Laurea in Scienze Infermieristiche - II° anno LEZIONI DI IMMUNOEMATOLOGIA
Altri Sistemi Gruppo-ematici Oltre al sistema AB0 ed Rh esistono molti altri sistemi di gruppi sanguigni e molti antigeni nell’ambito di ciascuno di questi sistemi. Alcuni di questi, come il Kell, il Kidd, il Duffy, assumono una grande importanza nella pratica trasfusionale perché la comparsa di Ac diretti contro gli Ag di questi sistemi non è affatto rara e determina spesso gravi problemi immunologici (reazioni trasfusionali o MEN)
Altri Sistemi Gruppo-ematici Caratteristiche generali: sono sistemi complessi, tuttavia due sono gli antigeni fondamentali gli antigeni sono di natura proteica e sono forti immunogeni sono implicati in reazioni trasfusionali e MEN non vi sono anticorpi naturali nel siero
Altri Sistemi Gruppo-ematici caratteristiche specifiche Sistema Kell Antigene K = Kell presente in circa 8% della popolazione Antigene k = Cellano presente quasi nel 100% della popolazione Fenotipi possibili KK 0,2 % Kell positivi Kk 7,8 % kk 92 % Kell negativi
Altri Sistemi Gruppo-ematici: caratteristiche specifiche Sistema Kell: L’Ag Kell è il più immunogeno dopo il D. Fortunatamente, data l’alta frequenza dei Kell negativi, gli anticorpi anti Kell non sono frequenti e non creano problemi di reperibilità di emazie compatibili Possono provocare reazioni trasfusionali e MEN gli anticorpi anti Cellano sono ancor meno frequenti, ma quando sono presenti creano grossi problemi trasfusionali poichè il 99,8 % della popolazione è Cellano positivo e quindi è molto difficile trovare sangue compatibile
Altri Sistemi Gruppo-ematici: caratteristiche specifiche Sistema Kidd: antigene Jk a (kidd a) antigene Jk b (kidd b) Fenotipi: Jk a+ b- (jka, jka) frequenza 26% Jk a+ b+ (jka, jkb) frequenza 50% Jk a - b+ (jkb, jkb) frequenza 24% Jk a - b - rarissimo
Altri Sistemi Gruppo-ematici: caratteristiche specifiche Sistema Kidd: è uno dei sistemi importanti dal punto di vista trasfusionale perché piuttosto immunogeno Gli anticorpi, evidenziabili solo col test indiretto dell’antiglobulina, sono spesso fugaci e a titolo basso, perciò possono sfuggire Possono però provocare una reazione emolitica intravascolare
Altri Sistemi Gruppo-ematici: caratteristiche specifiche Sistema Kidd: il titolo anticorpale infatti decade in genere rapidamente, per cui a distanza di tempo (anche di pochi mesi) dalla immunizzazione gli anticorpi non sono più svelabili nei test di laboratorio Se però ad un paziente già immunizzato in precedenza effettuiamo una trasfusione con sangue apparentemente compatibile ma che contiene l’Ag Kidd interessato, il titolo risale molto rapidamente e raggiunge nei giorni successivi un livello sufficiente a provocare la distruzione dei globuli rossi incompatibili trasfusi
Altri Sistemi Gruppo-ematici: caratteristiche specifiche Sistema Duffy: antigene Fy a (duffy a) antigene Fy b (duffy b) Fenotipi: frequenza bianchi negri Fya+ b- 17% 9% Fy a+b+ 49% 1% Fy a- b+ 34% 22% Fy a- b- rarissimo 68%
Altri Sistemi Gruppo-ematici: caratteristiche specifiche Sistema Duffy: il sistema presenta differenze razziali: tra i negri è comune un fenotipo Fy a-b- (68 %) praticamente assente in altre razze mentre è rarissimo il fenotipo Fya+b+ il fenotipo Fy a-b- sembra conferire una certa resistenza alla malaria, rendendo più difficile l’ingresso nella cellula del Plasmodio Gli antigeni del sistema Duffy vengono normalmente distrutti da enzimi proteolitici
Altri Sistemi Gruppo-ematici: caratteristiche specifiche Sistema Duffy: gli anticorpi del sistema Duffy sono tutti anticorpi immuni, IgG, rilevabili solo col test indiretto all’antiglobulina possono provocare malattia emolitica del neonato e reazioni trasfusionali emolitiche, in cui l’emolisi è extravascolare
TEST IMMUNOEMATOLOGICI: PRINCIPI GENERALI Servono a: determinare i gruppi sanguigni ricercare ed identificare gli anticorpi diretti contro gli antigeni eritrocitari determinare la compatibilità trasfusionale tra emocomponente da trasfondere e ricevente
