FAMIGLIE TRAUMATIZZATE F. Gambarati, N

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Autenticità (o congruenza)  “Tutti noi conosciamo individui di cui ci fidiamo perché sentiamo che essi sono realmente come appaiono, aperti e trasparenti;
Transcript della presentazione:

FAMIGLIE TRAUMATIZZATE F. Gambarati, N FAMIGLIE TRAUMATIZZATE F. Gambarati, N. Rossi psicologhe-psicoterapeute Ospedale San Sebastiano Reparto Riabilitazione Neurologica

Perché occuparsi dei familiari? Momento di crisi Sofferenza nell’identità Scompenso nell’assetto emotivo

ASSUNZIONE IN CARICO DEI FAMILIARI? E’ mantenuta la capacità di attivare risorse interne ed esterne? E’ necessario facilitare l’adattamento?

‘Non sarò più quello che ero, non sarò mai più lo stesso….’

L’esperienza non può essere contenuta nella mente

Suoni, odori, visioni, parole legati all’avvenimento traumatico angoscia

TERAPIA 1° livello: il trauma è un corpo estraneo nella mente 2° livello: il trauma può essere pensato

INTEGRAZIONE Approccio interdisciplinare Collaborazione tra operatori e familiari

Incontro di accoglienza Raccolta anamnesi Valutazione dei meccanismi di adattamento Strutturazione di un percorso psicologico differenziato

GRUPPO DI FAMILIARI

Utilità per gli operatori

Utilità per i familiari

EQUILIBRIO TRA REALISMO E SPERANZE

RIUNIONI

RIUNIONI Confrontare i punti di vista di ciascuno Fornire una comunicazione condivisa ai familiari Definire il progetto terapeutico, chiamando a collaborare i familiari

DIMISSIONI PROTETTE Collegamento con i servizi territoriali Continuità nel progetto riabilitativo

MINORI

Preparazione alla visita in reparto Colloquio con il genitore sano Incontro con il bambino Organizzazione della visita in un momento di trattamento fisioterapico

SUPPORTO ALLA FUNZIONE GENITORIALE Riuscirò a crescere da solo mio figlio? Come devo comportarmi con mio figlio?

INCONTRI INDIVIDUALI CON IL BAMBINO Problemi comportamentali Emozioni incontenibili Problemi scolastici Espressioni somatiche di disagio

Anche le storie abitano, hanno una casa. Siamo noi la loro casa Anche le storie abitano, hanno una casa. Siamo noi la loro casa. Dentro di noi nascono, nella nostra testa riposano o si agitano insonni, ai nostri occhi si affacciano e guardano, alle nostre orecchie si ascoltano, contenute dalle nostre braccia lievitano, al nostro cuore ridono e piangono. Ma ci sono case anche di ghiaccio , con occhi che non sanno vedere e orecchie che non sanno ascoltare, e braccia che non sanno abbracciare, allora le nostre storie si ammalano, cercano una nuova casa che abbia orecchie buone e fini, molto fini, perché le storie non ascoltate muoiono V. Lamarque