Progetto pilota nell’ambito del Programma Verso una Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Comitato Italiano per l’Unicef
LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA: UNO STRUMENTO DI LAVORO NELLA SCUOLA
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza rappresenta lo strumento normativo internazionale e completo in materia di promozione e tutela dei diritti di bambine/i, ragazze/i
La Convenzione ha introdotto per la prima volta l’idea che il bambino è soggetto di diritto e non solo oggetto di tutela e protezione; ha presentato concetti nuovi come il rispetto dell’identità del bambino, libera espressione e partecipazione.
I principi su cui si basa la Convenzione Non discriminazione Superiore interesse del bambino/ragazzo Vita sopravvivenza, sviluppo Ascolto delle opinioni
Non discriminazione Gli Stati firmatari si impegnano ad assicurare a ogni bambino, a prescindere dall’etnia, dal colore della pelle, dalla religione, dal sesso o dalla condizione sociale ed economica, il godimento di tutti i diritti sanciti dalla Convenzione
Superiore interesse In ogni azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata che riguardi l’infanzia e l’adolescenza, l’interesse dei bambini deve prevalere su qualsiasi altro ordine di priorità
Vita, sopravvivenza, sviluppo Ogni bambino detiene, in quanto essere umano, un prioritario diritto alla vita; ogni Stato deve impegnarsi a garantire la crescita e lo sviluppo dell’infanzia nella misura
Ascolto delle opinioni I bambini hanno il diritto di essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano
Verso una Scuola Amica deI bambini e dei ragazzi Obiettivi: Creare un sistema organico di interventi sociali e politici per garantire uguali opportunità di sviluppare nel modo più concreto la propria personalità e le proprie attitudini; attivare una serie di processi mirati a rendere le scuole luoghi fisici e relazionali nei quali i diritti dei bambini e dei ragazzi siano vissuti; Avere quali interlocutori quanti operano nella scuola per promuovere una attenta analisi della realtà in cui essi operano
Procedure Fase 1: Ogni Scuola procede ad un’autovalutazione iniziale in modo partecipato utilizzando il quadro degli indicatori, coinvolgendo dirigenti e collaboratori, docenti di funzione strumentale, una rappresentanza di studenti, genitori e personale ATA. La valutazione non deve mettere in evidenza solo le aree nelle quali intervenire, ma anche le aree di eccellenza, che possono essere il punto di forza da cui partire per un miglioramento anche degli altri ambiti.
Procedure Le scuole che hanno già ottenuto l’attestazione di “Scuola Amica” riporteranno nell’autovalutazione di inizio anno, per ogni indicatore, il precedente punteggio finale convalidato dalla Commissione Provinciale.
Procedure Successivamente, per ogni indicatore, la Scuola procede all’individuazione delle azioni da realizzare che riguardano uno o più “passi”con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza e la qualità delle relazioni e favorire la partecipazione attiva dei bambini e degli adolescenti.
Procedure FASE 2 incontro di monitoraggio con la Commissione Provinciale sullo stato di attuazione del progetto. in qualsiasi altro momento ritenuto opportuno la scuola può chiedere l’intervento della Commissione Provinciale.
Procedure FASE 3 autovalutazione finale del progetto da parte della scuola Fase 4 incontro con la Commissione Provinciale da tenersi possibilmente entro il 20 Maggio. (espozione degli elaborati e discussione sul percorso attivato)
Procedure L’attestazione di “SCUOLA AMICA” viene rilasciata se dalla documentazione presentata risulta che la Scuola ha messo in atto processi inerenti i passi “verso una Scuola Amica”. La documentazione dovrà presentare le iniziative e le innovazioni messe in atto nell'ambito del percorso realizzato. Contestualmente la Commissione Provinciale dovrà rilevare almeno 20 risposte positive su 26 con un punteggio totale non inferiore a 90 punti su 156.
I sei passi Uno strumento necessario per contestualizzare e tradurre i diritti della Convenzione all’interno del mondo scolastico. Ciascuno dei 6 passi traduce i diritti dell’infanzia nella realtà scolastica prendendo in considerazione molteplici ambiti di intervento quali: - la qualità delle relazioni tra individuo e collettività; - la qualità della partecipazione degli alunni nei processi decisionali; - gli spazi e i tempi scolastici.
I PASSO La “Scuola Amica” è una scuola che promuove e valorizza la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
II PASSO La “Scuola Amica” è una scuola che valorizza le diversità: accoglienza e qualità delle relazioni sono al centro della vita scolastica.
III PASSO La “Scuola Amica” è una scuola che pratica attivamente la solidarietà con aiuti concreti per garantire i diritti a tutti i bambini in ogni parte del mondo.
IV PASSO La “Scuola Amica” è una scuola che ascolta le opinioni degli studenti, ne promuove la partecipazione e il protagonismo e li coinvolge direttamente nella gestione dell’Istituto e nei processi di apprendimento.
V PASSO La “Scuola Amica” è una scuola che costruisce il “Patto Educativo di Corresponsabilità” con la collaborazione di tutte le componenti scolastiche e con il coinvolgimento della più ampia comunità territoriale.
VI PASSO La “Scuola Amica” è una scuola che progetta spazi e tempi funzionali all’apprendimento e allo sviluppo della relazionalità.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE BUON LAVORO!