I VULCANI.

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Transcript della presentazione:

I VULCANI

INTRODUZIONE Un vulcano è la manifestazione della risalita di magma, cioè di roccia fusa mescolata a gas e vapori. Il magma proviene dalla zona superiore del mantello e dalle parti più profonde della crosta. Dopo la sue eruzione in superficie il materiale fuso viene chiamato lava. Quando la lava si solidificata e si accumula, si crea un edificio vulcanico.

La struttura del vulcano

-Il CRATERE è l’estremità aperta in superficie del condotto vulcanico -Il CONO VULCANICO è formato da strati di lava solidificata -Il CAMINO VULCANICO mette in comunicazione l’edificio esterno con l’area di alimentazione - La CAMERA MAGMATICA situata tra 2 e 10 km di profondità dove il materiale più caldo e meno denso risale; invece quello più freddo e più denso scende. In alto, dove la pressione è minore, si raccolgono i gas che si libereranno poi dal magma -La COLATA è formata dalla lava che scende lungo le pendici del vulcano che va formare nuovi strati.

Vari tipi di vulcani A seconda del modo con cui il magma risale in superficie e fuoriesce, i vulcani vengono distinti in : Vulcani centrali Vulcani lineari

Vulcani centrali Quando gli edifici vulcanici si accrescono all'estremità aperta in superficie (cratere) di un condotto formano, in genere, vulcani centrali o areali.  I vulcani centrali o conici hanno magma acido e un edificio a forma di tronco di cono. L'apparato centrale è formato dalla camera magmatica, dove al suo interno il magma che proviene dal mantello o dagli strati inferiori , sopra la camera si trova il camino o condotto vulcanico dove risale il magma dalla camera. Infine vi è il cratere, che è la fessura da cui fuoriesce il magma.

Vulcani lineari Quando gli edifici vulcanici si accrescono lungo spaccature che penetrano profondamente all'interno della Terra si formano i vulcani lineari che permettono la risalita di materiale fuso. I vulcani lineari (o islandesi) hanno magma solo basico e proprio per questo motivo non possiedono edificio vulcanico , ma sono costituiti da una spaccatura della crosta terrestre. Si formano i Plateaux, che sono delle piattaforme rocciose (perché è un magma basico e quindi molto liquido che di conseguenza si raffredda lontano dalla spaccatura, formando queste spaccature). Di tipo lineare sono anche le dorsali oceaniche.

Forma dei vulcani Con il tempo le colate di lava solidificata e i materiali piroclastici fuoriusciti durante le eruzioni si accumulano intorno al condotto,formando un rilievo. La forma di questo rilievo dipende dalla composizione della lava a dal tipo di materiali eruttati. In base alla forma ,si distinguono due tipi principali di edificio vulcanico: i vulcani a scudo e i vulcani-strato. Esistono anche altri tipi di strutture vulcaniche derivate dall’attività vulcanica: le caldere e i coni di scorie.

Vulcani a scudo Vulcani “a scudo” : i fianchi di questi vulcani, che raggiungono notevoli altezze, sono sempre dolci. Si formano per l’accumularsi  di sottili colate laviche basaltiche molto fluide. Data la grande quantità di lava che esce dalla camera magmatica alla sommità si può formare, per collasso del fondo, un’ampia depressione: la caldera.  Di tale tipo sono l’Etna, in Italia, e il Mauna Loa, nelle Hawaii. Mauna Loa,alle Hawaii

Vulcani a strato Vulcani “a cono” o vulcani “a strato”: l’edificio vulcanico ha la forma di cono, costituito da un’alternanza di colate di lave di strati di piroclastiti. Tali vulcani, infatti, alternano fasi di effusioni laviche con periodi di emissioni esplosive di piroclastiti, scorie, lapilli, ceneri che si depositano intorno al cratere. Sono vulcani strato lo Stromboli e il Vesuvio. Stromboli Vesuvio

Le caldere La cavità attraverso cui il materiale vulcanico viene emesso, detto cratere, nei vulcani inattivi si configura come una depressione, che spesso si riempie di acqua, formando dei laghi. Il più noto è il Crater Lake nell'Oregon (Stati Uniti), del diametro di circa 8 km. In Italia, laghi originati da vulcani spenti sono quelli di Bolsena, Bracciano, Albano, Vico e Nemi nel Lazio. Talvolta la sommità del vulcano collassa nel condotto stesso, formando una depressione molto ampia, chiamata caldera, che può avere un diametro anche di molti chilometri. Le caldere si formano anche in seguito a violente esplosioni che fanno "saltar via" la sommità del vulcano, come è accaduto al Krakatoa, in Indonesia, nel 1883 .

