La sperimentazione dell’applicazione degli standard nell’azienda USL di Reggio Emilia Sara Baruzzo, Eletta Bellocchio, Giulia Calzari, Antonio Chiarenza, Dorella Costi, Annamaria Ferrari, Lorena Franchini, Gianluca Giovanardi, Gaddomaria Grassi, Umberto Guiducci, Fausto Nicolini, Danilo Orlandini, Mirco Pinotti, Daniela Riccò, Corrado Ruozi
Standard HPH come opportunità Autovalutazione a diversi livelli dell’organizzazione Supporto al miglioramento nel percorso di accreditamento Nell’attuazione del Piano Regionale della Prevenzione
Attuazione del Piano regionale della prevenzione Area prioritaria da affrontare “prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno avuto accidenti cardiovascolari” Tra gli obiettivi percorsi integrati ospedale territorio Counselling Sviluppo sistema informativo sugli eventi cardiovascolari acuti e sulle recidive
Standard HPH e attuazione del Piano regionale della prevenzione “prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno avuto accidenti cardiovascolari” Durante il ricovero rilevare i fattori di rischio (es. nella cartella clinica peso e altezza, abitudine al fumo, rischio infarto) Alla dimissione informazioni sulla promozione della salute (es. nella lettera di dimissione il rischio per infarto, attività fisica, alimentazione)
Autovalutazione degli standard HPH Lettura dell’organizzazione livello aziendale (1.Politica, 4.Promuovere un posto di lavoro sano, 5.Continuità e cooperazione) livello dipartimentale e di unità operative (2.Valutazione del paziente, 3.Informazione e intervento sul paziente, 5.Continuità e cooperazione)
Autovalutazione standard HPH risultati Molte attività in corso e diffuse nel territorio (es. percorso di cura sullo scompenso cardiaco) Aree di miglioramento (es. portare a sistema le buone pratiche) Aree in cui sviluppare progetti e attività
Attività di promozione della salute persone con patologie croniche: percorsi di cura (es. scompenso cardiaco) persone “ancora sane” (es. luoghi di prevenzione, consultori, ostetricie) Attività consolidate o in corso, progetti specifici Indicatori per il monitoraggio Programmi di sviluppo
Percorso scompenso cardiaco In ogni distretto è presente un ambulatorio cardiologico con ore e personale dedicati allo scompenso Ogni ambulatorio dedicato provvede alla registrazione dei pazienti arruolati su un medesimo archivio informatizzato Creazione di liste d’attesa differenziate
Percorso scompenso cardiaco strumenti di lavoro Linee guida diagnostico-terapeutiche e Flow-chart del percorso Scheda di follow up Piano di automonitoraggio Registro informatizzato (Infoclin)
Percorso scompenso cardiaco Opuscolo informativo e ricettario Schede di automonitoraggio del paziente: scheda per il controllo del peso -scheda per il controllo della pressione -scheda per il monitoraggio dell’attività fisica -scheda per il monitoraggio della compliance farmacologica
Percorso scompenso cardiaco Programma “Paziente competente” PIANO PER LA BUONA GESTIONE DELLA TUA SALUTE Questa brochure è tratta dal Programma “Pursuing Perfection – Wathcom County- USA - http://www.patientpowered.org/files/piano di automonitoraggio; last revised
Percorso scompenso cardiaco Indicatori Appropriatezza e completezza della diagnosi Appropriatezza del ricovero e monitoraggio del grado di adesione al protocollo diagnostico-terapeutico Educazione del paziente – verifica attraverso interviste telefoniche Monitoraggio dei ricoveri ripetuti
Ospedali della rete cardiologica provinciale Buona parte delle lettere di dimissione contengono informazioni di promozione della salute Vengono forniti alla dimissione opuscoli informativi Vengono fornite informazioni sui fattori di rischio
