ECONOMIA DEL TURISMO Anno Accademico Fabrizio Pompei

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Analisi microeconomica del turismo
Advertisements

1 I PROGRAMMI UMANITARI DELLA ROTARY FOUNDATION. 2 Dal primo luglio 2003 si distinguono in tre categorie fondamentali: 1)S0VVENZIONI SEMPLIFICATE PER.
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
Introduzione all’Economia del Turismo
Introduzione all’Economia del Turismo
Analisi macroeconomica del turismo
MACROECONOMIA L’economia italiana
Lezione 4 IL MERCATO DEI BENI
I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta
Università degli Studi di Cagliari
Definizione di turista
Università degli Studi di Cagliari
Roma Settembre Istat Le difficoltà dei giovani nella transizione allo stato adulto L. Quattrociocchi, R. Fraboni, S. F. Allegra, D. Spizzichino,
EIE 06/07 II / 1 Strumenti delle politiche agricole in economia aperta equilibrio di mercato in economia aperta politiche di un paese importatore politiche.
La giornata dellEconomia Centro Studi Unioncamere Roma, 13 dicembre 2004 Temi e contenuti del Rapporto - tipo sulleconomia locale.
I DATI MACROECONOMICI MICROECONOMIA : STUDIO DI 1 ) COME GLI INDIVIDUI E LE IMPRESE FORMULANO LE PROPRIE DECISIONI 2 ) LE LORO INTERAZIONI SUL MERCATO.
Modelli macroeconomici in economia aperta
22_dati_macroeconomici A.A Istituzioni di economia, corso serale1 22 – Misurare il reddito di una nazione copertina.
Dati Macroeconomici 22 A.A Istituzioni di economia, corso serale1 22 – Misurare il reddito di una nazione copertina.
Il turismo responsabile Gianni Cappellotto. ONG italiana di volontariato internazionale in America Latina dal 1966 e dal 2000 anche in Africa 200 progetti.
Confronti tra fonti Corso in Fonti, metodi e strumenti per lanalisi dei flussi turistici A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea PROGEST.
Indicatori del turismo Corso in Fonti, metodi e strumenti per lanalisi dei flussi turistici A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea PROGEST.
Confronti tra fonti Corso in Fonti, metodi e strumenti per lanalisi dei flussi turistici A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea PROGEST.
TECNICA TURISTICA Dott. Andrea Colantoni modulo 1 - TECNICA TURISTICA.
OSSERVATORIO REGIONALE SUL COMMERCIO Previsioni di famiglie ed imprese sullandamento delle vendite nel periodo natalizio e nei saldi invernali Firenze,
Il Sistema Informativo Excelsior per la programmazione dellistruzione e della formazione professionale Firenze, 14 novembre 2011 Silvia Rettori Unioncamere.
Turismo Responsabile Organizzato
Prima parte 1.Quale tra i seguenti individui può essere definito turista? a.Un individuo che effettua uno spostamento di 10km dal suo luogo di residenza.
Flavia Maria Coccia,IS.NA.R.T
Osservatorio Turismo & Natura Roma, 21 settembre 2006.
Roma, 13/7/2006 Seminario interno sulla revisione generale dei conti nazionali del Le tavole delle risorse e degli impieghi a cura di PAOLO DI LORENZO.
PIOT-Maratea ANALISI OPERATIVA Arch. Mario De Filippo
Ministero del Lavoro D.G. Osservatorio del Mercato del Lavoro 20/04/ In breve… Con un andamento positivo sono gli indicatori del clima di fiducia.
I CONSUMI FAMILIARI DI FORMAGGI DOP
XLVII Riunione Scientifica della Società Italiana di Economia, Demografia e Statistica Milano, 27, 28 e 29 maggio 2010 Motivazioni esclusive e concorrenti.
Lo Scambio Giovani del Rotary International.
Professioni, Titoli, Indirizzi di studio, Competenze & Esperienza Che cosa chiedono le imprese in Emilia-Romagna.
Centro Studi Turistici di Firenze
Estratto per la relazione del Dott. Trevisanato 30 maggio 2008.
1 Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali LORO CI VEDONO COSI.
Assemblea Elettiva Assoviaggi Assemblea Elettiva ASSOVIAGGI - Confesercenti Roma, 18 Marzo 2010 Mercato turistico e settore delle agenzie di viaggio.
1 Fiepet 21 giugno 2010 I pubblici esercizi A cura dell’Ufficio Economico Confesercenti.
Venti anni di vacanze italiane
Capitolo III. Il mercato dei beni.
Programma dettagliato e materiali didattici li trovate nel sito
M A C R O E C O N O M I A Analisi dei meccanismi che determinano il funzionamento e la performance di un sistema economico nel suo complesso Fenomeni macroeconomici.
Il Turismo Sociale e Associativo in Italia Quarto Rapporto Anno 2011.
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Istituzioni di Economia Politica II (CLEA/CLAM )
Aspetti generali della geografia del turismo
L’economia politica.
Statistica del turismo
Statistica del turismo
L’indagine UIC alle frontiere: aspetti metodologici ed utilizzi Giuseppe ORTOLANI Andrea ALIVERNINI L’indagine UIC alle frontiere: aspetti metodologici.
Rilevazione sulla Domanda e sull’Offerta Turistica Elbana Estate 2012 Conferenza stampa 13 Febbraio 2013 Portoferraio CENTRO STUDI E RICERCHE Azienda speciale.
Statistiche sul turismo a confronto La rilevazione vs i dati di statistica ufficiale sul turismo Roberta Panaccione Viterbo, 24 ottobre 2014.
Il ruolo della Meeting Industry all’interno dell’economia turistica genovese Gian Marco Ugolini Università degli studi di Genova Dipartimento di Scienze.
Mara Manente Il ruolo economico del turismo Assohotel - Confesercenti Convegno nazionale “Valore Impresa – Sviluppo Turismo” Roma, 4 Febbraio 2014.
Rapporto sul turismo in provincia di Cremona Anno 2015 Ufficio Statistica 9 maggio 2016.
ARTS AND EVENTS100 ITALIAN CITIES 20 ° BORSA DEL TURISMO DELLE 100 CITTA’ D’ARTE D’ITALIA ROMA, 19 APRILE anni di T URISMO nelle C ITTÀ D ’A RTE.
Turismi (1) Giorgio Castoldi.
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A
Il prodotto interno lordo Questo è il primo argomento di macroeconomia, ed è anche il primo di due argomenti che introducono due misure statistiche di.
Assessorato al Turismo Comune di Venezia Il turismo nel Comune di Venezia Venezia, 20 Novembre 2007 Hotel Monaco & Grand Canal.
Assessorato al Turismo – Città di Venezia Il turismo nel Comune di Venezia Venezia, 19 Novembre 2010 Telecom Future Centre.
A cura di Stefano Soglia Camugnano, 13 giugno 2010 Marketing turistico TESTIMONIAL DI ESPERIENZE.
Presentare i dati Corso in Fonti, metodi e strumenti per l’analisi dei flussi turistici A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea PROGEST.
Transcript della presentazione:

ECONOMIA DEL TURISMO Anno Accademico 2009-2010 Fabrizio Pompei 1. Introduzione al corso: oggetto di studio dell’economia del turismo; definizione di turismo, definizione di turista, i modelli nell’economia del turismo, la misurazione dei fenomeni turistici 2. Analisi micro-economica del turismo: la teoria del turista consumatore, la domanda turistica e l’economia delle destinazioni , la produzione nel turismo,le imprese turistiche, il mercato turistico 3. Il Turismo nel sistema economico (Turismo e contabilità nazionale) 4. Analisi macroeconomica del turismo: il turismo nello sviluppo nazionale e regionale, il moltiplicatore turistico, modelli di specializzazione turistica, il turismo nei mercati internazionali 5. Il turismo sostenibile Valutazione dell’apprendimento: Esame scritto Programma dettagliato e materiali didattici li trovate nel sito http://www.ec.unipg.it/DEFS/economia-del-turismo.html

Introduzione all’Economia del Turismo Definizioni e Contenuti Branca dell’economia politica che studia il complesso di attività derivanti dal comportamento del turista ECONOMIA DEL TURISMO E’ una disciplina che riguarda l’applicazione dell’economia all’industria turistica VISIONE TRADIZIONALE: TURISTA TIPO Il turista tipo è colui che lascia una traccia semplice e sicura Modello: Partenza – Viaggio - Soggiorno Radici storiche: Economics of Outdoor Recreation: Cinque fasi della vacanza i. Anticipazione; ii. Viaggio di andata iii. Esperienza iv. Viaggio di ritorno v. Ricordo

