Gotico L’arte dei barbari.

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gotico L’arte dei barbari

Gotico: dove e come si sviluppa Gotico: cosa e quando Il termine “Gotico” (da Goti popolazione germanica quindi barbara) fu utilizzato nel XVI sec. , con intento spregiativo per indicare la produzione artistica occidentale che va dalla tarda antichità fino al rinascimento. Solo all’inizio dell’800 si è cominciato a rivalutare l’arte gotica con i primi giudizi positivi. Produzione artistica sviluppatasi tra il XII e il XV sec., con caratteri e stilemi comuni. Mentre tutti gli studiosi concordano sulla data di inizio del gotico, maggiori perplessità si hanno rispetto alla fine di tale produzione artistica. (In Italia a cavallo tra ‘300 e ‘400; al di là delle alpi perdurò fino all’inizio del XVI sec. con le manifestazioni artistiche del Gotico Internazionale Gotico: dove e come si sviluppa Nasce nella zona dell’Ile-de-France (tra Parigi e Orléans) e si diffonde con tempi e modalità diverse nel resto della Francia e poi nelle altre nazioni europee. Giunge con qualche ritardo in Italia. Gotico: perché nell’ile.de-france? Favorevoli condizioni socio-economiche e politiche Prosperità economica (area ricca e commercialmente ben organizzata) Esplosione demografica Stabilità politica (potere della dinastia capetingia) Sviluppo di importanti centri culturali (Chartres e Parigi)

Arte gotica i linguaggi dell’arte Architettura Lo sviluppo dell’architettura è strettamente connesso al rifiorire delle città e al fermento religioso che interessò il Basso Medioevo. All’interno delle attività legate allo sviluppo delle città tra XIII e XV sec. si costruiscono edifici religiosi e civili. L’architettura religiosa è l’ambito artistico nel quale lo stile gotico conobbe le manifestazioni più significative. Gli edifici civili sedi delle istituzioni politico-amministrative hanno caratteristiche diverse a seconda della regione (nord → Broletto; centro → edifici con torre; sud → castelli ) Si riprendono elementi già presenti nell’architettura romanica ma vengono utilizzati in maniera completamente nuova. Strutture diventano esili e gli edifici si slanciano verso il cielo. La luce diventa un elemento importantissimo nella definizione dello spazio architettonico gotico. Arte gotica i linguaggi dell’arte Architettura

Cattedrale La cattedrale, simbolo indiscusso dell’architettura gotica e centro fondamentale della vita cittadina, era l’espressione massima della chiesa trionfante. Modello di partenza per tutte le cattedrali gotiche e la chiesa di Saint-Denis (Parigi) Pianta longitudinale, con tre o cinque navate, divise da esili pilastri a fascio uniti da archi a sesto acuto. Presenza del transetto (spostato verso l’ingresso), L’abside è quasi sempre caratterizzato dalla presenza di numerose cappelle. La copertura è ottenuta da volte a crociera ogivali, rinforzate da contrafforti, archi rampanti e pinnacoli.

Cattedrale Elementi innovativi Accentuato verticalismo Uso dell’arco a sesto acuto Uso della volta a crociera ogivale. Chiusura perimetrale con grandi vetrate e pareti sottili Presenza di guglie Torri campanarie addossate alla facciata Elementi ripresi dall’architettura romanica Pilastri a fascio e cruciformi Contrafforti Archi rampanti Sculture utilizzate per la decorazione interna ed esterna

Il gotico in Europa e in Italia L’architettura gotica si è sviluppata nei diversi paesi europei in modo diverso essendo ogni paese caratterizzato da tradizioni e uso di materiali diversi. Nel nord Europa l’influenza francese è stata significativa in Italia la presenza di una tradizione troppo radicata ha determinato una rielaborazione del nuovo linguaggio ottenendo forme più temperate, composte ed equilibrate. La diffusione del nuovo stile in Italia si deve all’opera dei monaci cistercensi (Abbazia di Fossanova) ma anche dei francescani (San Francesco ad Assisi) e dei domenicani.

