“Scuole di Specializzazione in Medicina Interna, Ospedali di insegnamento e reti formative: un nuovo modello da costruire?”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ELENCO DELLE ATTIVITÀ TERRITORIALI ED OSPEDALIERE PREVISTE NELLA
Advertisements

Corso di Laurea in Fisioterapia Università degli Studi di Perugia
V ANNO.
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
L'emergenza oncologica nelle comunità disagiate
1 Spunti di riflessione emersi rispetto al problema accompagnare la costruzione di competenze La sostenibilità nel sistema organizzativo (piano istituzionale)
Definizioni Formare: Fornire dei requisiti necessari a svolgere una specifica attività Aggiornare: Disporre di informazioni costantemente accresciute e.
OSPEDALE DI VIMERCATE 450 POSTI LETTO
Gabriele Giuliani S.C. Cardiologia Tavola rotonda
II Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Genova
quello che lo specializzando fa...
Dr.ssa Desirè Caselli Dr.ssa Flaviana Tondi
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia “E”
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
Medicina Interna, corsie sovraffollate ed organizzazione
I nodi ospedalieri nella rete di integrazione
Censimento dei periodici biomedici nel complesso ospedaliero OIRM/S.Anna A cura di: Biblioteca del Dipartimento di discipline pediatriche e delladolescenza.
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
dalla E ducazione F isica alle S cienze M otorie quale futuro? LAquila 10 marzo 2006.
NOD ATTUALE E NUOVA – QUARTO ANNO DI CORSO Il quarto anno di corso rappresenta il ponte di passaggio dalle discipline di base a quelle cliniche. Con le.
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
MASTER DI II LIVELLO IN IMMUNOPATOLOGIA DELLETA EVOLUIVA ANNO ACCADEMICO Coordinatore: Prof. Gian Luigi Marseglia Università degli Studi di.
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Paolo Basaglia Conferenza dei servizi I Programmi Aziendali per il 2004 I Programmi Aziendali per il 2004.
Assemblea Annuale Soci FISM – Roma – 05 Maggio Roma – 05 Maggio 2012 Assemblea Annuale Soci FISM.
PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE
Il futuro dellECM: i provider e la FAD. Le proposte della commissione nazionale Lesperienza dellOspedale Pediatrico Bambino Gesu di Roma Ing. A. Paoletti.
La cooperazione tra medici di medicina generale
Nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare
BENESSERE ORGANIZZATIVO, percorsi di autovalutazione
L’ Infermiere Case Manager
L’ICM E IL PERCORSO DI ELEGGIBILITA’ AL TRAPIANTO DI FEGATO
LM61, SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
1 LA COMMISSIONE ECM INCONTRA GLI STAKEHOLDER DEL SISTEMA ECM Prof. Carlo Caltagirone 4a CONFERENZA NAZIONALE SULLA FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA CERNOBBIO.
Area medica Classe Medicina Clinica generale: Medicina interna; Geriatria; Medicina dello sport; Medicina termale; Oncologia medica; Medicina di comunità.
Incontro di presentazione delle Scuole di Specializzazione
IL PUNTO DI VISTA DELLE SOCIETA’ SCIENTIFICHE (DI MEDICINA RESPIRATORIA): PARTNER PER UN APPROCCIO SISTEMICO ALLA ASSISTENZA DELLA BPCO (PDTA) Stefano.