Cosa studia l’ Economia del Turismo Oggetto di studio: l’esperienza del turista, cioè del soggetto che a scopo di vacanza abbandona il proprio soggiorno abituale per recarsi in un luogo di soggiorno e svago L’economia del turismo è quel capitolo dell’economia politica che studia i problemi economici correlati con l’attività del turista: 1. Analisi economica degli spazi turistici; 2. Decisioni di investimento nelle strutture di offerta turistica (ricettività alberghiera ed extra-alberghiera); 3. Decisioni di investimento pubblico (strade, porti, aeroporti, ecc.); 4. Struttura e organizzazione economica del mercato dei viaggi; 5. Analisi della domanda e della spesa turistica 6. Effetti moltiplicativi della spesa turistica su reddito e occupazione 7. Problemi di economia internazionale (mercato dei cambi ed equilibrio della bilancia dei pagamenti).

Il tramonto dell’immagine tradizionale del turista tipo Fino a qualche anno fa (prima dell’attuale crisi) questa visione era messa in discussione L’aumento dei redditi reali, del tempo libero, della mobilità delle persone rende sempre più sfumati i contorni dell’oggetto di indagine dell’economia del turismo Il modello partenza-viaggio-soggiorno non è più sempre valido Un turista può essere tale senza soggiornare (al contrario non sempre chi soggiorna in un altro luogo è un turista) Non sempre il turista deve compiere un viaggio per essere tale: le attività ricreative senza deplacement possono dar luogo lo stesso a domanda turistica Gli spazi turistici, cioè il luogo dove il turista si svaga, sono sempre più eterogenei e la loro natura può cambiare velocemente nel tempo (sentieri di montagna che divengono mete per il trekking o escursioni in mountain bike; una campagna spopolata che si rianima grazie al fenomeno agrituristico) Il territorio si trasforma in offerta turistica se la domanda potenziale si trasforma in domanda pagante Tutto diviene più complesso, ma…….

Cogliere alcuni aspetti essenziali LA NECESSITÀ DI ASTRAZIONE PER INTERPRETARE E SPIEGARE IN MODO RIGOROSO LA REALTÀ Malgrado i contorni siano più sfumati, l’economia ha bisogno di semplificare molti aspetti della realtà complessa Cogliere alcuni aspetti essenziali Per spiegarne le relazioni che tra questi intercorrono L’insieme dei risultati servono poi per prendere decisioni economiche Decisioni private: imprenditori turistici Decisioni pubbliche: i policymakers del settore o di una regione

L’uso dei modelli in economia La teoria economica attraverso i modelli fornisce schemi interpretativi coerenti della complessità del reale Non ci si può limitare a descrivere la realtà, ma si deve cercare di fornire spiegazioni sul perché avvengono certi fenomeni Il metodo scientifico si applica anche all’economia e consiste nel: Osservare i fenomeni reali Fare assunzioni ed ipotesi sugli stessi attraverso l’induzione Usare il metodo deduttivo al fine di formulare proposizioni partendo dalle ipotesi di partenza e fornire spiegazioni in modo rigoroso e coerente Tornare alla verifica empirica per accettare o rifiutare una teoria Esistono vari modi per formulare modelli, anche nell’economia del turismo Tuttavia uno dei modelli più semplici e lineari è quello di Leiper (1990), il quale parte dagli elementi di base individuati dall’economia del turismo tradizionale, cioè il processo Partenza viaggio soggiorno

TURISMO COME SISTEMA - MODELLO DI LEIPER 3 Dimensioni fondamentali Turisti - Spazio - Industria turistica I turisti costituiscono gli agenti principali del fenomeno turistico, sono coloro che generano la domanda turistica, la loro natura va ben definita, così come va definita la natura del turismo Lo spazio si distingue in tre diversi elementi geografici: 1) regione di origine; 2) regione di destinazione; 3) regione di transito L’industria turistica è un complesso di attività imprenditoriali che produce i beni e servizi turistici

