Le origini della musica

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Transcript della presentazione:

Le origini della musica

I primi strumenti Non è difficile rintracciare le origini degli strumenti musicali. Dalle grosse conchiglie marine , dalle corna degli animali uccisi , dalle canne vuote nacquero i primi strumenti a fiato.

I primi strumenti a corda, furono invece gli stessi archi con i quali i cacciatori e i guerrieri scagliavano le loro frecce. Servendosi di tronchi cavi di alberi l’uomo imparò a costruirsi i primi strumenti a percussione.

Più tardi l’uomo perfezionò la canna del flauto, rendendola capace di produrre suoni diversi, aggiunse altre corde al proprio arco, creando così le prime arpe e, quando imparò a lavorare i metalli, si fabbricò le prime tombe

Gli strumenti degli Egizi Tra i principali strumenti usati nell’antico Egitto ricordiamo : l’arpa arcuata. Era uno strumento molto diffuso nell’antico Egitto. Era formata da numerose corde tese su un telaio di legno. Spesso era artisticamente decorata.

Il sistro Il sistro è un sonaglio formato da dischi metallici infilati in alcune bacchette. Si suonava afferandolo per il manico e scuotendolo . Spesso la dea Hathor, dea dell’amore e patrona della musica, veniva raffigurata con un sistro in mano. Dunque il sistro era lo strumento sacro della dea Hathor.

Era in legno e si suonava pizzicando alcune Liuto il liuto è un antenato della chitarra . Era in legno e si suonava pizzicando alcune corde

La musica dei Greci Nell’antica Grecia la musica era molto importante sia nella vita sociale sia in quella religiosa. Per i Greci la musica era un’ arte che comprendeva , oltre alla musica stessa , anche la poesia , la danza , la medicina e le pratiche magiche .

La parola mousikè, con la quale i Greci indicavano la musica, significava proprio l’insieme di tutte queste arti. L’importanza della musica nel mondo greco è testimoniata dal numero di miti che la riguardano.

Uno è quello di Orfeo, inventore della musica , che riuscì a convincere gli Dei dell’Ade a restituire alla luce la sua sposa Euridice . Questo mito ci insegna che , per i Greci , la musica era l’arte che sa toccare i sentimenti di chi l’ascolta portando sollievo e serenità.

La musica al tempo degli Etruschi Gli Etruschi amavano molto la musica , che era presente in tutte le attività della loro giornata , sia che essi praticassero umili mestieri come la pesca o la raccolta della legna , sia che si riunissero per una grande festa .

Ogni azione era accompagnata da suoni , danze e canti al punto che , se uno schiavo disubbidiva al padrone , era percosso al ritmo di uno strumento musicale.

Nella vita milita militare , inoltre , il suono delle trombe accompagnava le manovre dell’ esercito segnalando ai soldati i movimenti da compiere . Anche per gli Etruschi la musica , accompagnata alla danza , era usata durante le celebrazioni religiose . La natura e le sonorità naturali – il bosco , le sorgenti , il mare , il torrente – ispiravano i musici che suonavano vari strumenti per riprodurre i suoni della natura .

Il flauto era lo strumento musicale piu’ utilizzato Prendeva diversi nomi aulos, palgialus, siringa . Il flauto doppio era il simbolo della musica etrusca . La melodia suonata con il flauto era accompagnata dagli strumenti a percussione ( crotali , tympanum ) e a corde (lira e kithara).

Gli strumenti Etruschi Aulos L’aulos era un flauto e il principale strumento a fiato. Esso è anche lo strumento simbolo degli Etruschi. Spesso venivano usati due auloi contemporaneamente ognuno con un suo bocchino; potevano essere ambedue della stessa lunghezza o di lunghezza diversa. Chiudendo i fori si ottenevano suoni di varia altezza.

TYMPANUM Il tympanum era uno strumento a percussione formato da un cerchio di legno o di bronzo del diametro di 30 cm circa . su questo cerchio era tesa una pelle di bue o di asino .

CROTALI I crotali assomigliavano molto alle moderne nacchere. Sono degli idiofoni . Venivano usati principalmente per accompagnare ritmicamente le danze. Erano formati fa due pezzetti di ramo uniti da un anello, oppure erano fatti con formine di legno. In questo caso erano tenuti insieme da una funicella che il suonatore poteva legare al polso.

La musica presso i Romani Possiamo dividere lunga storia di Roma antica in tre periodi : il periodo monarchico (753-509 a.C) in cui si successero i sette re; il periodo repubblicano aristocratico (509-31 a.C) con l’espansione di Roma e le conquiste dei popoli che si affacciavano sul Mediterraneo; il periodo imperiale (31 a.C- 476 d.C). All’inizio della loro civiltà, i Romani non avevano una propria cultura musicale: essi impararono l’arte della musica dalle altre civiltà con cui furono a contatto e ,in particolare, dagli Etruschi.

Spesso accadeva che gli imperatori organizzassero grandi manifestazioni pubbliche: combattimenti di gladiatori,

parate di benvenuto per condottieri che tornavano vincitori dalle campagne militare, combattimenti di animali, che si aprivano e chiudevano con sontuosi concerti.

“… Nel 284 d.C l’imperatore Carino organizzò per i romani una serie di giochi nei quali 100 trombe suonavano tutte insieme ; vi erano inoltre un centinaio di suonatori di corno e circa 200 suonatori di bibbia e strumenti a fiato di vario genere . Fu questo l’avvenimento più clamoroso dell’anno”. Durante le feste, oltre hai musici si esibivano i commedianti.

Tra essi c’erano attori , cantanti e danzatrici Tra essi c’erano attori , cantanti e danzatrici . Le danzatrici si accompagnavano con il suono si cimbali e crotali . La fine dello spettacolo era segnalata dal suono di uno strumento chiamato scabellum . Lo scabellum era un grosso sandalo formato da 2 tavolette di legno ; si suonava con il piede destro .

La musica presso i Romani La musica era usata dai romani anche in ambito militare. Essa serviva per comunicare tra le varie guarnigioni segnali importanti come l’attacco o la ritirata, i campi di guardia; Tuba La tuba era una lunga canna di bronzo . Aveva un suono potente che serviva per segnalare l’attacco, la ritirata o per dare l’ordine di accamparsi.

Gli strumenti usati nell’esercito erano questi: inoltre con i suoni si segnalavano i diversi momenti della giornata (il momento di alzarsi, di magiare, di andare a dormire). Gli strumenti usati nell’esercito erano questi: Cornu Era uno strumento di bronzo usato nella fanteria. Aveva una traversa che permetteva di appoggiarlo sulla spalla. Serviva per coordinare i campi di guardia.

Bucina La bucina , a differenza del cornu , era fatta in corno bovino e non in metallo ; inoltre non aveva la traversa.

Lavoro realizzato dagli alunni della classe V B di Santa Lucia