Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC.

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Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Strumentazione: oscilloscopio, generatore di forme d’onda (utilizzato con onde sinusoidali), 2 sonde, basetta, componenti R,L,C Circuito da realizzare: L = 2 H (±10%) con resistenza in continua di RL=170W (±10%) C = 1.5 nF (±10%) R = 2.2 kW / 100 kW Tensione di alimentazione picco-picco e = 2 V (Rint = 600 W) Valore della pulsazione per cui si attende che il circuito sia in condizioni di risonanza: w0 = 1/(LC) = 18257.4 rad/s corrispondente a n = w0/(2p) = 2.9 kHz. Intervallo di frequenze in cui realizzare le misure: ~200 Hz – ~100 kHz campionando ad intervalli più fini la regione della risonanza

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Misure da effettuare con l’oscilloscopio collegando i 2 canali con la ddp ai capi del generatore e quella sulla resistenza R per i 2 valori a disposizione: (in rosso si indicano le grandezze misurate, in verde quelle calcolate) Vi (V) f.s. (V) T (s) f.s.(s) n (Hz) w (rad/s) w/w0 s(w/w0) Vo (V) A=Vo/Vi  s(V/V0) DT (s) f.s. (s) f  s(f)= 360°*DT/T (deg) Verificare per ogni misura il valore della tensione di ingresso (che potrebbe variare poiché si utilizza l’uscita da 600 W del generatore di forme d’onda)

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Ancora sulle misure di fase: Consideriamo un segnale di ingresso sinusoidale e per semplicità prendiamo la fase iniziale f0 = 0: Vi = V0i coswt Il segnale di uscita è sfasato di f rispetto a Vi: Vo = V0o cos(wt+f) e supponiamo che f = -90°. Vo è in anticipo o in ritardo rispetto a Vi? Per t=0: Vi = V0i (l’ingresso è massimo) mentre Vo = V0o cos(-90°)=0 non è massimo ma è minimo. Il massimo del segnale di uscita si ha per wt = 90° ovvero per t>0 quindi il segnale di uscita è in ritardo (vedere figura) rispetto a Vi. Si misura Dt = tingresso – tuscita<0 in accordo con f = 360°Dt/T <0 = -90° Se f = 90°  Vo è in anticipo rispetto a Vi e Dt = tingresso – tuscita>0 in accordo con f = 360°Dt/T >0 = 90°. Vo Vi Dt T t(sec)

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Richiami sul formalismo in alternata: Le grandezze in regime alternato si rappresentano con numeri complessi. Per es. una corrente in regime sinusoidale i = i0 cos(wt+f) si rappresenta come I = I0 ejwt dove I0 = i0ejf = i0(cosf+j sinf)  I = I0 ej(wt+f) Il modulo è i0 è il massimo valore della corrente; l’argomento f è l’angolo di fase che determina il valore di i(t) per t=0; è la pulsazione che è legata alla frequenza: w = 2pn che rappresenta il numero di oscillazioni complete di i(t) in 1 sec. La corrente può essere rappresentata come un vettore rotante attorno ad O con velocità angolare w e la legge secondo cui varia la sua proiezione lungo l’asse x in funzione di t rappresenta la grandezza fisica i = i0 cos(wt+f) O

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Comportamento degli element R, L, C in regime sinusoidale Resistenza: V=RI la differenza di fase tra corrente e tensione è nulla essendo R un numero reale indipendente dalla frequenza e ZR = R Condensatore: V = q/C = L’impedenza complessa del condensatore è V/I =V0/I0= ZC(w) = 1/(jwC) = La tensione è in ritardo di fase costante di 90° rispetto alla corrente. Il condensatore presenta reattanza  per corrente continua w = 0. Induttanza: V = Ldi/dt = L’impedenza complessa dell’induttanza è: V/I = ZL(w) = jwL= La tensione è in anticipo di fase costante di 90° rispetto alla corrente

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Analisi del circuito RLC serie: La funzione di trasferimento è un numero complesso: A(w) = Vo/Vi = ZR/(ZR+ZL+ZC) = 1/[1+(ZL+ZC)/ZR] = 1/{1+j /R[wL-1/(wC)]} Il suo modulo è |A (w)| = (A*A) = 1/{1+[wL-1/(wC)]2/R2}1/2 La fase è data da: tan f = - [wL-1/(wC)]/R Per wL = wC ovvero per w0 = 1/(LC) il circuito è in condizioni di risonanza e si comporta come se fosse puramente resistivo: A(w0) = Amax = 1 e lo sfasamento tra segnale di ingresso ed uscita è nullo f = 0. Quindi per riconoscere la frequenza di risonanza (in realtà per gli errori sperimentali si avrà u(n intervallo di frequenze): Vo deve essere massimo Vo e Vi devono essere in fase Prima di cominciare le misure si verifichi che Vo ha l’andamento atteso (cresce e diminuisce all’aumentare della frequenza)

