MISURARE IL COSTO DELLA VITA CAPITOLO 23 IPC = INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO E’ LA MISURA DEL COSTO COMPLESSIVO DEI BENI E DEI SERVIZI ACQUISTATI DAL CONSUMATORE TIPO. In Italia l’ISTAT COMPUTA E PUBBLICA L’INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO
MISURARE IL COSTO DELLA VITA CAPITOLO 23 MISURARE IL COSTO DELLA VITA COME SI CALCOLA ? L’ISTAT RILEVA I PREZZI DI MERCATO DI UN PANIERE DI BENI E SERVIZI. QUINDI LE OPERAZIONI DA FARE SONO : 1 ) DETERMINARE IL PANIERE. SI ANALIZZA IL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI E SI DEFINISCONO I BENI E SERVIZI ACQUISTATI DA UN CONSUMATORE MEDIO. Es: se il consumatore medio acquista pizza e panini nella proporzione 2 :4, questi due beni formano il paniere con i rispettivi pesi 2 ) RILEVAZIONE DEI PREZZI DEI BENI DEL PANIERE NEI VARI TEMPI 3 ) CALCOLO DEL COSTO DEL PANIERE. I BENI RESTANO FISSI, SI ESAMINANO SOLO I CAMBIAMENTI DEI PREZZI 4 ) INDIVIDUAZIONE DELL’ANNO BASE PER IL CALCOLO DEGLI INDICI. SI ASSUME UN ANNO BASE E SI CALCOLA L’INDICE.
L’ISTAT CALCOLA DIVERSI INDICI DEI PREZZI : A ) PER LE FAMIGLIE DI IMPIEGATI ED OPERAI ( FOI) serve per adeguare gli affitti, gli assegni al coniuge ecc. B ) PER L’INTERA COLLETTIVITA’ ( NIC ) C ) PER I PREZZI ALL’INGROSSO; D ) PER L’EDILIZIA, E ) L’INDICE ARMONIZZATO EUROPEO ( IPCA ) PER I CONFRONTI EUROPEI
IPC è LA MISURAZIONE DELLE VARIAZIONI DEL COSTO DELLA VITA, CERCA DI MISURARE DI QUANTO DEVONO AUMENTARE I REDDITI PER MANTENERE INALTERATO IL TENORE DI VITA. ESISTONO 3 PROBLEMI NEI CALCOLI. 1 ) SE AD ES. AUMENTA IL P DI UN BENE, IL CONSUMATORE LO SOSTITUISCE CON UNO MENO CARO. L’INDICE RILEVA LA VARIAZIONE DI P MA NON DI CONSUMO 2 ) SE NASCONO NUOVI BENI QUESTO FA AUMENTARE LE SCELTE DEL CONSUMATORE E QUINDI IL VALORE DELLA MONETA 3 ) IMPOSSIBILITA’ DI MISURARE LE VARIAZIONI QUALITATIVE = SE LA QUALITA’ DI UN BENE MIGLIORA DA UN ANNO ALL’ALTRO, IL VALORE DELLA MONETA AUMENTA TUTTO QUESTO PORTA A DIRE CHE L’INDICE SOVRASTIMA L’INFLAZIONE DI CIRCA L’1% ALL’ANNO
DIFFERENZE TRA IL DEFLATORE DEL PIL (PIL NOMINALE / PIL REALE ) E L’IPC: 1 )IL DEFLATORE DEL PIL DESCRIVE IL LIVELLO ATTUALE DEI PREZZI DI TUTTI I BENI E SERVIZI PRODOTTI INTERNAMENTE RISPETTO A QUELLO DELL’ANNO BASE L’IPC QUELLI DI TUTTI I BENI E CONSUMI ACQUISTATI DAL CONSUMATORE 2 )L’IPC SI FORMA SU UN PANIERE FISSO DI BENI E SERVIZI ( che viene cambiato solo ogni tanto ) INVECE IL DEFLATORE SU TUTTI IO BENI E SERVIZI PRODOTTI CHE CAMBIANO NEL TEMPO
INDICIZZAZIONE = LA CORREZIONE AUTOMATICA, PER LEGGE O PER CONTRATTO, DEGLI EFFETTI DELL’INFLAZIONE SUL VALORE DELLA MONETA. QUANDO UN VALORE MONETARIO VIENE CORRETTO SI DICE INDICIZZATO ES : SCALA MOBILE
TASSI DI INTERESSE REALI E NOMINALI SE FATE UN DEPOSITO IN BANCA, ES 1000 €, ED IL TASSO CHE VI VIENE CORRISPOSTO E’ IL 10%, DOPO UN ANNO AVETE 100 € IN PIU’. MA SE IL TASSO D’INFLAZIONE E’ IL 4% AVETE SOLO 60 € IN PIU’. SE IL TASSO DI INFLAZIONE E’ IL 15% IL VOSTRO POTERE D’ACQUISTO E’ DIMINUITO DEL 5%. IL TASSO CORRISPOSTO DALLA BANCA E’ IL TASSO NATURALE. QUELLO DEPURATO DALL’INFLAZIONE E’ IL TASSO REALE
CONCLUSIONI L’AUMENTO DEI LIVELLI DI PREZZO E’ LA NORMA. IL VALORE DELLE MONETE NON E’ STABILE. L’INFLAZIONE RIDUCE IL POTERE D’ACQUISTO