Coni di scorie Un cono di scorie è una collinetta di forma conica, formata da frammenti vulcanici che si sono accumulati attorno (e, in genere, nella direzione sottovento) ad una bocca eruttiva. I frammenti, cenere e scorie, sono spesso vetrosi e contengono numerose bolle di gas 'congelate' nel momento in cui il magma veniva eruttato in modo esplosivo, con successivo rapido raffreddamento. I coni di scorie variano in dimensione dalle decine alle centinaia di metri di altezza. I coni di scorie dei Monti Silvestri, Etna

Materiali di eruzione Durante un'eruzione un vulcano emette materiali fluidi, solidi e gassosi. Il materiale fluido è rappresentato dalla lava, la cui viscosità dipende dalla quantità di silicio che essa contiene. Quando il contenuto di silicio è scarso, il magma è molto fluido; le colate laviche scorrono allora velocemente, prima di raffreddarsi ricoprono ampie aree ai piedi del vulcano e presentano superfici abbastanza lisce e regolari. Se il contenuto in silice è elevato, il magma si presenta denso e viscoso; le colate in questo caso scorrono con difficoltà e le loro superfici si frantumano in frammenti spigolosi e taglienti, a volte anche di grandi dimensioni . I materiali solidi sono chiamati piroclastiti, vengono emessi dal vulcano durante la fase esplosiva della sua attività e, in rapporto alle loro dimensioni, vengono classificati in:  1. Polvere vulcanica, composta dagli elementi più fini che possono essere trasportati a grandi distanze 2. Cenere vulcanica, simile ad una sabbia 3.  Lapilli, frammenti con dimensione di piccoli ciottoli 4. Bombe, grossi frammenti di lava emessa allo stato liquido che durante la traiettoria nell'atmosfera, si raffredda in superficie assumendo una caratteristica forma arrotondata. Le sostanze gassose emesse sono il vapore acqueo e l'anidride carbonica, seguiti dai composti dello zolfo, dell'azoto, del cloro e del fluoro .

Distribuzione geografica dei vulcani DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI VULCANI La distribuzione degli oltre 500 vulcani attivi sulla superficie del nostro pianeta non è casuale: la maggior parte dei vulcani subaerei è localizzata lungo  gli archi insulari o i margini di continenti che fiancheggiano le fosse oceaniche in regioni che corrispondono a zone di subduzione. Un altro sistema di vulcani, certamente il più esteso, è quello legato all’emissione di gigantesche quantità di lave dalle fessure delle dorsali oceaniche: un vulcanismo sottomarino in attività continua lungo decine di migliaia di km, i cui prodotti solo raramente emergono. Esistono infine vulcani anche in aree lontane dai margini delle zolle, in piena area oceanica (Hawaii, Canarie, Réunion) o sui continenti (Africa orientale). Essi corrispondono a zone di fessurazione della crosta terrestre e sono alimentati da “punti caldi” cioè parti del mantello più calde, dove la roccia fonde e risale in superficie.

I vulcani in Italia Concentrazioni di vulcani si trovano nel Mediterraneo e in particolare in Italia, dove ai margini del Mar Tirreno e del Mar Ionio si trovano 5 vulcani attivi. Il Vesuvio a sud di Napoli; i Campi Flegrei a nord di Napoli, l'Etna a nord di Catania, lo Stromboli nella più settentrionale delle isole Eolie; Vulcano nella la più meridionale delle Eolie, nel messinese.

… Fine … Chiappalupi Sofia De Martino Anais Marchesini Anastasia Pinchi Federica Santini Aurora

Fonti: Wikipedia Immagini da internet