Definizioni di Turismo e di Turista Esiste una forte eterogeneità nelle definizioni Nel tempo il problema della definizione di turismo e turista si è sempre più legato a doppio filo con il problema statistico della misurazione di tale fenomeno Definizioni Storiche Von Schullard (1910)  “si intende per turismo l’insieme di tutte le attività, principalmente di natura economica, che hanno direttamente a che fare con l’ingresso, il soggiorno e il movimento di stranieri verso l’interno e verso l’esterno di un paese, una città, una regione” Lega delle Nazioni (1937) “è considerato turista un soggetto che trascorre un periodo di almeno 24 ore in un paese diverso da quello abituale di residenza”. International Union of Official Travel Organization* (1968) “si definisce visitatore una persona che viaggia in un paese diverso da quello in cui ha abituale residenza, per qualunque ragione diversa da quella di un lavoro pagato”. *Ora tale istituzione si chiama United Nations World Tourism Organization (UNWTO)

Definizioni di Turismo e di Turista (2) Definizioni Statistiche UNWTO e UNSTAT (1994): “Il turismo è l’attività delle persone che viaggiano verso, e si trovano in, luoghi diversi dal proprio ambiente abituale, per un periodo complessivo non superiore ad un anno consecutivo a scopo di svago, affari o per motivi diversi dall’esercizio di un’attività remunerata all’interno dell’ambiente visitato” ISTAT: “movimento del turista individuato tramite una definizione tecnica della “vacanza”, cioè di un viaggio di durata non inferiore a cinque giorni che comprende almeno quattro notti di pernottamento fuori casa, effettuato per motivi ricreativi” Queste definizioni più precise consentono di individuare 3 criteri per poter definire un turista: Spostamento al di fuori del luogo abituale di residenza Permanenza nel luogo specifico visitato deve essere inferiore ad una certa durata Scopo del viaggio, qualsiasi motivazione al di fuori di un’attività remunerata: quindi colui che fa un viaggio di lavoro (è remunerato nel paese di origine) è considerato turista, mentre non è turista chi parte per cercare lavoro ed essere remunerato nel luogo di destinazione

Definizioni di Turismo e di Turista (3) Definizioni olistiche: il turismo si presenta come lo spaccato di una società, coinvolgendone tutti gli aspetti della vita sociale, qui quello che conta sono le relazioni che legano insieme soggetti ed elementi: i. Burkart e Medlik (1974): “sono turismo tutte le relazioni e i fenomeni legati al soggiorno di stranieri in una località in cui essi non esercitano un’importante, permanente o temporanea, attività remunerata” ii. Jafari (1977): “il turismo è sia lo studio dell’uomo lontano dal suo habitat usuale, sia dell’industria che soddisfa i suoi effetti, e degli impatti da entrambi prodotti sull’ambiente socio-culturale, economico e fisico della comunità d’accoglienza” iii. British Tourism Society (1979): “il turismo include ogni attività connessa al temporaneo movimento di breve periodo di persone verso destinazioni al di fuori del luogo dove normalmente vivono o lavorano, e di tutte le attività durante il tempo di soggiorno in questa nuova destinazione”

La classificazione del turismo Dopo aver dato definizioni che ci consentono in modo preciso di identificare il turista ed il turismo, cerchiamo ora di classificarli: Turismo e turisti possono essere classificati in base allo spostamento: 1) Turismo in uscita dei residenti di un Paese verso l’estero (Outbound Tourism); 2) Turismo in entrata: turismo all’interno di un Paese effettuato da non residenti (Inbound Tourism); 3) Turismo domestico (Domestic Tourism): effettuato all’interno del paese dai residenti del paese stesso; 4) Turismo di transito: quando una regione è solo attraversata dal turista. Motivazioni del viaggio: 1) motivazioni di piacere e svago (vacanze in generale); 2) motivazioni professionali (lavoro, professioni , convegni seminari); 3) altri motivi (motivi di salute, pellegrinaggi religiosi) Durata della vacanza: all’interno del grande gruppo dei viaggiatori vi possono essere i visitatori (coloro che viaggiano per motivazioni turistiche), i visitatori si possono distinguere in escursionisti: se la visita dura meno di 24 ore e non prevede pernottamento; turisti se la visita dura più di 24 ore. Tra i turisti abbiamo i turisti di vacanza breve (pernottamento da 1 a 3 notti), ed i turisti di vacanza (almeno 4 notti)

Le tipologie dei flussi turistici PROVENIENZA DALLA NAZIONE PROVENIENZA DALL’ESTERO DESTINAZIONE NELLA NAZIONE 1.Turismo domestico 2.Turismo in entrata DESTINAZIONE ALL’ESTERO 3.Turismo in uscita 4.Turismo in transito 1 + 3 = turismo nazionale 1+2 = turismo interno 2 + 3 = turismo internazionale