Ospedali della rete cardiologica provinciale Programma individualizzato di attività fisica in pazienti ricoverati in cardiologia Obiettivo: prevenzione delle recidive delle patologie cardiovascolari con riferimento alla “prescrizione dell’attività fisica dopo episodio coronarico acuto” Sperimentazione nel 2007 nell’ASMN su un campione di 32 soggetti – risultati positivi in termini di salute fisica e psicologica
Progetti specifici sull’abitudine al fumo Ospedale di Scandiano Medicina nell’ambito del progetto di counselling di comunità Rilevazione dell’abitudine al fumo Segnalazione tabagismo nella lettera di dimissione Invio alla pneumologia per i pazienti sintomatici Invio al Centro Antifumo (percorsi di gruppo)
Progetti specifici sull’abitudine al fumo Ospedale di Guastalla – Cardiologia Rilevazione dell’abitudine al fumo - Distribuzione materiale informativo e test di valutazione della dipendenza da nicotina
Progetti specifici sull’abitudine al fumo Progetto baby no smoke Rilevazione abitudine al fumo nella donna gravida, counselling e invio al CAF (ostetriche e ginecologi) Informazioni sul rischio tabagismo per il neonato (neonatologi) Rinforzo motivazionale, materiale informativo e eventuale invio al CAF dei genitori bambini nei primi anni di vita (PLS e pediatri di comunità)
Progetti specifici sull’abitudine all’alcol Progetto sperimentale counselling di comunità – Correggio Obiettivo: modificare nella popolazione la percezione del rischio alcol Gruppo di lavoro: Scuola, Comune, USL, associazioni di volontariato, MMG, forze dell’ordine, mondo del lavoro, associazioni di categoria Aprile mese alcologico pubblicizzazione del progetto e iniziative, in estate partecipazione a manifestazioni (festa della birra: materiale e misurazione gratuita con etilometro …)
Luoghi di prevenzione - Centro regionale di didattica multimediale Proposta di percorsi interattivi sulle tematiche alcol e fumo, rivolti a Studenti e insegnanti Operatori sanitari Persone con forte dipendenza - in fase sperimentale (è iniziato con “guida sicura” e con le donne gravide che non riescono a smettere)
Monitoraggio - audit clinici Audit sulla cartella clinica sistematico in tutti gli ospedali 3 volte all’anno (47 indicatori) Relativamente alla promozione della salute: Registrazione abitudine al fumo Counselling antifumo Registrazione del peso e dell'altezza
Monitoraggio - audit clinici
Percorso scompenso cardiaco Programmi 2008 Percorso scompenso cardiaco Sviluppo delle competenze infermieristiche (formazione specifica, coinvolgimento nelle medicine di gruppo, con creazione di un pool infermieristico dedicato allo scompenso) Interviste telefoniche ai pazienti Sviluppo del self care Collegamento informatico dei MMG ad Infoclin (sistema informativo informatico)
Guadagnare salute a Reggio Emilia Programmi 2008 Guadagnare salute a Reggio Emilia Progetto di promozione dell’attività fisica e sportiva promosso dal Centro Territoriale Provinciale di Medicina dello Sport Obiettivo: ridurre significativamente la sedentarietà nella popolazione in generale e nelle fasce di età più giovani e più avanzate per favorire adozione di stili di vita sani Il progetto verrà sviluppato in collaborazione con gli Enti Locali, le Istituzioni Scolastiche, gli Enti di promozione sportiva
Lettera di dimissione per le cardiologie Programmi 2008 Lettera di dimissione per le cardiologie Oltre alle informazioni che già vengono inserite (es. follow-up, terapia, …) Valutazione del rischio cardiologico in tutte le lettere di dimissione Inserire il programma di attività fisica
Considerazioni L’utilizzo degli standard HPH permette, in una visione di insieme, di dare evidenza alle attività e progetti orientati ai risultati di salute per i cittadini Tali evidenze si coniugano con i temi e gli obiettivi definiti dal Piano regionale della prevenzione Possono costituire evidenza nell’ambito del processo di accreditamento, sia in termini di risultati raggiunti, che di progetti di miglioramento sviluppati a partire dalle criticità