LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE

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Transcript della presentazione:

LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE CORSO SPERIMENTALE F DOCENTE Prof. Enrico Campolmi ACIDI E BASI acidi e basi

DISSOCIAZIONE ELETTROLITICA Sostanze ioniche e covalenti polari si dissociano in acqua, originando ioni Il fenomeno è dovuto al legame ione – dipolo tra le molecole di acqua e gli ioni NaCl ⇋ Na+ + Cl- Cl− Na+ Cl− Na+ δ– δ+ Cl− H+ HCl ⇋ H+ + Cl- acidi e basi

Le soluzioni che così si formano sono dette soluzioni elettrolitiche Le sostanze che sciogliendosi in acqua originano ioni si dicono elettroliti La dissociazione da cui si originano si dice dissociazione elettrolitica Le soluzioni che così si formano sono dette soluzioni elettrolitiche Anche per queste reazioni è possibile scrivere una costante di equilibrio; se questa è alta l’equilibrio è spostato a destra, quasi tutte le molecole sono dissociate e la sostanza si dice un elettrolita forte Se invece la costante è piccola, l’equilibrio è spostato a sinistra, la sostanza è poca dissociata e si dice un elettrolita debole acidi e basi

Gli acidi sono conosciuti ed utilizzati da molti secoli ACIDI E BASI Gli acidi sono conosciuti ed utilizzati da molti secoli Il più antico, ed il primo per cui è stato utilizzato il termine di origine latina “acidus” (aspro), sembra essere l’acido acetico contenuto nell’aceto. Acido nitrico ed acido solforico sono conosciuti fino dal tardo medioevo ed impiegati in talmente tanti processi che, ancora oggi, il grado di sviluppo industriale di un paese si misura anche dalla sua produzione di H2SO4 Gli acidi hanno sapore aspro, reagiscono coi metalli, producendo idrogeno, e col calcare, producendo CO2 acidi e basi

Anche le basi, un tempo dette alcali, sono conosciute fin dall’antichità Le basi hanno sapore amaro, sono untuose al tatto e reagiscono con gli acidi neutralizzandoli Tuttavia fino alla seconda metà dell’800 non si era compreso la relazione tra la formula di un composto e le sue proprietà acide o basiche acidi e basi

Nel ‘700 Lavoisier riteneva che gli acidi si caratterizzassero per la presenza dell’ossigeno, che lui stesso chiamò in questo modo dal greco oxsus ghennao (generatore di acidi) Successivamente si constatò che tutti gli acidi contenevano idrogeno, e non ossigeno, ma non tutti i composti dell’idrogeno sono acidi La teoria di Arrhenius S. Arrhenius (1859 – 1927) La prima vera teoria sulla natura degli acidi e delle basi appartiene a Svante Arrhenius, chimico svedese di fine ‘800 premio Nobel Tutti gli acidi liberano in acqua ioni H+, tutte le basi liberano in acqua ioni OH- HX → H++ X− MOH→ M+ + OH− acidi e basi

La teoria di Brønsted e Lowry La teoria di Arrhenius aveva però dei limiti: gli acidi e le basi esistevano solo in acqua le uniche basi erano gli idrossidi La teoria di Brønsted e Lowry Nel 1920 il danese Brønsted e l’inglese Lowry proposero una nuova teoria acido base L’acido è una sostanza capace di donare uno ione H+ ad un’altra sostanza; la base è una sostanza capace di accettare uno ione H+ da un acido. Acidi e basi non sono più vincolati al mezzo acquoso Un acido può esistere solo in presenza di una base e viceversa Lo ione H+ non può esistere isolato, perché troppo reattivo, ma può solo passare da un acido ad una base durante una reazione chimica acidi e basi

