La psicologia comparata A cura di Eleonora Bilotta
La psicologia animale o comparata La psicologia animale o comparata studia il comportamento e i processi psichici negli animali. Il suo obiettivo principale non è descrivere la vita abituale degli animali, ma di servirsi di questi studi per approfondire i temi della psicologia generale.
Elementi Comuni La psicologia animale ritiene che i processi psichici, sebbene diversi da animale ad animale, hanno elementi di base comuni. Per esempio un cane, una scimmia, quando apprendono, procedono diversamente e mostrano gradi diversi di capacità. Tuttavia ci sono schemi fondamentali dell’apprendimento che li accomunano. Tale comparazione si estende anche all’uomo che è pur sempre una specie animale, sebbene molto evoluta.L’uomo infatti appartiene all’ordine dei primati, che comprende anche le scimmie, tra le quali anche le antropomorfe o le antropoidi che gli somigliano di più.
Psicologia comparata Alcuni processi di base, secondo la psicologia animale o comparata si ritroverebbero sia nell’uomo sia negli animali, a volte anche in quelli inferiori (per esempio nei molluschi sono stati messi in luce alcuni schemi di apprendimento simili a quelli umani o di altre specie). Per questo motivo è possibile studiare soggetti di una determinata specie animale per ricavare conclusioni che riguardano altre specie e che si possono estendere anche all’uomo. Per trasferire dati e nozioni da una specie all’altra è necessario un attento confronto, andando ad analizzare cosa c’è di veramente comune e cosa c’è di diverso. La psicologia animale è detta anche comparata poiché si serve di paragoni sistematici per arrivare a conclusioni. Gli animali vengono studiati soprattutto in laboratorio, mediante osservazioni ed esperimenti, con condizioni rigorose di indagine.
Analisi del comportamento
Concetti principali: teoria dell’evoluzione ed evoluzionismo; selezione naturale e mutazione; adattamento all’ambiente; conoscenza dei processi psichici fondamentali degli animali e la loro intelligenza.
L’etologia Mentre l’interesse della psicologia animale è arrivare a individuare i processi psichici fondamentali comuni sia nelle varie specie animali sia nell’uomo, l’etologo vuole prima di tutto descrivere i comportamenti abituali degli animali e arrivare a individuare i comportamenti tipici di ogni singola specie. Preferisce non studiarli in laboratorio ma esaminarli nel loro ambiente naturale. Etologia vuol dire studio del comportamento.
Segnali visivi e comportamento
Percezione della simmetria del segnale
Il comportamento di una lucertola
Etogramma Nell’etologia il confronto fra le specie è fondamentale. La ricerca etologica paragona sistematicamente l’etogramma di una specie a quello di un’altra, per arrivare a studiare tutto l’albero zoologico. Da questa indagine si ricavano informazioni preziose per la comprensione del comportamento animale, arrivando a individuare il significato funzionale ed evolutivo di un determinato comportamento. Mentre ogni comportamento ha un significato funzionale immediato (attaccare un avversario può servire a salvarsi), quel particolare tipo di attacco può essere stato programmato evolutivamente per uno scopo più generale, per esempio, assicurare la sopravvivenza della propria discendenza.
Etologia umana Mentre gli psicologi animali sono partiti con un interesse generale e diffuso per tutto il regno animale. Nel corso del tempo si sono spinti a studiare i mammiferi, per lo più scimmie e ratti, in modo tale da capire i meccanismi psicologici generali e trasferirli all’uomo, gli etologi hanno privilegiato uccelli, pesci e insetti, in quanto, essendo animali inferiori hanno un repertorio comportamentale più semplice di quello umano o delle scimmie antropomorfe. Gli etologi si servono dell’etogramma per descrivere il comportamento e da questo elaborano la tassonomia generale dei comportamenti di una data specie. Dopo gli anni ‘50 le ricerche etologiche si sono spostate verso gli animali superiori, ed è in questo periodo che è nata l’etologia umana.
Etologia umana