M.Desimoni, F.Formica, L.Bondi

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La gioia di…. essere AIMC Aimc Sicilia 2007.
Advertisements

Sabrina Capannolo Emilia Speranza Oncologia Medica L’Aquila
Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
LA CALABRIA GIOVANNI GROSSI.
MODELLI ORGANIZZATIVI IN DAY SURGERY
Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006
L’INNOVAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE E NELL’ASSISTENZA IN CHIRURGIA
Dr.ssa Sabrina Pastacaldi
U.O. DI CHIRURGIA VASCOLARE DIRETTORE DR. MAURO SCIALABBA
Coordinamento di Area Medica Responsabile: Prof. Guido Pozza Cefalù, 17/12/2005.
L’arteriopatia degli arti inferiori
La continuità assistenziale ospedale/territorio
CENTRALITÀ DEL PAZIENTE IN UNOTTICA DI CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Firenze, 1 Maggio 2008 Assemblea Area Management & Qualità XXXIX.
Gabriele Giuliani S.C. Cardiologia Tavola rotonda
Andrea Di Lenarda, Centro Cardiovascolare, Trieste
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
Ricercatore Health Search - SIMG
Chi sono e quanti sono i nostri pazienti: la fenotipizzazione del paziente diabetico tipo 2 nellambulatorio del MMG Tindaro Iraci – Cefalù MMG – Diabetologo.
DDSI Francesca Nardini
1a Conferenza Regionale sul Diabete
Il progetto di miglioramento e le prospettive future
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
Medicina Interna, corsie sovraffollate ed organizzazione
Specialistica ambulatoriale chirurgia generale
1a CONFERENZA DEI SERVIZI CIVITA CASTELLANA 6 FEBBRAIO 2006
Un approccio efficace ai bisogni/diritti dei diabetici
Salute mentale e cure primarie, un servizio per la comunità: l'esperienza della zona Alta Val d'Elsa Dr.Claudio Lucii Resp.le: U.F.Salute Mentale Adulti.
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
Journal Club Journal Club 2 Dicembre 2010 Il progetto LASER e Sopravvivere alla Sepsi nel Policlinico di Modena M. Miselli P. Marchegiano.
MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
REGIONE CALABRIA A.S.S.L. N. 5 - CROTONE L'EFFICACIA E L'EFFICIENZA
RIFONDARE LA MEDICINA GENERALE UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA O UN NUOVO SPAZIO DI CONTRATTAZIONE SINDACALE? O UN NUOVO.
PROGETTO MEDICINA OGGI
La prospettiva riabilitativa
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Primo Seminario di Studio
L’ICM E IL PERCORSO DI ELEGGIBILITA’ AL TRAPIANTO DI FEGATO
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO
LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA
Dott.Vincenzo Di Nardo Capo Progetto Dipartimento Oncologico Conferenza dei servizi Rieti 21/10/2006 IL NUOVO DIPARTIMENTO ONCOLOGICO LA CENTRALITADELLA.
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
D.ssa Maria Pompea Bernardi Commissario Straordinario
Casa della Salute San Secondo Parmense.
L’ organizzazione di una rete assistenziale per il piede diabetico
- Presenza di un reparto di terapia intensiva nella struttura - Presenza di una equipe multidisciplinare (almeno dietista e psicologo) iscritta alla società.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Medicina gestionale di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno.
Policlinico Universitario Agostino Gemelli ©2007
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Premesse CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a
Lucia Lispi Ministero della salute
Progetto Care Puglia ASL BAT Antonelli Domenico.
dell’Azienda USL di Modena: continuità di cura
La cura dell’ictus acuto:modelli organizzativi a confronto
Aspetti organizzativi della Medicina di Comunità
Maurizio Nespoli Responsabile progetto NETCRIP U.O.C. Riabilitazione
Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara Dipartimento medico ad Attività Integrata Cona, 26 Giugno 2014.
PIASTRA AMBULATORIALE PIATRA DAY HOSPITAL
Medicina gestionale di Comunità
SERVIZI DI DIAGNOSI E CURA: DEA
Sonia Ribera Segreteria FP Medici Cgil INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO LO SVILUPPO DEI SERVIZI ASSISTENZIALI 24/11/20151 Seminario Spi Cgil Lombardia.
ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI
Workshop PRP 3 novembre 2011 Gruppo 3 Cardiovascolare e diabete Componenti: Francesco Bellelli Giuliana Bulgarelli coord. Paolo Malavasi Francesca Novaco.
Milano – 13 Gennaio 2014 Sanità: cure palliative per i malati terminali Cure Palliative: il modello della AO G. Salvini Dr Vittorio A. Guardamagna Responsabile.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
OMS Cure palliative pediatriche:  Minore terminali  Minore con patologia cronica severa che “non guarisce”  Minore con disabilita rilevante Il progresso.
Journal Club «Enrico Prisco» Il Bambino che vomita Protocollo Diagnostico Terapeutico Appropriato Giuseppe Coppola - PdF.
Esperienza nell’Azienda Ospedaliro - Universitario S.Orsola-Malpighi Settore Sorveglianza L.d.D. Relazione : Inf. Mirella Fontana Riccione 15 Maggio 2008.
Donna e New Team Diabetologico Paola S. Morpurgo SSD Malattie Endocrine e Diabetologia.
Transcript della presentazione:

L’ambulatorio del piede diabetico nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma M.Desimoni, F.Formica, L.Bondi U.O. Medicina Interna, Malattie Metaboliche e Vascolari Direttore: Prof. A.Pezzarossa

LIVELLI ORGANIZZATIVI DELLA CURA DEL PIEDE LIVELLO BASALE LIVELLO INTERMEDIO LIVELLO DI RIFERIMENTO Desimoni 2007

LIVELLO BASALE Ha come funzione l’identificazione e la sorveglianza dei pazienti a rischio di lesione Il trattamento semplice della lesione La sorveglianza delle recidive attraverso un programma efficace di screening ed educazione Deve essere presente in ogni ambulatorio coordinato dallo stesso diabetologo Desimoni 2007

LIVELLO INTERMEDIO Diagnosi e terapia delle lesioni in fase attiva e cronica Riabilitazione dei pazienti nelle fasi postulcerative mediante ortesizzazione e fisioterapia riabilitativa Educazione dei pazienti e degli operatori Creazione di un gruppo multidisciplinare coordinato dal diabetologo Desimoni 2007

LIVELLO DI RIFERIMENTO Gestione dei casi più gravi e complessi su diretto riferimento degli altri centri Funzioni di indirizzo Elaborazione e sviluppo di linee guida Sviluppo di nuove tecnologie e terapie avanzate Aggiornamento professionale e formazione postspecialistica Coordinamento ed indirizzo culturale e organizzativo Desimoni 2007

Desimoni 2007 Ambulatorio Medicazione 1° Livello Ambulatorio di Screening Ambulatorio Educazionale Ambulatorio Terapeutico 2° Livello U.O. Specialistica 3° Livello D.H. Desimoni 2007

L’ospedalizzazione del paziente dovrebbe essere il momento in cui viene attuata la terapia chirurgica definitiva o la terapia medica necessaria, mentre in regime ambulatoriale devono essere eseguiti i controlli della procedura, gli accertamenti necessari, le medicazioni ed i trattamenti specifici per il piede; il regime ambulatoriale permetterà anche la continuità terapeutica dopo il ricovero. Desimoni 2007

LA CLASSIFICAZIONE PROGNOSTICA DELLE LESIONI ACUTE NON LIMB-THREATENING Lesioni superficiali Assenza di cellulite Assenza di ischemia LIMB-THREATENING Ulcere profonde (osteomielite) Ulcere superficiali in presenza di ischemia Cellulite perilesionale > 2 cm Linfangite LIFE-THREATENING Stato settico Desimoni 2007

Desimoni 2007

Assenza di U.O. di riferimento per la cura del piede diabetico acuto Problemi presenti nel 2003 nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma per l’attività sul Piede Diabetico Assenza di ambulatori dedicati alla prevenzione e alla cura del piede diabetico Assenza di U.O. di riferimento per la cura del piede diabetico acuto Parcellizzazione dei ricoveri da parte del PS “Resistenza” da parte dei reparti chirurgici ad intervenire sui piedi diabetici acuti Ignoranza o parziale conoscenza del problema Scarso coordinamento fra le U.O. specialistiche Desimoni 2007

Non uniformità terapeutica da parte dei dirigenti medici Criticità nel 2003 nella nostra U.O. nella cura del piede diabetico acuto Non uniformità terapeutica da parte dei dirigenti medici Pregiudizi da parte degli specialisti nelle cure acute e nella chirurgia di salvataggio Lunghe degenze con scarsi risultati clinici Demotivazione del personale medico ed infermieristico Assenza di continuità terapeutica dopo la dimissione Desimoni 2007

Obiettivi nel 2003 Istituzione di un ambulatorio di medicazione per l’accettazione di nuovi malati e per la continuità terapeutica a domicilio Assicurare il trattamento urgente del piede diabetico acuto Organizzare all’interno dell’U.O. un “nucleo” di intervento specialistico sul piede diabetico acuto Desimoni 2007