Il Dipartimento di Prevenzione C. Quercioli C.I. Programmazione, Organizzazione e Gestione delle Aziende Sanitarie CL. Ingegneria Gestionale a.a.2013/14.
- Presenza di un reparto di terapia intensiva nella struttura - Presenza di una equipe multidisciplinare (almeno dietista e psicologo) iscritta alla società.
Medicina di Comunità Presentazione del Corso
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Medicina gestionale di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
Gian Paolo Bezante UOC Clinica di Malattie Cardiovascolari IRCCS AOU San Martino - Genova Programmazione e Formazione: ruolo della Scuola di Specializzazione.
Osp. S. Eugenio Dip. Emergenza Dipartimento Emergenza-Accettazione Ospedale S.Eugenio -CTO A. Alesini TRAUMA 2001: organizzazione e gestione dell’emergenza.
Modena 22 Novembre 2006 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DM 1° Agosto 2005 Riassetto selle Scuole di.
Modena 7 Novembre 2007 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA attivate.
Progetto Care Puglia ASL BAT Antonelli Domenico.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Medicina di Comunità Presentazione del Corso CdL in Medicina e Chirurgia.
Maurizio Nespoli Responsabile progetto NETCRIP U.O.C. Riabilitazione
Università degli Studi di Milano Polo Universitario Conferenza dei Servizi 5 febbraio 2005 “L’accoglienza al cittadino”
PIASTRA AMBULATORIALE PIATRA DAY HOSPITAL
NPI e Patologie prevalenti peculiari
DIPARTIMENTO PER L'UNIVERSITÀ, L'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA, MUSICALE E COREUTICA E PER LA RICERCA Direzione Generale per l'università, lo studente e il.
Città della Salute e della Scienza di Torino
AFFARI LEGALI COMMISSARIO ASL 6 NUCLEO TECNICO DEL COMMISSARIO
AREA DI DEGENZA-AFO TERAPIA INTENSIVA CHIRURGIAMEDICINA MATERNO INFANTILE RIABILITAZIONE DAY HOSPITAL SOLVENTI Area delle Terapie Intensive (ospedali regionali.
La Formazione pre-laurea per un approccio palliativo nelle malattie avanzate inguaribili e nelle gravi fragilità psico-fisico-sociali Bruno Andreoni Direttore.
1 Bologna, 12 ottobre 2015 Davide Lunedei C.L. in Fisioterapia - UNIBO.
Corso di Laurea in Educazione Professionale Scuola di Medicina e Chirurgia.
ALMAORIENTA 2016 Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in MEDICINA E CHIRURGIA.
Presentazione del Corso Dott. Francesco Crea MMG Soresina ( CR ) 27 Febbraio 2016 Glam Hotel Soncino ( CR )
Formazione Specifica in Medicina Generale : Ci siamo anche noi ! Dott. Antonio Velluto.
Direzione Generale A- ASL “NO” - Organigramma gerarchico Dipartimento Amministrativo Tav.A2 Dipartimento Emergenza e Accettazione Tav.A6 Dipartimento Chirurgico.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
OMS Cure palliative pediatriche:  Minore terminali  Minore con patologia cronica severa che “non guarisce”  Minore con disabilita rilevante Il progresso.
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
Vittorio Brignoglio Direttore Generale ATTIVITA’ SITUAZIONE ECONOMICA- FINANZIARIA E PROSPETTIVE FUTURE 1 1.
LABORATORIO PER I SISTEMI SANITARI E L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PER LA SALUTE Sintesi delle attività nel triennio Parma, 07 giugno 2016.
Transcript della presentazione:

“Scuole di Specializzazione in Medicina Interna, Ospedali di insegnamento e reti formative: un nuovo modello da costruire?”

INTRODUZIONE Il Decreto di Riassetto delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria, 1° agosto 2005, G..U. n. 258 del 5/XI/2005, prevede l’accorpamento delle Scuole in tre grandi aree: Area Medica,Area Chirurgica,Area dei Servizi clinici:diagnostici e terapeutici / organizzativi e della sanità pubblica, e in varie CLASSI che aggregano Scuole affini. Così l’AREA MEDICA, coordinata dall’Internista, contiene le seguenti CLASSI: a) Medicina clinica generale; b) Medicina specialistica; c) Neuroscienze e Scienze cliniche del comportamento; d) Medicina clinica dell’età evolutiva.

La classe della Medicina clinica generale comprende sei (+1) tipologie di Scuole di Specializzazione: ·  MEDICINA INTERNA ·  GERIATRIA ·  MEDICINA DELLO SPORT ·  MEDICINA DI COMUNITA’ ° MEDICINA TERMALE ·  ONCOLOGIA MEDICA ·  MEDICINA DI EMERGENZA-URGENZA Per ogni tipologia di Scuola, l’ordinamento propone la definizione dei profili professionali di apprendimento, ovvero conoscenze, attitudini e competenze, che lo Specializzando dovrà acquisire per poter svolgere la sua attività professionale.

OBIETTIVI FORMATIVI IN MEDICINA INTERNA a) obiettivi formativi di base; b) obiettivi della formazione generale; c) obiettivi della tipologia della Scuola, con l’individuazione di obiettivi perseguibili con le attività professionalizzanti distinte, come quelle didattiche, in obbligatorie ed elettive.

TRONCO COMUNE Per l’intera Classe vengono indicati gli obiettivi formativi integrati, ovvero quegli obiettivi da perseguire nell’ambito del TRONCO COMUNE(TC) e che concernono i saperi comuni. Obiettivo del TC è il raggiungimento di esperienze e di competenze cliniche acquisibili con il percorso diagnostico, che prende origine dalla presentazione clinica del paziente e conduce alla diagnosi di malattia attraverso un percorso metodologico che rappresenta il sapere comune della Classe.

OMOGENEITA’ del PERCORSO FORMATIVO La nuova regolamentazione rappresenta l’ adeguamento al modello europeo e l’intenzione di garantire omogeneità di formazione e possibilità di confronto. E’ previsto, infatti, che le strutture didattiche attuino specifici percorsi formativi utili alla preparazione dello Specialista e al raggiungimento degli obiettivi formativi propri della singola Scuola. Questa flessibilità consente di rispondere a richieste personali degli Specializzandi, che potranno optare per obiettivi di apprendimento elettivi.

GUIDA AL NUOVO ORDINAMENTO Scuola di Specializzazione in Medicina Interna GUIDA AL NUOVO ORDINAMENTO  Proposta di Curriculum      Gruppo di Studio COLMED/09 composto da NICOLA CARULLI, GIOVANNI DANIELI (Coordinatore), ROBERTO DELSIGNORE, ALESSANDRO LECHI, GIUSEPPE REALDI

LA MEDICINA INTERNA IN ITALIA Medicina Interna e sviluppo delle specializzazioni mediche Nel contesto di un periodo storico che vede il dominio della tecnologia, la MEDICINA INTERNA continua a proporsi come una SPECIALIZZAZIONE, dedicata prioritariamente all’osservazione clinica, alla scoperta di nuove conoscenze nel campo biomedico ed all’applicazione di tali conoscenze per il miglioramento della salute della Persona globalmente intesa.

LA MEDICINA INTERNA IN ITALIA Criticità nella formazione La formazione dello Specialista in Medicina Interna è prevalentemente centrata sulla patologia d’organo osservata in ospedale. La metodologia clinica continua ad essere negletta; la cartella clinica ignora l’approccio per problemi. L’approccio al Malato permane di tipo individualistico e autoritario, ignorando collegialità e valore propositivo di ogni ipotesi diagnostica. La prescrizione terapeutica è altrettanto autoritaria e raramente considera le evidenze cliniche e le linee guida..

LA MEDICINA INTERNA IN ITALIA Le conseguenze di questo stato di cose sono: a) eccessivo ricorso allo Specialista e alla diagnostica di laboratorio e strumentale; b) eccesso di prescrizione terapeutica; c) inadeguato coordinamento con il territorio. La formazione è tuttora prevalentemente nozionistica, astratta e statica, mancando la trasmissione di un sapere medico d’insieme, con forte aggancio alla realtà sanitaria e sociale attuale.

LA MEDICINA INTERNA IN ITALIA Identità e ruolo della Medicina Interna I correttivi più rilevanti possono essere: a) l’adozione di una cartella clinica impostata per problemi; b) l’acquisizione di una formazione alla gestione del paziente “urgente”; c) l’istituzione nei Dip. di Medicina Interna di unità di terapia semi- intensiva per i malati critici ; l’acquisizione di competenze per la gestione del paziente “ fragile”; e) l’integrazione con il territorio attraverso i servizi di continuità delle cure.

