Ministero degli Affari Esteri

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Transcript della presentazione:

Ministero degli Affari Esteri Bambini e minori vittime di conflitto. Il caso della Bosnia e altre esperienze della cooperazione italiana. Ercolano, 23 novembre 2004 S T O A'

Promuovere la condizione dei minori e dei giovani in Bosnia: un Piano d'azione per uscire dall'emergenza Maria Alessandra Verrienti CISP Bosnia

I minori vittime di violenze nel mondo Ogni anno nel mondo… Oltre un milione di bambini cade vittima del traffico di esseri umani Oltre 6 milioni muoiono per malnutrizione, 13 milioni per patologie legate all’AIDS 350 i milioni di bambini che lavorano Sono 100 milioni i bambini di strada 300 milioni i bambini soldato Tra gli 8 o i 10 mila muoiono o vengono mutilati dalle mine Negli ultimi venti anni si stimano in 2 milioni i minori morti e circa in 6 milioni quelli feriti o resi disabili a causa delle guerre. In caso di conflitti armati i bambini sono particolarmente esposti al rischio di separazione dalle famiglie, di malattie, malnutrizione, abusi e traumi.

Il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) è una Organizzazione Non Governativa (ONG) europea, nata nel 1982 e formalmente costituita nel 1983, che ha sede a Roma e opera nel campo della cooperazione internazionale e della lotta all'esclusione sociale. Il CISP realizza programmi di aiuto umanitario, riabilitazione, sviluppo e ricerca applicata in circa 30 paesi africani, latinoamericani, mediorientali, asiatici e dell'est europeo. Tra i punti qualificanti della sua missione va segnalata la partecipazione all'elaborazione delle politiche di sviluppo e al dialogo con gli attori coinvolti nella loro formalizzazione e realizzazione: donatori, popolazioni destinatarie, partners e istituzioni locali.

Emergenza e aiuti umanitari attenzione integrale alle comunità di rifugiati, rimpatriati e sfollati, servizi di salute, disaster preparedness, ricostruzione e riattivazione produttiva in seguito a catastrofi naturali o conflitti.

Cooperazione allo sviluppo sviluppo rurale, sicurezza alimentare e lotta alla povertà, salute rurale e urbana, educazione e formazione, gestione delle risorse naturali e ambiente, appoggio ai processi di pacificazione.

Contesto: la Bosnia La guerra della ex Yugoslavia 1992-1995 Gli accordi di Dayton – 14 dicembre 1995 Circa 16.000 i bambini vittime del conflitto Gli aiuti internazionali Le sfide del processo di pacificazione

La struttura istituzionale

BOSNIA ERZEGOVINA Ministero degli Affari Esteri Ministero per il Commercio Estero e le Relazioni Economiche Ministero delle Comunicazioni e dei Trasporti Ministero delle Finanze e del Tesoro Ministero dei Diritti Umani e dei Rifugiati Ministero di Giustizia Ministero della Sicurezza Ministero per gli Affari Civili REPUBLIKA SRPSKA Ministero delle Finanze Ministero degli Interni Ministero della Difesa Ministero di Giustizia Ministero dell’Amministrazione e del Governo Locale Ministero dell’Economia, dell’Energia e dello Sviluppo Ministero degli Affari Economici e del Coordinamento Ministero del Lavoro e dei Veterani Ministero del Commercio e del Turismo Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Gestione Idrica Ministero dell’Urbanizzazione, dell’Ingegneria Civile e dell’Ecologia Ministero dell’Educazione e della CUltura └> Segretariato per i Giovani e lo Sport Ministero dei Rifugiati e degli Sfollati Ministero della Salute e del Welfare Ministero della Scienza e della Tecnologia FEDERAZIONE DI BOSNIA ERZEGOVINA Ministero delle Finanze Ministero della Difesa Ministero di Giustizia Ministero per la Cultura e lo Sport └> Centro per la Gioventù Ministero per l’Energia, le Miniere e l’Industria Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni Ministero del Lavoro e della Politica Sociale Ministero degli Sfollati e dei Rifugiati Ministero per le tematiche dei Veterani e dei Disabili Ministero dell’Educazione e della Scienza Ministero del Commercio Ministero della Pianificazione e dell’Ambiente Ministero dell’Agricoltura, della Gestione Idrica e delle Foreste Ministero dello Sviluppo, dell’Imprenditoria e dell’Artigianato

Composizione etnica

La situazione dei giovani Circa 1,25 milioni sono i minori e i giovani che risentono direttamente o indirettamente delle conseguenze della guerra 950.330 giovani tra i 7 e i 30 anni rappresentano circa il 25% della popolazione Nel 2000 era disoccupato il 31% dei giovani fino ai 27 anni e il 64% dei giovani fino a 35 anni Tra il 1996 ed il 2001 circa 92.000 giovani hanno lasciato il paese Circa il 62% dei giovani vorrebbe lasciare il paese (il 24% definitivamente)