Convenzioni sui visitatori internazionali e nazionali A) turisti internazionali, coloro che trascorrono almeno 24 ore e meno di un anno nel paese di destinazione per motivazioni diverse da quelle di un lavoro remunerato B) escursionisti internazionali, coloro che trascorrono meno di 24 ore nel paese di destinazione (escursionisti giornalieri, es. scali aerei; passeggeri di crociere che dormono a bordo) Visitatori domestici, sono molto più difficili da misurare A) turista domestico: trascorre almeno 24 ore e meno di 6 mesi in una località del Paese diversa da quella abituale B) escursionista domestico: visitatore che trascorre meno di 24 ore nel luogo di destinazione

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO TURISTICO Il prodotto turistico Candela / Gardini: Il prodotto turistico è un paniere complesso di beni e servizi diversi, eterogenei dal punto di vista merceologico-produttivo, domandati dal visitatore durante l’esperienza della sua vacanza e accomunati dal tipo di bisogno soddisfatto, o meglio da dalla circostanza di essere acquistati durante o per le vacanze CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO TURISTICO PLURALITA’ ETEROGENEITA’ la lista di merci diverse che compongono il prodotto turistico La diversità delle liste che connotano forme varie di turismo

1) Trasporti (treno , nave , aereo, automobile, ecc.) IL PANIERE DI BENI E SERVIZI TURISTICI SI ARTICOLA IN 4 CLASSI FONDAMENTALI 1) Trasporti (treno , nave , aereo, automobile, ecc.) 2) Alloggi e ristorazione (campeggi, hotel, luogo di soggiorno, casa-affitto, caravan, ecc.) 3) Attività (ricreative, convegni, sport festival, ecc.) 4) Shopping (negozi souvenir, mercati di strada, ecc.) Ricordiamo inoltre che i beni ed i servizi sono resi specifici dalla base di risorse ambientali e culturali, all’interno delle quali vengono consumati, in altre parole nel territorio che caratterizza la destinazione turistica

ETEROGENEITA’ E PLURALITA’ DEI TURISMI ATTRAVERSO UN ESEMPIO albergo casa carne pesce Servizi spiaggia Serata disco MARCO 1 2 ANNA I due turisti consumano ciascuno una lista eterogenea di beni e servizi, quindi il paniere è eterogeneo Le due liste non sono solo fatte di una diversa composizione di beni e servizi ma individuano due diversi tipi di turismo (pluralità) Anna ha probabilmente famiglia e si affida al turismo delle case-vacanza Marco è giovane usa meno spiaggia e la sostituisce con discoteca Quindi le liste individuano due diversi tipi di tipologie turistiche o, si può dire anche che individuano due diversi tipi di turismi Da ora in poi Tipologia Turistica e Turismo saranno utilizzati come sinonimi

La matrice del prodotto turistico L’insieme di beni e servizi che compongono il prodotto turistico devono inoltre essere riferiti ad una destinazione (una regione) in cui vengono consumati Eterogeneità e pluralità sintetizzate nella matrice del prodotto turistico   = [xij] con i = 1, 2, ..., m e j = 1, 2, ..., n X1 X2 … Xn T1 x11 x12 … x1n  = [xij] = T2 x21 x22 … x2n … … … … … Tm xm1 xm2 … xmn dove xij rappresenta la quantità di prodotto, bene o servizio, di tipo j presente nel paniere del turismo i, in un giorno di vacanza: xij = 0 se il turismo i non utilizza il prodotto j; xij > 0 indica che il prodotto j è richiesto per la vacanza di tipo i . l’eterogeneità dei prodotti è introdotta nel senso delle colonne, dove Xj per j = 1, 2, ..., n con l’indice j che identifica le merci; la pluralità dei turismi è considerata nel senso delle righe, con Ti per i = 1, 2, ..., m, con l’indice i che identifica i turismi. x sono le quantità di beni e servizi acquistate per giorno di vacanza Lungo le colonne abbiamo i diversi beni e servizi j=1,..n Lungo le righe abbiamo i diversi tipi di turismo i=1….m, quindi il turismo di affari, l’agriturismo, il turismo religioso,ecc. La matrice si riferisce sempre ad una destinazione/località turistica, che si indica con r