CFU Ambito disciplinare Discipline generali DI BASE 5 CARATTERIZZANTI ATTIVITA’ FORMATIVA CFU Ambito disciplinare   Crediti DI BASE 5 Discipline generali CARATTERIZZANTI 270 Tronco Comune 81 CFU Attività Formativa Didattica 16  Attività Professionalizzante 65  Discipline specifiche della tipologia della Scuola 189 CFU  Attività Formativa 44 145 AFFINI/INTEGRATIVE Did. integrativa o interd. Attività FormativaDidattica PER LA PROVA FINALE 15 Preparazione della tesi ALTRE Inform.– Lingua straniera Attività Formativa Didattica Totale 300 90 Attività Formativa Professionalizzante 210 TOTALE

Tabella 1 Proposta di distribuzione generale dei CFU assegnati in base alla normativa Periodo formativo Durata Obiettivi 1° periodo   circa 6 mesi Imprinting nella Scuola di appartenenza 2° periodo circa 6-8 mesi (30 CFU) TC con formazione internistica 3° periodo TC nelle medicine specialistiche 4° periodo 24-36 mesi Frequenza nella propria Scuola di Specializzazione con eventuale ulteriore rotazione in poli 5° periodo 6-12 mesi Tesi di specializzazione, ricerca, stage all’estero

1°anno - Distribuzione dei Gruppi in tre Reparti di Medicina Interna/Geriatria/Immunologia Clinica     SETTIMANE 1-3 4-6 7-9 10-12 13-15 16-18 19-21 22-24 25-27 29-30 Medicina A Reparto AB CD DH C D A B Ambulatori Laboratori diagnostici Medicina B EF GH G H E F Medicina C IL MN M N I L  

Tabella 7 – Distribuzione delle attività professionalizzanti nell’arco dei cinque anni: proposta organizzativa 1° Anno -          Attività nel reparto di Medicina Interna (imprinting professionale) -          Acquisizione prioritaria e solida della Metodologia clinica attraverso il corretto impiego della cartella clinica orientata per problemi (almeno 50 cartelle) -          Approccio al paziente valutato nella sua globalità psico-fisica -          Saper valutare e trattare le situazioni di urgenza internistica -          Responsabile di almeno due pazienti dei quali risponde al Tutore -          Guardie diurne e notturne (con uno Specializzando del 4°-5° anno) -          Primo corso di emergenze/urgenze Basic life support (BLS), Advanced cardio-life support (ACLS): due settimane -          Primo corso di ecografia internistica (elettivo): due settimane

  1°   2°-3°-4° Anno Frequenza a rotazione nei reparti di Medicina Interna, Geriatria, Specialità mediche, Pronto Soccorso, Terapia intensiva - Medicina Interna, Geriatria (periodi di 3-4 mesi) (almeno 50-60 cartelle cliniche) - Totale 12 mesi - Pronto Soccorso, Terapia intensiva - Totale 6 mesi - Medicina generale (elettivo) - Totale 2 mesi - Cardiologia (Reparto, ECG, ambulatorio, Ecocardio, Holter, UCTC, emodinamica) - Gastroenterologia (Reparto, ambulatorio, endoscopia superiore e inferiore, pH manometria, laparoscopia, ecografia addome) - Pneumologia, Fisiopatologia respiratoria (prove funzionali respiratorie, emogasanalisi (EGA), Continuous positive alveolar (CPA), Biphasic positive alveolar pressure (BPAP), ventilazione assistita) - Neurologia (Stroke unit. EEG, EMG) - Totale 1 mese - Malattie infettive (Reparto, ambulatorio) Ginecologia Reumatologia Oncologia Medica Endocrinologia - Frequenza elettiva per una durata globale di 6 mesi - Guardie mediche diurne e notturne - Corsi di Ecografia internistica e di ecocolor doppler - Durata corsi 2 mesi 5° anno Frequenza a rotazione nei reparti di Medicina Interna, Geriatria, Specialità mediche, Pronto Soccorso, Terapia intensiva Unità Operative di: - Medicina Interna, Geriatria 6 mesi - Pronto Soccorso medico 3 mesi - Attività tutoriale (specializzandi 1° e 2° anno) - Preparazione della tesi Tabella 7 – Distribuzione delle attività professionalizzanti nell’arco dei cinque anni: proposta organizzativa Ematologia Allergologia Immunologia - Dermatologia