HCl + H2O H3O+ + Cl- NH3 + H2O NH4+ + OH- HA + B BH+ + A-. Gli acidi sono sostanze nella cui molecola vi sia almeno un atomo di idrogeno legato ad un altro atomo molto elettronegativo Le basi sono sostanze con almeno una coppia di elettroni non impegnata in legami: con tale coppia la sostanza formerà un legame covalente dativo con lo ione H+. HCl + H2O H3O+ + Cl- BH+ è l’acido coniugato della base B A- è la base coniugata dell’acido HA acido base NH3 + H2O NH4+ + OH- base acido HA + B BH+ + A-. Due sostanze che differiscono solo per uno ione H+ costituiscono una coppia coniugata acido – base Si definisce anfotera una sostanza che si comporta da base in presenza di un acido e da acido in presenza di una base. La teoria di Bronsted Lowry ingloba quella di Arrhenius, ampliandola acidi e basi

Carattere acido o basico di un composto X—O —H Cl—O —H L’ossigeno è molto elettronegativo ed attira su di se sia gli elettroni di X, sia quelli di H.  Se anche X è molto elettronegativo, l’ossigeno ha difficoltà ad attirare su di se gli elettroni del legame XO ed attirerà solo gli elettroni del legame O−H. Il legame con l’idrogeno è debole, perché fortemente polarizzato, e facilmente si rompe a contatto con H2O o una base secondo la reazione: X−O−H → X−O– + H+ HClO → ClO– + H+ Il composto è un acido. Tanto più il legame OH è polarizzato e debole, tanto maggiore è la tendenza a cedere ioni H+, tanto più forte è l’acido. Ad esempio HClO, HNO3, H2SO4 e tutti gli altri acidi ternari. acidi e basi

X−O−H ⇌ X+ + O−H– CuOH → Cu+ + OH– NaOH → Na+ + OH–  Se X ha elettronegatività inferiore a quello dell’idrogeno, l’ossigeno attira gli elettroni del legame X−O più fortemente di quelli del legame O−H. Il legame X−O sarà quindi più debole del legame O−H ed in acqua si romperà secondo la reazione: X−O−H ⇌ X+ + O−H– Il composto è una base. Si comportano in questo modo tutti gli altri idrossidi. NaOH → Na+ + OH– CuOH → Cu+ + OH–  Se infine X è un elemento di elettronegatività intermedia, il composto XOH è un elettrolita anfotero, come, ad esempio l’acqua, nella quale l’elemento X è appunto l’idrogeno. acidi e basi

 Un generico composto X−O−H assume un comportamento acido, basico o anfotero, a seconda che l’elemento X abbia un valore d’elettronegatività alto, basso o intermedio (più precisamente maggiore, minore o uguale a quello dell’elettronegatività dell’idrogeno).  Negli acidi binari non c’è ossigeno, ma l’idrogeno è direttamente legato ad un elemento molto elettronegativo con un legame covalente polare. In presenza di una base tale legame si rompe e l’acido cede lo ione H+ alla base. X−H → X– + H+ HCl → Cl– + H+ acidi e basi

La forza degli acidi e delle basi La teoria di Arrhenius è superata, tuttavia per semplicità continueremo ad usarla nella nostra trattazione Gli acidi e le basi sono elettroliti, misurando la forza con cui si dissociano ne misuriamo anche la forza come acidi o basi. Un acido, o una base, è forte se in acqua dissocia un’alta percentuale delle sue molecole → l’equilibrio della sua reazione di dissociazione è spostato a destra → il valore della costante di equilibrio è alto. Un acido, o una base, è debole se in acqua dissocia poche molecole → l’equilibrio della sua reazione di dissociazione è spostato a sinistra → il valore della costante di equilibrio è basso. acidi e basi

X—O —H H O Cl H O Cl O H Cl O H Cl Acidi ternari di formula simile, appartenenti ad elementi diversi HClO, HBrO, HIO La loro forza è proporzionale all’elettronegatività del non metallo Più il non metallo attira gli elettroni di legame con l’ossigeno, più l’ossigeno scarica la sua attrazione sul legame H−O indebolendolo e rendendo la sostanza facilmente dissociabile. X—O —H Acidi ternari di formula diversa, appartenenti allo stesso elemento H O Cl Acido ipocloroso HClO Acido cloroso HClO2 H O Cl Acido clorico HClO3 O H Cl Acido perclorico HClO4 O H Cl acidi e basi

