Domanda individuale e domanda di mercato

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Transcript della presentazione:

Domanda individuale e domanda di mercato Capitolo 2 Domanda individuale e domanda di mercato Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Piano della lezione La determinazione dell’insieme delle alternative all’interno del quale sceglie il consumatore La descrizione e la rappresentazione delle sue preferenze Come si determina la scelta ottima del consumatore e come varia questa scelta al variare dei prezzi e del reddito Il passaggio dalla domanda individuale alla domanda di mercato Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Com’è descritto in microeconomia il problema di scelta del consumatore? Secondo l’ottica consequenzialista la scelta tra diverse azioni coincide con la scelta tra le diverse conseguenze di tale azioni sulla dotazione (sulla disponibilità) di beni del consumatore Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Scelta razionale Un consumatore razionale sceglie la dotazione che massimizza la sua soddisfazione Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Com’è descritto l’insieme delle alternative tra le quali sceglie il consumatore? Per scegliere la dotazione che massimizza la soddisfazione del consumatore dobbiamo identificare l’insieme di beni e servizi (le possibili dotazioni) a sua disposizione Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Com’è descritto l’insieme delle alternative tra le quali sceglie il consumatore? Le dotazioni alternative tra cui può scegliere il consumatore sono definite panieri rappresentano le diverse combinazioni di beni a disposizione del consumatore Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Com’è descritto l’insieme delle alternative tra le quali sceglie il consumatore? Il consumatore sceglie tra diversi panieri che sono finiti • nel numero • nelle componenti L’insieme dei panieri a disposizione del consumatore è limitato da: vincoli fisici determinati direttamente dalla dotazione delle risorse vincoli economici dipendono sia dalla dotazione del consumatore sia dalla sua possibilità di scambiare sul mercato Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Panieri composti da un bene divisibile e uno indivisibile Latte 4 1 2 3 4 Libri Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Panieri e costruzione della retta di bilancio Latte PL= 1 PP =0,5 Reddito = 10 A C B Pasta Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Vincoli economici Ipotesi: la dotazione del consumatore si compone di due soli beni, x1 e x2, il cui prezzo è pari rispettivamente a p1 e p2 il consumatore non è in grado di influire sul prezzo poiché la sua dimensione è trascurabile rispetto al mercato il reddito monetario del consumatore è pari a m la spesa del consumatore è pari a S Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Vincolo di bilancio Indica le dotazioni a disposizione del consumatore, dati i prezzi correnti e il suo reddito, sotto la condizione che la spesa non ecceda il reddito monetario S = x1p1 + x2p2  m Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Retta di bilancio È la rappresentazione grafica del vincolo di bilancio nell’ipotesi in cui S = x1p1 + x2p2 = m x1 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Retta di bilancio x1 La retta di bilancio divide il piano in tre sottospazi C • B • A x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Retta di bilancio I punti all’interno della retta corrispondono alle dotazioni a disposizione del consumatore per acquistare le quali egli non spende interamente il suo reddito (A) I punti sulla retta corrispondono alle dotazioni a disposizione del consumatore per acquistare le quali egli spende interamente il suo reddito (B) I punti all’esterno della retta corrispondono a dotazioni non a disposizione del consumatore (C) Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Caratteristiche del vincolo di bilancio x1p1 + x2p2 = m → l’intercetta sugli assi esprime il reddito del consumatore in termini del bene misurato su tale asse (m/p1) la pendenza della retta di bilancio è pari al prezzo relativo del bene 2 rispetto al bene 1 (p2/p1) Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Caratteristiche del vincolo di bilancio Una variazione del reddito monetario, a parità di prezzi, provoca uno spostamento parallelo della retta di bilancio Variano in modo corrispondente le intercette sugli