Piani dazione regionali per la biodiversità Lesperienza in corso della Regione Toscana Roma 16/12/2008 Kinzica Marchesi Regione Toscana Settore Tutela.

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Piani dazione regionali per la biodiversità Lesperienza in corso della Regione Toscana Roma 16/12/2008 Kinzica Marchesi Regione Toscana Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali Regione Toscana

Piano dazione regionale per la biodiversità in Toscana Regione Toscana DI COSA SI TRATTA -La risposta della Regione Toscana ad impegni comunitari (Comunicazione Comm. Eu. sulla biodiversità del 2006) ed internazionali (legge n. 124 del 14 febbraio 1994, con la quale l'Italia ha ratificato la Convenzione sulla Biodiversità). -Un progetto, monitorato e partecipato dal DPN, di sperimentazione e codificazione di una metodologia operativa per le Regioni.

Regione Toscana P R O B L E M A :Le politiche per la biodiversità si concentrano prevalentemente su provvedimenti di protezione specifici per specie (es. Dir. Uccelli) e habitat chiave (es. Dir. Habitat). Tuttavia, se si vuole gestire la biodiversità in modo sostenibile, è di fondamentale importanza integrare le esigenze della biodiversità nello sviluppo e nell'attuazione di politiche settoriali. R I S P O S T A :Attraverso un processo di partecipazione e condivisione a diversi livelli, scegliere elementi rappresentativi della biodiversità toscana, considerando differenti scale spaziali e differenti ambienti (di tipo terrestre, marino, acque interne), e pianificare per essi azioni di conservazione, connesse e finalizzate a mettere sotto controllo le relative minacce dorigine antropica.

Loggetto dellintesa Regione Toscana-WWF Italia Il prodotto finale del progetto è un Piano dAzione di conservazione regionale della biodiversità in Toscana, realizzato dalla Regione Toscana (con la partecipazione di diversi assessorati), e con la partecipazione attiva di Province e di Enti di gestione delle aree protette. Oltre a questi Enti sono stati invitati e coinvolti: agenzie per il supporto tecnico-scientifico alle istituzioni (es.ARPAT, ARSIA), il CFS, enti di ricerca scientifica e Università, Federparchi Toscana, associazioni, professionisti ed altri. Regione Toscana

Delibera di Giunta Regionale N.939 del Ruolo del WWF Italia: esperto della metodologia, contribuisce con lesperienza in progetti analoghi a diverse scale a livello nazionale ed internazionale, supporta tecnicamente il processo, facilita la gestione della partecipazione, è impegnato nel coordinamento degli esperti e nella redazione dei documenti intermedi e finali. Convenzione 25 settembre 2008

Relazioni del progetto con la Strategia Nazionale per la Biodiversità La convenzione MATTM-WWF Italia prevede la realizzazione di un manuale metodologico utile per la redazione di piani di azione per la conservazione della biodiversità a scala regionale. La convenzione MATTM-WWF Italia prevede la realizzazione di un manuale metodologico utile per la redazione di piani di azione per la conservazione della biodiversità a scala regionale. Il progetto prevede inoltre lapplicazione sperimentale della metodologia descritta nel manuale con la redazione di un Piano dazione regionale per la conservazione della biodiversità nella regione Toscana attraverso un processo partecipato di condivisione con i principali soggetti - istituzionali, sociali ed economici - locali. Il progetto prevede inoltre lapplicazione sperimentale della metodologia descritta nel manuale con la redazione di un Piano dazione regionale per la conservazione della biodiversità nella regione Toscana attraverso un processo partecipato di condivisione con i principali soggetti - istituzionali, sociali ed economici - locali. Regione Toscana

Regione Toscana-WWF Italia Il progetto di Piano dazione per la biodiversità in Toscana Durata: anni 3 Scadenza : maggio 2011 Responsabile per la Regione Toscana: Edoardo Fornaciari-Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali Responsabile per il WWF Italia: Franco Ferroni-Direzione Conservazione Regione Toscana Delibera di Giunta Regionale N.939 del

Regione Toscana Delibera di Giunta Regionale N.939 del Protocollo dIntesa Ass.to Reg.le Difesa del Suolo – WWF Italia del Convenzione per lattuazione del Protocollo dIntesa Ass.to Reg.le Difesa del Suolo – WWF Italia Approvazione Piano di Lavoro triennale Il percorso amministrativo regionale del progetto

Regione Toscana Standard internazionale di gestione di progetti e programmi di Conservazione La metodologia di riferimento La missione di CMP riguarda lindividuazione e la divulgazione delle condizioni indispensabili per una conservazione della biodiversità di successo e per risolvere i più ostici problemi relativi al monitoraggio e alla valutazione dei risultati Il processo adotta l approccio metodologico di progettazione e gestione di progetti complessi denominato CPM - Gestione Ciclica di Progetto. Tale approccio è adattato alla gestione di progetti di Conservazione a diverse scale.

