Tesi di laurea in Economia del Commercio Internazionale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Advertisements

I mercati finanziari -Caratteristiche funzioni e attori - definizione di bolla speculativa -l’integrazione dei mercati finanziari nell’area dell’euro.
Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche
Osservatorio del Credito in provincia di Palermo
Stabilizzare l’economia: il ruolo della banca centrale
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Origine e diffusione della crisi subprime
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE (2000, 2002) Il lungo periodo, con prezzi flessibili Inflazione come.
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
A cura di : Marco Sala Samuele Pirovano
Finanza : Passato, Presente e Futuro
Alcuni problemi della politica economica nellepoca della globalizzazione Fedele De Novellis Parte II 10 marzo
Alcuni problemi della politica economica nellepoca della globalizzazione Fedele De Novellis Parte II 28 febbraio
Lezione 5 I MERCATI FINANZIARI
Mercati finanziari e aspettative
Produzione, tasso di interesse e tasso di cambio
Federica Ielasi 11 novembre 2010 PERCHE I TASSI DI INTERESSE VARIANO?
Lezione 5 Lequilibrio dei mercati finanziari Istituzioni di Economia.
Capitolo 4 I mercati finanziari.
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Docente SAVERIA CAPELLARI Gorizia, a.a
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A / 2009 CORSO DI Analisi.
Il sistema monetario.
EIE 0607 V / 1 sussidio unitario fisso allesportazione si avrà commercio se e solo se | P B AUT - P A AUT | > tc - P B = P A + tc – (A è il paese esportatore)
Corso di Finanza Aziendale
APETTI ECONOMICO-FINANZIARI della gestione delle imprese di assicurazione Università di Macerata.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA - UFFICIO STUDI 10 MAGGIO 2004.
ESERCITAZIONE 2.
Economia politica II – Modulo di Macroeconomia
Capitolo XXIX Il sistema monetario.
1 Crisi delle banche - punti di vista e prospettive Il meccanismo dei prestiti immobiliari a) – sistema tradizionale mutuatario banca Gli effetti dellinadempimento.
Lezione 4 Il Mercato dei Beni: due esercizi I Mercati Finanziari
Organizzazione dell’azienda farmacia La finanza
LA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME
Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo IX. Inflazione, produzione e crescita della moneta INFLAZIONE, PRODUZIONE E CRESCITA DELLA MONETA Corso.
Il ruolo della finanza nel real estate e nelle prospettive delleconomia statunitense Andrea Landi - Università di Modena e Reggio Emilia Sassuolo 17 dicembre.
1 La discesa dei titoli legati ai mutui subprime contrattati su mercati non regolamentati (OTC) ha evidenziato notevoli criticità connesse al modello.
Dalla Lira all’ €uro, la moneta unica di fronte alla crisi dell’economia europea e mondiale
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
Le banche, l’Eurosistema e la politica monetaria
LA POLITICA MONETARIA L’insieme di azioni intraprese dalla banca centrale, o più in generale dalle autorità monetarie, volte a modificare e orientare la.
ART. 119 TFUE Università di Pavia
Università degli Studi di Palermo
Intermediari finanziari di asset management Lezione SISS Martedì 9 febbraio 2006.
Il credit crunch Francesco Daveri.
Euro e Fiscal Compact: perché? Che fare ? Associazione Giuseppe Mazzini, Bruxelles 13 maggio Fabio Colasanti.
Il pericolo deflazione
I rendimenti dei bond a lunga scadenza Sources: Board of Governors of the Federal Reserve System, Banking and Monetary Statistics, 1941–1970; Federal Reserve:
I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Capitolo 4 Il finanziamento dell’economia e la politica monetaria Studenti: Scarpini Michele Massani Riccardo Montingelli Antonio.
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 7 II SEMESTRE A.A
LA BANCA CENTRALE EUROPEA E LA POLITICA MONETARIA
Il mercato della moneta e delle attività finanziarie
Moneta e sistema bancario
Domanda e offerta di moneta
La moneta e il suo valore
L’equilibrio dei mercati finanziari Istituzioni di Economia Politica II.
Premessa Il patrimonio di una onlus è deputato a soddisfare le funzioni statutarie della stessa attraverso degli investimenti prudenziali che offrano un.
IL MERCATO DELLA MONETA 2 FUNZIONE DELLA DOMANDA DI MONETA L = f (Y,i) L = L 0 + kY – hi dove L 0 = domanda autonoma di M come riserva di valore K e.
IL MERCATO DELLA MONETA
Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo è il primo di due argomenti che riguardano moneta e prezzi nel lungo periodo. Il primo descrive cosa è la moneta.
La politica monetaria. Obiettivi L’obiettivo principale della politica monetaria in Europa è la stabilità dei prezzi Nel 1998 il Consiglio direttivo della.
30 INTRODUZIONE ALLA POLITICA MONETARIA L’argomento: stabilizzazione macroeconomica Oggi parleremo di:  la Banca Centrale  gli strumenti della politica.
La “Grande depressione” e la “Grande recessione” Una comparazione PROF. RICCARDO FIORENTINI.
Copyright © 2012 Pearson Prentice Hall. All rights reserved. PART ONE INTRODUCTION Introduzione.
Transcript della presentazione:

Tesi di laurea in Economia del Commercio Internazionale FED E BCE, DUE ISTITUZIONI A CONFRONTO. ANALISI DELLA CRISI “SUBPRIME”. Tesi di laurea in Economia del Commercio Internazionale

SOMMARIO 1) Confronto fra FED e BCE 2) La crisi “subprime” Storico Strutturale Operativo 2) La crisi “subprime” Le cause La crisi 3) Gli interventi delle banche centrali Critiche alla FED Reazioni della FED Reazioni della BCE

1) CONFRONTO FRA FED E BCE STORICO STRUTTURALE OPERATIVO

1) CONFRONTO FRA FED E BCE STORICO FED nasce dopo lo stato, BCE prima FED istituita nel 1913, BCE nel 1998 FED frutto di conflitti e compromessi, BCE creata a tavolino

1) CONFRONTO FRA FED E BCE STRUTTURALE Contribuiscono all’attuazione operativa delle misure di politica monetaria e assicurano il buon funzionamento del sistema dei pagamenti. Una per ciascun paese membro dell’UME. 17 Banche Centrali Nazionali Facilitano i pagamenti, regolano e vigilano le banche, partecipano al FOMC. Presidenti nominati dal C.d.A. con il consiglio e consenso del Board. 12 Federal Reserve Banks PERIFERIA FUNZIONI NOMINA N° MEMBRI ISTITUZIONE RAPPRESENTA

1) CONFRONTO FRA FED E BCE STRUTTURALE Gestisce la politica monetaria sulla base degli indirizzi del Consiglio Direttivo; è parte del Consiglio. Membri nominati di comune accordo dai Capi di Stato o di Governo dei paesi dell’UME. 6 Comitato Esecutivo Fissa il tasso di sconto, determina gli obblighi di riserva, partecipa al FOMC Membri nominati dal Presidente USA con il consiglio e consenso del Senato. 7 Board of Governors GOVERNO FEDERALE FUNZIONI NOMINA N° MEMBRI ISTITUZIONE RAPPRESENTA

1) CONFRONTO FRA FED E BCE STRUTTURALE Fissa l’impostazione della politica monetaria Composto da 6 membri del Comitato Esecutivo + i governatori delle BCN 23 Consiglio Direttivo E’ l’organo preposto alla politica monetaria; determina il tasso sui Federal Funds attraverso operazioni di mercato aperto. Composta da 7 membri Board e 5 Presidenti Fed banks. 12 Federal Open Market Commetee POTERE MONETARIO FUNZIONI NOMINA N° MEMBRI ISTITUZIONE RAPPRESENTA

1) CONFRONTO FRA FED E BCE OPERATIVO A) Le funzioni Differenze statutarie B) L’indipendenza Istituzionale e la legittimazione democratica Personale Finanziaria

2) LA CRISI “SUBPRIME” A) LE CAUSE B) LA CRISI CARTOLARIZZAZIONE CREDIT SCORE SUBPRIME MERCATO IMMOBILIARE USA B) LA CRISI LE FASI INIZIALI CREDIT CRUNCH

A) LE CAUSE Cartolarizzazione: Collateralized Debt Obligation “Operazione mediante la quale un insieme di diritti su attività illiquide (…) sono incorporati in uno strumento negoziabile.” Collateralized Debt Obligation Svantaggio per gli investitori: “La cartolarizzazione è una cessione pro soluto, cioè non vi è garanzia della solvenza del debitore ceduto, i rischi gravano sui portatori dei titoli.” Clausola limited recurse

A) LE CAUSE Credit Score: I cinque fattori: “Negli Stati Uniti un punteggio di credito è un valore che, basato su analisi statistiche delle esperienze di credito della persona, è usato per rappresentare il rischio di credito della persona stessa .” I cinque fattori: Puntualità dei pagamenti (35%) Ammontare totale dei debiti (30%) Lunghezza della posizione debitoria (15%) Tipo di credito richiesto (10%) Recenti richieste di credito accettate o respinte (10%)