Le cause e gli effetti del disagio Sistema scolastico insufficiente Disoccupazione Sostanziale indifferenza del governo (mancanza di politiche giovanili) Corruzione nel sistema educativo Apatia e frustrazione Pessimismo sulle capacità di influire sulla vita pubblica Emigrazione percepita come unica possibilità Aumento dei comportamenti a rischio

Il progetto Sviluppo della condizione dei minori, degli adolescenti e dei giovani in Bosnia Erzegovina Il progetto ha come finalità di promuovere il processo di pacificazione e ricostruzione sociale della Bosnia Erzegovina, potenziando la partecipazione della popolazione giovanile alla vita socio-economica del paese e promuovendone il ruolo quale soggetto del cambiamento e della ricostruzione.

Le conseguenze della guerra sui minori Traumi psicologici (ansietà, depressione, stress post-traumatico, insonnia,disordini del comportamento, memorie ossessive, paure irrazionali, incapacità a formare legami affettivi) dagli effetti a lungo termine I traumi si riflettono nella persistenza di comportamenti a rischio (abuso di sostanze stupefacenti, suicidi, violenze domestiche, delinquenza giovanile e divorzi) Danni alle strutture del sistema sanitario e sociale, alle scuole, alle case, ai centri di assistenza limitano le normali attività educative e di assistenza sociale Il 60% dei campi minati non sono ancora stati censiti

Aree di intervento Capacity building istituzionale Supporto al sistema scolastico e al settore dell’assistenza psico-sociale ai minori e ai giovani Rinforzo del settore associativo giovanile Sostegno all’imprenditoria giovanile

Il progetto Capacity building istituzionale Aggiornamento professionale per insegnanti ed operatori sociali Potenziamento del settore associativo giovanile Supporto all’imprenditoria Formazione per personale ministeriale e municipale Sostegno alla predisposizione di un Piano d’Azione nazionale per i minori e i giovani Creazione di una Banca dati per i minori e i giovani Realizzazione di meeting internazionali e visite di scambio con l’Italia

Il progetto Capacity building istituzionale Aggiornamento professionale per insegnanti ed operatori sociali Potenziamento del settore associativo giovanile Supporto all’imprenditoria giovanile Formazione insegnanti ed operatori sociali Realizzazione di microprogetti scolastici Visite di studio all’estero formatori scolastici ed operatori sociali

Il progetto Potenziamento del settore associativo giovanile Capacity building istituzionale Aggiornamento professionale per insegnanti ed operatori sociali Potenziamento del settore associativo giovanile Supporto all’imprenditoria Formazione, consulenze e sostegno diretto per ONG giovanili Programma radiofonico giovanile Convegno internazionale e visite di scambio con l’Italia Formazione per operatori dei media locali

Il progetto Supporto all’imprenditoria giovanile Capacity building istituzionale Aggiornamento professionale per insegnanti ed operatori sociali Potenziamento del settore associativo giovanile Supporto all’imprenditoria giovanile Studio sul mercato del lavoro locale Corsi di formazione per giovani piccoli imprenditori Formazione per ufficiali municipali per lo sviluppo economico locale Borse di studio tipo MBA per 9 giovani neo-laureati Creazione di un fondo rotativo per la realizzazione di progetti imprenditoriali giovanili

Il Piano d’azione Fissa gli obiettivi politici che si intendono raggiungere Identifica le strategie da adottare Determina le priorità d’azione da privilegiare e i mezzi Rafforza l'attenzione verso i temi dell'infanzia, dell'adolescenza e della giovantù

Il Piano d’azione Costituzione di un Commissione per i minori e i giovani Creazione di un Osservatorio nazionale per l’infanzia Istituzione di un Centro di documentazione e analisi Formulazione di politiche giovanili e minorili organiche e non occasionali Coordinamento di tutti gli attori in campo Verifica dell’efficacia degli interventi

Le strategie Community development e sviluppo locale Lavoro di rete (locale, regionale, internazionale) Dar voce ai giovani Sostenere uno sviluppo partecipativo delle politiche giovanili (top-down e bottom-up) L’integrazione europea

L’orizzonte di riferimento Le politiche europee La World Bank OSCE Il Youth Forum e il Balkan Youth Project UNDP/UNV

Il livello della qualità della vita goduto dalle bambine e dai bambini, dalle ragazze e dai ragazzi, dalle adolescenti e dagli adolescenti è un indicatore potente dello sviluppo di tutta la società. Investire con intelligenza sulle nuove generazioni significa costruire una società più sicura, più giusta, più capace di competere nella dimensione internazionale del lavoro e dell'economia.

La sfida della Bosnia: Europa o periferia? Conclusioni La sfida della Bosnia: Europa o periferia?