Cosa è un DAC? Digital-to-Analog converter dispositivo “mixed signal”: Input digitale (parola a n bit) Output analogico: tensione o corrente output analogico (Vout) D[n-1] Vref Vcc . D[n-2] D[0] gnd Convertitore D/A
La tensione di output è output analogico (Vout) Vref Vcc . gnd D[n-1] Vref Vcc . D[n-2] D[0] gnd Convertitore D/A La tensione di output è
Cosa fa esattamente un DAC? Per un DAC a 3 bit ci sono 8 possibili codici di input output analogico (Vout) D[2] Vref (8V) Vcc D[1] D[0] gnd Convertitore D/A D[2..0] Vout 000 0V 001 1V 010 2V 011 3V 100 4V 101 5V 110 6V 111 7V
Il DAC sulla scheda di laboratorio VDD LDAC DACA DACB DACC DACD LOAD 4 DAC in un singolo chip: 1 2 3 4 5 6 7 14 13 12 11 10 9 8 GND REFA REFB REFC REFD DATA DCLK REFA, REFB, REFC, REFD Tensioni di riferimento fissate a 2.5 V DACA, DACB, DACC, DACD Tensioni di output
configurazione FPGA DATA, LDAC, LOAD, DCLK VDD LDAC DACA DACB DACC DACD LOAD 1 2 3 4 5 6 7 14 13 12 11 10 9 8 GND REFA REFB REFC REFD DATA DCLK DATA, LDAC, LOAD, DCLK Segnali di Input per programmare il DAC FPGA Sono controllati dalla FPGA
Protocollo di configurazione (circuito da implementare nella FPGA) Il codice digitale a 8 bit viene trasmesso dalla FPGA al DAC in modo seriale tramite la linea DATA assieme a un treno di impulsi di sincronizzazione lungo la linea DCLK 11 impulsi DCLK DATA A1 A0 RNG D7 D6 D5 D4 D3 D2 D1 D0 Identificatore del DAC: A1A0 = 00 DAC0 A1A0 = 01 DAC1 A1A0 = 10 DAC2 A1A0 = 11 DAC3 La tensione di output è Codice digitale (è trasmesso prima il MSB)
Il codice digitale a 8 bit viene trasmesso dalla FPGA al DAC in modo seriale tramite la linea DATA assieme a un treno di impulsi di sincronizzazione lungo la linea DCLK DCLK DATA A1 A0 RNG D7 D6 D5 D4 D3 D2 D1 D0 Le linee LDAC e LOAD sono usate dal DAC per caricare i bit ricevuti lungo la linea DATA in un registro interno e per aggiornare la tensione di output LDAC LOAD Sempre basso La tensione di output viene aggiornata con questo impulso
DAC_interface DAC_interface clk DCLK res DATA DAC_interface SW0 LDAC D[7..0] A[1..0] LOAD Una macchina a stati parte quanto SW0 viene premuto (segnale di inizio configurazione) Genera un treno di 11 impulsi DCLK Successivamente genera un impulso LOAD La linea LDAC è tenuta sempre bassa La parola in ingresso D[7..0] deve essere serializzata: su ogni fronte di salita di DCLK viene messo un nuovo bit (il primo trasmesso è il MSB)
Cosa è un ADC? Analog-to-Digital Converter dispositivo “mixed signal”: Input analogico (tensione o corrente) Output digitale: parola a n bit Input analogico (Vin) Out[n-1] Vref Vcc . Out[n-2] Out[0] gnd Convertitore A/D
Può essere considerato un partitore Input analogico (Vin) Out[n-1] Vref Vcc . Out[n-2] Out[0] gnd Convertitore A/D Può essere considerato un partitore L’output ci dice: che frazione di Vref è l’input Vin? Output:
Cosa fa esattamente un ADC? Per un ADC a 3 bit ci sono 8 possibili codici di output Input analogico (Vin) Out[2] Vref(8V) Vcc Out[1] Out[0] gnd Convertitore A/D Vin Out[2..0] 0-1 000 1-2 001 2-3 010 3-4 011 4-5 100 5-6 101 6-7 110 7-8 111 Esempio: se Vin=5.5 V e Vref=8 V Out[2..0] = 101