Unità di misura nella matrice del prodotto turistico L’unità di misura nella matrice del prodotto turistico sono i giorni di vacanza in cui si è consumato un dato bene o si è fatto uso di un dato servizio Ad esempio immaginiamo che Marco abbia trascorso solo una settimana di vacanza al mare, durante la quale è stato solo 3 volte in discoteca, abbia fatto solo 7 cene a base di pesce, 7 pranzi a base di carne e sia stato in spiaggia solo 5 pomeriggi Il suo prodotto turistico, vale a dire i consumi giornalieri che si presentano come media dell’intera settimana saranno albergo casa carne pesce Servizi spiaggia Serata disco MARCO 7/7=1 5/7=0,71 3/7=0,42

Come si misura il fenomeno turismo E’ necessario individuare in modo non equivoco le tracce che il turista lascia Le tecniche utilizzate per la rilevazione delle statistiche sul turismo sono: 1) Indagini presso gli intermediari turistici (enterprise survey) 2) Indagini presso le strutture ricettive (accomodation survey) 3) Indagini presso le famiglie (household survey) 4) Indagini presso le frontiere (frontier survey) Nel caso del turismo internazionale i passaggi di frontiera (outbound e inbound) e la domanda di valuta nazionale (o estera) effettuata presso le banche da turisti stranieri ( o da turisti che vanno all’estero) costituiscono le tracce più evidenti per calcolare i saldi dei flussi turistici internazionali. Più in generale, per i turisti domestici e stranieri, altra traccia visibile è la domanda di alloggio per il soggiorno. Molto spesso le tracce dei non turisti si mischiano spesso con quelle dei turisti, quindi il problema della misurazione dei flussi turistici è un problema aperto.

Misurazione dei flussi turistici Indici riferentesi alla destinazione turistica Arrivi (A) - numero di visitatori che raggiungono una data destinazione, indipendentemente dal tempo che vi rimarranno; Presenze (P) - ciascuna notte trascorsa dal turista in una data destinazione; Permanenza media (d) - valore medio delle notti trascorse dai turisti in una località r in un dato periodo; d = P / A * *Problema di misurazione nel caso degli escursionisti Indice di saturazione (B) - rapporto tra il numero di presenze e la popolazione locale; B = P / (365 x L) B= 1.000.000 /(5.000 x 365) = 54,8% mezzo turista per ogni residente ogni giorno Indici riferentesi alle caratteristiche della località d’origine del turista Propensione al viaggio (X) - percentuale di turisti (propensione netta - XN) e percentuale di viaggi (propensione lorda - XL) sul totale della popolazione; XN = T / N; XL = V / N Frequenza di viaggio (F) - numero medio di viaggi intrapresi dai turisti; F = V / T

La spesa turistica Somma delle spese effettuate dai visitatori per l'acquisto di beni e servizi utilizzati per e durante la vacanza, ovvero nel viaggio e nel soggiorno turistico Ulteriori specificazioni: 1) beni e servizi di consumo acquistati in occasione del viaggio e del soggiorno (è la vera spesa turistica); 2) beni di consumo durevoli acquistati per fini turistici che possono avere un'utilizzazione ripetuta nell'arco di molti anni (sono anche denominati investimenti dei turisti) La definizione di spesa turistica esclude quindi l'investimento dei turisti; Tuttavia è difficile distinguere i consumatori visitatori dagli altri consumatori Spesa turistica specifica: fatta in conseguenza del viaggio (prodotto Spesa ordinaria: fatta anche in assenza del viaggio La spesa turistica specifica è la vera spesa per il prodotto turistico (entra quindi nella matrice del prodotto turistico)

La spesa turistica (2) Immaginiamo di riprendere la matrice del prodotto turistico originaria Ci sono ora 10.000 turisti tipo Marco, che si fermano in media 2 giorni (quindi 20.000 presenze) , e 20.000 turisti di turisti tipo Anna che si fermano 3 giorni (quindi 60.000 presenze) albergo casa carne pesce Servizi spiaggia Serata disco MARCO 20.000 40.000 ANNA 60.000 120.000 La spesa turistica si ottiene introducendo i prezzi unitari per ognuno dei beni e servizi venduti

La spesa turistica (3) Sommando la spesa per riga si ottiene la spesa complessiva per una tipologia turistica in una data località Sommando la spesa di tutte le righe, si ottiene la spesa turistica complessiva di tutte le tipologie turistiche presenti in quella data località Si può così ottenere la spesa turistica giornaliera per quella data località Dove S è la spesa complessiva P sono le presenze complessive O la spesa media individuale per quella data località Dove S è la spesa complessiva A sono gli arrivi complessivi

