VISITA GUIDATA AL MUSEO DEL BALI’ Classi V A e IV C – Liceo Scientifico Campana ENTRA
Museo del Balì Planetario, osservatorio e museo interattivo di scienza SALTARA (PU) – www.museodelbali.org
Museo del Balì La villa e l’osservatorio Il planetario L’esposizione I laboratori e i progetti didattici La mostra: Giuseppe Occhialini Esci
gli stemmi delle nobili famiglie Negusanti e Marcolini La settecentesca Villa del Balì è la sede ideale per un centro dedicato alla scienza. Non solo per la sua elegante, spaziosa architettura, per i servizi e le strutture che la completano (osservatorio, ristorante, sala conferenze, foresteria), ma soprattutto per lo spirito e la passione che storicamente hanno caratterizzato il luogo: qui cinque secoli fa la nobile famiglia Negusanti osservava il cielo attraverso quattro torri di osservazione. LA VILLA gli stemmi delle nobili famiglie Negusanti e Marcolini
Telescopio dell'Osservatorio 3 telescopi (da 40 cm, 25 cm e 18 cm), all’interno di una cupola nel parco della Villa, offrono la possibilità di osservare il cielo sia di notte che di giorno (con il filtro h-alpha). Un sistema di interfaccia digitale collega l’osservatorio con una sala del museo, così da permettere l’esplorazione delle meraviglie celesti da due postazioni simultaneamente. Telescopio dell'Osservatorio
I L P A N E T R O
Al di sotto di una cupola di 8 metri di diametro, riproduzione artificiale del cielo stellato, si può osservare l’evoluzione del cielo nell’arco di un’intera giornata, tra costellazioni, pianeti, fasi lunari e personaggi mitologici, oltre ad approfondire i concetti della moderna astronomia e astrofisica.
Pendolo di Focault (h 11 m) L’ESPOSIZIONE L’esposizione è costituita da più di trenta postazioni interattive che permettono di sperimentare diversi fenomeni naturali, dall’ottica alla meccanica, dalle onde alle proprietà della luce. Pendolo di Focault (h 11 m)
Illusioni ottiche
Effetti ottici
La camera distorta
La lente gigante Le ombre colorate
La molla gigante e le onde
Le bolle di sapone La forza centrifuga
Applicazioni della meccanica Riflessione e rifrazione
Il pendolo di Newton
I LABORATORI Nei laboratori didattici vengono approfonditi i temi scoperti durante la visita al museo, attraverso la sperimentazione e l’apprendimento Animatori esperti propongono percorsi diversi a seconda delle età, delle classi, dei programmi scolastici e delle aree di interesse.
Le classi hanno partecipato all’attività IMPRONTE DIGITALI DELLA LUCE rivolta alla scoperta della luce e dell’interazione luce-materia. I ragazzi hanno approfondiscono i temi relativi alla natura ondulatoria della luce, alla luce come veicolo di energia e hanno osservato e analizzato spettri di fonti luminose comuni e del sole.
LA MOSTRA GIUSEPPE OCCHIALINI A cento anni dalla nascita di Giuseppe Occhialini, il museo del Balì presenta la Mostra Giuseppe Occhialini, uno scienziato alla scoperta dell’Universo invisibile, a ricordo di questo grande studioso marchigiano, che si colloca a buon diritto tra i grandi fisici del XX secolo.
Occhialini (Beppo per gli amici), oltre che straordinario maestro nella fisica delle particelle, dei raggi cosmici e nelle relative tecniche di rivelazione, è autore di due fondamentali scoperte: l’identificazione, con Blackett, del positrone nei raggi cosmici, e la scoperta, con Powell e Lattes, del pione, la particella associata alle forze forti che tengono insieme neutroni e protoni nei nuclei. Scarica la biografia di Giuseppe Occhialini
Estratto del filmato proiettato nell’ambito della mostra “Ricordando Beppo” Estratto del filmato proiettato nell’ambito della mostra Il filmato completo è visualizzabile al sito http://www.inaf.it/news_cartella/occhialini
In onore di Occhialini, il satellite italo-olandese Sax, messo in orbita il 30 aprile 1996, determinante nello stabilire la natura di diverse sorgenti di raggi gamma, fu battezzato BeppoSAX.
Identificazio-ne del primo riverbero X di un GRB Fonte BeppoSax
La mostra ... ci restituisce l’immagine di una persona viva che sicuramente ha lasciato dietro di sé una traccia indelebile e che ha contribuito a rendere il mondo scientifico più umano, vicino alla vita dell’uomo di tutti i giorni. Giorgio Sironi