2003 2004 2005 2006 Medicazioni 85 387 1116 2106 Ricoveri U.O. x piede diabetico acuto 36 (4%) 57 (5%) 115 (8%) 185 (11,6%) % ricoveri x Piede diabetico >80% > 90% Desimoni 2007

U.O. di Medicina Interna, Malattie Metaboliche e Vascolari 47 LETTI DI DEGENZA DIVISI IN DUE SEZIONI 1 DIRETTORE 6 DIRIGENTI MEDICI 2 DIRIGENTI MEDICI DEDICATI ANCHE ALLA CURA DEL PIEDE DIABETICO Desimoni 2007

ORGANIZZAZIONE DELLA CURA DEL PIEDE NELLA NOSTRA U.O. Due dirigenti medici dedicati anche alla cura del piede per circa 3 ore tutti i giorni x 5 gg alla settimana (ambulatorio terapeutico e consulenza) 1 infermiera professionale RAL dedicata 4 ore al giorno x 5 gg alla settimana alla cura del piede (ambulatorio terapeutico e degenti nell’U.O.) Desimoni 2007

OBIETTIVI Facilitazione dell’accesso alle strutture sanitarie dei pazienti acuti con presa in carico del malato fino alla guarigione clinica Integrazione assistenziale tra servizi e U.O. dedicate Guarigione dell’ulcera Evitare amputazioni minori nelle lesioni superficiali senza interessamento osteoarticolare Evitare amputazioni maggiori nelle lesioni avanzate Soddisfazione dell’utente e miglioramento della qualità di vita sua e dei familiari Desimoni 2007

LIVELLO DI RIFERIMENTO DSA/D.H. CONSULENTI AMBULATORIO LIVELLO INTERMEDIO LIVELLO DI RIFERIMENTO Desimoni 2007

Desimoni 2007 Servizio di 2° Livello RICOVERI MIRATI Pronto Soccorso Territorio Pronto Soccorso Servizio di 2° Livello U.O. Medicazioni Piccola chirurgia della lesione Terapia infusionale e vasoattiva Prelievi ematici ed esami colturali Accertamenti diagnostici non invasivi o moderatamente invasivi OTI Visite specialistiche Ecografia arti inferiori (CHIRURGIA VASCOLARE) (CHIRURGIA PLASTICA) (CL.ORTOPEDICA) RICOVERI MIRATI Riabilitazione Ortesi (SERVIZIO FKT) FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO Desimoni 2007

Desimoni 2007 ALTRI OSPEDALI U.O. SEMPLICE DIAGNOSI E TERAPIA DEL PIEDE DIABETICO ACUTO AMBULATORI SPECIALISTICI MMG COORDINAMENTO E SUPPORTO INTERNISTICO DURANTE L’ ITER DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO PRONTO SOCCORSO TERAPIA MEDICA MEDICAZIONI INDAGINI RADIOLOGICHE DRENAGGIO CHIRURGICO LESIONI INFETTE RIVASCOLARIZZAZIONE TRATTAMENTO ORTOPEDICO DEFINITIVO ANTALGICA INNESTO CUTANEO RIABILITAZIONE FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO Desimoni 2007

A che ora torni? Desimoni 2007

Problemi residui nel 2007 nella provincia di Parma Assenza di ambulatori dedicati alla prevenzione e alla cura del piede diabetico Mancanza di protocolli diagnostico-terapeutici condivisi Non omogenea competenza degli ambulatori dedicati alle medicazioni Scarso coordinamento tra strutture ospedaliere e territoriali per la cura del piede acuto Desimoni 2007

Carenze organizzative presenti nel 2007 nella regione Emilia-Romagna Scarso coordinamento fra gli ambulatori terapeutici e le U.O. Mancata individuazione di centri di riferimento regionali per la cura del piede diabetico acuto, per la rivascolarizzazione, per le cure ortopediche definitive e per la riabilitazione Desimoni 2007

Dove reperire una consulenza? Desimoni 2007

Pronto? No, non mi disturba affatto Desimoni 2007

Inf. Prof. Luciana Bondi 702096 -3792 Dr. Massimo Desimoni 335/7278631 702095 – 2650 mdesimoni@ao.pr.it Dr. Francesco Formica 702096 – 2650 fformica@ao.pr.it Inf. Prof. Luciana Bondi 702096 -3792 Ambulatorio D.H. comune Medicina 2° 702868 per controlli e prime visite ambulatoriali Desimoni 2007

Grazie per l’attenzione Desimoni 2007