TEST IMMUNOEMATOLOGICI PRINCIPI GENERALI Si fondano sulle caratteristiche di reazione degli antigeni e degli anticorpi antieritrocitari Utilizzano metodiche semplici che rendono la reazione visibile ad occhio nudo, sfruttando la capacità agglutinante degli anticorpi antieritrocitari
REAZIONE DI AGGLUTINAZIONE La reazione antigene anticorpo che sta alla base di tutta la immunoematologia è la reazione di agglutinazione. Molto meno frequente è l’emolisi
REAZIONE DI AGGLUTINAZIONE Gli anticorpi si legano al determinante antigenico specifico sulla superficie dei globuli rossi Gli anticorpi, legandosi contemporaneamente ad Ag presenti su cellule diverse, formano dei ponti tra una cellula e l’altra . Perciò le cellule si aggregano a formare delle piccole masserelle
REAZIONE DI AGGLUTINAZIONE
REAZIONE DI AGGLUTINAZIONE Una agglutinazione visibile ad occhio nudo si ha quando si formano masserelle di almeno 10 emazie Gli anticorpi IgM agglutinano spontaneamente le emazie sospese in fisiologica La reazione è rapida e avviene bene a 4° o a temperatura ambiente
TEST IMMUNOEMATOLOGICI: principi generali Se gli anticorpi sono di classe IgG hanno bisogno di un sistema rilevatore Il sistema rilevatore è costituito da un siero animale anti IgG umane, detto siero di COOMBS. Il frammento Fab di questo Ac va a legarsi al frammento Fc delle IgG presenti sui globuli rossi, formando un ponte che consente l’ agglutinazione delle emazie La reazione è lenta ed avviene a 37°C
AGGLUTINAZIONE MEDIANTE SIERO DI COOMBS
TEST IMMUNOEMATOLOGICI PRINCIPI GENERALI Per ricercare gli antigeni presenti sui G.R. si utilizzano anticorpi a specificità nota. Viceversa per ricercare gli anticorpi si usano antigeni a specificità nota Normalmente per la determinazione dei gruppi sanguigni ABO ed Rh si usano anticorpi noti di classe IgM Gli anticorpi IgG si usano per gli altri gruppi ematici
DETERMINAZIONE GRUPPO AB0-Rh
TEST IMMUNOEMATOLOGICI principi generali Per la ricerca di Anticorpi è necessario utilizzare globuli rossi con specificità antigeniche note. Se si ricercano Ac freddi ( di classe IgM) l’esame può essere effettuato semplicemente in salina Se lo scopo della ricerca è la determinazione della compatibilità trasfusionale oppure la ricerca e l’identificazione degli anticorpi antieritrocitari immuni, poiché questi sono di classe IgG, la tecnica usata deve avvalersi del siero di COOMBS
TEST IMMUNOEMATOLOGICI PRINCIPI GENERALI Quando si ricercano antigeni, il prelievo deve essere anticoagulato (EDTA o litio-eparina) Per le ricerche anticorpali si possono usare campioni coagulati o prelevati in Litio eparina
TEST IMMUNOEMATOLOGICI PRINCIPI GENERALI IN TUTTI I CASI E’ IMPORTANTE IDENTIFICARE CORRETTAMENTE IL CAMPIONE
TEST IMMUNOEMATOLOGICI: principi generali CHIUNQUE ESEGUA IL PRELIEVO DEVE: CHIEDERE AL PAZIENTE NOME COGNOME E DATA DI NASCITA TRASCRIVERLI CORRETTAMENTE sulla provetta ESEGUIRE IL PRELIEVO SIGLARE IL CAMPIONE
TEST IMMUNOEMATOLOGICI principi generali LE AZIONI PRECEDENTI DEVONO ESSERE ESEGUITE SENZA SOLUZIONI DI CONTINUITA’ Qualora vi sia pericolo di omonimia, bisogna aggiungere altri elementi distintivi
TEST IMMUNOEMATOLOGICI principi generali Non vi sono prescrizioni particolari sulle condizioni di prelievo Tuttavia se si debbono ricercare anticorpi attivi a temperatura inferiore alla ambiente, il prelievo deve essere effettuato con siringa preriscaldata ed il campione conservato in thermos a 37-40°C
TEST IMMUNOEMATOLOGICI TEST DI COOMBS Il test di Coombs serve ad evidenziare la presenza di anticorpi antieritrocitari di classe IgG Poiché gli anticorpi IgG non agglutinano spontaneamente, per ottenere l’agglutinazione si usa un siero immune anti IgG umane
TEST IMMUNOEMATOLOGICI TEST DI COOMBS DIRETTO Ricerca la presenza di Anticorpi adesi alle emazie (quindi serve per evidenziare una reazione antigene eritrocitario-anticorpo già avvenuta in vivo, in circolo)(TCD, DAT)