assi, che misurano la quantità massima di un bene che è possibile comprare se si decide di spendere tutto il proprio reddito per acquistarlo Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Variazione del reddito nominale x1 m2 < m0 < m1 m1/p1 m0/p1 m2/p1 m2/p2 m0/p2 m1/p2 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Caratteristiche del vincolo di bilancio Una variazione del prezzo, a parità di reddito e prezzo dell’altro bene, provoca una variazione dell’inclinazione della retta di bilancio Varia il prezzo relativo. Se si consuma una quantità diversa di un bene per mantenere costante la spesa (pari a m) è ora necessario consumare una quantità diversa dell’altro bene Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Variazione di p1 x1 p21 < p01 < p11 m/p21 m/p01 m/p11 m/p2 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Variazione di p2 x1 p22 < p02 < p12 m/p1 m/p12 m/p02 m/p22 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Caratteristiche del vincolo di bilancio Una variazione di prezzo provoca una rotazione della retta di bilancio (intorno all’intercetta sull’asse in cui viene misurata la quantità del bene il cui prezzo non è variato) e una variazione dell’intercetta sull’altro asse Oltre alla pendenza della retta è variata anche la quantità massima che il consumatore può acquistare destinando tutto il proprio reddito all’acquisto del bene il cui prezzo è cambiato Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Come si rappresentano le preferenze del consumatore? Una volta identificati i panieri all’interno dei quali sceglie il consumatore (delimitati dalla retta di bilancio), è necessario ordinarli secondo una relazione di preferenza A > B A è strettamente preferito a B A ~ B A è indifferente a B A ≥ B A è debolmente preferito a B Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Quali condizioni devono essere soddisfatte da questa rappresentazione? Completezza Il consumatore dev’essere in grado di ordinare tutte la alternative a sua disposizione Transitività A ~ B, B ~ C ⇒ A ~ C (lo stesso vale per le altre relazioni di preferenza). Impone coerenza all’ordinamento del consumatore Monotonicità se 2 panieri A e B contengono la stessa quantità di un bene, ma A contiene una quantità maggiore dell’altro, allora A è preferito strettamente a B Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Ordinamento delle preferenze Riso G B H F A C rA L D E M lA Latte Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Curva di indifferenza x1 Rappresenta il luogo di tutti i panieri tra loro indifferenti x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Mappa di indifferenza È possibile associare una curva di indifferenza ad ogni paniere Per l’ipotesi di monotonicità, a curve di indifferenza più lontane dall’origine corrispondono i panieri preferiti dal consumatore A > B > C x1 A B C x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Caratteristiche della curva di indifferenza Non è possibile che due curve di indifferenza si intersechino x1 A Non è possibile che valgano contemporaneamente le seguenti relazioni A > B, A ~ C, B ~ C, A ~ B verrebbe contraddetto l’assioma di transitività B C x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Caratteristiche della curva di indifferenza è decrescente affinché il consumatore rimanga sulla stessa curva di indifferenza una riduzione nella dotazione di un bene dev’essere compensata dall’aumento della dotazione dell’altro bene è convessa quanto minore è la dotazione iniziale di un bene, tanto più il consumatore dev’essere compensato in termini dell’altro bene per rimanere sulla stessa curva di indifferenza Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Saggio marginale di sostituzione Per compensare il consumatore di una stessa riduzione nel consumo di x1 è necessaria una quantità diversa di x2 a seconda che ci si trovi in punti diversi della curva di indifferenza x1/ x2 è diverso a seconda del punto in cui viene calcolato x1 x11 x12 x21 x21 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Saggio marginale di sostituzione geometricamente è la pendenza della curva di indifferenza nel punto in cui viene calcolato Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Beni perfetti sostituti Sono caratterizzati da curve di indifferenza rettilinee x1 Il SMS è costante x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Beni perfetti complementi Sono caratterizzati da curve di indifferenza