POTENZIALITA’ ED APPLICAZIONI NEL SETTORE TESSILE TECNOLOGIA RFID: POTENZIALITA’ ED APPLICAZIONI NEL SETTORE TESSILE ITMA 2007 Preview Conference Elena Legnani
AGENDA PROGETTO TAGGIE DEMO RFID – LABORATORIO TESSILE TECNOLOGIA RFID - COSA SONO I SISTEMI RFID? - COME FUNZIONANO? - SISTEMI RFID: PERCHE’? - STANDARD DI RIFERIMENTO APPLICAZIONI - AMBITI DI APPLICAZIONE IN ITALIA - SETTORE TESSILE PROGETTO TAGGIE DEMO RFID – LABORATORIO TESSILE
COSA SONO I SISTEMI RFID? I sistemi RFID rientrano all’interno della tipologia di procedure impiegate per identificare oggetti, denominate Automatic Identification (Auto-ID), che permettono: l’acquisizione automatica di dati per l’identificazione di un oggetto l’introduzione automatica di questi dati d'identificazione all’interno dei sistemi informativi aziendali Barcode (mono e bidimensionali) e Tag RFID costituiscono i principali strumenti AUTO-ID attualmente disponibili
COME FUNZIONANO? ID: XYZ01926AC6 XYZ01926AC6 XYZ01926AC6 etichettatura di provenienza: Made in Italy etichettatura di composizione: 100% cotone taglia: XXL nome confezionista: Mario Rossi Reader XYZ01926AC6
SISTEMI RFID: PERCHE’? Memoria Capacità limitata Capacità elevata Flessibilità Informazioni statiche Possibilità di riscrittura Efficienza Una sola lettura alla volta Più letture quasi contemporanee Portata di lettura Qualche cm manualmente in contatto visivo Da qualche cm a qualche metro in modo automatico o manuale Robustezza Difficoltà di lettura in ambienti sporchi Immunità allo sporco, maggiore resistenza strutturale Costo Economico, costo dell’inchiostro Da 0,2€ a diversi Euro Diffusione Ampiamente diffuso Ancora in fase di sviluppo Disponibilità Tutti i produttori dispongono di stampanti e lettori Scarso numero di produttori di tag e lettori Standard Consolidati da decine di anni (EAN-UCC) In via di definizione Interferenze Sporco e danneggiamento Compatibilità elettromagnetica, metalli, liquidi
STANDARD DI RIFERIMENTO ISO Si occupa di definire le modalità di protocollo e interfacciamento utilizzando le frequenze normate Standard Tecnologici ISO 15693 2/3 Identificazione prodotti 13,56 MHz ISO 18000 Air Interference 1 Definizione architettura e parametri 2/7 Parametri di comunicazione da 135 KHz a 2,45 GHz Standard di conformità ISO 10373 7 Metodo di test per identificazione prodotti ISO 18047 Rapporto tecnico per i test di conformità Test di conformità Standard di dati ISO 15963 Realizzazione di numeri identificativi univoci ISO 15961 Trattamento dati memorizzati ISO 15962 Standard applicativi ISO 14223/1/2/3 Identificazione animali < 135 KHz ISO 14443/4 Controllo accessi/Carte di credito ISO 17358 Supply Chain Applications ISO 17363/4/5/6/7
STANDARD DI RIFERIMENTO EPC Global Società detentrice della proprietà intellettuale del progetto EPC (Electronic Product Code) nata nel 2003 da una joint venture tra EAN (European Article Numbering) e UCC (Uniform Code Council) EPCglobal è stato il promotore principale del data standard EPC che rappresenta uno schema di codifica internazionale che permette di identificare un singolo prodotto distinguendolo da qualsiasi altro esemplare presente sul mercato 01.0203D2A.916E8B.0719BAE03C Header: 8 bits = 256 ePC Mgr: 28 bits = 268.435.456 Object Class: 24 bits = 16.777.216 Serial Number: 36 bits = 687.194.767.361
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AMBITI DI APPLICAZIONE IN ITALIA Nel 2007 sono state rilevate 835 applicazioni: - 300 esecutive (solo 136 nel 2006) - 135 sperimentali - 400 studi di fattibilità Fonte: Rapporto 2007 Osservatorio RFID, School of Management, Politecnico di Milano
AMBITI DI APPLICAZIONE IN ITALIA Education: skipass, villaggi, musei, biblioteche; Trasporto: vedi esempio venezia (2007); pubblica amministrazione: passaporto elettronico\ Fonte: Rapporto 2007 Osservatorio RFID, School of Management, Politecnico di Milano
SETTORE TESSILE PRINCIPALI APPLICAZIONI anticontraffazione dei prodotti snellimento delle attività logistiche 40 progetti: 8 applicazioni esecutive 11 test pilota 10 progetti sperimentali supporto alle operations automazione delle attività distributive di ricezione e spedizione (es. distributore di abbigliamento) solo test pilota, no punti vendita AMBITI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE sperimentazione nuovi tag individuazione posizionamento ottimale dei tag sui capi tracciabilità dei prodotti lungo la filiera (es. Ceseca, Centro Servizi Calzaturiero) gestione dei punti vendita
SETTORE TESSILE PRINCIPALI VINCOLI E PROBLEMI Esistono tag con varie frequenze che resistono fino a 250°C e ad ambienti chimicamente aggressivi costi elevati vs prestazioni meccaniche Lavorazioni meccaniche pesanti (es. follatura) Mancanza di un tag unico con cui seguire tutto il processo produttivo-distributivo
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Università di Bergamo – Dipartimento di Ingegneria Industriale PROGETTO TAGGIE Identificazione e tracciabilità tramite RFID per la tutela del made in Italy studia l’inserimento della tecnologia RFID nei prodotti appartenenti alla filiera meta-distrettuale della moda della regione Lombardia Il progetto si basa sull’integrazione della tecnologia ad un accessorio moda di un capo finito TRACCIABILITA’ IDENTIFICAZIONE ANTI-CONTRAFFAZIONE TEAM DI PROGETTO: Lanfranchi S.p.A. Lab-ID S.r.l. Sengalt S.r.l. Politecnico di Milano – Dipartimento di Industrial Design delle arti della comunicazione e della moda (Indaco) Università di Bergamo – Dipartimento di Ingegneria Industriale
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DEMO RFID – LABORATORIO TESSILE Il laboratorio RFID attivato presso l’Università degli Studi di Bergamo è un Centro di dimostrazione rivolto alle imprese del settore tessile Il laboratorio offre studi di fattibilità per supportare l’applicazione della tecnologia RFID identificazione e autenticazione dei prodotti logistica di magazzino e dei punti vendita tracciabilità dei processi supporto alle operations
DEMO RFID – LABORATORIO TESSILE
CONTATTI Per ulteriori informazioni contattare: Prof. Stefano Dotti stefano.dotti@unibg.it, 035-2052391 Prof. Sergio Terzi sergio.terzi@unibg.it, 035-2052385 ing. Elena Legnani elena.legnani@unibg.it, 035-2052385