LA MENSA OLTRE LA MENSA:

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Transcript della presentazione:

LA MENSA OLTRE LA MENSA: indagine igienico sanitaria nel progetto last minute market Linda Chioffi Direttore U.O.C. Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Dipartimento di Prevenzione - AULSS 20 Verona 16 dicembre 2009

Paradosso della scarsità nell’abbondanza U. E. esposti al rischio povertà: 78 milioni, di cui 19 milioni di bambini food insecurity e componente alimentare povertà, diffuse in tutti i paesi Scarsità alimentare Spreco alimentare Sovrapproduzione Eccesso di offerta DECISIONE N. 1098/2008/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 22 ottobre 2008 riguardante l’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale (2010)

ADEGUATEZZA DELLA DIETA SICUREZZA NUTRIZIONALE MIGLIORARE EFFICIENZA PSICOFISICA ALLUNGAMENTO VITA MEDIA NUTRIGENOMICA ALIMENTAZIONE FUNZIONALE CRITERI BIOLOGICI CRITERI EPIDEMIOLOGICI CRITERI ECOLOGICI ADEGUATEZZA DELLA DIETA SICUREZZA NUTRIZIONALE accesso ad un’alimentazione comunque equilibrata e ad acqua potabile in misura che tutti dai bambini agli anziani possano esprimere integralmente il loro potenziale genetico di sviluppo fisico e mentale loro potenziale genetico di sviluppo FOOD SAFETY Salubrità o garanzia di non tossicità degli alimenti prerequisito necessario ma non sufficiente FOOD SECURITY accesso fisico ed economico al cibo per tutti in ogni momento

povertà alimentare principali ostacoli a dieta sana e bilanciata costo accessibilità conoscenza mancanza denaro --- cibi molto energetici ma poveri di sostanze nutritive aree a basso reddito, differenza di prezzo dei cibi sani sembra essere maggiore. Mancanza adeguate attrezzature per cucinare in casa incrementa necessità cibi pronti o da asporto, con densità calorica elevata. reddito basso ostacoli logistici a corretta alimentazione, per esempio la mancanza di mezzi di trasporto. Per molti, il trasporto non è una soluzione praticabile, in particolare per le persone con bambini piccoli o difficoltà di mobilità. mancanza di conoscenza o l'eccesso di informazioni contrastanti su alimentazione e salute, la mancanza di motivazione e il perdersi delle capacità culinarie possono inibire l'acquisto e la preparazione di pasti con ingredienti sani.

Percent dietary energy and percent diet cost contributed by each food group Drewnowski and Darmon 2005

Banche alimentari (food banks) organizzazioni non profit specializzate nella raccolta eccedenze produttive di imprese e agricoltori e nell’impiego diretto o indiretto rivolto alle famiglie in difficoltà

Donazione prodotti invenduti/non consumati Trasformare lo spreco in risorse Opportunità dieta sana per persone disagiate Contrastare diseguaglianze sociali Sicurezza alimentare

Vantaggi ECONOMICI AMBIENTALI SOCIALI riduzione costi di smaltimento per le aziende e disponibilità alimenti che avevano perso valore nei circuiti commerciali. AMBIENTALI riduzione quantità materiali da disperdere nell’ambiente. SOCIALI beni a consumatori senza potere d’acquisto. enti caritativi possono liberare risorse da dedicare ai servizi specifici alla persona.

ALIMENTI RITIRATI DALLA VENDITA MERCATO ORTOFRUTTICOLO DEPOSITO IPERMERCATO

Formazione di eccedenze CATENA AGROALIMENTARE IMPRESE FORMAZIONE DI ECCEDENZE Produzione primaria Aziende agricole SI Trasformazione Industria agroalimentare Distribuzione Mercati generali Piccola e grande distribuzione Consumo Ristorazione organizzata Formazione di eccedenze

SPRECO ANNUO PRODOTTI ALIMENTARI ancora perfettamente consumabili Italia 1,5 milioni di tonnellate valore mercato 4 miliardi di Euro Ogni giorno in discarica o incenerimento 4 mila tonnellate di alimenti 15% pane e pasta 18% carne 12% verdura e frutta che italiani acquistano quotidianamente