H O Cl H O Cl O H Cl O H Cl HClO HClO2 HClO3 HClO4 Acido ipocloroso HClO Acido cloroso HClO2 H O Cl Acido clorico HClO3 O H Cl Acido perclorico HClO4 O H Cl Gli ossigeni privi di protone attirano gli elettroni del legame col cloro, abbassando la densità di carica intorno ad esso Il cloro attira con maggior forza gli elettroni del legame con l’ossigeno protonato L’ossigeno scarica la sua forza attrattiva sull’idrogeno, rendendo il legame con esso più polarizzato ed instabile Il legame OH si rompe più facilmente L’acido è più forte acidi e basi

HClO HBrO HIO > HClO4 HClO3 HClO2 > HClO HI HBr HCl > HF La forza degli acidi ternari aumenta all’aumentare dell’elettronegatività del non metallo e del numero di atomi di ossigeno non protonati che si legano ad esso HClO HBrO HIO > HClO4 HClO3 HClO2 > HClO Acidi binari La forza degli acidi binari aumenta spostandosi da sinistra verso destra in un periodo e scendendo lungo un gruppo HI HBr HCl > HF Per gli elementi in alto nel gruppo il legame a ponte di idrogeno stabilizza la molecola, rendendo l’acido più debole acidi e basi

Gli equilibri acido - base Idrossidi Negli idrossidi al diminuire dell’elettronegatività del metallo aumenta la debolezza del legame M–OH L’idrossido si dissocerà quindi più facilmente e sarà dunque una base più forte La forza degli idrossidi come basi aumenta scendendo lungo un gruppo, mentre diminuisce spostandosi da sinistra verso destra in un periodo. KOH NaOH LiOH > Gli equilibri acido - base Anche per le reazioni acido – base si può scrivere una costante di equilibrio che misuri quanto una reazione è avvenuta acidi e basi

La posizione dell’equilibrio dipende simultaneamente dalla forza dell’acido (nel cedere il protone) e dalla forza della base (nell’accettarlo) Non potendo separare questi due effetti, risulta impossibile misurare individualmente la forza dell’acido o quella della base nella reazione o in assoluto La forza assoluta di un acido o di una base può invece essere misurata attraverso la tendenza del composto a cedere o ad acquistare un protone da una medesima sostanza di riferimento: l’acqua HNO3 H+ + NO–3 NaOH Na+ + OH– acidi e basi

Ka prende il nome di costante acida; Kb prende il nome di costante basica Per Ka o Kb 1 acidi o basi forti o fortissimi Per 1  Ka o Kb  10-4 acidi o basi di media forza Per Ka o Kb 10-4 acidi o basi deboli o debolissimi. acidi e basi

La dissociazione dell’acqua L’acqua è un composto anfotero, in quanto presenta sia le caratteristiche degli acidi, che quelle delle basi H2O H+ + OH– Essa infatti spontaneamente da luogo alla seguente reazione: Per la quale è possibile scrivere la seguente costante di equilibrio: L’equilibrio è completamente spostato a sinistra, solo una molecola ogni 107 si dissocia La concentrazione molare dell’acqua resta quindi praticamente sempre costante, costante è quindi anche il suo prodotto con la costante di equilibrio acidi e basi

Nell’acqua pura abbiamo allora che: Questa espressione è detta prodotto ionico dell’acqua e vale per qualsiasi soluzione acquosa Indipendentemente dal valore assunto da [H+] o da [OH¯] nota una delle due concentrazioni si può ricavare l’altra dalle relazioni: L’acqua è quindi anfotera perchè presenta sempre al suo interno quantità sia pur piccolissime di ioni H+ e OH– H2O H+ + OH– Dalla dissociazione di ogni molecola d’acqua otteniamo uno ione H+ e uno ione OH– Nell’acqua pura abbiamo allora che: acidi e basi