Risoluzione L’ADC risolve due tensioni diverse se differiscono per più di 1 V producendo due codici diversi La risoluzione dell’ADC è 1 V (Vref/23) Input analogico (Vin) Out[2] Vref(8V) Vcc Out[1] Out[0] gnd Convertitore A/D Vin Out[2..0] 0-1 000 1-2 001 2-3 010 3-4 011 4-5 100 5-6 101 6-7 110 7-8 111 Il bit meno significatico (LSB) rappresenta 1 V
Risoluzione e range dinamico La risoluzione di un ADC dipende dal numero di bit e da Vref: Fissata Vref, maggiore è il numero di bit, migliore è la risoluzione. Se n=8 (anzichè n=3) la risoluzione sarebbe 8/28~31 mV formulazione alternativa: (fissata Vref) la risoluzione di un ADC è il numero di bit. La tensione Vref determina il range dinamico dell’ADC A parità di bit, minore è la tensione Vref, più fine è la suddivisione dell’intervallo Vref(=Vin max)-0 per cui la risoluzione migliora. Ad esempio, se Vref=0.8 (anzichè 8 V) la risoluzione sarebbe 100 mV. Il miglioramento va però a scapito del range dinamico.
ADC tracking Descrizione a grandi linee: il codice a 8 bit di un contatore viene convertito da un DAC in una tensione analogica che viene quindi confrontata con la tensione di input. Il contatore viene incrementato fino a quando la tensione del DAC raggiunge quella in input. A questo punto il conteggio raggiunto dal contatore è il codice richiesto.
ADC tracking: implementazione FPGA DCLK DATA Vanno ai DAC DAC interface LDAC Vanalog LOAD DAC count[7..0] CNT_EN Contatore a 8 bit comparatore Vanalog comp CNT_EN Vin Start_conv sm_ADC comp Tensione in ingresso da convertire
Il comparatore (analogico) confronta due tensioni e produce in output un segnale logico: Se Vin > Vanalog comp = 0 Se Vin < Vanalog comp = 1 Collegamento comparatore-ADC
Soluzione alternativa: aspetta che l’interfaccia del DAC asserisca il segnale LOAD che va al DAC
si ripete il ciclo
ADC[7..0] è collegato a due cifre del display
Le macchine a stati vanno disegnate usando verilog Per un’eventuale nuova conversione Le macchine a stati vanno disegnate usando verilog
Altri dettagli Si deve impiegare il terzo DAC (CMREF) corrispondente ad A[1..0]=10 Vref dei DAC fissa Vref dell’ADC. Nella scheda Vref = 2.5 V Vin (COM_IN) può provenire da un generatore di tensione tramite un connettore LEMO Il comparatore è un amplificatore operazionale (più dettagli in seguito)
Limitazioni dell’ADC tracking La limitazione principale è che è lento: Poichè il contatore parte sempre da zero, Il tempo di conversione è variabile Maggiore è Vin maggiore è il tempo di conversione: se Vin = Vref è necessario ripetere il ciclo di incremento del contatore 256 volte!
ADC ad approssimazioni successive START_CONV: inizio conversione. Nel SAR viene caricata la parola 10000000 (solo il MSB = 1) Se Vin >VD il controllore mantiene MSB a 1 e carica un altro 1 nel bit immediatamente successivo. Se, invece Vin < VD il controllore pone MSB a 0 e carica un 1 nel bit immediatamente successivo. La nuova parola viene caricata nel SAR e l'uscita del DAC viene aggiornata. L’algoritmo descritto per il bit MSB viene ripetuto in modo identico per tutti gli altri bit.