TEST IMMUNOEMATOLOGICI TEST DI COOMBS INDIRETTO Serve ad evidenziare la presenza di anticorpi liberi nel siero del paziente la reazione antigene eritrocitario-anticorpo viene generata in laboratorio (TCI, IAT)
TEST IMMUNOEMATOLOGICI TEST DI COOMBS Riepilogando Il test di Coombs diretto ricerca Ac presenti sulle emazie del paziente Il test di Coombs indiretto ricerca Ac liberi nel siero del paziente
TEST IMMUNOEMATOLOGICI TEST DI COOMBS DIRETTO Dovendo lavorare sulle emazie è opportuno che il campione di sangue sia anticoagulato Le emazie, separate dal plasma, lavate e risospese in fisiologica nella percentuale opportuna, vengono fatte reagire con il siero di Coombs
TEST IMMUNOEMATOLOGICI test di Coombs diretto Il test è positivo se compare agglutinazione Un test positivo indica che le emazie sono state ricoperte da anticorpi Il test è positivo nelle anemie emolitiche autoimmuni, nella MEN, in caso di trasfusione incompatibile
TEST IMMUNOEMATOLOGICI test di Coombs indiretto In questo caso si utilizza il siero Il campione viene centrifugato per separare le emazie dal siero In una provetta da reazione si fanno reagire a 37°C il siero da esaminare e una miscela di emazie test a composizione antigenica nota
TEST IMMUNOEMATOLOGICI test di Coombs indiretto Al termine della incubazione si aggiunge il siero di Coombs e si legge per la presenza o assenza di agglutinazione Se compare agglutinazione il test è positivo
TEST IMMUNOEMATOLOGICI test di Coombs indiretto Un test positivo indica che nel siero in esame sono presenti anticorpi antieritrocitari Il test è positivo nei pazienti immunizzati da precedenti trasfusioni o gravidanze e nelle anemie emolitiche autoimmuni
TEST DI COOMBS INDIRETTO Le emazie utilizzate per la ricerca di Ac sono di gruppo 0 e sono state testate per i determinanti antigenici più comuni
Positività del Test di Coombs indiretto In questo caso è necessario proseguire le indagini per identificare di quale anticorpo si tratta
IDENTIFICAZIONE ANTICORPI / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / 2 4 / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / /
IDENTIFICAZIONE ANTICORPI IRREGOLARI Per identificare gli Ac presenti è necessario trovare con il pannello sia reazioni positive che negative Se è presente un solo Ac, tutte le emazie che possiedono quell’Ag devono essere positive e tutte le emazie prive di quell’Ag devono essere negative Ad eccezione di Ag rari, l’identificazione deve prevedere una serie di test con un minimo di 3 reazioni positive e 3 reazioni negative (probabilità 1/20 che l’identificazione sia corretta)
IDENTIFICAZIONE ANTICORPI IRREGOLARI Sbarrare tutti i determinanti antigenici presenti nei vari campioni di emazie che hanno dato reazione negativa Prendere in considerazione il determinate Ag non cancellato Tutte le emazie che reagiscono possiedono quell’Ag? si Tutte le emazie che possiedono quell’Ag reagiscono? si Il paziente è negativo per quell’Ag? si
TEST IMMUNOEMATOLOGICI test di Coombs indiretto Il TCI è la metodica di base per: ricerca, identificazione, titolazione di anticorpi antieritrocitari prova di compatibilità trasfusionale
TEST IMMUNOEMATOLOGICI prova di compatibilità Nella prova di compatibilità : In una schedina opportuna si fa reagire il siero del pz che deve essere trasfuso con i globuli rossi della unità che deve essere trasfusa Si mette a incubare a 37° per 10’ Si centrifuga e si legge Il sangue è compatibile se non si è formata alcuna agglutinazione
TEST IMMUNOEMATOLOGICI richiesta di emazie Ad ogni richiesta di emazie vengono eseguiti: Test di Coombs indiretto per la ricerca nel siero del paziente di eventuali anticorpi Prova di compatibilità tra il siero del paziente e le emazie della sacca Controllo del gruppo del paziente e della sacca
TEST IMMUNOEMATOLOGICI test di Coombs MEMO: il test di coombs diretto si esegue sulle emazie da esaminare; se positivo indica presenza di anticorpi adesi alle emazie il test di Coombs indiretto si esegue sul siero; se positivo indica che il paziente è immunizzato contro qualche antigene dei G.R.