Soluzioni acide, neutre e basiche. Il pH Le concentrazioni di H+ e OH– sono legate matematicamente dal prodotto ionico dell’acqua; per caratterizzare le proprietà acido – base di una soluzione è sufficiente quindi indicare una sola delle due concentrazioni Per convenzione si è scelto la concentrazione di H+ Soluzione acida [H+][ OH–] e [H+]10-7 Soluzione neutra [H+]=[ OH–] e [H+]=10-7 Soluzione basica [H+][ OH–] e [H+]10-7 Per evitare l’uso delle potenze negative di 10, nella misura della [H+] di una soluzione si usa una scala logaritmica Si definisce logaritmo in base 10 di un numero X la potenza da dare a 10 per avere X Se Log10 X = a allora 10a = X Ovvero Log10 10-7 = -7 Log10 10-14 = -14 e Log10 1 = 0 acidi e basi

Soluzione acida pH<7 I logaritmi si usano per evitare di utilizzare numeri esponenziali quando si hanno grandezze con un’ampia variazione. Soluzione pH Soluzione 1M di HCl Succo gastrico 1.4 Succo di limone 2.3 Aceto 3 Piogge acide 3.4 Coca Cola 3.8 Succo di pomodoro 4.2 Caffè 4.5 Urina 6.2 Latte 6.5 Acqua minerale gassata 6.6 Acqua distillata 7 Sangue 7.4 Acqua di mare 8.5 Sapone neutro 10 Ammoniaca commerciale 11.8 Soluzione 1M di NaOH 14 pH [H+] [ OH-] soluzione 100 10-14 Acida 1 10-1 10-13 2 10-2 10-12 3 10-3 10-11 4 10-4 10-10 5 10-5 10-9 6 10-6 10-8 7 10-7 Neutra 8 Basica 9 10 11 12 13 14 Si definisce pH di una soluzione il logaritmo cambiato di segno della sua concentrazione idrogenionica Soluzione acida pH<7 Soluzione neutra pH=7 Soluzione basica pH>7 acidi e basi

Il pH si misura attraverso sostanze dette indicatori, che cambiano di colore a seconda dell’acidità o basicità della soluzione con cui entrano in contatto Esistono vari indicatori ognuno dei quali è utilizzato per misurare uno specifico valore di pH, detto punto di viraggio, a cui avviene il cambiamento di colore pHmetro Indicatore universale tornasole Esistono inoltre apparecchi elettronici con sonda ad immersione detti pHmetri acidi e basi

Calcolo del pH di una soluzione Il pH di una soluzione dipende dalla concentrazione degli ioni H+ I vari acidi possono liberare un numero variabile di ioni H+ a seconda del numero di atomi di idrogeno presenti nella loro formula Acidi monoprotici liberano uno ione H+ per molecola (HCl; HClO4; HBr; HNO3 ecc.) HCl → H++ Cl- HClO4 → H++ ClO4- Acidi bioprotici liberano due ioni H+ per molecola (H2SO4; H2CO3; H2SO3 ecc.) H2SO4 → 2H++ SO42- H2SO3 → 2H++ SO32- Acidi triprotici liberano tre ioni H+ per molecola (H3PO4; H3PO3; H3BO3 ecc.) H3BO3 → 3H++ BO33- H3PO3 → 3H++ PO33- Per gli acidi poliprotici si scrivono tanti equilibri diversi quanti sono gli ioni H+ ceduti; per ogni equilibrio si definisce una Ka, il cui valore diviene progressivamente più basso, via via che si sono già ceduti ioni H+. acidi e basi