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie La larghezza della risonanza è w2-w1 = differenza delle pulsazioni per cui I(w1,2)/Imax = 1/2. Si vede che w2-w1 = R/L e si definisce il fattore di merito: Q = w0/(w2-w1)= 1/R*(L/C) = 1/(w0RC) = w0L/R Valori elevati di Q restringono la larghezza di banda B = (w2-w1)/(2p)  aumenta la selettività del circuito rispetto alle frequenze (S = 1/B). Se Q>10  w2~w1~ w0 e Q~ w0/(w1,2- w0) e B = w0/ (2pQ) = R/(2pL)  B è funzione solo di R e L e non di C e variando C si varia solo la frequenza di risonanza (“sintonia”) e non la larghezza di banda Si trova: |A (w)| = 1/{1+Q2[w/w0- w0/w]2}1/2 e tan f = - Q[w/w0- w0/w] Tuttavia R non è l’unica resistenza presente nel circuito! L’induttanza presenta una resistenza RL in continua (n=0) che vale 170W per quella utilizzata in laboratorio ma per effetto pelle aumenta con n

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Effetto pelle: in corrente alternata il modulo del campo magnetico generato dalla stessa corrente rende la densità di corrente non uniforme nella sezione del conduttore. Dato un conduttore cilindrico esso può essere suddiviso in tanti conduttori di ugual area coassiali in parallelo tra loro. Il flusso concatenato col singolo conduttore dF elementare diminuisce con la distanza dal centro (è massimo nel conduttore centrale e minimo per il conduttore più esterno e poiché dL = dF/i per ogni conduttore  dL è minore per i conduttori più esterni e la corrente alternata è maggiore per i conduttori periferici dove la reattanza ZL = jwL è minore che per i conduttori centrali L’effetto pelle aumenta con la frequenza n perché con essa aumenta il valore della reattanza induttiva rispetto alla resistenza e quindi cresce la disuniformità della corrente. L’effetto diminuisce con la resistività

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Analisi del circuito RLC serie considerando la resistenza totale RT = R+RL: Si ottiene: A = 1/{[RT/R + j/R[wL-1/(wC)]} E quindi |A| = 1/{[(RT/R)2 + [wL-1/(wC)]2/R2}1/2 e tan f = - [wL-1/(wC)]/RT Inoltre utilizzando il fattore di merito Q’ = w0L/RT = 1/(w0RTC) : |A (w)| = 1/{RT2/R2+Q’2[w/w0- w0/w]2}1/2 e tan f = - Q’[w/w0- w0/w] Osserviamo che la resistenza di ingresso del generatore (600W) non interviene nella espressione della funzione di trasferimento poiché si misura Vi ai capi del generatore (inclusa Rint) Vi

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Funzioni attese e misurate per R = 2.2kW e R=100 kW ma con RT > 7KW si spiega la curva sperimentale! Effetto pelle Attenzione: curve e misure sono per Rint = 50 W

Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC serie Si può avere una misura di L e RT seguendo 2 metodi: |A (w)| = 1/{RT2/R2+Q’ 2RT2/R2*[w/w0- w0/w]2}1/2 e tan f = - Q’[w/w0- w0/w] dove Q’ = w0L/RT In condizioni di risonanza: w = w0 = 1/(LC)  A = Amax e f = 0 Misurata la pulsazione in condizioni di risonanza (w0)mis si ottiene: L = 1/(w02mis C) e Amax = R/RT  RT = R/max(Vo/Vi) E’ possibile ottenere questi valori anziché a partire da un unico valore di frequenza da un intervallo intorno alla regione di risonanza mediante un fit lineare. Chiamo: w/w0 = x e tanf = y  y = m (x-1) con m = d/dx[Q(1/x-x)]x=1= =-Q(1/x2+1)|x=1 = -2Q y = -2Q(x-1) = -(2L/RT)w + 2/RT(L/C) = -Aw+B Si esegua il fit lineare per w[1/5w0,5w0] ottenendo così 2L/RT = A e 2/RT(L/C)=B  RT = 2A/(CB2) e L = ART/2 = A2/(CB2) e rispettivi errori Oltre ai metodi già incontrati di misura di R e C abbiamo un metodo di misura di induttanze