Alasdair Smith Convergenza della regolamentazione tra UEs E CEECs.

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Alasdair Smith Convergenza della regolamentazione tra UEs E CEECs

Lallargamento UE il Consiglio Europeo di Bruxelles (24-25 ottobre 2002 ] ha compiuto lulteriore passaggio necessario per il via libera allingresso nel 2004 di otto Paesi del Centro Europa più Cipro e Malta::quello relativo alle condizioni finanziarie da iscrivere nel bilancio comunitario. Alla vigilia del vertice, cera scetticismo sulla possibilità di un accordo. Il passaggio da una area di libero scambio a una unione doganale ha richiesto delle pre-condizioni. Già dal 1992 lallineamento delle regolamentazioni tra UE e CEEC fu posto nellagenda degli Accordi Europei, recepito dal White Paper del Con tali accordi si imponeva ai CEECs ladozione di politiche della concorrenza compatibili con quelli dellUE

Lallargamento richiede revisioni profonde della politiche dellUnione non basta un semplice congelamento del bilancio e lunghi periodi di transizione prima di concedere ai nuovi membri gli stessi diritti dei Quindici, come invece è stato deciso al vertice di Copenhagen. Si tratta di riformare radicalmente la politica agricola comune (Pac), rivedere le politiche strutturali e mettere in piedi un sistema di finanziamento trasparente e basato sulle differenze di reddito pro- capite Vi sarà maggiore disomogeneità nei paesi dellUE. I nuovi paesi (lovenia, Ungheria, Lithuana, Rep. Slovena, Rep. Ceca, Estonia, Lettonia, Polonia, Cipro e Malta) hanno minori redditi pro-capite. Il loro reddito pro-capite è inferiore al 40 per cento di quello medio dellUnione

Costi e benefici Il cammino verso lallargamento rimane pertanto irto di ostacoli. Più la congiuntura economica si fa difficile, più vi è il rischio che lallargamento venga visto come un costo dai cittadini europei. È importante allora informare sulla portata effettiva dei costi di allargamento

Costi e benefici Saremo invasi dai cittadini dellEst Europa, che cercheranno da noi migliori occasioni di esistenza e lavoro. Studi recenti tendono a smentire queste previsioni catastrofiche. Lallargamento comporta la necessità di ulteriori riforme istituzionali per consentire al mercato unico allargato di funzionare Lingresso dei nuovi membri aggraverà il carico finanziario netto per i vecchi Paesi Membri.. Gli studi esistenti collocano lonere fiscale medio pro-capite nellUE-15 - per sostenere nei paesi dellEst le politiche agricole e strutturali ogg i vigenti - tra i 30 e i 50 euro allanno a partire dal 2007 (assai meno nei prossimi tre anni). Ma tale onere diminuirà progressivamente con lo sviluppo economico di quei paesi

benefici la stabilità politica ed istituzionale che deriva dallaver accettato e praticato le politiche del libero mercato la stabilità finanziaria, e la certezza dei diritti di proprietà. rapida crescita economica nei Paesi candidati, ben superiore a quella della UE nel decennio scorso. Anche se il loro PIL è oggi solo il 6% dellUE-15, il loro contributo alla crescita europea non è trascurabile.

Perché è importante larmonizzazione delle politiche e delle regole? Crea norme comuni che prima non esistevano nei CEECs Va oltre gli Accordi Europei del 1992 facilitando laccesso ai mercati per i CEECs Prepara i CEECs a diventare membri dellUE

QUESTIONI Le relazioni tra UE e CEECs pongono una serie di questioni di estremo interesse. Esse sono essenzialmente 3 1) I gruppi di pressione allinterno dellUE porteranno a favorire le necessità dei produttori europei invece che le priorità di sviluppo economico e politico dei paesi CEECs? 2) Le azioni intraprese dai paesi CEECs sono tali da rendere questi paesi protagonisti del processo di integrazione oppure sarà un processo imposto dallUE?

Questioni (2) 3)Il processo allargato di integrazione (economico e normativo) dovrà essere considerato una minaccia per il resto del mondo e in particolare per gli USA?

Problema 1 Con la caduta delle barriere tariffarie le ansie dei produttori dellUE circa limpatto delle divergenze nella regolamentazioni sulla competitività sono cresciute. Le ragioni principali riguardano: regolamentazione ambiente (più stringente nei paesi UE) sicurezza sociale (molto più ampia nei paesi UE) I produttori CEECs sono sottoposti a regole meno stringenti e ciò comporta costi più bassi

Soluzioni 1° problema Abbassamento degli standard della regolamentazione (minore sicurezza sociale, minori regole ambientali) : Impraticabile dazi compensativi sulle importazioni: Improponibile nellambito di un mercato unico accrescere gli standard dei paesi CEECs (soluzione possibile)

Soluzioni 2° problema I governi CEECs sono consapevoli dei vantaggi dellallineamento delle regolamentazioni per la presenza di barriere non tariffarie ( i prodotti che vengono commerciati devono rispondere a standard fissati dallUE). I CEECs sanno chese vogliono commerciare con lUE e maggiormente se vogliono diventarne membri hanno un forte incentivo a uniformarsi alle regole EU Tuttavia, non cè incentivo per questi paesi di armonizzare le loro normativa prima dei tempi stabiliti per laccesso, data la crescita dei costi che larmonizzazione stessa comporta

Soluzione 3° problema Le politiche di armonizzazione delle regolamentazioni non sono una minaccia nè per i paesi terzi né per gli USA ( o per qualsiasi altro paese del WTO) I motivi: –Larmonizzazione ha semplicemente lo scopo di creare un sistema più omogeneo che eviti pressioni settoriali, e sia in grado di sviluppare meccanismi istituzionali che garantiscano il buon funzionamento dei mercati

motivi –E logico attendersi che i CEECs devono uniformarsi alle regole dellUE piuttosto che creare regole loro proprie o uniformarsi a quelle di altri paesi –Se il sistema delle regolamentazioni dei CEECs presenta distorsioni che favoriscono i produttori dellUe questo non significa che non possano esservi vantaggi per paesi terzi. E ciò che è avvenuto con LUME. Le paure USA si sono rivelate infondate

motivi - Per il resto del mondo il fatto che i CEECs adotteranno i sistemi di regolamentazione dellUE darà certezza alle politiche commerciali e ciò avvantaggerà tutti i paesi che intrattengono rapporti di scambio con questi paesi - Lestensione dei paesi membri dellUE da 15 a 27 non renderà lUE meno funzionale (meno cooperativa) nel sistema multilaterale degli scambi