Tabella 8 – Obiettivi formativi integrati, cosiddetto tronco comune Allergologia e Immunologia clinica Malattie allergiche, immunodeficienze principali, malattie autoimmuni, allergie da farmaci, alimentari e respiratorie, malattie immuno-mediate Cardiologia Anamnesi e valutazione delle principali malattie cardiovascolari, dolore toracico, infarto acuto del miocardio, aritmie minacciose, rianimazione cardiovascolare, shock, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare Ematologia Anamnesi, conoscenza e trattamento delle malattie ematologiche, anemia, leucopenia e piastrinopenia gravi, diatesi emorragiche Endocrinologia Conoscenza e trattamento delle malattie endocrine più diffuse; competenza specifica: chetoacidosi, ipoglicemia, ipercalcemie, disordini dell’equilibrio acido-base Farmacologia clinica Conoscenza dei farmaci più comuni, loro interazioni, effetti avversi, rapporto costo/beneficio, trattamento avvelenamenti e sovradosaggio Gastroenterologia Conoscenza e trattamento delle malattie più diffuse; competenza specifica: emorragie del tratto gastroenterico, insufficienza epatica, posizionamento sondino, paracentesi Malattie infettive Malattie infettive più diffuse; competenza specifica: sepsi, infezioni del sistema nervoso centrale, coagulazione intravascolare disseminata; procedure: emocolture, rachicentesi, punture sinoviali Nefrologia Malattie dell’apparato urinario più diffuse; competenza specifica: insufficienza renale acuta, infezioni urinarie Pneumologia Malattie dell’apparato respiratorio più diffuse; competenza specifica: asma acuto, insufficienza respiratoria acuta, pneumotorace, broncopneumopatia cronica ostruttiva, polmonite, pleurite (toracentesi) Psichiatria Malattie psichiatriche più diffuse; competenza specifica: emergenze-urgenze psichiatriche, trattamento sovradosaggio droghe e astinenza da alcool Radiologia Conoscenza e indicazioni cliniche dei più comuni esami di diagnostica per immagini, interpretazione Rx torace e addome

MEDICINA CLINICA GENERALE MEDICINA SPECIALISTICA/NEUROSCIENZE Anno Att.Form.Didatt. Att.Form.Profess.   CFU Ore CFU* 1 5 50 30 1080 2 4 40 7 252 3 8 288 Totale 16 160 Tab.2- Distribuzione dei crediti e delle ore nei cinque anni di corso. * Per ragioni insuperabili di calendario vi potrà essere una diversa distribuzione dei crediti fra i quattro anni di corso.

2° anno di corso SETTIMANE Reparto/DH/Amb-Lab. Medicina d’urgenza 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Medicina d’urgenza Pronto soccorso A B Malattie Infettive Medicina tropicale C   Malattie Cardiovascolari Ematologia Oncologia medica D Reumatologia Malattie dell’ apparato respiratorio Nefrologia Gastroenterologia Endocrinologia e malattie del ricambio Neurologia Neurofisiopatologia E F G H Psichiatria Psicologia clinica Neuropsichiatria infantile Dermatologia e venereologia

3° Anno di corso SETTIMANE Reparto/DH/Amb-Lab. Medicina d’urgenza 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12   Medicina d’urgenza Pronto soccorso C D Malattie Infettive Medicina tropicale Malattie Cardiovascolari Ematologia Oncologia medica A B Reumatologia Malattie dell’ apparato respiratorio Nefrologia G F H E Gastroenterologia Endocrinologia e malattie del ricambio Neurologia Neuroriabilitazione Psichiatria Psicologia clinica Neuropsichiatria infantile Dermatologia e venereologia