Visualizzazione della conversione sul display
Visualizzazione della tensione in decimale
Può essere implementata con una ROM: Input a 8 bit (256 righe di memoria) Output a 12 bit
Campionamento del segnale La variabile temporale In generale i segnali del mondo reale hanno una qualche dipendenza dal tempo Nel processo di conversione A/D ci interessa ricostruire questa dipendenza dal tempo Campionamento del segnale
Input analogico Sample and Hold L’input analogico non va direttamente all’ADC. Entra prima in un circuito che campiona il segnale a un certo istante e quindi lo tiene congelato per tutto il tempo richiesto dalla conversione ADC Output digitale L’ADC trasforma il segnale analogico quantizzato nel tempo in un codice digitale (segnale quantizzato) Il campionamento trasforma il tempo da continuo a discreto
Nei sistemi più semplici l’input analogico è collegato direttamente all’ADC Output digitale Questo va bene se il segnale varia nel tempo molto più lentamente del tempo richiesto dall’ADC per effettuare la conversione In ogni caso, è il tempo di conversione che quantizza il tempo
Rumore del segnale di input Il segnale di input può essere affetto da un certo rumore: Consideriamo ad esempio un sensore a pixel (diodo a semiconduttore p-n) Una fotone che attraversa il semiconduttore cede parte della sua energia a degli elettroni che vengono eccitati in banda di conduzione. Il moto delle coppie elettrone-buca nel campo elettrico presente all’interno del semiconduttore produce un segnale elettrico. In generale il numero di coppie prodotto da fotoni aventi la stessa energia e attraversanti lo stesso spessore di silicio fluttua I vari elementi di circuito attraverso cui il segnale passa possono introdurre altro rumore. g
Errore di quantizzazione della tensione Al crescere della tensione di input cresce anche l’errore fino a quando cambia il codice
Aggiungiamo un offset pari a 1/2LSB all’input Abbiamo un errore pari a ±1/2LSB
Errore di quantizzazione in un segnale variabile Segnale dopo il S/H Output digitale _ Errore di quantizzatione
L’errore di quantizzazione appare come un rumore casuale. La quantizzazione aumenta l’errore casuale del segnale Consideriamo un gran numero di segnali di input variabili nel tempo in modo diverso. La differenza fra il valore del segnale di input e il valore corrispondente al codice a n bit (trasformato in valore analogico da un DAC ad esempo) segue una distribuzione uniforme fra zero e la tensione corrispondente a un LSB (Vref/2n) . Il rumore associato alla quantizzazione è la deviazione standard di questa distribuzione
Dobbiamo considerare una distribuzione con densità di probabilità altrove La condizione di normalizzazione fissa c: Il valor medio è
La varianza è La deviazione standard è
Riassunto delle caratteristiche di questo rumore: Distribuito uniformemente nell’intervallo 0-LSB (o ±1/2LSB) Deviazione standard 1/sqrt(12)LSB=0.29LSB Esempio: Segnale analogico di ampiezza massima 1 V con rumore casuale di 1.0 mV Conversione A/D a 8 bit 1mV = 0.255 LSB Rumore di quantizzazione = 0.29 LSB Rumore totale dell’output digitale Aumento del 50% del rumore già presente nel segnale
L’errore di quantizzazione diminuisce aumentando il numero di bit La conversione di un segnale anaogico con un ADC a 8 bit aggiunge un errore rms 0.29/256 ~ 1/900 del valore di fondo scala 12 bit aggiunge un errore rms 0.29/4096 ~ 1/14000 del valore di fondo scala 16 bit aggiunge un errore rms 0.29/65536 ~ 1/227000 del valore di fondo scala Il numero di bit determina la precisione dei dati. La decisione sul numero di bit necessari dipende da: Quanto rumore è già presente nei dati Quanto rumore può essere tollerato nel segnale digitale
Quando l’errore di quantizzazione non può essere trattato statisticamente: Segnale che in diversi campionamenti dà sempre lo stesso output digitale la differenza non fluttua ma appare come un effetto sistematico
Il teorema di campionamento Criterio di Nyquist o Shannon: per avere una corretta ricostruzione del segnale, la frequenza di campionamento deve essere almeno due volte la frequenza massima del segnale
Un criterio simile vale per il campionamento nello spazio: Consideriamo un sensore che ricostruisce un’immagine