con un punto angoloso x1 È necessario che la disponibilità dei beni vari nella stessa proporzione per spostarsi su una curva di indifferenza più lontana dall’origine, non basta l’aumento della quantità di uno solo dei beni x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Come si determina la scelta ottima del consumatore? x1 per l’ipotesi di monotonicità l’ottimo si trova sulla retta di bilancio l’ottimo si trova sulla curva di indifferenza più lontana dall’origine B A x*1 C x*2 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Quali caratteristiche ha la scelta ottima del consumatore? L’ottimo è costituito dal punto di tangenza tra curva di indifferenza e retta di bilancio Nel punto di ottimo prezzo relativo e SMS coincidono Le quantità ottime consumate dipendono dal prezzo di entrambi i beni e dal reddito del consumatore x*1(p1, p2, m) x*2(p1, p2, m) Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Utilità Per semplicità consideriamo una curva di indifferenza lineare ax1 + bx2 = u dove il parametro u rappresenta il livello di soddisfazione (utilità) del consumatore ed è tanto maggiore quanto più la curva di indifferenza si allontana dall’origine Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Utilità marginale Rappresenta la variazione di utilità conseguente a una variazione unitaria nel consumo di un bene (a parità di consumo dell’altro bene) Nel nostro esempio ax1 + bx2 = u se x2 = 0 ax1 = u quindi UMG1 = u/x1 = a Analogamente UMG2 = u/x2 = b Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Saggio marginale di sostituzione e utilità marginale Nel nostro esempio: consideriamo variazioni nel consumo dei due beni che lascino inalterata l’utilità del consumatore (u = 0) ax1 + bx2 = u = 0 x1/x2 = – (b/a) = – (UMG2/UMG1) La condizione di ottimo può essere riscritta come Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Soluzioni d’angolo La condizione di ottimo non è soddisfatta in tre casi particolari Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Soluzioni d’angolo Il saggio marginale di sostituzione è sempre maggiore del prezzo relativo x1 Il consumatore ha una predilezione talmente forte per il bene 1 che non è disposto a scambiarlo al prezzo di mercato x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Soluzioni d’angolo Beni perfetti sostituti x1 Il consumatore cede interamente uno dei due beni e consuma solo quello per cui è migliore il rapporto tra prezzo e grado di soddisfazione x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Soluzioni d’angolo Beni perfetti complementi x1 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Come cambiano le scelte del consumatore al variare del suo reddito? x*1 (p1, p2, m) x*2 (p1, p2, m) Consideriamo variazioni del reddito monetario m a parità di prezzi Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Aumento del reddito x1 Beni normali aumentano sia x*1 sia x*2 x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Aumento del reddito x1 Beni inferiori aumenta x*1 diminuisce x*2 → il bene 2 è un bene inferiore x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Sentiero di espansione del reddito È la curva che unisce tutti i punti di ottimo al variare del reddito del consumatore SER x1 Ci dice come variano le quantità domandate dei due beni al variare del reddito del consumatore x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Curva di Engel Lega la quantità domandata di un bene al livello del reddito del consumatore m è crescente per i beni normali è decrescente per i beni inferiori x Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Come cambia la quantità domandata di un bene al variare del suo prezzo? x*1 (p1, p2, m) x*2 (p1, p2, m) Consideriamo variazioni dei prezzi a parità di reddito monetario Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Come cambia la quantità domandata di un bene al variare del suo prezzo? L’effetto della variazione del prezzo di un bene sulla quantità domandata dello stesso bene può essere scomposto in effetto di sostituzione effetto di reddito Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Effetto di sostituzione misura la variazione della quantità domandata dovuta al fatto che ora il bene è più o meno conveniente degli altri (l’effetto della variazione del prezzo in sé) ha sempre segno negativo (si muove in direzione opposta alla variazione di prezzo) Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Effetto di reddito misura