4° Anno di corso SETTIMANE Reparto/DH/Amb-Lab. Medicina d’urgenza 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24   Medicina d’urgenza Pronto soccorso E F Malattie Infettive Medicina tropicale D Malattie Cardiovascolari Ematologia Oncologia medica G H Reumatologia Malattie app. respiratorio Nefrologia A B C Gastroenterologia Endocrinologia e Malattie del ricambio Neurologia Neuroriabilitazione Psichiatria Psicologia clinica Neuropsichiatria infantile Dermatologia e venereologia

5° Anno di corso SETTIMANE Reparto/DH/Amb-Lab. Medicina d’urgenza 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24   Medicina d’urgenza Pronto soccorso H G Malattie Infettive Medicina tropicale E F Malattie Cardiovascolari Ematologia Oncologia Reumatologia Malattie dell’apparato respiratorio Nefrologia Gastroenterologia Endocrino e malattie del ricambio Neurologia Neuroriabilitazione A B C D Psichiatria Psicologia clinica Neuropsichiatria infantile Dermatologia e venereologia

Attività professionalizzanti dell’urgenza ed emergenza   ·  Corso di apprendimento di manovre per l’urgenza e per l’emergenza medica ·Basic life support (BLS), Advanced cardio- life support (ACLS) ·  Ventilazione assistita · Continuous positive alveolar pressure (CPAP), Biphasic positive alveolar pressure (BPAP) · Assistenza medica al paziente in coma, con arresto cardio-respiratorio, in stato di shock, con trauma acuto Acquisire provata autonomia nelle manovre (manichino)

Attività professionalizzanti proprie della Medicina Interna   1. Cartelle cliniche complete + Epicrisi + SDO (compresi i rapporti col territorio: continuità delle cure) 2.   Guardie mediche diurne e notturne 3.   Partecipazione ad autopsie 4.  Farmacologia (ricetta, effetti avversi, AIFA, piano terapeutico) 5.   Nutrizione clinica (programmi dietetici) 6.    Consulenze internistiche 7.    Ambulatorio di Medicina Interna 8.     Elettrocardiogramma (lettura, interpretazione) 9.     Interpretazione e discussione bioimmagini 10.    Ecografia internistica (addome) 11. Diagnostica di laboratorio (striscio periferico, sedimento liquidi biologici, colorazione di Gram) 12. Terapia parenterale, agocannula, emogasanalisi (EGA), paracentesi, toracentesi, sondino naso- gastrico, catetere vescicale, sonda rettale, broncoaspirazione) totale n. 100 per anno 40-50 circa n. 20 circa n. 50 n. 50 n. 200 n. 30 n. 20 n. 10 acquisire autonomia

Attività professionalizzanti specialistiche   -         Artrocentesi n°10 -  Toracentesi n°10 -         Aspirato midollare, biopsia ossea “ -          Biopsie ecoguidate “ -          Ergometria “ -          Prove di funzionalità respiratoria 5 -          Diagnostica allergologica 5 -          Ecocardiogramma 5 -          Ecocolor doppler 5 -          Visita dermatologica -  Medicina legale (certificati medici, proposta di trattamento sanitario obbligatorio (TSO), certificato di interruzione volontaria di gravidanza (IVG) -          Pediatria (emergenze, farmacologia) - Chirurgia ambulatoriale (suture, medicazioni, piaghe da decubito, ulcere, fistole) -  Interventi basali di Otorino-laringoiatria (tamponamento nasale anteriore, tappo di cerume) -   Interventi basali di Oculistica (rimozione corpo estraneo, esame del fundus oculi) -  Interventi basali in Ortopedia (riduzione di fratture, bendaggi, fasciature) -    Patologia internistica in gravidanza - Tossicologia (abuso alcolico, sostanze stupefacenti, intossica- zioni acute)

Continuità delle cure Trattamento post-acuzie   Trattamento post-acuzie -          Lungodegenza: necessità di stabilizzazione -          RiabilitazionTabella 6 – Continuità delle cure e: intensiva, estensiva -          Struttura intermedia: ambiente protetto per prosecuzione delle cure Rete dei Servizi Socio-Sanitari -          Assistenza domiciliare integrata (ADI): progetto assistenziale domiciliare -          Residenza sanitaria assistita (RSA): anziani e disabili non autosufficienti -         Hospice: cure palliative in pazienti terminali -         Servizi sociali: assistenza sociale, ecc.