NaOH→ Na++ OH- Ca(OH)2→ Ca2++ 2OH- Al(OH)3→ Al3++ 3OH- Considerazioni analoghe si possono fare per gli idrossidi, le uniche basi che considereremo Basi monoacide liberano uno ione OH¯ per unità di formula (NaOH, AgOH, CuOH ecc.) NaOH→ Na++ OH- Basi biacide liberano due ioni OH¯ per unità di formula [Ca(OH)2; Cu(OH)2; ecc.] Ca(OH)2→ Ca2++ 2OH- Basi triacide liberano tre ioni OH¯ per unità di formula [Al(OH)3;Fe(OH)3ecc.] Al(OH)3→ Al3++ 3OH- Basi tetracide liberano quattro ioni OH¯ per unità di formula [Pb(OH)4;Sn(OH)4ecc.] Pb(OH)4→ Pb4++ 4OH- Anche per le basi poliacide si scrivono tanti equilibri diversi quanti sono gli ioni OH¯ ceduti; per ogni equilibrio si definisce una Kb, il cui valore diviene progressivamente più basso, via via che si sono già ceduti ioni OH¯. acidi e basi

Gli acidi e le basi, possono essere forti o deboli, a seconda del valore assunto dalla loro Ka o Kb. Acidi e basi forti o fortissimi si ritiene che siano completamente dissociati nella soluzione; ovvero per ogni molecola di acido si ottiene uno ione H+, mentre per ogni unità di formula dell'idrossido si ottiene uno ione OH¯. Per acidi e basi deboli o di media forza la trattazione è invece più complessa Per semplicità, nella nostra trattazione considereremo solo acidi monoprotici forti o fortissimi e basi monoacide forti o fortissime. Calcoliamo adesso il pH di una soluzione, ricordando che esso è una grandezza intensiva della soluzione, che dipende solo dalla concentrazione molare di H+ e non dal quantitativo di soluzione preso in esame Acidi forti monoprotici: la concentrazione molare di H+ è pari a quella dell’acido Basi forti monoacide: la concentrazione molare di OH¯ è pari a quella della base. In questo caso la concentrazione molare di H+ si ottiene dalla relazione: acidi e basi

Neutralizzazioni e titolazioni Un acido reagisce con una base neutralizzandola e viceversa NaOH + HCl → NaCl + H2O NaOH → Na+ + OH– HCl → H+ + Cl– Se la reazione avviene in soluzione acquosa si ottiene un sale e dell’acqua Utilizziamo solo acidi forti monoprotici e basi forti monoacide Se in soluzione abbiamo ugual numero di molecole di acido e di unità di formula di base queste si neutralizzano e la soluzione è neutra (pH=7) Se le molecole di acido superano quelle della base la soluzione è acida, con pH tanto minore quanto più l’acido supera la base. Se invece le molecole della base superano quelle dell’acido la soluzione è basica, con pH tanto maggiore quanto più la base supera l’acido. acidi e basi

Reazioni di neutralizzazione: aggiungiamo un acido ad una soluzione basica (o viceversa) per spostare il pH verso 7 Titolazioni: le reazioni di neutralizzazione sono impiegate per calcolare il titolo (concentrazione) incognito di una soluzione acida o basica Determiniamo ora il titolo incognito di una soluzione di un acido forte, (la concentrazione dello ione H+ è pari a quella dell’acido) Prendiamo un volume noto della soluzione da titolare ed aggiungiamo alcune gocce di un indicatore che vira a pH 7 Con una buretta aggiungiamo (piccoli) volumi noti di una soluzione a titolo noto (soluzione titolante), fino a raggiungere pH 7, (viraggio dell’indicatore) acidi e basi

volumeacido● concentrazioneacido= volumebase● concentrazionebase moli H+ = moli OH¯ A pH 7 dunque Ricordiamo che moli = volume ● concentrazione volumeacido● concentrazioneacido= volumebase● concentrazionebase Nella titolazione di una soluzione basica l’espressione diventa: acidi e basi

Negli esercizi le incognite possono essere anche i volumi acidi e basi