INDAGINE ISTAT VIAGGI E VACANZE IN ITALIA E ALL’ESTERO Un’indagine che coglie la domanda turistica nazionale (14.000 famiglie per anno, 36.000 individui di ogni età) Nel 2009 i residenti in Italia hanno effettuato 113 milioni e 46 mila viaggi (con pernottamento), in diminuzione rispetto al 2008 (-8%), a cui sono corrisposte 676 milioni e 244 mila notti, in diminuzione anch’esse (-4,3%) rispetto all’anno precedente I viaggi effettuati per motivi di vacanza sono stati l’86,6%, mentre il restante 13,4% è stato effettuato per motivi di lavoro. In termini di pernottamenti, il 91,6% delle notti è stato speso in occasione di viaggi di vacanza e l’ 8,4% per i viaggi di lavoro.

VACANZE BREVI E VACANZE LUNGHE La tendenza alla crescita del numero di vacanze brevi, osservata negli ultimi anni e particolarmente rilevante nel 2008, si è interrotta nel 2009, anno per il quale si manifesta una consistente diminuzione del numero di viaggi di questo tipo (-11,6%), passato da 55 milioni e 919 mila a 49 milioni e 417 mila. Tale andamento influisce in modo determinante nella diminuzione del numero complessivo dei viaggi nell’anno (-8%) E’ interessante notare come il calo sensibile dei viaggi si sia manifestato nei trimestri autunno-invernali (ottobre-dicembre e gennaio marzo), ma non nei trimestri primaverili estivi, dove invece i viaggi aumentano anche se modestamente

PERSONE CHE HANNO EFFETTUATO ALMENO UN VIAGGIO In estate (luglio-settembre) diminuisce il numero di residenti che ha effettuato almeno una vacanza (il 46,8% nel 2009, rispetto al 48,2% del 2008). il 40,4% ha fatto almeno almeno una vacanza lunga, il 14,8% almeno una vacanza breve La quota di turisti per vacanza lunga, comunque elevata in questo periodo dell’anno, è leggermente più contenuta nel 2009 rispetto al 2008 (da 41,3% nel 2008 a 40,4% nel 2009), mentre resta sostanzialmente stabile la quota di turisti per vacanza breve (da 14,3% nel 2008 a 14,8% nel 2009).

VIAGGI PER TIPOLOGIA DI PRENOTAZIONE Nel 2009 non si osservano cambiamenti nelle modalità di organizzazione del viaggio rispetto all’anno precedente. La percentuale di viaggi senza prenotazione è pari al 45,8% e in occasione di brevi spostamenti di vacanza è la forma di organizzazione preferita (59,7%); i soggiorni per i quali si fa una prenotazione diretta sono circa il 43%, con una maggior incidenza in occasione di spostamenti per lavoro (64,1%) Il ricorso alla prenotazione tramite agenzia o tour operator, che riguarda complessivamente circa il 10% dei viaggi, è invece più frequente per i soggiorni di vacanza lunga (16%) e di lavoro (8,8%)

Nel 2009 si conferma la preferenza emersa l’anno precedente per le strutture private: il 51,6% dei viaggi, infatti, si effettua pernottando in alloggi privati, mentre il 48,4% in strutture ricettive collettive

L’82,7% dei viaggi effettuati nel 2009 ha come destinazione una località italiana, mentre il restante 17,3% un paese straniero. Per i viaggi in Italia si registra, rispetto al 2008, una diminuzione del 9,4%, dovuta in modo determinante al calo delle vacanze brevi (-13,3%). La riduzione delle vacanze brevi è meno consistente al Centro (-13,3%) e molto rilevante nel Mezzogiorno (-25,3%), dove calano anche le vacanze lunghe (-17,5%).

Se si considerano le vacanze brevi ai primi posti troviamo regioni del centro-nord, nelle vacanze lunghe troviamo, anche se non ai primi posti, regioni del sud Per quanto riguarda le destinazioni italiane, si confermano le graduatorie del 2007-2008: Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto sono state le regioni italiane più visitate dai residenti. Queste cinque regioni hanno ospitato complessivamente il 44,3% dei flussi turistici interni, con quote comprese tra il 10,3% della Lombardia e il 6,9% del Veneto.