Convegno “Banca-Impresa: un rapporto in evoluzione” Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia Convegno “Banca-Impresa: un rapporto in evoluzione” Il Rapporto Banca-Impresa: i termini del dibattito Andrea Landi Reggio Emilia, 21 maggio 2003
I rapporti tra banca e impresa si inaspriscono ciclicamente… …quando i margini industriali si assottigliano… la speranza della ripresa si allontana continuamente l’unificazione monetaria ha accentuato la competizione su scala internazionale …e quando si verificano o si preannunciano mutamenti strutturali che possono modificare le condizioni di offerta la concentrazione bancaria ha fortemente ridotto il numero degli offerenti la nuova regolamentazione prudenziale (Basilea-2) modificherà le politiche di pricing delle banche
Il cahier des doléances delle piccole imprese Allocazione del credito sbilanciata verso i grandi gruppi Pricing del credito inefficiente Rilevanza eccessiva delle garanzie nella concessione dei prestiti Inadeguatezza dei servizi finanziari offerti dalle banche Incapacità del sistema bancario nel promuovere le nuove imprese e lo sviluppo delle PMI
L’allocazione del credito Gli effetti del consolidamento del sistema bancario tra il 1990 e il 2001: 386 operazioni di fusione e incorporazione (13.7% del totale dei fondi intermediati) e 166 operazioni di acquisizione (33.3% dei fondi intermediati) Nel confronto europeo le grandi imprese italiane si caratterizzano per un maggiore indebitamento e per una maggiore dipendenza dal credito bancario Effetto temporaneo di riduzione del credito concesso alle imprese indipendentemente dalla loro dimensione Incremento della quota di prestiti classificata come sofferenze
Indebitamento delle grandi imprese
Composizione dei debiti delle grandi imprese
Efficienza del pricing del credito Capacità delle banche di applicare a ciascun debitore condizioni, in particolare di tasso, proporzionali al rischio effettivamente sopportato Gli effetti di Basilea - 2 riduzione dei requisiti patrimoniali richiesti alle PMI in quanto meno sensibili al rischio sistematico Relazione crescente fra i livelli medi di rischiosità e il tasso di interesse A parità di probabilità di insolvenza il tasso mediamente richiesto cresce al ridursi delle dimensioni delle imprese Sostanziale stabilità dei tassi praticati alle imprese in corrispondenza di livelli di rischio elevati
Le garanzie
Servizi finanziari e qualità della relazione L’elemento critico non è l’insufficienza dell’offerta di prodotti bancari-finanziari ma la qualità/intensità della relazione l’importanza della razionalizzazione dei rapporti bancari: la riduzione del fenomeno del multi-affidamento il tema della trasparenza delle imprese Importanza dei processi di riorganizzazione dell’attività delle banche nell’area corporate segmentazione più attenta alle esigenze delle PMI sistemi di valutazione più strutturati soluzioni organizzative rispondenti alle diverse esigenze economiche e finanziarie espresse dalle diverse categorie di PMI
Multi-affidamento
La finanza per lo sviluppo delle PMI e per le nuove imprese Il finanziamento delle imprese nella forma di capitale di rischio è un’attività che richiede modalità di valutazione dell’impresa e forme di partecipazione differenti rispetto a quelle che caratterizzano l’attività tradizionalmente svolta dalle banche Gli intermediari specializzati (fondi chiusi e merchant banks) hanno target di clientela-imprese di dimensioni superiori a quella piccola i costi di valutazione possono essere recuperati solo con deal che superano una certa soglia dimensionale la liquidazione dell’investimento può avvenire sul mercato solo in presenza di un certo volume di azioni Nuove imprese e sviluppo delle imprese di piccola dimensione risultano aree non coperte dagli interventi di private equity Importanza del credito bancario assistito da garanzie dei consorzi fidi