Il Piano di Lavoro triennale Si compone di due fasi: 1) Acquisizione delle migliori informazioni scientifiche disponibili, selezione dei criteri di scelta, scelta dei valori di biodiversità/target del piano dazione. Identificazione delle minacce antropiche ai valori di biodiversità. Analisi degli stakeholder. 2) Progettazione della strategia/selezione delle azioni. Analisi delle opportunità finanziarie. Monitoraggio del piano. TUTTO IL PROCESSO E CARATTERIZZATO DA IL PIU AMPIO COINVOLGIMENTO POSSIBILE DEGLI ATTORI INDIVIDUATI, COMPATIBILMENTE CON LE RISORSE ECONOMICHE INVESTITE E LE SCADENZE PREFISSATE. Sono stati organizzati e sono previsti: seminari, workshop, riunioni frontali e per piccoli gruppi, partecipazione ad eventi esterni…… Regione Toscana

Gli attori del processo Regione Toscana WWF Italia Tavolo del sapere scientifico (Università, enti di ricerca scientifica, monitoraggio e controllo delle risorse) Tavolo esperti biodiversità marina Tavolo esperti biodiversità terrestre Tavolo della conoscenza ed esperienza amministrativa e gestionale (Province, aree protette, CFS..) Portatori di interessi generali e di categorie interessate (ass. agricole, ass. ambientaliste…) Settori della Regione preposti alla pianificazione del territorio, programmazione socio- economica, gestione dei beni naturali/risorse collettive, partecipazione.

Regione Toscana I ANNO DEFINIZIONE GENERALE E ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE Definizione procedure metodologiche Analisi stato biodiversità regionale Esame quadro normativo relativo a gestione e conservazione della natura II ANNO ANALISI DEL CONTESTO Analisi delle minacce Analisi degli stakeholders Definizione target di conservazione III ANNO PROGETTAZIONE DELLE AZIONI Definizione degli obiettivi di conservazione Definizione delle azioni di conservazione Web page Versione definitiva del Piano I principali prodotti (intermedi e finale) e risultati del progetto

Fase 1^ Fase 2^ Fase 3^ Regione Toscana

Categorie dei valori (target) di biodiversità del piano dazione Hotspot di biodiversità Comunità Habitat Ecosistemi Processi ecologici Specie/Aggre gazioni di specie Regione Toscana

Fonti dei dati Re.Na.To Repertorio Naturalistico Toscano Bio.Mar.T Biodiversità Marina Toscana Biodiversity vision ecoregione Mediterraneo centrale Fonti nazionali Fonti regionali di dati (ricerche, progetti ecc.) non censiti con Re.Na.To e Bio.Mar.T. Regione Toscana

Comunicazione del progetto:strumento sito internet Parte ad accesso libero. Parte ad accesso libero. Sezione ad accesso ristretto, solo per gli iscritti. Registra il processo ed archivia i prodotti del progetto. Sezione ad accesso ristretto, solo per gli iscritti. Registra il processo ed archivia i prodotti del progetto. E organizzata secondo un criterio cronologico. E organizzata secondo un criterio cronologico. Le pagine web sono ospitate allinterno del sito del WWF Italia e Le pagine web sono ospitate allinterno del sito del WWF Italia e

Regione Toscana Comunicazione del progetto:altri strumenti Newsletter Newsletter Mailing list Mailing list La newsletter non ha una scadenza programmata. E redatta allorquando se ne presenta lopportunità o necessità di comunicazione. Supporta la comunicazione più operativa del progetto. La newsletter non ha una scadenza programmata. E redatta allorquando se ne presenta lopportunità o necessità di comunicazione. Supporta la comunicazione più operativa del progetto. La mailing list supporta la comunicazione tra i membri dei tavoli di lavoro La mailing list supporta la comunicazione tra i membri dei tavoli di lavoro

www. wwf.it/ ercnet Le pagine internet a servizio dello sviluppo e della gestione del progetto

Referente Regione Toscana Andrea Casadio Settore Tutela e Valorizzazione Risorse Ambientali;Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali Via di Novoli 26;Firenze; CAP tel; fax: Regione Toscana Referente WWF Italia Antonio Pollutri Direzione Conservazione Ufficio Programma Mediterraneo Via Po 25/c; Roma; CAP tel; tel: CONTATTI Grazie per lattenzione