ANALISI INFORTUNI 27/04/2006 CORSO ASPP/RSPP MODULO A
GLI INFORTUNI ANALISI INFORTUNI Si definisce infortunio quell’evento verificatosi per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un'inabilità temporanea assoluta che comporti l'astensione dal lavoro per più di tre giorni. (art.2 DPR n° 1124 del 30/06/1965 Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.)
ANALISI INFORTUNI È un evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna (devono ricorrere tutti e tre questi requisiti) che produca lesioni obiettivamente constatabili e che abbia come conseguenza la morte, una invalidità permanente o una inabilità temporanea (astensione lavorativa oltre i 3 gg.).
ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’INFORTUNIO ANALISI INFORTUNI ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’INFORTUNIO NATURA Tipologia del danno prodotto (ustione, taglio, contusione ecc.) SEDE Quale parte anatomica è stata danneggiata (mano, gamba, cranio ecc.) FORMA In quale modo si è verificato l’evento lesivo (travolto da…, colpito da…, piede in fallo ecc.) AGENTE Chi o cosa ha prodotto il danno (macchine operatrici, animali, materiali liquidi ecc.)
…classificazione INAIL ANALISI INFORTUNI …classificazione INAIL N° 52 elementi che causano l’evento (AGENTE) N° 32 modalità di accadimento ( FORMA ) N° 17 tipologie di danno ( NATURA ) N° 72 elementi del corpo umano ( SEDE )
(valutando gli infortuni) i.f. = numero di infortuni___ x 106 ANALISI INFORTUNI MISURARE LA SICUREZZA (valutando gli infortuni) INDICE DI FREQUENZA La dimensione del rischio infortunistico si misura attraverso l’indice di frequenza.Gli indici di frequenza previsti dalla norma UNI 7249, "Statistiche degli infortuni sul lavoro“, hanno al numeratore gli infortuni verificatisi in un anno ed al denominatore le ore lavorate nello stesso anno. Allo scopo di rendere più leggibile il risultato, tale rapporto viene poi moltiplicato per 1.000.000 (un milione). L’indice dunque fornisce il numero di infortuni avvenuti ogni milione di ore lavorate. i.f. = numero di infortuni___ x 106 numero di ore lavorate
ANALISI INFORTUNI In alcuni casi l’indice di frequenza è calcolato ponendo al denominatore il numero di operai (o di addetti) anziché le ore lavorate. Questa soluzione, benché sia più agevole, è teoricamente meno accurata, dovendo produrre un indicatore del rischio di infortuni. i.f. = numero di infortuni___ x 103 numero dipendenti
ANALISI INFORTUNI INDICE DI GRAVITÀ La norma UNI 7249, prevede come principale misura del danno infortunistico (cioè della serietà delle conseguenze degli incidenti sul lavoro) l’indice di gravità che viene calcolato con una delle due formule seguenti (in realtà la norma UNI cita solo la prima): i.g. = gT + gP + gM x 106 ore lavorate 1° i.g. = gT + gP + gM x 103 numero dipendenti 2°
ANALISI INFORTUNI dove: gT = somma dei giorni di inabilità temporanea gP = somma dei giorni convenzionali di invalidità permanente con perci = grado di inabilità permanente del casi i, espresso in percentuale gM = 7.500M somma dei giorni convenzionali di invalidità dei casi mortali con M = n° dei casi di morte
INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE DESCRIZIONE DELL’EVENTO: ANALISI INFORTUNI INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE DESCRIZIONE DELL’EVENTO: Data, ora e luogo dell’infortunio….. Da quante ore era al lavoro….. Tipo di lavorazione in atto al momento dell’infortunio….. Le circostanze che hanno portato all’incidente….. Quale AGENTE ha determinato l’infortunio, NATURA, FORMA e SEDE del Danno I testimoni presenti…..
ANALISI INFORTUNI LE MISURE CONSEGUENTI INTERVENTI SULLE MACCHINE E SUGLI IMPIANTI { ¤ misure tecniche 1° FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ISTRUZIONI OPERATIVE { ¤ comportamentali 2° Odl organizzazione del lavoro, layout disposizione dell’ambiente di lavoro MODIFICHE DEL LAY OUT, TURNI DI LAVORO , O.D.L. { ¤ organizzative 3°