assi prioritari, la migliore performance è fatta registrare dallAsse A, finalizzato allo sviluppo delle politiche attive del mercato del lavoro, per cui sono stati effettuati pagamenti pari al 59,3% delle risorse disponibili, dimostrando anche unelevata capacità di impegno (79,7% rispetto al costo totale). Superiore alla media risulta anche il livello di spesa raggiunto Asse B (55,8% delle risorse disponibili), rivolto al finanziamento di progetti tesi alla promozione delle pari opportunità. Lattuazione finanziaria del QCS Obiettivo 3 I dati di attuazione finanziaria del Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo 3 al 30/06/2005 mostrano livelli di impegno e di spesa che si attestano rispettivamente al 77,4% e al 54,3% del costo programmato, pur con situazioni diversificate in relazione ai singoli Programmi Operativi e ai diversi Assi prioritari, che individuano gli obiettivi strategici del QCS Obiettivo 3. Per quanto riguarda lattuazione finanziaria degli Assi prioritari, la migliore performance è fatta registrare dallAsse A, finalizzato allo sviluppo delle politiche attive del mercato del lavoro, per cui sono stati effettuati pagamenti pari al 59,3% delle risorse disponibili, dimostrando anche unelevata capacità di impegno (79,7% rispetto al costo totale). Superiore alla media risulta anche il livello di spesa raggiunto Asse B (55,8% delle risorse disponibili), rivolto al finanziamento di progetti tesi alla promozione delle pari opportunità. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005 Complessivamente, ossia per il totale del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per le Regioni Obiettivo 1, le domande di pagamento presentate a Bruxelles hanno raggiunto, al 31 luglio 2005, il valore di 8,509 miliardi di euro. Sommando a questo importo 1,515 miliardi di euro di acconto iniziale, pari al 7 per cento di tutti i fondi (pure valido ai fini degli obiettivi fissati dallUnione), limporto delle domande di pagamento lorde al 31 luglio, sale a 10,024 miliardi di euro. Rapportando tale valore effettivo al valore desiderabile prefissato per quella data, si ottiene per il totale del QCS un grado di realizzazione, che, al 31 luglio 2005, è pari al 99 per cento. Con riferimento ai singoli Programmi e Fondi (per un totale di 39 casi) il valore desiderabile è stato raggiunto e superato in 16 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 100 e il 139 per cento. Non è stato raggiunto in 23 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 70 e il 99 per cento. La Tavola 1 riporta per ogni Programma i valori relativi ai singoli Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005 Complessivamente, ossia per il totale del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per le Regioni Obiettivo 1, le domande di pagamento presentate a Bruxelles hanno raggiunto, al 31 luglio 2005, il valore di 8,509 miliardi di euro. Sommando a questo importo 1,515 miliardi di euro di acconto iniziale, pari al 7 per cento di tutti i fondi (pure valido ai fini degli obiettivi fissati dallUnione), limporto delle domande di pagamento lorde al 31 luglio, sale a 10,024 miliardi di euro. Rapportando tale valore effettivo al valore desiderabile prefissato per quella data, si ottiene per il totale del QCS un grado di realizzazione, che, al 31 luglio 2005, è pari al 99 per cento. Con riferimento ai singoli Programmi e Fondi (per un totale di 39 casi) il valore desiderabile è stato raggiunto e superato in 16 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 100 e il 139 per cento. Non è stato raggiunto in 23 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 70 e il 99 per cento. La Tavola 1 riporta per ogni Programma i valori relativi ai singoli
Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005
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Quadro Strategico Nazionale (QSN) La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo prevede un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia dovrà presentare all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord. Quadro Strategico Nazionale (QSN) La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo prevede un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia dovrà presentare all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord. La costruzione del QSN è l'occasione per consolidare e completare l'unificazione della programmazione delle politiche regionali comunitaria e nazionale e per realizzare un più forte raccordo di queste con le politiche nazionali ordinarie. Il percorso definito dalle Linee guida si articola in tre fasi: estrapolazione e visione strategica delle Regioni e del Centro; confronto strategico tra Centro e Regioni; stesura del QSN. In tutte le fasi è previsto un dialogo e un confronto con il partenariato economico–sociale e con le rappresentanze degli Enti locali. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Quadro Strategico Nazionale (QSN) Nella prima fase (che si concluderà entro l'estate 2005), ciascuna Regione e Provincia autonoma e il complesso delle Amministrazioni Centrali devono predisporre un proprio Documento strategico preliminare in modo da realizzare nelle fasi successive un confronto che possa entrare nel merito delle proposte. Nel caso Mezzogiorno, nella prima fase le Regioni sono impegnate a realizzare i propri Documenti Strategici preliminari (DSR) in modo coordinato e con il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dell'Economia, al fine anche di elaborare, contestualmente, un documento comune denominato Linee per un nuovo Programma Mezzogiorno (DSM). All'interno di questo percorso metodologico sono previsti alcuni seminari tematici di riflessione che coinvolgono tutti gli attori impegnati in specifici ambiti di policy, studiosi e operatori. La seconda fase (fino al dicembre 2005) è dedicata alla discussione e al confronto sulle opzioni strategiche. La terza (gennaio – marzo 2006) è dedicata alla predisposizione del QSN. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A
Riferimenti bibliografici Le istituzioni del federalismo Regione e Governo locale La nuova programmazione dei fondi strutturali in Italia ( ) N. 2 anno 2001 Maggioli Editore Da pag. 539 a pag. 558 Rapporto Annuale 2004 (2005) Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Da pag.176 a pag 202 Pagina web e sulla destra cliccare su Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell'obiettivo 1 dicembre Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell'obiettivo 1 Versione aggiornata a seguito della revisione di metà periodo Riferimenti bibliografici Le istituzioni del federalismo Regione e Governo locale La nuova programmazione dei fondi strutturali in Italia ( ) N. 2 anno 2001 Maggioli Editore Da pag. 539 a pag. 558 Rapporto Annuale 2004 (2005) Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Da pag.176 a pag 202 Pagina web e sulla destra cliccare su Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell'obiettivo 1 dicembre Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell'obiettivo 1 Versione aggiornata a seguito della revisione di metà periodo Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A