Mobility Conference 2008, Workshop Infrastrutture, territorio e consenso: è ancora possibile realizzare opere pubbliche in Italia?) La gestione dei conflitti.

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Transcript della presentazione:

Mobility Conference 2008, Workshop Infrastrutture, territorio e consenso: è ancora possibile realizzare opere pubbliche in Italia?) La gestione dei conflitti nella realizzazione delle infrastrutture Matteo Bartolomeo (Avanzi, Osservatorio Gestione Conflitti Ambientali e Territoriali, Politecnico di Milano) Milano, 29 gennaio

2 Chi siamo Avanzi è un centro di ricerca, consulenza e formazione che favorisce il cambiamento in un'ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Nei 10 anni di esperienza, Avanzi ha saputo consolidare la propria indipendenza, autorevolezza e competenza nell'assistere la Commissione Europea, enti locali, imprese e associazioni a operare in maniera più coerente con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Avanzi si avvale di un team con competenze interdisciplinari, specificamente nella gestione dei conflitti e processi partecipati, nel disegno e valutazione delle politiche. Stretti rapporti con il mondo universitario e con centri di ricerca autorevoli, garantiscono un forte orientamento all'innovazione e consentono un costante aggiornamento e confronto in merito ad approcci, politiche e consuetudini a livello nazionale e europeo.

3 Le esperienze di Avanzi nella gestione dei conflitti La partecipazione e il coinvolgimento dei portatori dinteresse nei processi decisionali è un elemento distintivo dellintervento di Avanzi e, allo stesso tempo, un chiaro ambito di azione. Avanzi dal 1997 opera come facilitatore e mediatore, favorendo lindividuazione di soluzioni condivise. LOsservatorio Gestione Conflitti Ambientali e Territoriali, nato nel 1998, permette la formazione, laggiornamento e lanalisi e la discussione con i portatori dinteresse sui casi, le politiche e le tecniche che riguardano i conflitti territoriali. oppure attraverso

4 Specificità del caso infrastrutture Opera irreversibile, destinata a creare un impatto per un periodo potenzialmente infinito Il carattere di pubblica utilità dellopera, spesso contestato nella sua dimensione locale e nazionale. Da NIMBY a NIABY Iniqua distribuzione di benefici e costi Difficoltà a trovare soluzioni negoziali Differenze a seconda di: Grandi infrastrutture lineari Piccole Infrastrutture lineari Infrastrutture puntuali

5 Specificità del caso italiano e lombardo Il deficit infrastrutturale in alcune aree del paese che genera un clima di urgenza La densità degli insediamenti e la morfologia del territorio che rendono obiettivamente difficile la localizzazione di grandi manufatti Il potere politico locale, post-tangentopoli, che non si fa più garante e non si assume appieno le proprie responsabilità La scarsa cultura alla trasparenza delle decisioni e allinclusione degli attori La questione settentrionale Responsabilità e fiducia Ruolo della Legge Obiettivo

6 Minore conflittualità per il futuro? Complessivamente, assisteremo a un crescente livello di conflittualità a meno che non si introducano innovazioni significative nel disegno e governance dei processi decisionali Territorio sempre più costruito e abitato Comunità locali più capaci, più strategiche, più informate (più risorse cognitive e risorse politiche) Deficit di infrastrutture e impianti in vari settori: rifiuti, energia, trasporti

7 Quattro proposte 1.Dare un indirizzo alle attività di partecipazione e negoziazione 2.Regolamentare il funzionamento delle compensazioni 3.Sbrogliare i conflitti dinteresse 4.Rendere le infrastrutture negoziabili

8 1.Dare un indirizzo alle attività di partecipazione e negoziazione Partecipazione e negoziazione come strumenti di prevenzione e ricomposizione dei conflitti Partecipazione e negoziazione come valore in sé Numerose sperimentazioni in corso Evoluzione della normativa a livello regionale Mancanza di legittimazione dei percorsi di partecipazione e negoziazione Imbarazzo nelluso di strategie nuove Diffidenza delle comunità locali Dare credibilità e solidità agli esperimenti partecipativi e linfa alle buone intenzioni No strumenti legislativi cogenti Necessario che alcune parti interessate (Regioni, Province, Ministeri, ma anche Confindustria, Conservizi, ANAS, AISCAT, ANCE, WWF, Legambiente, Italia Nostra, …) identifichino delle linee guida che, col tempo, potrebbero diventare un benchmark rispetto al quale confrontare le innovazioni nei diversi processi decisionali nel settore delle infrastrutture, della gestione dei rifiuti, della produzione di energia, etc….

9 2. Regolamentare il funzionamento delle compensazioni Compensazioni, di cosa stiamo parlando? Royalties e altri compensi Compensazioni generiche in natura Compensazioni ambientali Compensazioni ecologiche Compensazioni arma a doppio taglio: Comitati contro ogni forma di compensazione Mercanteggiamento senza regole e tetto Regolamentare la materia attraverso una chiara definizione di cosa si intende per compensazioni, tetti, modalità di individuazione delle misure compensative. Esempio Autorità per lEnergia e il Gas Il valore per le comunità non dipende necessariamente dallammontare delle compensazioni!

10 3. Sbrogliare i conflitti dinteresse Enti locali coinvolti a più livelli con: funzione di autorizzazione funzione di pianificazione funzione di finanziamento funzione di esercizio dellopera Confusione tra concedente e concessionario Opacità e cresi di fiducia determinata da potenziali conflitti dinteresse Conflitti dinteresse come causa di conflitti territoriali Ristabilire le regole del gioco come forma di garanzia per le comunità locali Corporate governance delle concessionarie e delle società a partecipazione pubblica allineata ai più alti standard internazionali. Riforma del sistema dei controlli e della definizione delle tariffe, che non potrà essere delegata a soggetti troppo vicini ai concessionari.

11 4. Rendere le infrastrutture negoziabili Nel caso delle infrastrutture, soprattutto quelle lineari, gli elementi negoziabili sono la qualità del manufatto e la tipologia dei materiali, gli interramementi, le barriere anti-rumore, le limitazioni alla velocità, gli attraversamenti, gli ingressi e le uscite, i prezzi, … Molto spesso queste leve si sono dimostrate insufficienti per avviare efficaci percorsi di coinvolgimento degli attori. Trovare aree di allargamento della posta per evitare che la discussione verta su questioni di scarsa rilevanza e appeal per le comunità. Lallargamento della posta nel momento della pianificazione, ance attraverso momenti di pianificazione a più voci. Dallallargamento della posta possiamo attenderci esiti interessanti, quali la condivisione di interessi generali, la costruzione di capitale sociale e, non da ultimo, la configurazione di package deals a somma positiva.