la variazione della quantità domandata dovuta alla variazione del potere di acquisto del consumatore (del suo reddito reale in termini del bene il cui prezzo è variato) il segno è positivo o negativo a seconda che si tratti rispettivamente di un bene normale o di un bene inferiore Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Isolare l’effetto di sostituzione Per isolare l’effetto dovuto alla sola variazione di prezzo (l’effetto sostituzione) seguiamo due metodi alternativi compensazione hicksiana compensazione di Slutsky Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Compensazione hicksiana Confronto a utilità costante x1 Consideriamo il punto di tangenza tra un vincolo di bilancio parallelo a quello successivo alla variazione di prezzo e la curva di indifferenza su cui si trovava il vecchio equilibrio del consumatore E1 E2 E’ x2 EFFETTO DI SOSTITUZIONE EFFETTO DI REDDITO Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Compensazione di Slutsky Confronto a potere d’acquisto costante x1 Consideriamo il punto di tangenza tra un vincolo di bilancio parallelo a quello successivo alla variazione di prezzo passante per il vecchio equilibrio del consumatore e una curva di indifferenza E1 E2 E’ x2 EFFETTO DI SOSTITUZIONE EFFETTO DI REDDITO Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Variazione della quantità domandata L’effetto di sostituzione ha segno negativo, mentre l’effetto di reddito può avere segno negativo o positivo Nel caso di beni normali l’effetto di reddito è positivo e quindi si somma all’effetto di sostituzione, determinando un effetto complessivo di segno opposto alla variazione di prezzo Nel caso della maggior parte dei beni inferiori, l’effetto di reddito è negativo, ma non di consistenza tale da controbilanciare l’effetto di sostituzione e l’effetto complessivo è ancora opposto alla variazione di prezzo Nel caso dei beni di Giffen l’effetto di reddito più che compensa quello di sostituzione e l’effetto complessivo va nella stessa direzione dalla variazione di prezzo Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Bene di Giffen x1 L’effetto negativo di reddito predomina sull’effetto di sostituzione e la diminuzione del prezzo del bene x2 fa diminuire la domanda dello stesso bene E2 E1 E’ x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Sentiero di espansione del prezzo È la curva che unisce tutti i punti di ottimo al variare del prezzo di uno dei beni x1 SEP Ci dice come varia la quantità domandata di un bene al variare del suo prezzo x2 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Funzione di domanda individuale Lega la quantità domandata di un bene al suo prezzo x1 è generalmente decrescente è crescente per i beni di Giffen si scrive x1(p1), o più correttamente x1(p1, p2, m) per indicare che è ottenuta mantenendo costanti il prezzo dell’altro bene e il reddito monetario del consumatore p1 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Funzione di domanda di mercato Si ricava attraverso un processo di aggregazione ed è costituita dalla somma di tutte le domande individuali per un singolo bene o Ci dice, per ogni livello del prezzo, qual è la quantità domandata da parte di tutti i consumatori Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Funzione di domanda inversa È la relazione inversa della funzione di domanda p1 ci fornisce una misura della disponibilità a pagare del consumatore (o di tutti i consumatori nel caso di funzione di domanda di mercato) per ottenere una determinata quantità del bene si scrive p1(x1) (o più correttamente p1(x1, p2, m)) p’1 x1 x’1 Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Appunti da J.Sloman, Il Mulino Prezzo di riserva È quel livello di prezzo, ri, in corrispondenza del quale ciascun consumatore è indifferente tra l’acquistare e il non acquistare una unità del bene egli acquisterà per livelli di prezzo inferiori al prezzo di riserva egli non acquisterà per livelli di prezzo superiori al prezzo di riserva Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino

Il surplus del consumatore Per il singolo consumatore: è la differenza tra prezzo di riserva e prezzo di mercato (p) Per il mercato: è la somma di tutti i surplus dei consumatori ed è costituito dall’area compresa tra la funzione di domanda inversa e il prezzo di mercato p X Fornisce una misura del benessere che i consumatori traggono dallo scambio Giuseppe Celi 2006 Appunti da J.Sloman, Il Mulino