Le Scuole di Specializzazione di area sanitaria hanno sede presso l’Università, afferiscono alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e possono essere attivate anche con il concorso di altre Facoltà, fatta salva la classe delle Specializzazioni in Farmaceutica che afferisce alle Facoltà di Farmacia.

NORME GENERALI -DOCENTI: viene riconosciuta l’opportunità di reclutare Docenti al di fuori dell’organico Universitario, considerato anche l’alto livello di specializzazione esistente in molti ambienti del mondo ospedaliero. La nuova normativa comprende anche la figura del Docente Consulente. Il Corpo Docente della Scuola deve comprendere almeno un Professore del SSD di riferimento della Specializzazione ed a questi va attribuito il compito di Direttore della scuola; almeno un Docente Universitario deve essere presente in ogni ambito.

Per i fini di cui al citato art Per i fini di cui al citato art. 43 del Decreto Legislativo 368/1999, tenuto conto dei criteri di accreditamento, le Facoltà di Medicina e Chirurgia possono istituire e attivare una sola Scuola di Specializzazione per ciascuna tipologia. Per ciascuna Scuola il numero minimo di Specializzandi iscrivibili non può essere inferiore a tre per anno di corso.

Ai sensi dell’art. 34 e seguenti del decreto legislativo n Ai sensi dell’art. 34 e seguenti del decreto legislativo n. 368/1999, la scuola opera nell’ambito di una Rete Formativa dotata di risorse assistenziali e socio-assistenziali adeguate allo svolgimento delle attività professionalizzanti, secondo gli standards individuati dall’osservatorio nazionale della formazione medica specialistica di cui all’art. 43 dello stesso decreto legislativo.

Ogni Scuola deve definire una Rete Formativa di strutture ospedaliere accreditate che completino quelle Universitarie esistenti e questo anche alla luce della realizzazione del Tronco Comune che prevede la rotazione degli Specializzandi in tutte le specializzazioni di interesse medico. La Rete Formativa deve essere adeguata al numero degli iscritti ed al numero di prove che gli stessi devono eseguire per completare la loro formazione professionalizzante.

Le attività formative professionalizzanti consentono allo specializzando di apprendere: capacità di individuare e definire i problemi del paziente e proporne soluzioni: problem solving abilità gestuali, relazionali e comportamentali: pratical skills capacità decisionali, diagnostiche, terapeutiche e di follow-up: decision making, management Si tratta dunque di applicare sul campo le conoscenze e le abilità acquisite con la didattica formale; il momento cognitivo, cioè il sapere, rappresenta il presupposto costante ed irrinunciabile di qualsiasi azione pratica; non è sufficiente imparare a saper fare ed a saper essere ma è fondamentale conoscere le motivazioni che sottendono il fare o l’essere.

Possiamo considerare 3 livelli tassonomici nell’esercizio delle abilità: abilità che lo specializzando avrà visto effettuare da altri in quanto non sarà chiamato ad esercitare durante il suo futuro esercizio professionale (es. coronarografia); abilità che lo specializzando avrà effettuato almeno 1 volta, sotto il controllo del tutore, non tanto per imparare ad eseguire in modo autonomo, quanto per comprenderne meglio finalità e significato (es. biopsia epatica e midollare); abilità che lo specialista internista dovrà essere in grado di esercitare in modo autonomo e automatico (es. ECG, ecografia, BLS, paracentesi, toracentesi...)

“Scuole di Specializzazione in Medicina Interna, Ospedali di insegnamento e reti formative: un nuovo modello da costruire?”