Arte gotica i linguaggi dell’arte Scultura Strettamente dipendente dall’architettura, come nel romanico, anche se le sculture e le decorazioni del gotico tendono a non far più corpo unico con l’architettura ma ad avere una forma autonoma. Come per l’architetture le maggiori novità vengono dalla Francia. Gli esempi più significativi si trovano all’esterno delle cattedrali (Chartes, Reims) dove vengono decorati portali, rosoni e torri, e dove si afferma il tipo della statua colonna, molto allungata, caratterizzata da panneggi e da una maggiore espressività. In Italia la scultura riprende alcuni elementi stilistici francesi allungando le figure e utilizzando il linearismo dei panneggi per dare movimento ai corpi. Tuttavia, come succede in architettura, gli artisti italiani danno maggiore compostezza ed equilibrio alle figure come da tradizione classica. Utilizza una rappresentazione realistica della figura umana La tecnica usata è quella dell’alto rilievo, ma si trovano anche statue a tutto tondo I soggetti sono essenzialmente religiosi (Antico e Nuovo Testamento) Maggiori scultori sono Benedetto Antelami, considerato lo scultore di passaggio tra romanico e gotico, attivo soprattutto al nord e Nicola Pisano e i suoi allievi al Sud. i linguaggi dell’arte Scultura Pag. 243-244, 258-265

Arte gotica i linguaggi dell’arte Pittura La pittura Gotica si esprime con due diverse manifestazioni: Vetrate, in Francia e nel nord Europa Affreschi e pittura su tavola soprattutto in Italia Con la pittura Gotica si assiste al definitivo superamento dei modi bizantini per passare ad un’arte che si fa interprete della realtà. La pittura Gotica come quella Romanica continua ad avere una funzione didattica. Le immagini, tratte da temi sacri, si distaccano dalla stilizzazione e dall’appiattimento di derivazione bizantina per acquistare maggiore espressività e volume. Le figure diventano realistiche assumendo atteggiamenti e movimenti sciolti e naturali. Le scene hanno come sfondo il paesaggio e la natura pertanto richiamano ambientazioni realistiche e riconoscibili. Il maggiore pittore italiano di questo periodo è sicuramente Giotto, ma non bisogna dimenticare altri artisti, che operano soprattutto a Siena, come Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti. i linguaggi dell’arte Pittura Pag. 244-245, 266-299, 278-279

Giotto (1267-1337): il pittore della modernità Uomo con cui la storia dell’arte comincia un capitolo nuovo cioè quella fatta di grandi artisti. Pittore della modernità che rinnova la pittura, ancora legata agli schemi greco - bizantini, in senso realistico e che rappresenta il punto di riferimento per la grande evoluzione artistica toscana che porta al Rinascimento. Pare che la sua formazione sia avvenuta a Firenze, dove arriva intorno al 1280, a contatto con il grande Cimabue. La sua attività a Firenze coincide con il grande fervore economico e culturale della città e con l’ascesa della ricca borghesia. … Intorno al 1285 è a Roma e qui apprende la monumentalità tipica dell’arte classica Tra il 1290 e il 1300 è ad Assisi dove dipinge prima alcune scene con storie di Isacco e poi le Storie di San Francesco, uno dei capolavori dell’arte italiana in cui si trovano gli elementi più importanti dell’opera di Giotto: Luce utilizzata con effetti chiaroscuri Corpi solidamente costruiti Resa della realtà che pone attenzione alle espressioni dei volti e all’aspetto psicologico Nuovo rapporto tra figure e spazio.

Giotto (1267-1337): il pittore della modernità Dopo i lavori di Assisi Giotto fu nuovamente a Roma invitato da papa Bonifacio VIII in occasione del Giubileo del 1300, di questo soggiorno non restano opere autografe. Oramai famoso viene chiamato a lavorare nell’Italia del Nord: Rimini _ Croce dipinta del tempio Malatestiano _ Padova _ Ciclo di Affreschi della Cappella Scrovegni , opera massima della pittura trecentesca. La cappella è dedicata alla Madonna della Carità e fu costruita per volere di Enrico Scrovegni affianco al palazzo di famiglia per espiare le colpe del padre usuraio. Il tema trattato è quello della Redenzione dell’umanità dal peccato che viene narrato con le storie di vita di San Gioacchino e Sant’Anna, della Vergine e di Gesù. Da sottolineare che in questi affreschi Giotto mette a punto la progettazione di uno spazio pittorico strettamente connesso all’architettura e alla decorazione, precorrendo le ricerche prospettiche del ‘400. Altra opera emblematica è la tavola con la grande “Maestà” della Chiesa di Ognissanti a Firenze. Il tema e tradizionale ma anche qui si leggono grandi innovazioni già anticipate da Cimabue.