Il consiglio orientativo

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Il consiglio orientativo

Cosa non fare Non appiattire l’orientamento sulla valutazione accertativa e sul livello di scolarizzazione Non assumere una presunta gerarchia di valore dei diversi percorsi; ad esempio: 1.licei; 2. istituti tecnici; 3. istituti professionali; 4. percorsi triennali

Cosa fare Ipotizzare un percorso di sviluppo Tenere conto dell’innalzamento dell’obbligo scolastico Tenere conto delle competenze, delle inclinazioni e degli interessi espressi dall’allievo Utilizzare tutte le opportunità formative presenti nella nostra regione

La struttura del consiglio orientativo Non per indirizzo di studio, ma per area di interesse Con uno spazio libero per precisare all’interno dell’area indicata quali indirizzi siano più consigliabili oppure per sottolineare capacità o per evidenziare criticità

Le aree di interesse (I) Area scientifica: liceo scientifico (approfondimento scienze naturali/approfondimento fisica), liceo scientifico opzione scienze applicate Area tecnologica: istituto tecnico – settore tecnologico indirizzo meccanica, meccatronica ed energia/indirizzo elettronica ed elettrotecnica/indirizzo informatica e telecomunicazioni/indirizzo costruzioni, ambiente e territorio Area industria ed artigianato: istituto professionale – settore industria e artigianato indirizzo produzioni industriali e artigianali (operatore legno)/indirizzo manutenzione e assistenza tecnica (operatore meccanico–montatore/manutentore), percorso triennale (operatore autoriparatore) Area agricolo-ambientale: istituto tecnico – settore tecnologico indirizzo agraria e agroindustria, percorso triennale (operatore agricolo) Area economico-turistico-alberghiera: liceo delle scienze umane opzione economico-sociale, istituto tecnico – settore economico indirizzo amministrazione, finanza e marketing/indirizzo turismo, istituto professionale – settore dei servizi indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (operatore cucina/operatore sala bar)

Le aree di interesse (II) Area umanistico-letteraria: liceo classico, liceo classico opzione bilingue Area artistico-espressiva: liceo artistico (grafica), liceo musicale Area linguistica: liceo linguistico, liceo classico opzione bilingue, istituto tecnico – settore economico, indirizzo turismo Area sociale: liceo delle scienze umane, liceo delle scienze umane opzione economico-sociale, istituto professionale – settore dei servizi indirizzo servizi socio-sanitari

Il consiglio orientativo Arriva alla fine di un processo È uno strumento debole se il processo orientativo è solo di tipo informativo È uno strumento che risente dell’impianto didattico e valutativo della scuola

Didattica orientativa La didattica è orientativa se: è contestualizzata opera in contesti problematici (laboratorio) si articola in modalità diverse: frontale, discussione collettiva, apprendimento cooperativo

Valutazione e orientamento Nella scuola italiana la valutazione ha una dimensione largamente prevalente, se non quasi esclusiva, di carattere accertativo: il voto, più o meno mascherato con formulazioni discorsive oppure indicato su una scala qualitativa, che accerta il livello delle conoscenze acquisite dallo studente Occorre introdurre anche le dimensioni formative e orientative della valutazione, accanto a quella accertativa

Valutazione e orientamento La dimensione formativa: “...sulla base di quello che posso osservare di te studente quando studi e quando ti confronti con gli altri, ti segnalo queste potenzialità che puoi sviluppare e queste criticità alle quali devi cercare di rimediare e provo a discutere con te (e con i tuoi genitori) come è possibile fare l’una e l’altra cosa…”

Valutazione e orientamento La dimensione orientativa: “….mi confronto con te studente per evidenziare le vocazioni e gli interessi che sembri manifestare e poi discuto con te (e con i tuoi genitori) per individuare insieme un percorso formativo attuale (ma soprattutto futuro) che ti permetta di approfondire e concretizzare positivamente queste vocazioni e questi interessi…”

Valutazione e orientamento Tutte e tre le dimensioni (accertativa, formativa, orientativa) della valutazione sono importanti e complementari, ma richiedono modalità e strumenti diversi Se cambia la didattica secondo paradigmi costruttivisti (apprendimento come ricerca e scoperta, apprendimento cooperativo) allora anche gli strumenti e le modalità valutative devono cambiare e devono affrontare quegli altri due aspetti (formativo e orientativo) che si affiancano alla tradizionale dimensione accertativa