A) LE CAUSE Credit Score: Compreso fra 300 e 850 Media USA 678 25% popolazione < 620

A) LE CAUSE Subprime: Credit Score < 620 Tipi: Carte di credito Mutui ipotecari nel ’00 valevano circa 50 miliardi di $ nel ’07 valevano circa 1300 miliardi di $ costituivano circa il 25% dei mutui casa

A) LE CAUSE Mercato immobiliare USA: Grande sviluppo dalla fine anni ’90 Cause principali: Investimento sicuro Scoppio bolla dot-com Bassi tassi d’interesse

A) LE CAUSE Mercato immobiliare USA:

CDO non valgono più niente!!! B) LA CRISI Cause precedenti Aumento prestiti rischiosi Inglobati in CDO Grande diffusione presso il pubblico Bassi tassi d’interesse Aumento prestiti Rialzo dei tassi Insolvenze Scoppio bolla speculativa immobiliare CDO non valgono più niente!!!

B) LA CRISI CDO facilmente smobilizzabili e sicuri Usati come riserva di liquidità e forma di garanzia per emissioni obbligazionarie CDO perdono valore Soci richiedono le quote Società vendono CDO non è sufficiente Si ricorre alle banche ma: Basilea 2 Posizioni debitorie preesistenti

B) LA CRISI Credit crunch: letteralmente “stretta del credito”, ovvero una situazione in cui si ha un grande calo o un inasprimento delle condizioni dei prestiti. La crisi si estende dai possessori di CDO e derivati: ai loro creditori alle banche

3) GLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI A) CRITICHE ALLA FED B) REAZIONI DELLA FED C) REAZIONI DELLA BCE RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ E INFLAZIONE

A) CRITICHE ALLA FED Riduzione dei tassi d’interesse 5,02 % 2007 4,97 % 2006 3,22 % 2005 1,35 % 2004 1,13 % 2003 1,67 % 2002 3,88 % 2001 TASSO ANNO Riduzione dei tassi d’interesse Allentamento standard di credito Subprime CDO Aumento improvviso dei tassi d’interesse

B) REAZIONI DELLA FED Pronti contro termine: Ragioni: “sono operazioni con le quali un venditore cede un certo numero di titoli (pronti) e si impegna, nello stesso momento, a riacquistarne uguale quantità a un prezzo e ad una data (termine) predeterminati.” Ragioni: Mancanza di liquidità (aumento rischio CDO) Carenza di riserve

B) REAZIONI DELLA FED Riduzione dei tassi ufficiali: Ragioni: Rate più basse Incentivo ad investire - 0,5% 3,00% 31/1 - 0,75% 3,50% 22/01/2008 - 0,25% 4,25% 11/12 4,50% 30/10 4,75% 18/9 --- 5,25% 1/8 VARIAZIONE FED FUNDS DATA

C) REAZIONI DELLA BCE Solo iniezioni di liquidità Ragione: Statuto obbliga a mantenere la stabilità dei prezzi Art. 105 paragrafo 1 del Trattato: “l’obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi”

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Equilibrio nei mercati finanziari: Md = Ms dove Md= $Y * L(i)- Md i qM Ms i qM

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Equilibrio nei mercati finanziari: i Ms i* Md qM

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Operazioni di mercato aperto Espansive Restrittive Ms Ms i i i1 i0 i0 i1 Md Md qM qM

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Teoria quantitativa della moneta: Md = P * Q Ms = qM * v eguagliando Md con Ms otteniamo: P * Q = qM * v e quindi P = ( qM * v / Q )

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Ipotizzando che “v” e “Q” costanti “P” e ”qM” sono le uniche variabili Per cui graficamente: P qM π

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Unendo equilibrio nei mercati con inflazione i Ms + i0 Md qM P0 + π P

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Politica monetaria ESPANSIVA Ms i + i0 Md i1 qM P0 P1 π +

RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE Politica monetaria RESTRITTIVA i Ms + i1 i0 Md qM P1 P0 + π P

CONCLUSIONI FED BCE Cresciuta per tentativi e compromessi Nessun obiettivo principale Sistema più centralizzato Ampia legittimazione democratica Intervento IMPREVEDIBILE Annunci poco efficaci MENO sicurezza e certezza Sistema “checks and balances” Scarsa TEMPESTIVITA’ Nata da un progetto ben preciso Obiettivo statutario Gran numero di Veto players Bassa legittimazione democratica Intervento PREVEDIBILE Annunci efficaci PIU’ sicurezza e certezza Indipendenza istituzionale Alta TEMPESTIVITA’

FINE FINE