Indigenza alimentare La nuova povertà è alimentare 4% delle famiglie residenti italiane: 3 milioni di persone «Non è fame, ma scarsa qualità del cibo che si mangia» soglia di povertà alimentare per famiglia 222,29 € /mese scontrino mensile non prevede più di 28 € pane e cereali, 35 € carne e salumi, 14 € frutta, 10 € pesce, 9 € bevande. «La povertà alimentare in Italia. Prima indagine quantitativa e qualitativa» Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università di Milano Bicocca . Banco Alimentare

dossier 2008 “Il diritto all’alimentazione a tutela delle fasce più deboli della popolazione” (Osservatorio Permanente dei Consumi e degli Stili di Vita INRAN Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la Nutrizione) aumentata al 29% percezione povertà, 1 italiano su 3 si sente povero meno presenti nel carrello pane e pasta e frutta e ortaggi, (1/10 della spesa) grave rischio: “l’erosione del diritto ad un’alimentazione adeguata”.

Campione famiglie povere selezionate tra 1,5 milioni assistiti Banco Alimentare LA POVERTÀ ALIMENTARE IN ITALIA PRIMA INDAGINE QUANTITATIVA E QUALITATIVA

Distribuzione % media assistiti per tipo di servizio e fascia di età (valori %)

Sostegno alle famiglie povere con figli minori priorità assoluta prima infanzia e adolescenza doppiamente fragili x difficoltà presenti e future alimentazione meno equilibrata < opportunità formative e culturali > probabilità abbandono studio lavori meno qualificati e remunerativi,

Percorsi dentro la povertà Fattore tempo Percorsi dentro la povertà piano inclinato sempre più ripido e scivoloso più lungo tempo tra emergenza stato bisogno e intervento aiuti efficaci.

Fattore tempo

SETTORE PROFIT E NON PROFIT

Last minute market Mense scolastiche Comune di Verona Avvio sperimentazione 2005 Fasce deboli popolazione (mense centri accoglienza) Pasti con prodotti freschi, nutrizionalmente equilibrati (modello dieta mediterranea) e curati sotto l’aspetto gastronomico AULSS garante protocolli igienico sanitari ACLI provinciale VERONA

La legge del buon Samaritano equipara le Onlus ai consumatori finali. “legge del buon Samaritano” N.155 del 25 giugno 2003 “disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fine di solidarietà sociale” «Le organizzazioni riconosciute come organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997 n. 460 e successive modificazioni, che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparate, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito ed utilizzo degli alimenti». La legge del buon Samaritano equipara le Onlus ai consumatori finali.

RECUPERO PASTI PRONTI Anno scolastico 2007-2008 ■ Totale 9.218,15 kg ■ Pasti recuperati 14.800 RECUPERO PASTI PRONTI Anno scolastico 2007-2008

ATTIVITÀ SVOLTE marzo – ottobre 2008

Mense scolastiche comunali Gruppi di Volontariato Vincenziani -“Casa della Carità”, cucina Mense scolastiche comunali

Casa di Accoglienza Il Samaritano Mense scolastiche comunali

Casa di Accoglienza Il Samaritano

CONTROLLI PRESSO LE CASE DI ACCOGLIENZA

CONTROLLI PRESSO LE MENSE SCOLASTICHE

ESITI RAPPORTI DI PROVA MICROBIOLOGICA - ARPAV

FORMAZIONE DEL PERSONALE VOLONTARIO CONCLUSIONI 1 1. Qualità dei pasti sostenibile 2. Ristorazione scolastica: ottimo punto di raccolta. 3. Punti critici controllo: temperatura conservazione/ tempo FORMAZIONE DEL PERSONALE VOLONTARIO

CONCLUSIONI 2 Punti di forza: reti locali di solidarietà strategia preventiva e di promozione salute multidisciplinarietà impatto positivo ambiente, economia, società, salute azione sviluppo (auto) sostenibile locale Obiettivo futuro, favorire : reti locali di quartiere comunità che potenziano fattori protettivi salute

Sicurezza alimentare Accesso per tutti in ogni momento ad alimenti salubri e sufficienti per una vita attiva e sana Si ringrazia la dr.ssa Anna Maria Ferreri che ha sviluppato questo studio nella Sua tesi di Laurea