Il bambino e la sua rabbia
Tipica risposta dei mammiferi geneticamente radicata. La rabbia Tipica risposta dei mammiferi geneticamente radicata. I bambini che hanno un buon sistema di regolazione dello stress sono in grado di contenere le proprie emozioni, anche se possono provare frustrazione. I bambini prigionieri della propria rabbia esplodono.
DA COSA VIENE PROVOCATA? frustrazione di un piacere annunciato: in un bambino “regolato” dopo un primo momento di rabbia c’è la regolazione; in un bambino arrabbiato lo stress è così forte che non sopporta la tensione e, in genere, ha una scarica motoria. vergogna frustrazione della libertà di azione: ad es. quei genitori che continuano a dire “No, fermo, non fare così, non adesso…” Isolamento e solitudine protratti a lungo (eccessiva tv, mancato contatto con i pari…): l’isolamento provoca effetti negativi a livelli della chimica del cervello
I BAMBINI CHIUSI NELLA PROPRIA RABBIA STIMOLANO SPESSO LA RABBIA NEGLI ALTRI: ESATTAMENTE CIO’ DI CUI NON AVREBBERO BISOGNO
PERCHE’ I MOLLUSCHI NON SI ARRABBIANO (Panksepp, 1998) Cervello inferiore: circuito della rabbia (in tutti i mammiferi) Amigdala:ci avverte se c’è un pericolo e fa partire i trasmettitori chimici che producono gli ormoni dello stress Se un bambino è in grado di controllare la sua rabbia: azione del cervello superiore con GABA (calmante) che blocca il segnale dell’amigdala
IN UN BAMBINO ARRABBIATO Non ci sono state interazioni che hanno permesso lo sviluppo nel cervello superiore di sostanza “positive” (ossitocina e oppiacei): gesti affettuosi, coccole, sorrisi… Il cervello del bambino ha sperimentato in continuazione la produzione di sostanze negative stressanti e non di sostanze positive che inibiscono la rabbia. La formazione di un sistema di regolazione dello stress capace di produrre sostanze che inibiscono l’aggressività dipende DALLA PRESENZA DELLO STESSO SISTEMA NEL CERVELLO DELL’ADULTO CHE SI PRENDE CURA DI LUI. Se questo non accade, il bambino non sviluppa mai questo sistema di regolazione nel suo cervello superiore.
Affermare che un bambino aggredisce perché è in preda ad uno scoppio di rabbia è una descrizione insufficiente: lui stesso si sente attaccato dalle intensità delle emozioni senza avere gli strumenti per affrontarle
Da genitore rabbioso a bambino rabbioso Genitore intermittente genera rabbia Un’infanzia di grida, botte, violenze consolida nel cervello inferiore un circuito iperattivo della rabbia L’abuso sessuale provoca una iper stimolazione a cui il corpo del bambino non è pronto a reagire La vergogna fa così male al bambino che provoca rabbia Il bambino sotto stimolato diventa affamato di incidenti
COSA FARE? Molti bambini hanno subito un arresto nello sviluppo emotivo: riconosciamo l’età emotiva in cui si trova e partiamo da lì Contenere il bambino e le sue emozioni, tono di voce calmo e rassicurante anche se fermo (non serve “farlo sfogare”, è un circuito che sa conosce benissimo) Dargli i confini emotivi di cui ha bisogno Farlo parlare Il contatto con “l’abbraccio tranquillizzante” (solo se ci si sente a proprio agio, se non si è alterati; attenzione se il bambino può farci male: suo senso di colpa)
ESERCIZI DA FARE IN CLASSE ABC EMOTIVO OSSERVAZIONE DELLA PROPRIA RABBIA TRASFORMAZIONE DELLE EMOZIONI NEGATIVE IN PAROLE